Forum di discussione
Moderatori: Gaetano Intile, Robennskii
-
- Macchina da scrivere
- Messaggi: 165
- Iscritto il: 15/12/2022, 21:05
Re: Forum di discussione
Ok. Lo dobbiamo concordare tutti però e non vorrei che fossimo sempre i soliti ignoti. Cedo però la parola a Namio che, in questo campo, è un vero maestro.
Re: Forum di discussione
Io ancora debbo finire il primo, ma purtroppo mi ero arenata per via del lavoro. In questo momento sono impicciata come direbbe Albanese, molto, ma molto impicciata. Non vi voglio consegnare un lavoro a metà, per cui ora mi prometto di finirlo e consegnarlo in tempi super brevi.Robennskii ha scritto: ↑28/02/2024, 11:26 Ok. Lo dobbiamo concordare tutti però e non vorrei che fossimo sempre i soliti ignoti. Cedo però la parola a Namio che, in questo campo, è un vero maestro.
Per le idee aspettiamo Namio, io posso lanciare qualche sassolino:
Sul tema non mi pronuncio, ma si potrebbe fare una sorta di multiverso della scrittura. Mi spiego in modo pratico: Namio o Rob o chi volete voi, scrive un racconto con un personaggio principale ecc, ognuno di noi prenderà quel racconto e lo riscriverà in un universo parallelo, uno strappo temporale, una deviazione della linea temporale originaria. In questo universo sarà che ne so, Antonio che è innamorato e che fa un lavoro che detesta, in un altro universo Antonio è, invece, innamorato del lavoro e detesta la moglie, o in un altro ancora, potrebbe essere un colonello dell'aviazione che dà il segnale di distruggere la terra che tanto detesta. Ecco il comune denominatore in questo caso è l'amore e l'odio che contribuisce alla sorte del personaggio.
Lo so, sto dicendo una marea di castronerie, vado a mettermi in ginocchio sui ceci.
Che la forza sia con tutti voi!
-
- Macchina da scrivere
- Messaggi: 198
- Iscritto il: 16/12/2022, 16:29
Re: Forum di discussione
Io direi di lasciare in piedi La disfatta esistenziale / Rimpianto (seppure tutti abbiano prediletto il rimpianto) perché non so se qualcuno ci stia ancora lavorando o meno. E così, dato che non siamo in una scuola con obbligo di completare programmi ministeriali, chi vuole potrà cimentarsi nella disfatta esistenziale.
Temi ne ho parecchi in mente. Tempo fa rileggevo L'uomo a una dimensione di Marcuse (L'ideologia della società industriale avanzata) in cui l'autore si chiede se l'uomo oggi sia libero o sia semplicemente disponibile a essere manipolato a opera delle tecnostrutture che dominano la società (e tra queste inserisce anche il linguaggio) le quali sembrano definire per intero l'ambito delle sue attività e delimitare l'orizzonte dei suoi progetti.
Per Marcuse l'uomo nasce in una società regolata da tecniche che si applicano da sole in conformità alle leggi della scienza, che seguono i propri principi, dell'economia, obbligata a seguire le proprie leggi, che stabilisce le regole della produzione e del consumo, secondo quei ritmi di tempo e di spazio che fissano la circolazione di quei beni che si usano per abitare, nutrirsi, vestirsi, di quella quantità e qualità regolata dalle leggi di mercato che stabiliscono non solo le regole per la produzione dei beni materiali, ma anche di quelli immateriali come l'informazione, l'industria del tempo libero, del divertimento e dell'intrattenimento. Marcuse a questo punto si chiede se a questo uomo unidimensionale (perché l'unica dimensione possibile è quella imposta dalle tecnostrutture) l'unico spazio rimasto e consentito alla libertà individuale non sia il rifiuto emotivo e intellettuale di uniformarsi, anche se il rifiuto in questione nella nostra società viene considerato una psicopatologia, una nevrosi, o un segno di impotenza o inadeguatezza, una grave incapacità di adattarsi.
E quindi direi che il tema potrebbe essere il modo in cui si manifesta il rifiuto emotivo e intellettuale di adattarsi alla nostra società e/o delle conseguenze che l'individuo patisce, in termini di mancata socialità e/o mancata approvazione e/o allontamento, in conseguenza di questo rifiuto.
