Anoressia (La peligrosa falta de apetito)

gli articoli di riflessione e attualità di M. Pulimanti
Rispondi
Avatar utente
Mario Pulimanti
Scrittore
Scrittore
Messaggi: 849
Iscritto il: 12/04/2006, 16:50
Località: Lido di Ostia -Roma

Anoressia (La peligrosa falta de apetito)

Messaggio da Mario Pulimanti »

La pericolosa mancanza di appetito

Nel 2007, in vari punti delle città, troneggiava su grandi cartelloni pubblicitari una fotografia di Oliviero Toscani che riproduceva, nuda, una giovane attrice francese, che era stata bellissima ma che ormai era ridotta ad uno scheletro. Senza nessuna voglia di vivere. La modella francese si chiamava Isabelle Caro ed era appunto divenuta il più celebre simbolo dell’anoressia grazie ad una contestata campagna fotografica di Oliviero Toscani. Isabelle Caro morirà tre anni dopo, nel 2010, in ospedale in seguito a una polmonite, all'età di 28 anni. Era ridotta letteralmente pelle e ossa (pesava 31 chili per un’altezza di 1,64). Un anno dopo, tormentata dai sensi di colpa, la madre della modella si suicidò. Le foto di Isabelle Caro allora suscitarono scalpore e roventi polemiche. Prima di morire la modella aveva pubblicato un’autobiografia intitolata “La ragazzina che non voleva diventare grassa”. Queste foto colpivano, certo erano scioccanti, ma io le avrei fatte esporre anche in tutte le scuole per far vedere gli effetti dell'anoressia. Andava esposto in tutte le scuole, non ipocritamente nascosto. Non è difatti nascondendo la realtà che si risolvono i problemi. Comunque ritengo che spesso si sottovaluti il pericolo rappresentato dall’anoressia. Infatti, troppi restano abbagliati da una società che produce modelli sbagliati (si pensi a certe top-model), ma non insegna i valori veri della vita. Spinge al consumo, ma non spiega che occorre una alimentazione corretta. I mutamenti della società incidono sui giovanissimi, la mancanza di affetto spinge verso eccessi che non raramente passano attraverso l'odio per il cibo o l'eccessivo attaccamento al cibo. È un male sociale, terribile perché porta spesso alla morte. La malattia è più diffusa di quanto si creda. Agisce in maniera subdola, nascondendosi. Poi esplode all’improvviso. Spesso quando chi sta attorno se ne rende conto, è già difficile per intervenire, talvolta è troppo tardi. Il recupero è difficile, faticoso e lento. Sicuramente l'attenzione della famiglia è indispensabile, spesso è la scuola la prima ad avvertire il disagio e a informare i familiari.
Da qualche tempo la stessa scuola prova a lanciare l'allarme, a far prendere coscienza agli alunni degli effetti devastanti della malattia. Ma la scuola non può svolgere tutte le funzioni richieste a una società distratta nei confronti dei giovani: educazione stradale, educazione sessuale, lotta alla droga, all'alcol, al cattivo uso del cibo, all'integrazione tra popoli, alla necessità di far convivere religioni diverse ecc. Allora ben venga tutto quello che dall'esterno serve a far riflettere su problemi così gravi. Il manifesto di Toscani era una sorta di manifesto della disperazione, se serviva anche solo a salvare una vita aveva già raggiunto il suo scopo dato che di anoressia si muore, forse troppo spesso. E queste morti il più delle volte passano in sordina, si fa finta di niente, forse perché è proprio la società stessa che promuove questi modelli estremi.
Ragazze troppo giovani, spesso bambine, che trovano in questo stile di vita una consolazione, non riflettendo a cosa stanno andando incontro. Io ho la consapevolezza che questo male non è mai troppo distante, non lo possiamo considerare come un qualcosa che capita agli altri, a chi se lo cerca: è un fantasma presente più che mai nel mondo contemporaneo, contro cui si deve fare ancora molto, un fantasma che quando compare travolge e distrugge la vita del malato, ma rivoluziona anche quella di chi gli sta attorno.

Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)



----------------------------------------------------------------------------------


La peligrosa falta de apetito

En 2007, en varios puntos de la ciudad, domina en las grandes carteleras una fotografía por Oliviero Toscani que reproduce, nude, una joven actriz francesa, que era hermosa pero fue reducido a un esqueleto. Con ninguna voluntad de vivir. El modelo Franco Isabelle Caro fue llamado y era de hecho convertido en el símbolo más famoso de la anorexia gracias a una campaña de fotos controvertidas de Oliviero Toscani. Isabelle Caro muere tres años más tarde, en 2010, en el hospital después de una neumonía a la edad de 28 años. Fue reducido literalmente a piel y huesos (pesaba 31 libras y una altura de 1,64). Un año más tarde, atormentado por la culpa, la madre de la modelo suicidó. Fotos de Isabelle Caro entonces despertaban revuelo y acaloradamente.
Antes de su muerte, el modelo había publicado una autobiografía titulada "La chica que no quiere convertirse en grasa." Estas fotos golpeados, algunos eran chocante, pero también expondría hecho en todas las escuelas para mostrar los efectos de la anorexia. Estaba expuesta en todas las escuelas, no escondida hipócritamente. No es ocultando la realidad de que los problemas se resuelven. Sin embargo, creo que el peligro de la anorexia es a menudo subestimado. De hecho, muchos permanecen deslumbrar por una empresa que produce los modelos equivocados (piense en cierta supermodelo), pero no enseña los verdaderos valores de la vida. Impulsa el consumo, pero no explica que necesite una nutrición adecuada. Los cambios en la sociedad afectan a los más jóvenes, la falta de afecto conduce a excesos que a menudo pueden pasar por el odio a los alimentos o el excesivo apego a la alimentación. Es un mal social, terrible porque a menudo conduce a la muerte. La enfermedad es más común de lo que se cree. Ella actúa sutilmente, escondiéndose. Entonces explota repentinamente. A menudo, cuando uno es consciente de ello, ya es difícil intervenir, a veces es demasiado tarde. La recuperación es difícil, tediosa y lenta. Sin duda, la atención de la familia es esencial, a menudo es la primera escuela de experimentar molestias y para informar a los miembros de la familia.
Desde hace algún tiempo, la misma escuela intenta lanzar la alarma, para concienciar a los alumnos de los efectos devastadores de la enfermedad. Pero la escuela no puede llevar a cabo todas las funciones que requiere una sociedad distraída por los jóvenes: la educación callejera, la educación sexual, la droga, el alcohol, el mal uso de los alimentos, la integración entre los pueblos, la necesidad de coexistir Diferentes religiones y así sucesivamente. Entonces todo viene del exterior para hacerla reflexionar en problemas tan serios. El cartel de Toscani era una especie de manifestación de desesperación, aunque sólo tuviera que salvar una vida, ya había logrado su propósito a medida que la anorexia moría, tal vez demasiado a menudo. Y estas muertes a menudo van mal, no finges nada, tal vez porque es la misma sociedad que promueve estos modelos extremos.
Las niñas que son demasiado pequeños, a menudo las niñas, que encuentran en este estilo de vida un consuelo, no refleja lo que se están metiendo. Tengo la certeza de que este mal no es nunca demasiado lejos, no se puede considerar como algo que sucede a otros, que si nos fijamos es un fantasma presentar más que nunca en el mundo de hoy, contra el que hay que hacer mucho, un fantasma que aparece cuando abruma y destruye la vida del paciente, sino también revoluciona la de los que le rodean.

Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)
Allegati
00000000000.jpg
Rispondi