Pericolo anoressia

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Mario Pulimanti
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Pericolo anoressia

Messaggio da Mario Pulimanti »

Pericolo anoressia

Il 17 novembre 2010 muore, all'età di 28 anni, l'attrice francese Isabelle Caro, anoressica fin da ragazzina.
Quando viene fotografata da Oliviero Toscani, per una campagna del 2007 per la griffe dello stilista No-l-ita, pesa 31 chili, per 164 cm. di altezza.
Uno scheletro con le ginocchia più grosse delle cosce.
Certo, le persone malate non dovrebbero mai essere sfruttate a scopo pubblicitario, però la foto colpiva, tanto era scioccante.
Io l’avrei fatta addirittura esporre in tutte le scuole perché si fossero visti gli effetti dell'anoressia.
Difatti non è nascondendo la realtà che si risolvono i problemi.
La fotografia riproduceva questa giovane attrice francese, ieri bellissima, ridotta a uno scheletro.
Senza nessuna voglia di vivere.
Troppi restano abbagliati da una società che produce modelli sbagliati (si pensi a certe top-model), ma non insegna i valori veri della vita.
Spinge al consumo, ma non spiega che occorre una alimentazione corretta.
I mutamenti della società incidono sui giovanissimi, la mancanza di affetto spinge verso eccessi che non raramente passano attraverso l'odio per il cibo o l'eccessivo attaccamento al cibo. È un male sociale, terribile perché porta spesso alla morte.
La malattia è più diffusa di quanto si creda.
Agisce in maniera subdola, nascondendosi.
Poi esplode all’improvviso.
Spesso quando chi sta attorno se ne rende conto, è già difficile per intervenire, talvolta è troppo tardi.
Il recupero è difficile, faticoso e lento.
Sicuramente l'attenzione della famiglia è indispensabile, non raramente è la scuola la prima ad avvertire il disagio e a informare i familiari.
Da qualche tempo la stessa scuola prova a lanciare l'allarme, a far prendere coscienza agli alunni degli effetti devastanti della malattia.
Ma la scuola non può svolgere tutte le funzioni richieste a una società distratta nei confronti de giovani: educazione stradale, educazione sessuale, lotta alla droga, all'alcol, al cattivo uso del cibo, all'integrazione tra popoli, alla necessità di far convivere religioni diverse ecc.
Allora ben venga tutto quello che dall'esterno serve a far riflettere su problemi così gravi.
Il manifesto di Toscani era una sorta di manifesto della disperazione, se fosse servito anche solo a salvare una vita avrebbe già raggiunto il suo scopo.
Andava esposto in tutte le scuole, non ipocritamente nascosto.
In ogni caso se moda, mass media e modelle smettessero finalmente di incitare all’anoressia sarebbe decisamente meglio.

Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)
Allegati
anoressia.jpg
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