Per Roberto, ammiratore di Jung, aggiungo il ricordo di Otto Gross, collega e amico del celebre psichiatra, il quale sosteneva, secondo me a ragione, che le psicopatologie non nascono da disturbi legati alla sfera della sessualità, come sosteneva Freud, ma dal conflitto tra l'individuo e la società.
Se troppo imponente, o impegnativa, per un racconto esco un altro cilindro dal coniglio, o viceversa.
Temi ne ho parecchi in mente. Tempo fa rileggevo L'uomo a una dimensione di Marcuse (L'ideologia della società industriale avanzata) in cui l'autore si chiede se l'uomo oggi sia libero o sia semplicemente disponibile a essere manipolato a opera delle tecnostrutture che dominano la società (e tra queste inserisce anche il linguaggio) le quali sembrano definire per intero l'ambito delle sue attività e delimitare l'orizzonte dei suoi progetti.
Per Marcuse l'uomo nasce in una società regolata da tecniche che si applicano da sole in conformità alle leggi della scienza, che seguono i propri principi, dell'economia, obbligata a seguire le proprie leggi, che stabilisce le regole della produzione e del consumo, secondo quei ritmi di tempo e di spazio che fissano la circolazione di quei beni che si usano per abitare, nutrirsi, vestirsi, di quella quantità e qualità regolata dalle leggi di mercato che stabiliscono non solo le regole per la produzione dei beni materiali, ma anche di quelli immateriali come l'informazione, l'industria del tempo libero, del divertimento e dell'intrattenimento. Marcuse a questo punto si chiede se a questo uomo unidimensionale (perché l'unica dimensione possibile è quella imposta dalle tecnostrutture) l'unico spazio rimasto e consentito alla libertà individuale non sia il rifiuto emotivo e intellettuale di uniformarsi, anche se il rifiuto in questione nella nostra società viene considerato una psicopatologia, una nevrosi, o un segno di impotenza o inadeguatezza, una grave incapacità di adattarsi.
E quindi direi che il tema potrebbe essere il modo in cui si manifesta il rifiuto emotivo e intellettuale di adattarsi alla nostra società e/o delle conseguenze che l'individuo patisce, in termini di mancata socialità e/o mancata approvazione e/o allontamento, in conseguenza di questo rifiuto.
Per Roberto, ammiratore di Jung, aggiungo il ricordo di Otto Gross, collega e amico del celebre psichiatra, il quale sosteneva, secondo me a ragione, che le psicopatologie non nascono da disturbi legati alla sfera della sessualità, come sosteneva Freud, ma dal conflitto tra l'individuo e la società.
Se troppo imponente, o impegnativa, per un racconto esco un altro cilindro dal coniglio, o viceversa.
-
- Penna Bic
- Messaggi: 39
- Iscritto il: 25/01/2024, 10:59
Re: Forum di discussione
Gaetano, conosci il concept album "Terra in Bocca" dei Giganti?
-
- Macchina da scrivere
- Messaggi: 165
- Iscritto il: 15/12/2022, 21:05
Re: Forum di discussione
Non male l'idea di Maria. Ma mi sembra giusto accogliere l'invito di terminare i lavori sul tema ancora aperto.
Ora lo devo dire, per un ipotetico compito futuro: Namio sembra leggerci dentro. Forse non posso parlare per tutti ma diamine, con me funziona.
Il rifiuto.
Attenzione, ragazze e ragazzi. Se facciamo questo potrebbero venire giù cose pesanti e.
Namio, che dire: siamo in sintonia.
Ora lo devo dire, per un ipotetico compito futuro: Namio sembra leggerci dentro. Forse non posso parlare per tutti ma diamine, con me funziona.
Il rifiuto.
Attenzione, ragazze e ragazzi. Se facciamo questo potrebbero venire giù cose pesanti e.
Namio, che dire: siamo in sintonia.
-
- Macchina da scrivere
- Messaggi: 165
- Iscritto il: 15/12/2022, 21:05
Re: Forum di discussione
... volevo però lanciare anche io un'idea, sulla scorta della "visione" prospettata da Digito. Ispiriamoci a un pezzo musicale celebre, senza dubbio conosciuto da tutti e altamente significativo in termini di testo.
Perciò, io avrei pensato al brano dei Pink Floyd "Wish You Were Here" che introduce, senza ma e senza se, il tema de "L'Assenza". Potete immaginare quanti e quali siano i potenziali aspetti correlati: non voglio rattristare nessuno, uno su tutti.
