Edgar Allan Poe

Bibliografie e biografie commentate dei grandi scrittori
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carlo
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Edgar Allan Poe

Messaggio da carlo »

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Certo di fare cosa gradita a devilmaster, e felice di rispolverare alla mia memoria questo grande del passato...

Breve bio:

Edgar Allan Poe nacque il 19 gennaio del 1809 a Boston, da David Poe ed Elizabeth Arnold, una coppia di attori etineranti.

Nel 1811 la madre di Edgar muore all'et? di 24 anni, mentre il padre spar? senza lasciare tracce.

Un ricco commerciante della Virginia, John Allan, si prese cura del piccolo Edgar ospitandolo e crescendolo nella sua famiglia.

Tra il 1820 e il 1825 il giovane Poe si trasferisce in Inghilterra, dove segue con grande impegno e devozione i suoi studi.

Dopo questi cinque anni il giovane Edgar torna in Virginia, nella sua casa, ma trova un ambiente diverso da quello che aveva lasciato; Infatti i rapporti tra i suoi genitori adottivi andavano molto male. Da li a poco il giovane Poe si inscrive all'universit?, e si diede (senza fortuna) al gioco.

Nel 1827 dopo un furibondo litigio con suo padre, scappa di casa e si trasferisce a Boston, dove pubblica a sue spese alcuni suoi lavori, Al Aaraaf, Tamerlane and Minor Poems. Successivamente muore la signora Frances Allan, sua madre adottiva.

I veri Anni del cambiamento cominciarono dopo il 1830, quando Edgar si trasfer? a casa di una sua zia, Mary Clemm a Baltimora, dopo essersi fatto espellere dall'accademia militare di West Point. Sempre nello stesso periodo pubblica i Poems.

Nel 1834 muore il suo patrigno John Allan, senza per? citare Poe nel suo testamento. Un anno dopo diventa vicedirettore di un importante giornale, Southern Literary Messenger e sposa nel 1836 sua cugina appena quattordicenne Virginia Clemm.

Tra il 1837 e il 1840 Edgar Allan Poe pubblica i suoi racconti pi? importanti, nonostante le sue precarie condizioni di salute.

Negli anni a seguire la giovane Virginia si ammala, e Poe, distrutto dalla situazione di sua moglie, comincia ad abusare dell'alcool, ma trova il coraggio di scrivere alcuni racconti significativi, come il pozzo e il pendolo (The pit and the pendulum), Il ritratto ovale, e un racconto capolavoro del genere, Il cuore Rivelatore.

Nel 1847 la giovane Virginia muore di Tisi, Poe sempre pi? affranto, tenta alcune relazioni con altre donne, ma senza successo. Pubblica ancora altre poesie tra cui The Raven.

Il 7 Ottobre del 1849 all'et? di quarant' anni Poe muore di delirium Tremens, dopo essere stato trovato svenuto nei pressi di un seggio elettorale.



Un link a una pagina con i suoi testi, in lingua originale:

http://bau2.uibk.ac.at/sg/poe/Bio.html


bibliografia essenziale:

serie di racconti (Dupin):

The Murders in the Rue Morgue (1841) ? Gli Assassinii della Rue Morgue

The Mistery of Marie Rog?t (1843) ? Il Mistero di Marie Rog?t

The Purloined Letter (1844) ? La Lettera Rubata

Romanzi:

The Narrative of Arthur Gordon Pym of Nantucket (1838) ? Le Avventure di Gordon Pym

Racconti e poemi

per quanto riguarda i racconti ve ne sono diverse edizioni che li raccolgono tutti, e molti si trovano anche online gratuitamente.
Lo stesso dicasi per i poemi.

mi sembra giusto quindi viste le migliaia di versioni basarsi sulla bibliografia originale:

Tamerlane and other poems, Boston 1827
Al Aaraaf, Tamerlane and minor poems, Baltimora 1829
Poems, New York 1831
The Narrative of Arthur Gordon Pym of Nantucket, New York 1838
Tales of grotesque and arabesque, Filadelfia 1840
Prose romances, Filadelfia 1843
Tales, New York 1845
The philosophy of Nature, The Burton's Gentleman's Magazine 1845
The Raven and other poems, New York 1845
The philosophy of composition, The Graham's Magazine 1846
Mesmerism in articulo mortis, Londra 1846
Eureka, New York 1848


tutti i suoi testi in lingua originale:
http://bau2.uibk.ac.at/sg/poe/Work.html

Un sito ricchissimo di materiale in inglese su Poe, da far felice un appassionato:
http://www.eapoe.org/
Ultima modifica di carlo il 03/11/2004, 19:34, modificato 1 volta in totale.
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R: Egar Allan Poe

Messaggio da carlo »

Io di Poe ero un grande appassionato da ragazzino, attorno ai 14, 15 anni. Leggevo e rileggevo i suoi racconti, in un bel librone che oggi sa ancora pi? di vecchio, e che ho visto in molte altre case.
Stupendi. Veramente stupendi. E sapere che era stato il primo, ad aprire davvero, con decisione, quella strada, me lo fece amare subito.
I poemi, come era ovvio a quell'et?, li ho trascurati, cos? come le poche opere lunghe. I poemi ebbi modo di apprezzarli al liceo, anche se non amandoli, vista la cornice che sbiadisce qualsiasi capolavoro.
Il gordon pym, e la serie di racconti lunghi dedicati al buon Dupin, investigatore, (c'? seriamente da chiedersi quanto abbia fatto scuola, ma non mi permetto di intrapendere un discorso cos? complesso) ho avuto la fortuna di leggerli relativamente tardi, a 22 anni, e li apprezzati davvero tantissimo. Era come rivedersi con un caro amico, che non incontravi da anni, e scoprire d'improvviso che aveva ancora tante cose da dirti.
Edgar, mi hai fatto stare sveglio la notte a 15, mi ha chiuso nella buia stiva di una nave con un cane affamato e Gordon, e mi hai convinto che uno come te sar? sempre attuale.
la fine di Gordon Pym... non sar? sempre attuale, ma sar? sempre "moderna".
Sulle atmosfere dei racconti, e il fascino che pu? aver ospitato in ciascuno di noi, glisso e lascio ad altri migliori parole...
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carlo
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R: Egar Allan Poe

Messaggio da carlo »

un link a suoi racconti in italiano:

http://www.cronologia.it/poe/indice.htm


e un paio di poesie tra le migliori:

THE LAKE

In spring of youth it was my lot
To haunt of the wide world a spot
The which I could not love the less--
So lovely was the loneliness
Of a wild lake, with black rock bound,
And the tall pines that towered around.

But when the Night had thrown her pall
Upon that spot, as upon all,
And the mystic wind went by
Murmuring in melody--
Then--ah then I would awake
To the terror of the lone lake.

Yet that terror was not fright,
But a tremulous delight--
A feeling not the jewelled mine
Could teach or bribe me to define--
Nor Love--although the Love were thine.

Death was in that poisonous wave,
And in its gulf a fitting grave
For him who thence could solace bring
To his lone imagining--
Whose solitary soul could make
An Eden of that dim lake.




ANNABEL LEE

It was many and many a year ago,
In a kingdom by the sea,
That a maiden there lived whom you may know
By the name of Annabel Lee;
And this maiden she lived with no other thought
Than to love and be loved by me.

I was a child and she was a child,
In this kingdom by the sea,
But we loved with a love that was more than love,
I and my Annabel Lee;
With a love that the winged seraphs of heaven
Coveted her and me.

And this was the reason that, long ago,
In this kingdom by the sea,
A wind blew out of a cloud, chilling
My beautiful Annabel Lee;
So that her highborn kinsmen came
And bore her away from me,
To shut her up in a sepulchre
In this kingdom by the sea.

The angels, not half so happy in heaven,
Went envying her and me;
Yes, that was the reason (as all men know,
In this kingdom by the sea)
That the wind came out of the cloud by night,
Chilling and killing my Annabel Lee.

But our love it was stronger by far than the love
Of those who were older than we,
Of many far wiser than we;
And neither the angels in heaven above,
Nor the demons down under the sea,
Can ever dissever my soul from the soul
Of the beautiful Annabel Lee.

For the moon never beams, without bringing me dreams
Of the beautiful Annabel Lee;
And the stars never rise, but I feel the bright eyes
Of the beautiful Annabel Lee;
And so, all the night-tide, I lie down by the side
Of my darling,--my darling,--my life and my bride,
In her sepulchre there by the sea,
In her tomb by the sounding sea.




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e vi dico solo che da queste parti, per quanto mi piaccia molto, il vero appasionato di Poe non sono io... :lol:
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DevilMaster
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Edgar Allan Poe

Messaggio da DevilMaster »

Ohhhh.... grazie. :)
Stiamo parlando del mio autore preferito....di colui che ha permeato buona parte dei miei sogni di adolescente e che, a volte, lo fa ancora. Prometto, in un futuro molto breve, commenti, bibliografie, studi storici e qualunque cosa abbia il marchio E. A. Poe. Sono cresciuto, e parlo di quando ero veramente piccolo (10/12 anni fino a....anche ora:)), a Poe, H.P. Lovecraft (intorno ai 14/18 anni) e pane. Stare a dilungarmi ora...non avrebbe senso, ma penso che qualsiasi autore/lettore di qualsiasi genere non pu? avere l'anima in pace senza conoscere ogni recondito pensiero del buon Edgaro. Perch? Edgaro ha fatto tutto e...prima di tutti. Lo ha fatto in modo approfondito e visionario...come piace a me.
Questo ? il mio post, vedr? di arricchirlo. Intanto, se qualcuno mi chiede cosa c'entra...non merita il mio rispetto, consiglio anche di leggere Le Horla di Maupassant. Per ora la smetto, ma aspettatevi un fiume di messaggi nei prossimi giorni. :)
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Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
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R: Edgar Allan Poe

Messaggio da Kima »

mi sento un po' profana qua...
comunque...
due cose mi riportano a poe: i gatti neri e i corvi.
ho avuto il piacere di leggere "il gatto nero" durante il mio inutile anno al ginnasio, giorno qualunque, ultimo banco, libro "preso in prestito" da un'amica, odore di carta vecchia, tapparelle gi?. cos? ? stato. sentivo ogni parola riecheggiare in testa, un po' di angoscia. stupendo.
poi c'? stato Gordon Pym, sta sulla mia libreria, incompiuto: non mi ha entusiasmata.
l'amore ? tornato con "il corvo". subito me lo sono letto 3/4 volte di fila come per non dimenticarlo, a voce alta, per vederlo quasi. a volte me ne ritornano lampi in mente e sono neri e li adoro.
la raccolta delle sue poesia riposa sul mio comodino, vicino baudelaire, le vecchie amicizie vanno mantenute.

per quanto riguarda "le Horla": da leggere, decisamente.
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R: Edgar Allan Poe

Messaggio da virgulto »

Caro e amabile E. A. Poe, un autore che mi piace moltissimo anche se ho letto poche cose sue, ma quelle poche mi hanno molto entusiasmato. Ho letto qualcosa in italiano ma se si riesce a capire bene quell'inglese, leggere in lingua madre ? una cosa che da delle sensazioni stupende. Leggendo lui pi? che altri mi immagino ogni scena, me la figuro nella mente con infiniti dettagli, un esempio La morte Rossa :)

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Gabri
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R: Edgar Allan Poe

Messaggio da Gabri »

Ho letto molto di Poe, "il corvo" ? il mio poema preferito da sempre, da quando l'ho conosciuto a 15 anni. I racconti brevi (come il crollo della casa usher, perdita di fiato, etc.) sono un'ispirazione costante. Quanto a Dupin che carlo ha citato, beh, per essersi preso la briga Conan Doyle di commentarlo (seppure definendolo un mediocre) attraverso la bocca di Sherlock Holmes vuol dire che un'influenza non proprio marginale sicuramente l'ha avuta...
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DevilMaster
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Edgar Allan Poe

Messaggio da DevilMaster »

Vi snocciolo questa chicca.:) Lo sapevate che quando in America usc? il Corvo, il successo fu talmente grande che ci fu una interrogazione parlamentare per decidere se cambiare il simbolo del paese(L'aquila) con un corvo? Pazzesco, ma accadde veramente. :) Alla fine, per?, si decise di mantenere l'aquila.
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R: Edgar Allan Poe

Messaggio da DevilMaster »

Vi posto una biografia un po' pi? accurata. Visto che vedo che parlate spesso de "IL Corvo" vi consiglio l'edizione Se con tutte le illustrazioni fatte da Gustave Dor? (quelle originali). E' molto bella ed ? da dove ho tratto la vita di Po? (con qualche variazione). Eccovela:

La vita Di Edgar Allan Poe

Edgar Allan Poe nacque a Boston il 19 Gennaio 1089. Il padre, David Poe, era figlio del generale David Poe, discendente dei protestanti scozzesi emigranti in Irlanda : costui era emigrato in et? giovanile in America, e s?era poi segnalato nella guerra d?indipendenza. Sia il padre del Poe che la madre, Elizabeth Arnold, erano attori, e fin dall?infanzia il Poe conobbe le miserie di una vita randagia e precaria. Nel luglio del 1810 il padre s?ecliss?; pare che abbandonasse la moglie e morisse poco dopo, tisico, nell?ottobre dello stesso anno, lasciando la moglie, pure tisica, incinta (in dicembre nacque una bambina, Rosalie). Elizabeth Poe tent? ancora le scene, malgrado la declinante salute, e mor? nel Dicembre del 1811. Le tragiche circostanze della malattia e della morte materna dovettero fortemente impressionare la fantasia del Poe, lasciandovi tracce indelebili.
Gli orfani furono raccolti da persone caritatevoli; Edgar fu adottato John Allan, ricco commerciante scozzese, la cui giovane moglie, Frances, fu per Poe come una seconda madre. Il Poe ricevette i primi rudimenti dell?educazione elementare a Richmond; nel luglio del 1813 segu? gli Allan in Scozia e poi a Londra (al principio del 1816): il commerciante vi si recava per rimettere in sesto la propria azienda pericolante. Nell?autunno del 1817 il Poe fu messo in collegio a Stoke Newington, ?tetro villaggio inglese?: fu cost?, pare, che il futuro narratore di allucinanti racconti di racconti di tipo terrifico (tales of terror) svilupp? un gusto per il gotico e i vecchi castelli medievali (un castello immaginario, quello di Otranto, aveva fornito lo sfondo per il primo dei suoi racconti del terrore, di Horace Walpole, 1764). Nell?estate del 1820 gli Allan tornarono a Richmond; nel 1823-24 il Poe cominci? a comporre le prime poesie, omaggio d?adolescente alle compagne di scuola della sorella Rosalie, e rimase profondamente colpito dalla bellezza di una donna matura, Jane Stith Stanard, che mor? pazza nell?aprile del 1824: a lei pensava il Poe scrivendo la famosa poesia: ?Helen, thy beauty is to me??. Prima di compiere vent?anni il Poe doveva comporre i versi che caratterizzano la concezione dell?amore che lo domin? per tutta la vita:

I could not love except where Death
was mingling his with Beauty?s breath-
or Hymen, Time and Destiny
were stalking between her and me.

Io non riuscivo ad amare che l? dove la Morte
mescolava il suo fiato con quello della Bellezza?
o Imene, il tempo e il Destino
si frapponevano fra lei e me.

A Romance
In ?Virginia Edition?
Vol. VII, p. 164

Versi tipici di quella peculiare sensibilit? che doveva trovare la sua suprema espressione nei Fiori del Male di Baudelaire e in tante pagine di Flaubert e dei decadenti.
Gli Allan frequentavano la migliore societ? di Richmond, e cos? il Poe apprese quelle maniere di gentleman che furono notate da chi l?avvicin? in seguito. Nel febbraio del 1826 fu iscritto alla nuova universit? della Virginia, a Charlottesville. Aveva scelto le materie filologiche antiche e moderne, latino, greco, francese, spagnolo e italiano. Ma cominci? pure allora, in compagnia dei camerati, a bere e a giocare, e siccome il suo benefattore, l?Allan, lo teneva a corto di denaro, Poe s?indebit?; si sa che in soli dieci mesi di universit? perdette fino a duemilacinquecento dollari, e che fu anche accusato di barare. Non sorprende quindi che l?Allan si rifiutasse di continuare a fargli frequentare l?universit?; ma il giovane, dopo una drammatica scena la mattina del 19 marzo 1827 abbandon? la casa degli Allan. A Norfolk s?imbarcava sotto falso nome per Boston, e un amico raccont? che era salpato per l?estero: nacque cos? la leggenda, che il Poe stesso si compiacque di accreditare, di viaggi in Russia, in Grecia, in Francia e a Londra.
A Boston stamp? il primo volume di versi: Tamerlane and the Other Poems, by a Bostonian, 1827. Il 26 maggio 1827, sotto il nome di Edgar A. Perry, s?arruol? nell?esercito, e il 31 ottobre dello stesso anno la sua batteria ricevette l?ordine di recarsi a Fort Moultrie, presso Charleston, nella Carolina del Sud. Fu poi al Fort Monroe, in Virginia. Cercava intanto di riconciliarsi con il padre adottivo, ma invano; torn? tuttavia a Richmond in occasione della morte di Frances Allan, troppo tardi per trovarla ancora in vita (1 Marzo 1829). Cos?, come per un misterioso automatismo del destino, si rinnovava l?avvenimento tragico che aveva colpito il Poe fanciullo, la morte di una giovane madre. In questa circostanza egli venne a un compromesso con il padre adottivo che gli permise di entrare nell?accademia militare di West Point. Tuttavia non ricevendo il denaro necessario Poe disperato si rec? a Baltimora, ove fu ospitato dalla zia paterna, Maria Clemm, che aveva raccolto il fratello maggiore di Edgar, William Henry, tubercoloso e alcolizzato. Nel 1829 usciva a Baltimora il secondo volume di Poe: Al Aaraaf, Tamerlane and Minor Poems. Dopo un breve soggiorno a Richmond, e nuove liti con il padre adottivo, nel maggio del 1830 il Poe part? definitivamente ed entr? nell?accademia di West Point. Qui si segnal? per la sua abilit? a comporre versi e per la sua passione per il nuoto, che faceva parte del suo culto per Byron, grande nuotatore; ma del resto tanto poco si rivel? tagliato per la vita militare, che la corte marziale

il 28 febbraio 1831 lo espulse dall?accademia. Il Poe allora and? ad abitare presso la zia, a Baltimora. Vita di miseria, visto che l?unica che guadagnasse in casa era mamma Clemm con i suoi lavori di cucito.; e se Poe nel 1833 ebbe dal ?Baltimora Saturday Visiter? un premio di cinquanta dollari per Manoscritto trovato in una bottiglia e un altro di venticinque dollari per Colosseo, questi furono i suoi soli guadagni di un qualche rilievo in quei tre anni; nel 1835 non aveva nemmeno un cambio d?abiti che gli permettesse di accettare un invito a pranzo. Fino alla morte di John Allan, nel 1834, Poe aveva potuto immaginarsi nella parte di un figlio di un ricco, momentaneamente in disgrazia, ma fiducioso d?esser perdonato alla fine. Le sue maniere eleganti, il suo portamento militare di ex cadetto, la sua voce melodiosa lo facevano apparire come un angelo caduto che avrebbe in un non lontano domani recuperato lo splendore a cui aveva diritto. Ma a Richmond, dove si rec? sullo scorcio del 1833 alla notizia del peggioramento del padre adottivo, Poe trov? un vecchio paralizzato dall?idropsia che lo copr? di imprecazioni; nel testamento, poi, non si vide neanche nominato. A John Kennedy, direttore del ?Baltimore Saturday Visiter?, Poe si rivolse alla fine del 1834 prima chiedendo un prestito in denaro, poi una raccomandazione per un impiego. E il 15 marzo 1835 ricevette l?invito a cena a cui rispose con una patetica lettera di umiliato decoro:

Caro signore,
il vostro cortese invito a cena oggi mi ha ferito sul vivo. Io non posso venire ? e per ragioni della natura pi? umiliante nella mia apparenza personale. Potete immaginare la mia profonda mortificazione nel mettervi a parte di questo ? ma era necessario. Se voi volete essermi amico al punto di prestarmi venti dollari, vi far? visita domani ? altrimenti sar? impossibile, e dovr? sottomettermi al mio destino. Vostro riconoscente


Kennedy, scoperta la vera condizione del poeta, lo assist? allora generosamente procurandogli di che vestirsi e offrendogli persino il cavallo per fare quell?esercizio che ogni gentiluomo riteneva all?epoca indispensabile. Kennedy present? Poe al direttore del ?Southern Literary Messenger? di Richmond, dove Poe inizi? la sua collaborazione con il racconto Berenice.
Ma le privazioni lo avevano portato a un esaurimento nervoso e ne avevano indebolito il cuore: al primo malanno si reagiva con i sedativi, al secondo con stimolanti: oppio e alcol. Il poeta non si era ancora dato all?alcol in quegli anni, ma i racconti dimostrano abbastanza chiaramente che era ricorso all?oppio.
Nel maggio del 1835 il dottore diceva che solo un viaggio per mare, con il beneficio dell?aria pura, avrebbe potuto salvare il Poe. Sicch?, pur non volendo indulgere a una drammatizzazione troppo romantica della vita del Poe con Maria Clemm e la figlia dietro la minuscola facciata della casa di Baltimora dove vivevano (al 3 di North Amity Street: una casa di mattoni rossi, una porta bianca con un piccolo battente di ottone e una finestra al terreno ? che gli americani chiamano primo piano ? due finestre al secondo, un abbaino sul tetto e una finestrella al sottosuolo), che non si riesce a rappresentarsela in una luce serena. Che ha di sereno l?idillio del poeta con la dodicenne cugina Virginia Clemm? Sul carattere cerebrale, fatto di morbosa tenerezza e di vampirismo, degli amori di Poe, D. H. Lawrence scrisse pagine memorabili in Classic American Literature. La zia, impressionata dallo stato morale di Poe, consent?, nella speranza di fargli riprendere fiducia nella vita, al matrimonio con Virginia: la cerimonia fu celebrata clandestinamente il 22 settembre del 1835 e pubblicamente il 16 maggio del 1836.
Abbandonato, al principio del 1837, il ?Southern Literary Messenger?, di cui era stato redattore capo e a cui la sua collaborazione aveva conferito celebrit?, il Poe fu a New York e a Philadelphia, collaborando a vari giornali, ma ricavandone solo mezzi di sussistenza precari. A Philadelphia, all?inizio del 1840, appariva la sua prima raccolta di racconti: Tales of the Grotesque and Arabesque. Il 1841 fu per Poe, divenuto redattore capo del ?Graham?s Magazine?, anno di intensa attivit? letteraria: tra l?altro scriveva The Murders in the Rue Morgue, creando la figura del detective Auguste Dupin, antenato di Ars?ne Lupin e di Sherlock Holmes. Frattanto la malattia della moglie, tisica anch?essa, come gi? la madre di Poe, aveva per effetto una recrudescenza delle abitudini intemperanti dello scrittore; all?ossessione della funebre bellezza di Virginia e all?angoscia della sua perdita imminente, reagiva con fughe ed eccessi alcolici. Nell?aprile del 1844 si stabiliva a New York, e al principio del 1845 la poesia The Raven, preceduta da panegirici, usciva contemporaneamente in vari giornali. Da un giorno all?altro Poe divenne celebre (come Byron lo era diventato con Childe Harold) e fu oggetto della curiosit? universale. Ebbero molto successo le sue conferenze, in quel momento fu la figura alla moda dei circoli letterari. Con tutto ci? il poeta, lungi dal trovare qualche agiatezza, seguitava a vivere nella pi? nera miseria. Uno dei giornali gli pago per quella celebre poesia miseri cinque dollari. Poe si leg? d?amicizia platonica con una mediocre poetessa, Frences Osgood, cercando in lei qualche consolazione dal tragico ambiente familiare. Il 20 gennaio 1847 Virginia cessava di vivere.
Dopo la morte della moglie il Poe cadde in uno stato di profonda prostrazione. Tentarono di confortarlo Maria Clemm e un?amica, Marie-Luise Shew, mentre il poeta, sotto l?impressione del recente lutto, scriveva Ulalume e Eureka (pubblicato nel marzo del 1848). Il bisogno di essere circondato di un caldo affetto femminile gli fece cercare un?anima gemella nella poetessa Sarah Helen Whitman, poi in Annie Richmond: la Whitman aveva consentito pure a sposarlo, quando la scoperta del contemporaneo idillio con la Richmond, e la rottura della promessa fatale dal Poe, di non bere pi?, mandarono tutto a monte.
Infine il Poe stava per passare a seconde nozze con una donna che egli aveva gi? amata negli anni giovanili, Sarah Elmira Royster, vedova Shelton, quando a Baltimora avvenne la catastrofe. La cronaca degli ultimi giorni di Poe ? lacunosa e ossessiva come un incubo. Dei giorni dal 29 settembre al 3 ottobre 1849 restano solo malcerte testimonianze.

Era tempo d?elezioni, e bande organizzate facevano retate di possibili elettori, sequestrandoli in locali detti coops, cio? stie, dove l?alcol era provveduto in abbondanza, Probabilmente Poe cadde vittima di una di queste bande. Fu ritrovato la sera del 3 Ottobre dal tipografo di un giornale, abbandonato come un sacco di immondizia in un rigagnolo gonfiato dalla pioggia. Ricoverato in ospedale vi moriva quattro giorni dopo in preda al delirium tremens.
Molto si ? scritto sulla dipsomania di Poe, e una psicanalista, Marie Bonaparte, in una voluminosa opera in due tomi apparsa nel 1933, cerc? di gettar luce sulla sua opera ricorrendo ai metodi della psicoanalisi che era in gran voga in quegli anni. Una inibizione sessuale ? ammessa in Poe da tutti o quasi i suoi moderni biografi, forse dovuta a una fissazione alla madre la cui morte per emottisi, quando Edgar non aveva ancora tre anni, dovette lasciare nell?impressionabile fanciullo una impronta indelebile che doveva poi trasportarsi nelle spettrali figure delle donne dei racconti, Berenice, Morella, Eleonora, Ligeia.
Ma chiudiamo piuttosto questo racconto della vita con un famoso sonetto di Mallarm?:

Le Tombeau d?Edgar Poe

Tel qu?en Lui-meme enfine l?et?rnite le change,
Le poete suscite avec un glaive nu
Son si?cle ?pouvant? de n?avoir pas connu
Que la mort triomphait dans cette voix ?trange!

Eux, comme un vil sursaut d?hydre oyant jadis l?ange
Donner un sens plus pur aux mots de la tribu
Proclam?rent tr?s haut le sortil?ge bu
Dans le flot sans honneur de quelque noir m?lange.

Du sol et de la nue hostiles, o grief !
Si notre id?e avec ne sculpte un bas-relief
Dont la tombe de Poe ?blouissante s?orne,

Calme bloc ici-bas chu d?un d?sastre obscur,
Que ce granit du moins montre ? jamais sa borne
Aux noirs vols du Blasph?me ?pars dans le futur

La Tomba di Edgar Poe

Tal che in Se stesso alfine l?eternit? lo muta,
Il Vate urge con nudo brando il secol cui gela
Lo spavento di non aver riconosciuta
La morte trionfante nella strana loquela!

Essi qual vil sussulto d?idra udendo accresciuta
Per l?angel, d?un pi? puro senso la lingua de la
Trib?, gridaron alta l?incantagion bevuta
nell?onda senza onore di qualche atra miscela.

Del suolo e delle nubi ostili, ahi! Se il pensiero
nostro un bassorilievo non sapr? mai comporne
onde la folgorante tomba di Poe s?adorni

calmo masso piombato qui d?un disastro oscuro
sia tal granito termine almen per sempre al nero
voto della bestemmia diffuso nel futuro.

A commento di questa poesia pu? citarsi quello che Poe scrisse nel LXXXIII dei suoi Marginalia sulla condizione riservata all?intelligenza allorch? regna Mammone, cio? nella societ? capitalista:

Mi son compiaciuto talvolta di rappresentarmi, con uno sforzo della fantasia, quale sarebbe il destino d?un uomo dotato, o piuttosto oppresso, da una intelligenza superiore d?assai a quella della sua razza. Naturalmente la conoscenza di questa superiorit? non gli farebbe difetto e, essendo costituito come gli altri uomini, non potrebbe impedirsi di manifestare questa coscienza. Si farebbe cos? dei nemici a ogni pi? sospinto. E siccome le sue opinioni e le sue teorie differirebbero profondamente da quelle di tutti, evidentemente sarebbe considerato pazzo. Quanto sarebbe doloroso e orribile un tal supplizio! Passare per infinitamente debole proprio perch? si ? infinitamente forte: non ? questa una tortura talmente raffinata che l?inferno stesso non ne conosce l?eguale?[?] Che certi esseri si siano potuti levare tanto
levare tanto al di sopra del livello della loro epoca, ? un fatto che nessuno mette in dubbio; ma se noi volessimo, consultando la Storia, scoprire la traccia della loro esistenza, bisognerebbe metter da parte tutte le biografie dei personaggi proclamati ?onesti e grandi?, e cercare minuziosamente i pochi ricordi lasciati dagl?infelici morti in prigione, nei manicomi, o sul patibolo.


E leggiamo ancora nel CXXXVIII dei Marginalia: ?Non ? un fatto incontestabile che lo spirito di una democrazia ? pi? in grado d?apprezzare il semplice talento??


Tratto da: Edgar Allan Poe, