Enzo Striano e "Il resto di niente"
Inviato: 23/05/2009, 17:17
Nato a Napoli il 22 febbraio del 1927, da Pasquale, macchinista ferroviere, e da Antonia Fadda, maestra elementare d'origine sarda, Enzo Striano trascorre i primi anni a San Giovanni, piccolo centro della periferia orientale della città, in una casa vicina al mare e alle linee ferroviarie.
continua qui: http://www.enzostriano.com/biografia.htm
Il resto di niente
Nei quattro anni che intercorrono tra la pubblicazione di Indecenze di Sorcier, del 1978, ed il 1982, Enzo Striano elabora e conclude Il resto di niente . Dal 1983 il romanzo è inviato a diverse case editrici. Alcune restituiscono il manoscritto, senza averlo neppure esaminato, altre mostrano interesse unito a perplessità (per la mole e per la specificità dell'argomento) e differiscono una risposta definitiva.
Nel 1986 Striano decide di non attendere oltre e Il resto di niente esce per l'editore scolastico Loffredo, con cui ha già pubblicato alcune antologie innovative, di successo.
Il romanzo ottiene consensi critici e la favorevole risposta del pubblico, tanto che si susseguono in pochi giorni diverse ristampe e compare nelle classifiche dei maggiori quotidiani nazionali tra i libri più venduti. A Napoli viene acquisito dai tantissimi lettori entusiasti come un tassello mancante per la ricostruzione dell'identità storica della città. Non è casuale che il titolo Il resto di niente ricorra come citazione di una vicenda esemplare, come lapidario slogan , come metafora in molte lettere indirizzate al quotidiano della città «Il Mattino», tra gli ultimi anni Ottanta (Striano è già scomparso nel giugno del '87) e i primi anni Novanta, secondo i paradigmi di uno spontaneo fenomeno di sociologia della letteratura.
Continua qui http://www.enzostriano.com/ilrestodiniente.htm
continua qui: http://www.enzostriano.com/biografia.htm
Il resto di niente
Nei quattro anni che intercorrono tra la pubblicazione di Indecenze di Sorcier, del 1978, ed il 1982, Enzo Striano elabora e conclude Il resto di niente . Dal 1983 il romanzo è inviato a diverse case editrici. Alcune restituiscono il manoscritto, senza averlo neppure esaminato, altre mostrano interesse unito a perplessità (per la mole e per la specificità dell'argomento) e differiscono una risposta definitiva.
Nel 1986 Striano decide di non attendere oltre e Il resto di niente esce per l'editore scolastico Loffredo, con cui ha già pubblicato alcune antologie innovative, di successo.
Il romanzo ottiene consensi critici e la favorevole risposta del pubblico, tanto che si susseguono in pochi giorni diverse ristampe e compare nelle classifiche dei maggiori quotidiani nazionali tra i libri più venduti. A Napoli viene acquisito dai tantissimi lettori entusiasti come un tassello mancante per la ricostruzione dell'identità storica della città. Non è casuale che il titolo Il resto di niente ricorra come citazione di una vicenda esemplare, come lapidario slogan , come metafora in molte lettere indirizzate al quotidiano della città «Il Mattino», tra gli ultimi anni Ottanta (Striano è già scomparso nel giugno del '87) e i primi anni Novanta, secondo i paradigmi di uno spontaneo fenomeno di sociologia della letteratura.
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