Peraltro, le parole del brano sono brevissime.
Perciò, io avrei pensato al brano dei Pink Floyd "Wish You Were Here" che introduce, senza ma e senza se, il tema de "L'Assenza". Potete immaginare quanti e quali siano i potenziali aspetti correlati: non voglio rattristare nessuno, uno su tutti.
Peraltro, le parole del brano sono brevissime.
-
- Macchina da scrivere
- Messaggi: 198
- Iscritto il: 16/12/2022, 16:29
Re: Forum di discussione
Ciao, Maria. La difficoltà, con la tua idea, sarebbe quella di mettersi d'accordo sul significato di riscrivere. Col tuo esempio i protagonisti verrebbero rovesciati (amato e amante) ma il tema rimarrebbe identico. Prova a sviluppare l'idea. Il tema dovrebbe essere identico per tutti, altrimenti si tratterebbe di racconti essenzialmente diversi. Perciò nella linea principale si potrebbe sviluppare una utopia, in un'altra una distopia, in un'altra ancora una ucronia, e via discorrendo per quanti sono i partecipanti. Insomma,dato un tema a cambiare dovrebbe essere la fabula, il tempo della storia, e l'intreccio, il tempo del racconto.Maria E. ha scritto: ↑28/02/2024, 17:28Io ancora debbo finire il primo, ma purtroppo mi ero arenata per via del lavoro. In questo momento sono impicciata come direbbe Albanese, molto, ma molto impicciata. Non vi voglio consegnare un lavoro a metà, per cui ora mi prometto di finirlo e consegnarlo in tempi super brevi.Robennskii ha scritto: ↑28/02/2024, 11:26 Ok. Lo dobbiamo concordare tutti però e non vorrei che fossimo sempre i soliti ignoti. Cedo però la parola a Namio che, in questo campo, è un vero maestro.
Per le idee aspettiamo Namio, io posso lanciare qualche sassolino:
Sul tema non mi pronuncio, ma si potrebbe fare una sorta di multiverso della scrittura. Mi spiego in modo pratico: Namio o Rob o chi volete voi, scrive un racconto con un personaggio principale ecc, ognuno di noi prenderà quel racconto e lo riscriverà in un universo parallelo, uno strappo temporale, una deviazione della linea temporale originaria. In questo universo sarà che ne so, Antonio che è innamorato e che fa un lavoro che detesta, in un altro universo Antonio è, invece, innamorato del lavoro e detesta la moglie, o in un altro ancora, potrebbe essere un colonello dell'aviazione che dà il segnale di distruggere la terra che tanto detesta. Ecco il comune denominatore in questo caso è l'amore e l'odio che contribuisce alla sorte del personaggio.
Lo so, sto dicendo una marea di castronerie, vado a mettermi in ginocchio sui ceci.
Che la forza sia con tutti voi!
-
- Macchina da scrivere
- Messaggi: 198
- Iscritto il: 16/12/2022, 16:29
Re: Forum di discussione
Francamente no.digitoergosum ha scritto: ↑28/02/2024, 23:18 Gaetano, conosci il concept album "Terra in Bocca" dei Giganti?
-
- Penna Bic
- Messaggi: 39
- Iscritto il: 25/01/2024, 10:59
Re: Forum di discussione
https://youtube.com/playlist?list=OLAK5 ... OMWB7ZGjgQGaetano Intile ha scritto: ↑29/02/2024, 17:21Francamente no.digitoergosum ha scritto: ↑28/02/2024, 23:18 Gaetano, conosci il concept album "Terra in Bocca" dei Giganti?
-
- Penna Bic
- Messaggi: 39
- Iscritto il: 25/01/2024, 10:59
Re: Forum di discussione
Splendido album. Parla (canta, suona) della Sicilia. Nel 1971 questo disco fu censurato e osteggiato, perché raccontava in maniera esplicita, la mafia. I Giganti, delusi, si sono poi sciolti. È una delle opere musicali italiane dei settanta più belle. Inizia molto rock progressive ma poi arriva il testo. Importante.digitoergosum ha scritto: ↑01/03/2024, 0:29https://youtube.com/playlist?list=OLAK5 ... OMWB7ZGjgQGaetano Intile ha scritto: ↑29/02/2024, 17:21Francamente no.digitoergosum ha scritto: ↑28/02/2024, 23:18 Gaetano, conosci il concept album "Terra in Bocca" dei Giganti?