POESIE ISTANTANEE 4

[l.zag]

una storia, un uomo, un segreto
ditemi chi non ha mai custodito un silenzio!

[hombre sincero]

Stringo a me
i miei figli, forte forte,
perché il tempo non li porti via,
perché il tempo non mi porti via.
E' necessario essere forti, forti e buoni
e scaltri.
Forte, con una mano spacca una montagna
dagli occhi sputa fuori i raggi gamma...
Amore, domani è una bella giornata,
andiamo a passaggiare sulla battigia.

[l.zag]

non porti via mai il tempo
ciò che forte l'uomo ha costruito,
l'amore, la volontà, il desiderio!

la scaltrezza è un segugio
che annusa ognidove
ricerca perenne di opportunità nascoste.

forte la mano spacca la zolla di terra
forte lo sguardo ripiana il desiderio
stringo a me il tempo che mi inghiotte
nel buco nero della notte,
ripongo la speranza
di riavervi alla luce del mattina.

[carlo]

la speranza
di chi ha qualcosa da dire
il coraggio
di chi ha qualcosa da fare

[hombre sincero]

La speranza che ci sia un tempo
oltre il tempo mortale
e che gli affetti siano li ad aspettare.
Il coraggio di rischiare, consumando i giorni
a impregnarsi della vita
che transita.

[l.zag]

La speranza che ci sia un tempo
oltre la vita che transita,
non è cosa vana;

lo sai perché?

Perché la vita, si costruisce
quando l'amore impatta i sensi
e il concetto è la vita che nasce!

Non cosa inutile sperare
dopo il transito terrestre
di ritrovare i miei affetti
ad uno ad uno,
anche quelli già da un pezzo perduti.
Sò bene che sono lassù ad attendermi
e le mie mani tese dimostrano con quanta gioia
cercherò d'essere più naturale possibile
quando mi chameranno a loro.

[carlo]

la speranza che non vi sia tempo
e quella luce eterna
sia spenta
per un riposo che sia vero
per un pensiero che non sia affanno

[nikita]

La luce del mattino mi dice
che nevicherà
e la pace rimbomba lieve
nel silenzio di neve
non piu' ricordi
affanni
solo vista che si perde
a inseguire i fiocchi
che corrono al terreno
e una fame saziata
senza aprire bocca.

[carlo]

quella bocca impastata
che si sveglia piena
di amari pensieri
quel corpo che fa specchio
a quell'anima che del silenzio di neve
avverte solo i misteri
il generoso freddo
è come fame saziata
d'improvviso arriva lei
la gioia agognata

[l.zag]

poi d'un tratto,
d'improvviso il sereno,
scacciò la pioggia
che ripose il dolore.