In uno specchio io nascondo
le mie mani la mia ombra
il suono dei miei passi
è uno specchio antico
uno specchio eterno
acqua che scorre stagno
fiume oceano e terra
sono un momento eterno
e sono soffio, vento
che s’innalza oltre gli specchi
dove canta l’allodola
e il flauto d’un dio
veste d’azzurro i campi.
sono cicala stordita
dal peso della neve
e sono miele amaro
sono il giorno spalancato
sulle radure
e sono porta di vento
che si chiude.
se io e altre poesie
Io sono
Blumy
Re: se io e altre poesie
mi aveva tanto affascinato...
era divisa in due, la stessa poesia viaggiava su due binari diversi che alla fine si ricongiungevano, sbircio tra le tue e ti dico...
era divisa in due, la stessa poesia viaggiava su due binari diversi che alla fine si ricongiungevano, sbircio tra le tue e ti dico...
L'invidia è una brutta bestia, se ti morde in giovane età...sei fottuto!
Re: se io e altre poesie
La città di notte
Le due le tre del mattino,
la città dorme nel suo letto di pietra.
Tra il porticato e la strada
c'è un gioco di fantasmi,
s'inseguono si celano
corrono via ridendo
scivolando cadendo scompaiono
dietro l'ultima colonna di cemento.
Ci sono palpiti nell'aria fresca
di settembre, la strada smantellata
sfoglia pagine di ricordi,
le braccia degli alberi
stringono forte i nidi;
bottiglie di birra buste vuote,
una canzone che ha perso le parole
galleggia a mezz'aria
Dentro un portone è rimasta
l'eco d'un bacio
-una farfalla o una rosa -
e il profumo arriva dentro la vetrina,
due manichini buttano via il pudore,
i vestiti, s'abbracciano
guardandosi negli occhi
e non esiste altro al mondo
che questo pezzo di paradiso
realtà sognata, frammento
d'altri mondi questa pietra
che ha infranto la vetrina
Le due le tre del mattino,
la città dorme nel suo letto di pietra.
Tra il porticato e la strada
c'è un gioco di fantasmi,
s'inseguono si celano
corrono via ridendo
scivolando cadendo scompaiono
dietro l'ultima colonna di cemento.
Ci sono palpiti nell'aria fresca
di settembre, la strada smantellata
sfoglia pagine di ricordi,
le braccia degli alberi
stringono forte i nidi;
bottiglie di birra buste vuote,
una canzone che ha perso le parole
galleggia a mezz'aria
Dentro un portone è rimasta
l'eco d'un bacio
-una farfalla o una rosa -
e il profumo arriva dentro la vetrina,
due manichini buttano via il pudore,
i vestiti, s'abbracciano
guardandosi negli occhi
e non esiste altro al mondo
che questo pezzo di paradiso
realtà sognata, frammento
d'altri mondi questa pietra
che ha infranto la vetrina
Blumy