poesie istantanee 3
- hombre sincero
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poesie istantanee 3
Di profonde atmosfere
che evocano l'indicibile.
E l'indicibile prende forma
in corposi eventi,
mutevoli
e sangugni di polpa succosa
e diafani di sogno.
Cantando con voce sincera
il prodigio si plasma, affiora,
la muta essenza
si fa dialogante
e mobile
e viva.
che evocano l'indicibile.
E l'indicibile prende forma
in corposi eventi,
mutevoli
e sangugni di polpa succosa
e diafani di sogno.
Cantando con voce sincera
il prodigio si plasma, affiora,
la muta essenza
si fa dialogante
e mobile
e viva.
Hombre Sincero
poesie istantanee 3
Non è il canto supremo,
è il coro che dell'opera
fa supremazia assoluta;
mastosa è l'opera
che evoca incubi insidiosi
che la paura stende
come il cielo, quando il sole,
ogni cosa arde con forza;
è il coro che dell'opera
fa supremazia assoluta;
mastosa è l'opera
che evoca incubi insidiosi
che la paura stende
come il cielo, quando il sole,
ogni cosa arde con forza;
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poesie istantanee 3
Canti soavi di primule storpiate,
fruscii innamorati di pelli speziate,
turgide labbra bramanti...
Luglio: arido, desertico e primordiale
prendimi con dispetto e poi
lasciami andare...
Knock, Knock... is anybody in?
fruscii innamorati di pelli speziate,
turgide labbra bramanti...
Luglio: arido, desertico e primordiale
prendimi con dispetto e poi
lasciami andare...
Knock, Knock... is anybody in?
"Combattere e vincere porta il meraviglioso
combattere e perdere porta quasi il divino...
tu sarai sempre tra i due senza scelta..."
combattere e perdere porta quasi il divino...
tu sarai sempre tra i due senza scelta..."
poesie istantanee 3
prendi il coltello..
e lasciami andare..
l'estate porta il deserto,
le strade silenziose
intristiscono bramosi amanti
tu prendimi con forza,
e poi lasciami andare..
e lasciami andare..
l'estate porta il deserto,
le strade silenziose
intristiscono bramosi amanti
tu prendimi con forza,
e poi lasciami andare..
poesie istantanee 3
Farò come chiedi,
col tuo sangue marcherò
le strade di tutti.
Su un lampo d'asfalto
scriverò la tua storia...
"Qui morì un uomo
che sfidò il destino
e trasformò le divinità
in semplici statue
d'umana pietà"
col tuo sangue marcherò
le strade di tutti.
Su un lampo d'asfalto
scriverò la tua storia...
"Qui morì un uomo
che sfidò il destino
e trasformò le divinità
in semplici statue
d'umana pietà"
AGO
poesie istantanee 3
Un solo epitaffio,
per un uomo che in vita
spese il suo tempo
a marcare parole
sui viali del silenzio;
di umana pietà,
costituisce l'epitaffio, e,
l'ingorgo di parole
che si annoda all'ugola
e si strappa alla voce, e,
al fiato;
l'epitaffio resiste
per tutto il tempo in cui
l'evanescente divinità,
sottrae forza a chi il destino
sfidò la sorte;
l'epitaffio,
è la statua d'un Dio
che sottomette e si attende
che s'implori il perdono
elargito come il premio
alle immense libagioni..
Dio che con la pietà in tasca
elargisce il proscenio
a chi abituato a mostrarsi
detiene potere e pudore,
santità in odore di verità.
per un uomo che in vita
spese il suo tempo
a marcare parole
sui viali del silenzio;
di umana pietà,
costituisce l'epitaffio, e,
l'ingorgo di parole
che si annoda all'ugola
e si strappa alla voce, e,
al fiato;
l'epitaffio resiste
per tutto il tempo in cui
l'evanescente divinità,
sottrae forza a chi il destino
sfidò la sorte;
l'epitaffio,
è la statua d'un Dio
che sottomette e si attende
che s'implori il perdono
elargito come il premio
alle immense libagioni..
Dio che con la pietà in tasca
elargisce il proscenio
a chi abituato a mostrarsi
detiene potere e pudore,
santità in odore di verità.
poesie istantanee 3
[quote=""iAGO""]Farò come chiedi,
col tuo sangue marcherò
le strade di tutti.
Su un lampo d'asfalto
scriverò la tua storia...
"Qui morì un uomo
che sfidò il destino
e trasformò le divinità
in semplici statue
d'umana pietà"[/quote]
Bium bium bambalò.
E’ la campana
che suona
dentro la mia testa
dalla tempia destra
alla sinistra
Bium bium bambalò.
La campana dondola.
La vedo. Appesa.
Che rintocca bussando.
Non si cancella.
Non si elimina.
Non si annulla.
Rintocca.
Bium bium bambalò.
E’ la mia unica amica
che accompagna
i respiri di ansia
e inchioda le mani
su un letto di croce.
Aspettare e pazientare
finirà
E’ la lenta processione
che incappuccia
il silenzio.
Silenzio.
Voltandomi nessuno.
Sono sulla cima e osservo.
Farò come i chiodi,
col sangue marcherò
le strade di tutti.
"Qui morì un uomo
che sfidò il destino
e trasformò un Dio”
col tuo sangue marcherò
le strade di tutti.
Su un lampo d'asfalto
scriverò la tua storia...
"Qui morì un uomo
che sfidò il destino
e trasformò le divinità
in semplici statue
d'umana pietà"[/quote]
Bium bium bambalò.
E’ la campana
che suona
dentro la mia testa
dalla tempia destra
alla sinistra
Bium bium bambalò.
La campana dondola.
La vedo. Appesa.
Che rintocca bussando.
Non si cancella.
Non si elimina.
Non si annulla.
Rintocca.
Bium bium bambalò.
E’ la mia unica amica
che accompagna
i respiri di ansia
e inchioda le mani
su un letto di croce.
Aspettare e pazientare
finirà
E’ la lenta processione
che incappuccia
il silenzio.
Silenzio.
Voltandomi nessuno.
Sono sulla cima e osservo.
Farò come i chiodi,
col sangue marcherò
le strade di tutti.
"Qui morì un uomo
che sfidò il destino
e trasformò un Dio”
- Michele Nigro
- Macchina da scrivere
- Messaggi: 227
- Iscritto il: 03/10/2006, 20:27
- Contatta:
poesie istantanee 3
Bighellono tra
i quartieri risorti
di Roma
Berlino
Londra
Hiroshima
Dove trova la forza
l’uomo della ricostruzione?
Per capirlo
faccio esperimenti
da giardino
- pollice verde
della storia -
lancio sassi
sui formicai
ignoranti.
Le bestioline
indaffarate
- stupendomi -
rimettono su casa.
Come un dio
osservo
le volenterose ideologie
le speranze nel futuro
gli slanci mistici
i gemiti tra le cosce
i giorni rossi dell’agenda
l’istinto materno
il devoto affidarsi
l’apprezzato sacrificio
il sudore del lungimirante.
Rilancio un sasso
perché non afferro
non ne comprendo
il senso.
Ricostruisco affanni
in laboratorio. Si ricomincia.
Mentre frenetiche
file
scivolano
tra i piedi
di dio.
i quartieri risorti
di Roma
Berlino
Londra
Hiroshima
Dove trova la forza
l’uomo della ricostruzione?
Per capirlo
faccio esperimenti
da giardino
- pollice verde
della storia -
lancio sassi
sui formicai
ignoranti.
Le bestioline
indaffarate
- stupendomi -
rimettono su casa.
Come un dio
osservo
le volenterose ideologie
le speranze nel futuro
gli slanci mistici
i gemiti tra le cosce
i giorni rossi dell’agenda
l’istinto materno
il devoto affidarsi
l’apprezzato sacrificio
il sudore del lungimirante.
Rilancio un sasso
perché non afferro
non ne comprendo
il senso.
Ricostruisco affanni
in laboratorio. Si ricomincia.
Mentre frenetiche
file
scivolano
tra i piedi
di dio.
"Tra i deboli di stomaco ci sono la gran parte degli abitanti delle città e quasi tutti quelli che amano le lettere." (Celso)
"ESPERIMENTI" raccolta di racconti di Michele Nigro. Per ordini: ilmiolibro
"LA BISTECCA DI MATRIX" pamphlet semifilosofico e decostruttivista di Michele Nigro. Per ordini: ilmiolibro
"ESPERIMENTI" raccolta di racconti di Michele Nigro. Per ordini: ilmiolibro
"LA BISTECCA DI MATRIX" pamphlet semifilosofico e decostruttivista di Michele Nigro. Per ordini: ilmiolibro
poesie istantanee 3
Infradito celestiali.
Luccicano come neuroni
d'unghie...
quante divinità inutilmente
accomodate sopra fredde arcate,
pronte ad illudere ancora.
Oh, uomo solitario...
vedi il rosso
che bagna la tua pelle?
E' acqua santa...
affoga la tua ira
ma poi distribuisci
ciò che ne resta,
a chi aspetta lo stesso sangue.
Luccicano come neuroni
d'unghie...
quante divinità inutilmente
accomodate sopra fredde arcate,
pronte ad illudere ancora.
Oh, uomo solitario...
vedi il rosso
che bagna la tua pelle?
E' acqua santa...
affoga la tua ira
ma poi distribuisci
ciò che ne resta,
a chi aspetta lo stesso sangue.
AGO
poesie istantanee 3
Come il dio dei segreti
costudisce la paura
bevendo il sangue
dei comuni mortali,
così io mi ergo a divinità,
e osservo il dio saziarsi
avidamente egli consuma
il frutto del sacrificio;
ai piedi l'alato infradito
dono d'un dio solitario.
l'ombra d'una sorgente
che sgorga a zampilli
dai seni d'una dea
allatta un seno madre
costode del seme della vita
costudisce la paura
bevendo il sangue
dei comuni mortali,
così io mi ergo a divinità,
e osservo il dio saziarsi
avidamente egli consuma
il frutto del sacrificio;
ai piedi l'alato infradito
dono d'un dio solitario.
l'ombra d'una sorgente
che sgorga a zampilli
dai seni d'una dea
allatta un seno madre
costode del seme della vita