IL FANTASMA DELL'OPERA - Daniela Cattani Rusich

qualche minuto di poesia da vedere su web, a cura di fabiandirosa
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danilù*
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IL FANTASMA DELL'OPERA - Daniela Cattani Rusich

Messaggio da danilù* »

IL FANTASMA DELL’OPERA

Parigi , 1910 – nei sotterranei dell’Opèra Populaire –


Delirio di notturni
senza requiem
fu il canto del demonio
e non lamento.

[Mia è la sola musica,
mia la passione eternamente inflitta ]


Liquido inferno
sotto il palcoscenico
a seviziare stelle,
tra catene invisibili.

[Io, angelo delle tenebre:
spietata vittima, innocente carnefice]


Disceso hai i gradini dell’Ade,
di ripido fuoco incendiato
le note della notte;
e mai fu il giorno.

[Mio è il coltello,
mia la condanna dal volto suicida]


Abortito al mondo
nutrito di fiele,
fato ed arido seno
ti fu solitudine.

[Mio è il regno dell’ombra,
mia la forza dell’assoluto dolore]


Fragile specchio dell’umano
dal destino informe,
fosti -parallelo divergente –
sgretolato
ai bordi estremi
della scena.

[Prigioniero è l’uomo
della propria immagine,
in libertà apparente]
http://www.youtube.com/watch?v=JJf4_SNoJuA


Testo: Daniela Cattani Rusich
Voci : Cinzia Toninato, Daniela Cattani Rusich
Montaggio: Adriano Gabellone
Fotografia: Joel Schumacher
Musica: Nightwish
generalecapello
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Re: IL FANTASMA DELL'OPERA - Daniela Cattani Rusich

Messaggio da generalecapello »

quando ero piccolo ( avevano già inventata la televisione) c'era un tale alla televisione appunto, che si chiamava Belfagor. Mi sembra bazzicasse il Louvre o il teatro dell'opera o tutti e due. Insomma era un fantasma e mi faceva una paura cane, anche se poi è risultato non esserlo, fantasma, intendo, ma un uomo che per ragioni sue che non ricordo si metteva maschera e mantello ( tipo come batman, del resto) e se andava in giro per i corridoi e via dicendo. Mi faceva proprio paura, ma quanto ci rimasi male quando scoprii che era solo un uomo. Biondo per giunta.

forte la poesia.
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