Cina ricca e antidemocratica (China ricos y antidemocrático)

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Mario Pulimanti
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Cina ricca e antidemocratica (China ricos y antidemocrático)

Messaggio da Mario Pulimanti »

Cina ricca e antidemocratica

La Cina in venti anni è passata dal decimo al secondo posto dell'economia mondiale. Difatti oggi la Cina ha una posizione economica molto forte. Eppure la Cina è ancora un Paese sostanzialmente povero. Infatti, il fatto che oggi la Cina sia diventata una superpotenza economica -considerato il suo PIL complessivo- non significa che i suoi cittadini siano diventati tutti ugualmente ricchi, visto che il reddito medio è pari a quello di alcuni paesi africani: 8 mila euro all’anno. Qualcuno, in Cina, è quindi per davvero diventato ricco prima degli altri. Ma non la maggior parte dei cinesi che infatti utilizza ancora gran parte del proprio stipendio per far fronte ai bisogni primari: mangiare, vestirsi, abitare. Un'economia con queste contraddizioni non potrebbe reggere se non ci fosse alle spalle un sistema politico fortemente autoritario. Di fatto la politica e l’ideologia di regime non sono cambiate. È cambiata l’opinione pubblica occidentale. Tanto è vero che il costo della democrazia non rientra negli oneri che l’antidemocratico e pesantemente corrotto Partito comunista al potere in Cina intende pagare. Di tutto ciò i Paesi occidentali sono consapevoli, ma avendo consentito, spesso nello spregio di molte regole, che la Cina raggiungesse un ruolo chiave negli equilibri dell'economia mondiale, oggi non possono che far buon viso a cattivo gioco. E interrogarsi per quanto tempo ancora il modello cinese, sintesi estrema di efficienza economia e democrazia limitata, potrà reggere. In ogni caso, anche se l’evoluzione economica in Cina dovesse continuare, nei prossimi anni non vedo democratizzazione.

Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)

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:blob1: China ricos y antidemocrático

China en veinte años ha pasado del décimo al segundo lugar en la economía mundial. De hecho, China tiene hoy una posición económica muy fuerte. Sin embargo, China sigue siendo un país pobre sustancialmente. En efecto, el hecho de que hoy en día China se ha convertido en una superpotencia económica -considerato su complessivo- PIB no significa que sus ciudadanos se han convertido igualmente rica, dado que el ingreso promedio es igual a la de algunos países africanos: 8000 euros a 'año. Alguien, en China, por lo que realmente se hizo rico antes que otros. Pero no el hecho de que la mayoría de los chinos todavía utiliza una gran parte de su salario para satisfacer las necesidades básicas: comer, vestirse, vivir. Una economía con estas contradicciones no podía soportar si había detrás de un sistema político altamente autoritario. De hecho, la política y la ideología del régimen no han cambiado. Se cambió la opinión pública occidental. Tanto es así que el costo de la democracia está más allá de los cargos que el antidemocrático y fuertemente sobornó al partido comunista en China tiene la intención de pagar. De todos los países occidentales son conscientes, pero después de haber permitido, a menudo haciendo caso omiso de muchas reglas, que China alcanzó un papel clave en el equilibrio de la economía mundial hoy en día sólo puede hacer el mejor de una mala situación. Y se preguntan cuánto tiempo más el modelo chino, la síntesis extrema de la eficiencia económica y la democracia limitada, podía soportar. En cualquier caso, incluso si la evolución económica de China fueron a continuar en los próximos años que no veo la democratización.

Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)
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