La poesia e' per tutti o solo per pochi?

[Flavia]

[quote=""cignonero""]In tutta onestà Patrizia, tu che risiedi, da quel che leggo, nel nordest produttivo, supponendo fossi un'impigata di banca o anche un capomastro di cantieri edili : puoi forse affermare di vivere l'arte poetica mentre incassi un assegno con girata doppia (esempio di fantasia non essendo bancario) o mentre dai ordine per una gittata di cemento? In quei momenti, attimi o minuti che siano, bè credo sia richiesta una concentrazione di natura totalmente differente (vale, mutatis mut., anche per medici o architetti etc)da quella che sviluppiamo ad esempio in questo interessantissimo portale.
Quindi Flavia ti domando : siamo ciò che facciamo e mentre lo facciamo? Secondo me si, perciò camionisti quando guidiamo e poeti-esse se poetiamo...[/quote]


la riflessione sul nord est produttivo che nesso ha per i fini tematici del Topic?

[cignonero]

Gentile Flavia invero mi chiedo cosa c'entra la categoria dell'Importanza dell'Essere (poeta) piuttosto che del Fare qlcs da te testè introdotta quando prima parlavi della Differenza fra le due dimensioni: se lo sai illuminami - io ho detto la mia!
E' vero sto andando un pò fuori tema nel trattare questo argomento (se scrivo sono pittore, se batto a macchina sono una segreteria) rispetto a "la poesia è per tutti o per pochi ?"
Più ci ragiono più mi convinco che oggi chi poeta debba superare la visione elitaria di chi scrive, senza per questo fare sottocultura, proprio perchè non esiste più lo scrittore a tempo pieno e chi lo fa rischia di essere tacciato di celebro lesione
Quanto al nordest italico simbolo di un tasso di disoccupazione prossimo allo zero - chissà inclusa patrizia (potrebbe essere mamma a tempo pieno o dedita al volontariato: fa lo stesso)- lascia che sia patrizia a replicare se lo ritiene opportuno

un caro saluto
cigno;)

[Massimo Baglione]

Un poeta è poeta quando ne ha voglia.
La poesia è poesia per chi la nutre.

[patrizia]

mi sembra che ci si stia avvitando.

io personalmente vivo tre vite assieme (a volte penso anche quattro) come persona che lavora a tempo pieno (lavoro non manuale), madre e poeta (e non credo di essere proprio male).

chi mi conosce può testimoniare che la mia vita è condotta sul filo conduttore della poesia. Lei è il leit motiv della mia esistenza.
Anche mio marito, la mia quarta vita, sa benissimo che è così e quando ha acconsentito a vivere la sua vita con me e ha condiviso il desiderio di genitorialità (coronato dopo tempo un modo assolutamente naturale) ha accettato questo mio esistere.

io sono silenzio e parole a fiume, ho tristezze e pause infinite ma altrettante accelerazioni e canti (Carlo -attualmente molto silenzioso- lo sa!), sono di un'organizzazione quasi teutonica e anche di un'indolenza orientale" (e questo gli habituee del sito lo sanno molto bene..

[l.zag]

[quote=""Massimo Baglione""]

Anche l'operaio o il camionista (categorie per convenzione tra le più lontane dall'arte) hanno un loro Sentire come la pittura in se fonte estetica contiene un mondo poetico!

Non ho capito bene questa frase, ma tale "convenzione" sono pronto a smontarla radicalmente.[/quote]

Max e dillo a cigno nero che fai il camionista

[hombre sincero]

[quote=""Luigi Zagaria""][quote=""Massimo Baglione""]

Anche l'operaio o il camionista (categorie per convenzione tra le più lontane dall'arte) hanno un loro Sentire come la pittura in se fonte estetica contiene un mondo poetico!

Non ho capito bene questa frase, ma tale "convenzione" sono pronto a smontarla radicalmente.[/quote]

Max e dillo a cigno nero che fai il camionista[/quote]

Dai max, lo puoi dire! :D :D :D

[hombre sincero]

Ho dato una lettura sommaria a quanto postato, ma sarà forse per la febbre a 38 che ho da un paio di giorni che mi state a fa scoppià la capoccia.

Sono un poeta e credo di esserlo anche quando gioco con i miei figli, sono in ufficio, chiacchero con gli amici, cazzeggio alla tv, vado a caccia, faccio la doccia, guardo una chioccia, mi rado la faccia, passo una nottataccia etc etc, anche se il mio esser poeta non sempre affiora, cioè non sempre viene da me esternato e visto che crediamo di vivere in una società civile penso che questo sia dovuto e normale (sarebbe lo stesso che un idraulico andasse in giro a parlar di tubi e acque a tutti quelli che incontra...e sai che palle!)

