Quanto e' importante la metrica nella poesia di oggi?

[kashino84]

Continua a battere forte come un martello pneumatico una domanda dentro di me:Quanto e' importante la metrica nella poesia di oggi?
Continuo a non trovare una risposta valida, tra l'aggrapparsi ad una tradizione ( legata al mondo classico) e l'uso di versi liberi poco legati da regole metriche. Quando scrivo una poesia entro in conflitto, mi sembra a volte di scrivere non poesie, di ritornare nella banalita' quando scrivevo poesiole nel liceo. Vorrei riuscire finalmente a capire cosa significa fare poesia oggi, se attenersi alle regole di metrica oppure usare un verso quasi del tutto libero. Che ne pensate?

[marianna]

Di metrica ne conosco davvero poca.
Da lettrice di poesie penso che non sia un ingrediente piuttosto che un altro a fare la differenza, ma il piatto finito.

dalla poesia mi aspetto un linguaggio poetico una sonorit? e soprattutto un ritmo consoni all'emozione contenuta nel testo.
Spesso capita che la metrica ci si infili da s?...in fondo la metrica ? il ritmo della poesia. la scelta diventa se usare un ritmo codificato o meno.
anche il verso libero deve avere comunque ritmo, altrimenti diventa prosa poetica...o no?

[agalli]

Dipende, prosa poetica ? pure poesia, e di solito appare quando i versi sono abbastanza lunghi. Ci? che differenzia la prosa dalla poesie ? l'uso del linguaggio con due scopi completamente differenti: nella prosa si scrive tanto e il contenuto di messaggi non ? denso, nella poesia con molte meno parole si cerca di esprimere di pi?. Come diceva Bukowski, la prosa dice poco con molte parole, la poesie dice molto con poche parole.

La metrica nella poesia moderna non ? pi? rilevante. Di solito il ritmo e la sonorit? la sostituiscono. Ci sono comunque ancora dei poeti moderni che ne fanno uso consapevolmente, addirittura con le rime (p.e. D. Walcott in "Omero", Premio Nobel negli anni 90). Comunque anche per questi autori non ? la metrica che ne fa dei grandi poeti, ma ? l'uso di un linguaggio denso d'immagini. Similitudini, metafore, ecc., tutti gli ingredienti tecnici della poesia moderna. Il fatto che abbiano in certi casi scelto un formalismo classico (metrica e rima) ? semplicemente una scelta tecnica, dovuta a fattori di evocazione della poesia antica. Per esempio, nel caso di Walcott, egli ? un grande ammiratore di Omero (l'antico poeta greco) e siccome egli immortala nella sua opera gli arcipelaghi dei Caraibi ha scelto un formaliso antico di poesia epica per rievocare le opere di Omero che hanno immortalato gli arcipelaghi della Grecia antica. Soltanto la somiglianza delle situazioni dei due arcipelaghi hanno giustificato questa scelta di stile.

Altre forme metriche pi? rigorose, come i sonetti, non vengono pi? usate da quasi un secolo per scrivere poesie. Il motivo ? semplice. Se si tenta di scrivere poesie moderne con queste forme si rischia di cadere nella trappola delle filastrocche o canzonette. In effetti nelle canzoni, la metrica rigorosa ? ancora usatisissima (tecnicamente ? necessari dato che la musica usa un ritmo molto preciso), ma leggendo soltanto dei testi di canzoni (anche se molto poetici, p.e. DeAndr?) senza la musica, non si ritiene di leggere poesie ma canzoni. E questo di solito si tenta di evitare.

[l.zag]

Giusto quanto detto da Andrea, ma io credo che Marianna abbia fatto una analisi esatta, non a caso la poesia ? una scienza esatta, la vera poesia quando la leggi muove un mare di emozioni, indipendentemente dalla tecnica usata, se non sucita queste, ? come se non si avesse scritto niente.

[carlo]

concordo la metrica e le tecniche poetiche vanno conosciute ma non per forza sempre utlizzate

[Massimo Baglione]

Concordo con tutti.

[meloth]

La metrica oggi vale troppo, più del contenuto della poesia. Io mi ribellerei alla mia professoressa di italiano del liceo se non fosse cohe lei è l'insegnante e io l'alunna e se non fosse che la stimo tanto. L'eccessiva importanza della metrica e l'impossibilità di insegnare l'analisi critica sono due dei principali motivi che mi fanno da sempre amare lo studio ma odiare la scuola. Avete presente le rime siciliane della scuola siciliana? In questo periodo abbiamo fatto tantissime poesie con questo tipo di rima, imparando a riconoscerla sempre e ovunque, e imparando i mutamenti fonetici dal volgare siciliano a quello fiorentino dei poeti di transizione toscana...un macello. All'interrogazione la profmi ha chiesto solo quello e mi ha messo 7 dicendo che era un'ottima interrogazione ma che mancavano alcune cose sulla poesia. Io non capisco a cosa serva riconoscere tutte le rime, farne lo schema con una precisione millimetrica. Si, è importante, ma quando conosci l'indispensabile è più che sufficiente. La poesia poi va interpretata, gustata, non analizzata solo in superfice! Alla fine quando la si va a leggere non si presta più l'orecchio al suono e al ritmo, ma si guarda solo che tipo di rima c'è, il tono da dare all'enjambement, dove mettere una cesura e così via. La forma è importante, ma qui si scade in superficialità, nel senso lato della parola. Ecco perchè molti ragazzi di oggi poi odiano la poesia che la scuola cerca loro di insegnare.

[Vita]

Cara meloth, ti assicuro che fino alla lurea ne avrai di cose da ridire circa i metodi di insegnamento, non dimenticare che la scuola italiana necessiterebbe di uno "svecchiamento" non indifferente... poi però succederà che sentirai una nostalgia incolmabile per i tempi scolastici e per quei matusa di prof che ti lascerai alle spalle...
la metrica va studiata, va conosciuta e va apprezzata chè se non fosse stato per quegli stessi poeti che l'hanno usta e creata la poesia di oggi libera dal metro e dalla rima non esisterebbe neanche!
Per quel che concerne la critica letteraria e quindi l'analisi critica di un poeta e della sua poesia, permettimi di dissentire, perchè quella si insegna... o per lo meno io l'ho imparata al liceo...

[hombre sincero]

[quote=""Vita""]
la metrica va studiata, va conosciuta e va apprezzata chè se non fosse stato per quegli stessi poeti che l'hanno usta e creata la poesia di oggi libera dal metro e dalla rima non esisterebbe neanche[/quote]

Concordo con te Vita, ma aggiungerei:

la metrica va studiata, va conosciuta e va apprezzata e dopo, con calma; dimenticata (che è la cosa piu difficile) :) .

[kashino84]

Io l'ho imparata per bene all'università, ma nelle mie poesie non utilizzo una metrica precisa.