25 Aprile 2013: 68° anniversario della Liberazione

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Mario Pulimanti
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25 Aprile 2013: 68° anniversario della Liberazione

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25 aprile: Festa della Liberazione

Il prossimo 25 aprile sarà il :angel3: 68° anniversario della Liberazione dell'Italia dagli occupanti nazisti.
Una pagina importante della storia italiana, che fu scritta grazie ai soldati alleati ma con il contributo determinante degli italiani, partigiani e militari, chiudendo il periodo della dittatura e aprendo la strada alla libertà, alla nascita della Repubblica e alla nuova Costituzione.
Certo, la Festa della Liberazione è una giornata per ricordarci che i diritti, il benessere, la libertà dei quali godiamo non sono qualcosa di scontato.
Troppa gente se ne dimentica.
Non riesco a capire.
Eppure molti sono morti per garantirci queste conquiste.
Forse il punto è questo: spetta a noi difenderle, tenendole vive nella coscienza e negli atti di ogni giorno.
É proprio vero: per questo il 25 aprile deve essere veramente una giornata di Festa!
Per capire meglio il significato di questa festa, sarebbe bene per esempio ricordarsi di "Roma città aperta", il film che racconta una storia ambientata nella Roma del 1944.
Un capo della Resistenza, l'ingegner Manfredi, è braccato dai tedeschi.
Trova rifugio da Pina, una donna del popolo, vedova con un figlio, che sta per risposarsi con Francesco, un tipografo anche lui legato alla Resistenza.
Marcellino, il figlio di Pina, riesce a mettere in contatto l'ingegnere con don Pietro, un prete che ha già collaborato in passato con i partigiani.
Quando anche Francesco viene portato via, Pina corre inseguendo il camion, ma una raffica di mitra la uccide sotto gli occhi impietriti della gente e del figlio.
Manfredi viene sottoposto a tortura e muore, ma senza parlare; don Pietro, anche lui arrestato, è costretto ad assistere alla scena e maledice gli assassini.
Poi, nel piazzale di un forte, don Pietro, fatto sedere su di una sedia, viene fucilato alla schiena sotto gli occhi dei ragazzini della sua parrocchia.
E questa è la fine del film.
Ricordiamoci, quindi, che uomini e donne di tutte le età sono morti allora, per garantirci i diritti democratici dei quali oggi godiamo.
Grazie a loro.
Ecco, questo è lo spirito del 25 aprile.
La libertà va difesa ogni giorno: ancora oggi ci sono persone che non sempre agiscono nel rispetto della libertà e della democrazia.
Noi tutti dobbiamo tenere gli occhi aperti se vogliamo custodire questo bene prezioso che garantisce alle persone di vivere al meglio possibile.
Ma, come è risaputo, la storia del 25 aprile é chiara e definita e quei valori sono in vigore per tutti.
La nostra Costituzione vale anche per loro.
Come ha più volte ricordato il Presidente della Repubblica Napolitano, la festa della Liberazione è di tutti.

Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)
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