Poesie di una canaglia

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Ipponatte
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Re: Poesie di una canaglia

Messaggio da Ipponatte »

E.

Invaso vero mai
antisistema dignità
metropolitana
che Gavroche
foghe
dire dasse
incontrato
o con
da anarcoide
qualcuno
ricordare viscerali
e.
Ipponatte
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Re: Poesie di una canaglia

Messaggio da Ipponatte »

VERRA' IL GIORNO

Voi
incapaci di esprimere
un pensiero
oggettivo
senza per altro
avere
una qualsiasi realtà
soggettiva
nè un valore
che sia individuale
parto di un
io
che per
voi
sembra dimenticato,
verrà il giorno in cui
sarete schifati
dal vostro stesso
conformismo
e brillerete come polvere
in un posacenere
schizzando fuori
dall'orbita
come stelle in pieno giorno.
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Re: Poesie di una canaglia

Messaggio da Ipponatte »

IL SILENZIO

Il silenzio
è un'orizzonte
è il non è
il puro suono,
il grigio
di un'onda,
senza alcun
senso
impossibile
ma senza
di esso
non vi sarebbe
parola
ma un'infinito
strapiombo
invalicabile,
che follia!
ed eccovi ora
il suono
del silenzio.
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Re: Poesie di una canaglia

Messaggio da Ipponatte »

CAMPI

Ho stuprato la dea della nebbia
penetrandole dentro
in una sera d'autunno,
le foglie già cadute
non mormoravano neppure
e l'unico gemito
era quello del cielo
affossato da languidi azzurri,
il candido velo
volteggiava sulle rive
dei campi, stretti alla terra
in un bacio violento,
il sole riluceva appena
tra le nubi di zaffiro
e il mio passo di zingaro
naufragava tra l'erbe
e le ossa del giorno
spezzate in battaglie
fino ad ora sconosciute.
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Re: Poesie di una canaglia

Messaggio da Ipponatte »

SONATA NOTTURNA

Non ho più paura del freddo. Se il fuoco è venduto ad una condizione di totale miseria di luce preferisco la pioggia e il vento violaceo che soffoca la luna. Voglio essere tra queste nubi che parlano sulle volte medievali, tra questi demoni oziosi che ti amano e ti fanno risvegliare completamente nudo. Dialetti oscuri, vicende brutali, molti Soli appannati che risplendono languidi, pallidi e allungati sulla Ragione. Stordito da un sogno, danzerò sulle porte dell'ombra e nessuno udirà il mio nome ma un addio fugace, senza aver conosciuto, senza rimpianti. Archi profondamente sfumati tra colonne guglie e terrazze impenetrabili. Disegnerò un cammino caotico, sarò dovunque, sarò onnisciente. Riderò del vostro sguardo, fisso all'orologio della torre d'ambra che vi penetra dentro e vi restituisce la solitudine che credevate ingenuamente di aver perso. Se voi andate, io resto. Se restate, io parto. E' sempre stato cosi, e a me và anche bene, ma a voi?
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Re: Poesie di una canaglia

Messaggio da Ipponatte »

IL GIORNALISTA

Me ne sto accovacciato alla scrivania,
come un topo di fogna,
nutrendomi nel marcio in cui affogo
e correndo dietro a qualche tonaca,
vivo per l'assassinio
impazzisco per lo scandalo
mi interesso solamente
di stupro e fornicazione,
seguo la brillante scia del nulla
lungo vie di castelli di carta.
Ma cosa ci posso fare
se alla gente interessa solo
questo genere di cose?
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Re: Poesie di una canaglia

Messaggio da Ipponatte »

PRANZO IN SOLITUDINE

Oh, com'è piacevole
pranzare
in solitudine,
senza esser costretti
per forza
a raccontare le solite
balle
fingendosi
innocenti ed interessati,
com'è bello questo silenzio
e la totale
libertà di pensiero,
proprio a questo
penso
mentre affetto un salmone
che mi fà l'occhiolino
e lo mangio di gusto
anche se non è un granchè,
niente preoccupazioni
niente cazzate
solo me stesso
per me stesso,
oh, magnifico,
c'est magnifique
questo vinello
i miei gesti
le mie pause,
restituisco l'cchiolino
al salmone
lo mando giù
e vado a fare un buon caffè
mettendo il caro
Cajkovskj
come sottofondo,
oggi è lunedi
e non me ne
frega niente.
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Re: Poesie di una canaglia

Messaggio da Ipponatte »

Chiacchierata

“Io mi considero un Antifascista”
disse
“Ah si?”
risposi
“Già, e a chi prova a dire
il contrario
spaccherò il muso a forza
di legnate”
(caspita, penso,
accendendomi la sigaretta,
ecco un uomo
che mi lascia totalmente
indifferente)
“Io preferirei Pace e Amore”
lo provocai
“Molto meglio Molotov e Bulloni”
rispose seccato
“Mmm…Odi et Amo”
“Chi l’ha detta sta stronzata?”
“Catullo”
“Beh, Catullo ne ha dette tante
di stronzate”
restiamo per un paio
di minuti
in un silenzio
imbarazzante,
butto a terra la cicca,
“Penso che tu abbia ragione”
sillabo lentamente.
E incredibile
come certe persone
riescano ad ingannare
se stessi
in maniera cosi perfetta.
l.zag

Re: Poesie di una canaglia

Messaggio da l.zag »

Ipponatte ha scritto: PRANZO IN SOLITUDINE

Oh, com'è piacevole
pranzare
in solitudine,
senza esser costretti
per forza
a raccontare le solite
balle
fingendosi
innocenti ed interessati,
com'è bello questo silenzio
e la totale
libertà di pensiero,
proprio a questo
penso
mentre affetto un salmone
che mi fà l'occhiolino
e lo mangio di gusto
anche se non è un granchè,
niente preoccupazioni
niente cazzate
solo me stesso
per me stesso,
oh, magnifico,
c'est magnifique
questo vinello
i miei gesti
le mie pause,
restituisco l'cchiolino
al salmone
lo mando giù
e vado a fare un buon caffè
mettendo il caro
Cajkovskj
come sottofondo,
oggi è lunedi
e non me ne
frega niente.
Leggendo questa tua poesia, non ho potuto fare a meno di darti ragione.
Per lavoro sono quasi sempre in giro e il più delle volte pranzo da solo e seduto in disparte in uno dei miei soliti ristoranti che frequento, penso alle mie cose, riorganizzo le idee, mi organizzo il lavoro, e soprattutto, conto i coperti di quel ristorante, si li conto, faccio i conti in tasca all'oste... e tra un cliente e l'altro sorseggio il mio bicchiere di negroamaro...

"Non ci vuole credere che è bello vivere da soli"
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Re: Poesie di una canaglia

Messaggio da Ipponatte »

MEDITAZIONE

Ben lungi dall'avvalorare
su di me
le tesi sulla Mano Invisibile
direi che
il mio intento
è puramente egoistico,
non voglio recare
nessun bene alla massa
ma solo a me,
non c'è nulla che non vada
con la collettività,
ma non voglio incrementare
un benessere fasullo
fondato sulla menzogna
sulla violenza psicologica,
Cogito ergo sum
ma i pensieri
sono stati sostituiti
e l'essere
è stato annullato,
non ho la minima intenzione
di lavorare,
lascio pure agli altri
prospettive di mutui,
alla fine
quel che importa
è che io sono,
e non voglio cedere a nessuno
il mio tempo
e questo mio viaggio
gonfio d'amarezza.
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