Il fornaio e' tale solo se cuoce e sforna 24 ore al giorno????

Non ho capito che genere di attinenza ci possa essere fra la propria professione e la "recettività" artistica (nei precedneti post ho sentito parlare di muratori e camionisti) magari qualcuno di voi riesce a spiegarsi meglio senza ovviamente degenerare nel classismo che come abbiamo già avuto modo di dire e' una banale generalizzazione, quindi necessariamente inesatta e cioè NO BUONA.

Vi saluto, adesso mi ritocca la tachipirina :shock:

[cignonero]

Per la parte che mi coinvolge direttamente Hombre (non ho ancora imparato bene l'uso di quote)
bè guarisci presto -lo dico col cuore nel cervello- e leggi meno sommariamente l'accenno ahimè travisato alle varie classi lavorative
destinate fatalmente ad essere lontano dalla poesia allorquando 'lavoriamo' (...)
Illuminante invece -lo dico col cervello nel cuore- quando scrivi:
" il mio esser poeta non sempre affiora, cioè non sempre viene da me esternato (...)
un idraulico andasse in giro a parlar di tubi e acque a tutti quelli che incontra...e sai che palle! - etc"

e di questo ti ringrazio ;7)

[Massimo Baglione]

Non faccio il camionista, ma ho passato 15 anni nei cantieri edili.

un idraulico andasse in giro a parlar di tubi e acque a tutti quelli che incontra...e sai che palle!

ahahah questo senza dubbio!

[hombre sincero]

Hola Cignonero,
la tachipirina ha fatto quel che doveva, la febbre sta calando e ti ringrazio per l'augurio di pronta guargione che mi hai fatto col cuore nel cervello (se bene mi è dato di comprendere)

quote----
Anche l'operaio o il camionista (categorie per convenzione tra le più lontane dall'arte) hanno un loro Sentire come la pittura in se fonte estetica contiene un mondo poetico!

Certo suona un pò classista (pensavo di essere in ritardo e invece:)
va intesa fuori da ogni intellettualismo - non credo sia il momento -
secondo me l'uomo mediocre l'uomo medio contempla tutto anche l'arte ma in misura non estrema.
Le categorie di mestieri che ho citato, lungi da me la denigrazione, proprio in quanto convenzionalmente
classi lavorative (Massimo intendo davvero dire: scegli una professione qualsiasi, anche l'avvocato o il commerciante)
escludono l'arte dal loro vivere quotidiano, mentre inteso singolarmente l'uomo e la donna media avranno prima o poi un'esperienza mistica non lontana dalla percezine del Bello in Arte, anche se magari leggono un libro all'anno...
unquote----

Evidentemente, dopo averla riletta suonava un po classista pure a te (non è che la mia temperatura è contagiosa? ricambio l'augurio di una pronta guarigione).
...proprio in quanto convenzionalmente classi lavorative escludono l'arte dal loro vivere quotidiano?? e chi l'ha detto?
l'uomo mediocre? la donna media? what does it mean? :?
Caro Cignonero, io c'ho pure la febbre ma quanto sopra quotato, poteva in qualche modo generare incomprensioni, non credi?

Tornando alla discussione, parlo per esperienza personale, ma mi e' capitato piu volte di essere in macchina per lavoro, ascoltare musica o cazzeggiare con il pensiero e le parole, essere atratto da un'atmosfera immaginata e tradotta, prendere il telefonino e registraci un qualcosa che mi piace, corteggiare una frase, una parola, azione che in un secondo tempo può far nascere una poesia.
Credo sia impensabile che una persona possa essere zuppa di poesia 24 ore al giorno (capirai lo stress emotivo che subirebbe!) e probabilmente la capacita umana di concentrazione non potrebbe arrivare a tanto. I monenti di "buio" servono a far incontrare le parole dentro, mentre noi non ce ne accorgiamo, le parole germogliano, si corteggiano, crescono e solo dopo, quando mature, si donano a chi ha voglia di sentirle.

Se e' vero che un idraulico che parla a tutti di tubi e acque ci fa due palle, è altrettanto vero che un poeta che parla a tutti di versi, versini e versacci, dopo un po ci fa le stesse due palle.

E anche questo forse è inesatto perché ancora una volta è il come e non il cosa a fare la differenza, quindi potremmo incontrare idrauilici che parlano di tubi e di acque in modo sublime, tanto da incantare intere platee e poeti filosofeggianti che dopo tre secondi ci hanno già rotto.
Ninete è vero e tutto è permesso; forse.

Visto che sono sempre malato ora mi merito la merendina, con il lattino e i biscottini...