Di seguito due brani, stesso argomento, uno con la terza persona e l'altro con la seconda persona.
1.
Narratore palese e onnisciente – terza persona – tempo passato.
"Salvatore era sdraiato sul bordo dello scafo, svenuto e pieno di ferite. Intanto, il collega Antonio cercava di finire in fretta il lavoro di riparazione nella sala motori della nave spaziale. Uno scontro poco amichevole con quelli che un tempo erano gli alleati della federazione spaziale si è risolto per il meglio. Qualche ammaccatura per la sua nave e la morte per i suoi nemici. Finita l’emergenza, ora la cosa più importante per tutto l’equipaggio era tornare a casa sulla Terra.
Salvatore sapeva di non essere eterno, ma aver visto la morte in faccia cambiò le cose. Si rivide in una frazione di secondo tutta la sua vita, gli scivolò davanti come in un film accelerato e lui fermo, immobile in attesa di un qualcosa che neanche sapeva cosa fosse. Pensò tra sé, sarà vita? sarà morte? Gli occhi sbarrati, il fiato corto, dolori improvvisi lo colpirono in tutto il corpo, e poi … si ritrovò a terra. Aprì gli occhi e si accorse di essere ancora vivo. Ringraziò il cielo, ma la buona sorte sarebbe durata poco. Salvatore aveva altre dure prove da superare.
La nave spaziale anche se riparata aveva un altro problema. L’equipaggio si era ammutinato e tutti volevano tornare a casa. A bordo regnava il caos.”
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2.
Narratore palese e onnisciente – seconda persona – tempo presente
“Ti ritrovi sul bordo dello scafo, svenuto e pieno di ferite. Intanto, il tuo collega Antonio cerca di finire le riparazioni nella sala motori della nave spaziale. Uno scontro poco amichevole con quelli che un tempo erano i tuoi amici della federazione spaziale si è risolto per il meglio. Qualche ammaccatura per la tua nave e la morte per i tuoi nemici. Finita l’emergenza, ora la cosa più importante per l'equipaggio è tornare a casa sulla Terra.
Sai di non essere eterno, ma aver visto la morte con gli occhi ti cambia le cose. Vedi e rivedi in una frazione di secondo tutta la tua vita. Ti scivola davanti agli occhi come un film accelerato e tu fermo, immobile in attesa di un qualcosa che neanche sai cos’è. Sarà vita? Sarà morte? Gli occhi sbarrati, il fiato corto, dolori improvvisi ti colpiscono in tutto il corpo, e poi … cadi a terra. Apri gli occhi e ti accorgi di essere ancora vivo. Ringrazi Dio, ma la buona sorte dura poco. Ci sono altre dure prove da superare.
La tua nave spaziale anche se riparata ha un altro problema.
L'equipaggio si ammutina e tutti vogliono tornare a casa. A bordo regna il caos.”
Sono gradite critiche. Sto cercando uno stile di scrittura, e vorrei provare con la seconda persona al presente.
Esercizio numero sette
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Re: Esercizio numero sette
Ciao, Roberto.
La seconda persona è difficile da gestire. Avvicina il lettore al protagonista e nello stesso tempo lo tiene distante. Prova con un racconto col punto di vista del protagonista e mi sai dire.
La seconda persona è difficile da gestire. Avvicina il lettore al protagonista e nello stesso tempo lo tiene distante. Prova con un racconto col punto di vista del protagonista e mi sai dire.