Sono contrario al vino senza alcol

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Mario Pulimanti
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Sono contrario al vino senza alcol

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Sono contrario al vino senza alcol
L’Europa ha deciso per il sì al vino senza alcool ma i produttori italiani giustamente hanno protestato.
Ma invano.
Infatti ora anche in Italia è arrivato il vino senza alcol.
Dopo l’apertura dell’Europa ai miscugli ottenuti da vini provenienti da diversi Paesi Ue e alla possibilità di etichettare con la dicitura generica vino comunitario il vino sfuso e magari importato a basso costo, ora abbiamo anche in Italia la dealcolizzazione parziale del vino.
Si tratta di una pratica di cantina, prima vietata, volta a sottrarre con tecniche industriali dal vino una parte dell’alcol prodotto naturalmente dalla fermentazione.
Ed è stata la Francia -il principale e tradizionale concorrente del Vigneto Italia- a portare avanti la pratica dell’allontanamento dell’alcol dal vino che del resto in questi ultimi anni è stato parecchio rivalutato per le sue proprietà salutari, perché bevuto nella giusta quantità non è nocivo.
Ovviamente in dosi elevate causa serie malattie a carico del fegato (cirrosi epatica), del pancreas (pancreatite), innalzamento di pressione, aumento di radicali liberi e dunque di ossidamento cellulare, nonché invecchiamento cellulare accelerato che potrebbe sviluppare più velocemente cellule cancerogene.
Poiché del vino l’imputato di tali nocive conseguenze è l’alcol, ecco che molti sostengono che l'iniziativa e scelta commerciale di produrre un vino senza alcol sia davvero importante, perché appare risolutiva, in quanto restano del vino tutte le altre importanti proprietà.
Qualcuno dice che il sapore è dolce e gradevole, anche se sembra un po' annacquato.
C'è invece chi apprezza maggiormente il gusto di questa nuova varietà di vino dealcolizzato.
Per quanto mi riguarda, io sono sfavorevole al vino senza alcool, poiché questo, venendo meno alla sua classica peculiarità, non riuscirebbe più ad assolvere alle sue funzioni più importanti a favore del cuore.
L’alcol inoltre aiuta nell’azione di contrasto di tutti quei fenomeni antinfiammatori, e aiuta il nostro corpo a gestire ed utilizzare al meglio gli zuccheri che attraverso la dieta introduciamo giornalmente.
Come in tutte le cose è sempre bene la giusta misura: mai eccedere, ma neanche privarsi totalmente di una sostanza o di un alimento, salvo che non vi siano indicazioni ben precise da parte del proprio medico curante o di uno specialista.
Non ci resta, credo, che seguire il buon senso, apparecchiare una bella tavola e al centro porre una bella bottiglia di buon vino, poco importa se rosso o bianco, purché sia bevuto con moderazione, meglio ancora se in buona e allegra compagnia.
E, soprattutto, non dealcolizzato.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia- -Roma)
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