"Anna verrà e sarà un giorno pieno di sole … ".

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Mario Pulimanti
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"Anna verrà e sarà un giorno pieno di sole … ".

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"Anna verrà e sarà un giorno pieno di sole … ".


Sabato 7 marzo 1908 nasceva a Roma Anna Magnani, figlia di Marina Magnani e padre ignoto.
In età adulta Anna farà delle ricerche scoprendo che il padre si chiamava Pietro Del Duce ed era di origini calabresi.
Mercoledì 26 settembre 1973, alle ore 18.25, Anna muore alla clinica Mater Dei di Roma, a causa di un tumore al pancreas diagnosticatole poche settimane prima.
La sera stessa viene trasmesso il film "Correva l'anno 1870", così come deciso in precedenza dai dirigenti Rai che avevano programmato la messa in onda del film per quella sera e che mai avrebbero immaginato che proprio quella sera l'Italia intera avrebbe pianto quella che è stata e che tutt'oggi è la sua attrice più rappresentativa.
Il 28 settembre, presso la chiesa di Santa Maria sopra Minerva, si celebrarono i funerali; Roma, la sua amata città, le diede il suo ultimo e commovente saluto...
Ritengo che nel 2008 il centenario della sua nascita poteva anche essere celebrato meglio, come del resto è avvenuto per gli anniversari di Rossellini, Soldati e Visconti.
Forse la Magnani non gode di quella popolarità diffusa che ormai guida le strategie di marketing dell'industria e della cultura.
Cavolo, non é nemmeno disponibile in dvd la sua interpretazione più celebre, la Pina di "Roma città aperta!"
E dire che noi italiani, da più di cinquant’anni, abbiamo negli occhi e nel cuore quella corsa disperata dietro il camion tedesco che metteva la parola fine al suo più grande personaggio.
Dopo centosette anni dalla sua nascita, il suo volto identifica ancora il cinema italiano nel mondo.
Nel 1955 ottenne l'Oscar come migliore attrice protagonista per "La Rosa Tatuata" di Daniel Mann.
La sua paura dell'aereo e la convinzione di non vincere non la fecero andare a Hollywood.
Difatti non presenziò alla cerimonia e non aspettò sveglia le notizie dagli Stati Uniti. Il giornalista che con una telefonata la svegliò per darle la notizia ebbe difficoltà a convincerla che non si trattava di uno scherzo.
Due anni dopo ottenne un'altra candidatura per "Selvaggio è il vento" di George Cukor.
Tennessee Williams, che per lei ha scritto "La rosa tatuata" ha detto: ''Non ho mai incontrato una donna più bella. Non posso fare a meno di seguire il nome di Anna Magnani da un punto esclamativo''.
Lei ha amato sempre la città eterna, dove ha abitato fino alla sua morte.
Occhi di brace.
Capelli sempre arruffati.
E scuri.
Una proverbiale impulsività.
Mi sembra di sentire ancora la sua risata.
Irridente.
Canzonatoria.
Gioiosa: la risata di Nannarella.
Nannarella: la vitalità popolare e di sfrontata aggressività di Egle in “Nella città l’inferno”,
Nannarella: la spontaneità verace della fruttivendola Elide di “Campo de’ Fiori”;
Nannarella: la resistenza della Sora Pina di “Roma Città Aperta”;
Nannarella: la determinazione della popolana Maddalena Cecconi di “Bellissima”;
Nannarella: l’ostinazione de “L’onorevole Angelina”;
Nannarella: la devozione di Serafina Delle Rose de “La rosa tatuata”;
Nannarella: la figura patetica e nello stesso tempo ironica della matura generica di Cinecittà in “Risate di gioia”, dove canta canzoni sboccate nell'irresistibile duetto con Totò;
Nannarella: la prostituta di “Mamma Roma” scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini, dove lei sfrontata e impudente, canta stornellacci sarcastici al matrimonio del protettore, poi conosce lo strazio della morte in carcere del figlio Ettore.
A Nannarella, che non solo per noi romani ha guadagnato l’Empireo delle icone immortali con la sua verve da anti-diva passionale e tormentata, sono stati dedicati anche alcuni contributi musicali: “Nannarè” di Gianni Togni nell’album “Bersaglio Mobile” del 1988; “Anna verrà” di Pino Daniele in “Mascalzone latino” del 1989 e “Anna Magnani” scritta da Carmen Consoli e cantata da Adriano Celentano.
“Anna verrà e sarà un giorno pieno di sole
e allora sì ti cercherei forse per sognare ancora sì, ancora.
Oh Anna, dimmi se è così lontano il mare …”.

Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)
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