Luigi Cascioli, la favola di Cristo

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Miki
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Luigi Cascioli, la favola di Cristo

Messaggio da Miki »

Ricevo questa e-mail da Vittorio Messori:

Alla Sua domanda ho cercato di rispondere con la ventina di libri che trova sul mio sito. In particolare, sulla figura storica di Ges?, dopo le Ipotesi, Pat? sotto Ponzio Pilato e Dicono che ? risorto. Sono tutti in commercio. Le tesi che Lei mi cita mi fanno un po' sbadigliare : ? da tre secoli che le si presenta e sono state confutate infinite volte. [...]
Con amicizia,
Vittorio Messori


Qualunque sia la propria opinione su ipotesi e contro-ipotesi, credo sia utile leggere entrambe le tesi per una visione pi? informata della faccenda e per tanto invito anche a leggere i succitati testi.

E sempre al di l? del dibattito, ho trovato questa notizia che mi pare, nel contesto, piuttosto interessante:

http://www.newton.rcs.it/Pregresso/2002 ... 0014.shtml
kiki
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Luigi Cascioli, la favola di Cristo

Messaggio da kiki »

Trovo molto costruttivo aver dedicato una parte di questo forum alla domanda dell?esistenza di Cristo. E? un fatto da tutti accettato per vero. O almeno io non avevo ancora mai sentito criticare la religione su questo argomento. Internet e in particolare questo spazio aiutano a fa nascere incertezze e dubbi, stimolando cos? la nostra fantasia.
Mi rivolgo allo scrittore del libro e mi spiace che lui non sia interessato alla mia risposta, spero la legga lo stesso. Come scritto sopra apprezzo il suo lavoro perch? fa nascere discussioni interessanti ma denunciare un prete ? stato patetico.
Cosa vuole ottenere? Vuole che tutti ammettiamo che Cristo non esiste, che il cristianesimo ? una cavolata e che chi lo segue ? un cretino?
La religione ? solo un mezzo che gli uomini usano per ?imporre? quelle regole fondamentali per una convivenza all?interno di una societ?. Si ? vero, probabilmente la figura di Cristo ? stata inventata, la pasqua in realt? in origine era una festa pagana, Mose non ha mai separato le acque, ma questo non ha nulla a che fare con l?importanza della figura di cristo all?interno della religione Cristiana.
Per spiegarmi meglio: sappiamo tutti che Babbo Natale non esiste ma mica per questo smettiamo di farci i regali a Natale.
Lei ? troppo legato all?immagine di Cristo come uomo e di ?Dio? come un vecchio con la barba bianca. Cristo, Dio, Lo Spirito Santo sono un concetto un?idea un?ideale, non sono esseri reali, sono essenze e come tali non ha senso la domanda che lei pone. Un?idea pu? nascere, pu? morire?
Veramente pensa di essere uno dei pochi svegli e che milioni di Cristiani sono tutti fessi?
Oggi la cultura ci permette di distinguere il bene dal male senza il bisogno di essere sottoposti a dei vincoli religiosi, ma solo fino a cent?anni fa era impensabile una civilt? atea, ? ovvio che le antiche popolazioni si siano difese da loro stessi attraverso la nascita di religioni.
Questo che sto dicendo non ? nulla di nuovo e sono le stesse cose che dice lei, solo che lei guarda la religione da un punto di vista troppo razionale. L?ateismo ? sempre esistito, non lo ha inventato lei. Solo che nessun ateo prima di lei ? stato tanto ipocrita da andare a denunciare un povero prete. Ogni persona ha il diritto di credere in quello che vuole.
Il parroco ? una persona che passa la vita a ?aiutare? la gente pensando che esista un Dio. Anche se Cristo non esiste io sono contento che ci stanno delle persone che si impegnano a seguire la comunit? da vicino.
Io per esempio sono Comunista, il mio Dio sono i libri e lo studio. Con questo? Magari mi sbaglio. Ma lascio a ognuno la propria fede???..

Chiunque voglia divertirsi con questi discorsi e anche pi? bizzarri :
http://www.croponline.org/clipeologia.h ... ell'Umanit?
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carlo
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Messaggio da carlo »

Bravo kiki, io non sono comunista e ateo, ma pseudoradicale e agnostico, per? caoisco e condivido il tuo punto di vista.

In effetti io dei preti che fan del bene ho gran rispetto, cos? come ho pi? rancore per il prete pedofilo che per il pedofilo e basta.
Miki
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Luigi Cascioli, la favola di Cristo

Messaggio da Miki »

Il bene e il male non sono appalto di nessuno...

Cmq sulla figura di Cristo si son fatte le teorie pi? diverse da quelle che lo provano storicamente a quelle che ne fanno una figura inventata e ognuno ? libero di continuare a credere quel che gli va senza per questo sentirsi n? uno stupido credulone da una parte n? un demonio dall'altra.
Ultima modifica di Miki il 16/04/2005, 11:25, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Monia Di Biagio »

Ma come mi sollettica l'idea di essere il 29 in tribunale. Ma, meglio di no, altrimenti andrebbe a finire che risponderei io a Cascioli oltre il giudice, meglio evitare.

Ad ogni modo Cascioli ? uno stolto, ecco fatto cos? se quereler? anche me, l? avr? modo di rispondere.

Anzi questo cascioli, che si definisce storico, dovrebbe sapere che non solo Ges? ? esistito, ma che quello che sappiamo di lui non ? completo, e la non completezza ? "molto comprovata". E se lui solo conoscesse questa completezza forse saprebbe che Ges? ? stato oltremodo "uomo tra gli uomini", e proprio per questo oltremodo ? esistito.

Ma perch? sprecare parole con chi non sa, fa querele, scrive libri come sopra bene scrive Vittorio Messori che fanno solo sbadigliare, perch? sono cos? lontani dalla realt? STORICA delle cose, che non vale neanche la pena parlarne. Il Cascioli a mio avviso invece di perdere tempo nel tribunale nuovo di Viterbo, dovrebbe ricercare, informarsi d'altro, poi l?, a quel punto scrivere, forse solo allora lo legger? anche io. Ora proprio no, perch? le sue informazioni, le sue trattazioni, tutt'altro che dottrinali, ? come se mi facessero retrocedere dal Master ad Oxford all'asilo nido!

Il 29? Guarder? "una tantum" Maria De Filippi. Son certa che ascolter? pi? verit? l? che al Tribunale di Viterbo!
aramente,
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Messaggio da carlo »

Ti andrebbe di andare ad intervistarlo? Mi piacerebbe molto leggere l'intervista, e credo che cos? potresti parlarci liberamente, lui sarebbe disponibile, magari lo avviserei un minimo del tuo punto di vista...
pensaci.
Almeno cos? potresti discuterci.
Miki
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Messaggio da Miki »

[quote=""Monia Di Biagio""]Ma come mi sollettica l'idea di essere il 29 in tribunale. Ma, meglio di no, altrimenti andrebbe a finire che risponderei io a Cascioli oltre il giudice, meglio evitare.

Ad ogni modo Cascioli ? uno stolto, ecco fatto cos? se quereler? anche me, l? avr? modo di rispondere.

Anzi questo cascioli, che si definisce storico, dovrebbe sapere che non solo Ges? ? esistito, ma che quello che sappiamo di lui non ? completo, e la non completezza ? "molto comprovata". E se lui solo conoscesse questa completezza forse saprebbe che Ges? ? stato oltremodo "uomo tra gli uomini", e proprio per questo oltremodo ? esistito.

Ma perch? sprecare parole con chi non sa, fa querele, scrive libri come sopra bene scrive Vittorio Messori che fanno solo sbadigliare, perch? sono cos? lontani dalla realt? STORICA delle cose, che non vale neanche la pena parlarne. Il Cascioli a mio avviso invece di perdere tempo nel tribunale nuovo di Viterbo, dovrebbe ricercare, informarsi d'altro, poi l?, a quel punto scrivere, forse solo allora lo legger? anche io. Ora proprio no, perch? le sue informazioni, le sue trattazioni, tutt'altro che dottrinali, ? come se mi facessero retrocedere dal Master ad Oxford all'asilo nido!

Il 29? Guarder? "una tantum" Maria De Filippi. Son certa che ascolter? pi? verit? l? che al Tribunale di Viterbo![/quote]

Brava Monia!
Se Cascioli avesse davvero in mano delle rivelazioni storicamente fondate, il suo libro avrebbe una risonanza assai maggiore di quella che in effetti ha; poi le sue teorie non sono nemmeno nuove, perch? questa storia di Ges? come non una ma diverse persone l'avevo sentita gi? anni fa.

La figura storica di Ges? ? accettata da innumerevoli storici seri.
Tra l'altro leggevo una corrispondenza tra lui e un cattolico che ha pubblicato sul suo sito il loro scambio di e-mail (se ritrovo il link lo posto) e Cascioli ammetteva ad un certo punto di non essere a conoscenza di alcune delle fonti citate dal suo interlocutore, cosa che ho trovato paradossale in una persona che scrive un libro mirato a riscrivere la storia!
Ultima modifica di Miki il 16/04/2005, 14:43, modificato 1 volta in totale.
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R: Luca Casioli, la favola di Cristo

Messaggio da Monia Di Biagio »

in una persona che scrive un libro mirato a riscrivere la storia!


Esattissimevolmente Miki e non solo...Sappiamo bene tutti questo libro a cosa mira realmente, denuncia ad un povero prete di provincia compresa. Che Melissa p. sia mentore di Cascioli :wink: ?

Per quanto riguarda l'intervista caro Carlo, quello che posso dire ? che mi piacerebbe smisuratamente approfondire determinati argomenti, che ultimamente mi vedono anche personalmente coinvolta sulla Figura e vita di Ges? Cristo, ma con storici veri, con determinate persone che non si fermano alla irrealt? ed inconsistenza dei fatti, che non sono Cascioli e che come me neanche lo prenderebberero in considerazione, proprio perch? sono distanti anni luci dalla realt? interiore del Cascioli, realt? che ha voluto esternare in modo improprio, "instorico", fondato sul nulla.

Cosa mi darebbe, ci darebbe un colloquio fondato sul nulla?

Tra l'altro sarebbe un' intervista con un'unica domanda: "La favola che conosci e smentisci tu di Ges? ? quella che ti hanno raccontato da bambino e da "storico" o studioso, quale ti definisci ancora ci credi soffermando la tua erudizione ad essa?"

La domanda seria che invece mi piacerebbe porre ad altri, saprei anche a chi, che non siano Cascioli ?: "Comprovata la nascita di Ges? Cristo..."

E gi? qui partiamo da basi totalmente diverse.....

"ammessa anche la Passione e Resurrezione, il dopo, sul quale si fonda la Religione Cristiana ? quello che conosciamo noi, o i fatti si sono, terrenamente, susseguiti in maniera diversa, prima e dopo?"

Naturalmente questa domanda non nasce dal nulla, come invece dal nulla sempre e comunque nasce il chiedersi se Ges? sia esistito veramente.

Tra l'altro in questa domanda ? intrenseco uno degli altri cardini della Religione Cristiana, quello che vede il "figlio di Dio uomo tra gli uomini".

La risposta a questa domanda non smentirebbe nulla, come invece fa Cascioli, ma una volta di pi? ci farebbe vedere quel Dio tra gli uomini ancora pi? uomo, ancora pi? simile a noi, ancora pi? vicino!

E forse indirizzerebbe a quell'avvicinamento totalitario alla Religione da sempre agognato dalla Chiesa, realizzato con l'ultimo grande Papa, forse troverebbe la sua concreta realizzazione nel cuore degli uomini, nelle loro azioni che non sarebbero poi tanto lontane dal quell'Uomo, che realmente tra noi ? venuto e con noi e come noi, in tutto e per tutto, ha vissuto.

Aggiungere dettagli a questo discorso sarebbe inutile ed attualmente per molti versi sconveniente. Ma chi si pone le mie stesse domande, con la mia stessa cognizione dei fatti, sa, leggendomi di cosa sto parlando, a cosa mi sto riferendo. Ecco con costoro io parlerei pi? che volentieri.

Cascioli invece dovrebbe ristudiarsi la cosa ancora molto, per giungere sino al porsi queste stessa domanda, se il suo punto di partenza resta comunque la "non esistenza", "la favola", strano termine poi per chi vuole parlarci di storiografia dei fatti....o come la pensa e la chiama lui.
aramente,
Monia Di Biagio.

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Messaggio da Miki »

Ti plaudo ancora una volta Monia.
Vorrei avere io la tua eloquenza!
Forse dovresti davvero andarci al tribunale e presentare qualche verit? a chi di dovere... ma come dici tu probabilmente non ne varrebbe la pena, perch? in fondo mi pare che qui pi? che una discussione storica seria si voglia fare del sensazionalismo.
Miki
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Messaggio da Miki »

Un paio di letture per l'approfondimento.

http://www.donatocalabrese.it/jesus/archeo4.htm


Riporto qui la prefazione al testo di Guido Pagliarino ( http://www.pagliarino.com/index.htm ) "Ges? nato nel 6 a.c. crocifisso nel 30: un approccio storico al cristianesimo", Prospettiva Editrice

PREFAZIONE DELL’AUTORE

Questo ? un libro di divulgazione storica, non di catechesi, e intende rivolgersi a tutti, anche se scritto da un cristiano. Ci? non significa che non si tratti di un’opera di parte: sfido chiunque ad essere veramente oggettivo. Contiene notizie ignote a molti, pure a credenti; o meglio, conosciute in modo superficiale e distorto, che ? peggio: lo so perch? sono ormai anni che tengo conferenze sul vero Cristianesimo e colgo la meraviglia di presenti.

Negli ultimi due millenni, accanto a innumerevoli casi di carit? cristiana, tante cattiverie personali sono state commesse da membri della Chiesa, chierici e laici, e collettive, come guerre sante e roghi accesi con pari diligenza da cattolici e da protestanti, nemmeno che il Precetto fosse stato “Odierai il nemico” e Dio avesse considerato come suoi nemici personali gli avversari ideologici di quei fedeli. Pur se non fu minore il numero di atrocit? compiute da non credenti e da membri di altre religioni, essendo essenziale messaggio cristiano l’Amore-Dio molti oggi rifiutano il Cristianesimo “incoerente” e “oscurantista”: il male appare s?bito e resta nella memoria, il bene no. ? una grandine di accuse alla “Chiesa”, peraltro in parte ingiuste. Eppure, quanto sostanzialmente importa ?: O Cristo ? realmente esistito, morto e risorto e, dunque, ci ha salvati, oppure no. Se s?, ha sempre senso essere cristiani, anche se molti credenti usarono e usano la loro libert? per fare il male invece del bene; altrimenti, non ha mai avuto senso. Non ? affatto una novit?; gi? l’apostolo Paolo affermava nella I Lettera ai Corinzi, la quale ? parte del Nuovo testamento e dunque, per i credenti, Parola di Dio, che senza reale Risurrezione non c’? Cristianesimo: “Se Cristo non ? risuscitato, allora ? inutile la nostra predicazione ed ? vana anche la vostra fede” (1 Cor 15, 14); o, per dirla altrimenti, esso diventa una delle tante religioni che l’uomo ha immaginato, meramente consolatorie e utili all’ordine sociale. Per questo, con l’Illuminismo e il Positivismo, i critici del Cristianesimo avevano in primo luogo cercato di abbattere la realt? della Risurrezione e, parte di loro, la storicit? stessa di Ges?. Su questa via s’era posto inoltre chi, sbagliando, aveva creduto di salvare il Cristianesimo dagli attacchi di quei razionalisti eliminando il Ges? storico e mantenendo solo un Cristo della fede.

Questo mio lavoro riguarda due periodi storici, anche se non ? diviso in due parti: il tempo di Ges? e della prima Chiesa e l’epoca che va dall’Illuminismo ad oggi, con le sue varie scuole di contestazione al Cristianesimo. Contempla, in un confronto con quei critici, la realt? storica, o meno, di Ges? e quella della predicazione apostolica sulla sua risurrezione; inoltre, la concreta formazione dei libri del Nuovo testamento, opere letterarie, non dettate dall’Alto, anche se, senza contraddizione come vedremo, ispirate da Dio, in un tempo, all’incirca tra gli anni 50 e 90, nel quale, almeno in parte, i testimoni oculari di Cristo risorto erano ancora vivi e attivi nella comunit? cristiana. Ipotesi contraria, ancor oggi di moda, ? che questi testi siano stati scritti molto tempo dopo, quando erano ormai morti da un pezzo i testimoni e smentite non erano pi? possibili.

Avevo scritto nel 1997 una prima stesura del saggio, auto-stampandola e donandola nel dicembre di quello stesso anno a un centinaio di amici e di colleghi scrittori, cristiani e no. Umilt? e modestia sono cose diverse. ? virt? cristiana l’umilt?, cio? il non credersene, sapendo che si tratta di doni dello Spirito Santo, ma, insieme, non sminuendosi, ch? si tratterebbe di disprezzo per quei doni e di offesa alla verit? che si conosce; non ? invece un valore la modestia, sempre timorosa del giudizio altrui e che a volte, addirittura, si fa complice silente dei tagliapanni; perci? non nascondo che i commenti di quei lettori erano stati positivi: tra i pi? graditi, quelli di Giorgio B?rberi Squarotti e di Vittorio Messori.

In s?guito, avendo incontrato nuova bibliografia per mie conferenze sull’argomento, ho integrato un poco il saggio e l’apparato delle note; e adesso ho deciso di fare una scommessa, presentare quest’opera su Ges? a un pubblico maggiore: un saggio che vuole solo introdurre l’argomento Cristianesimo, secondo un approccio storico, avendo a mente i metodi dell’antica scuola cristiana di Antiochia, di cui parler?.

Guido Pagliarino
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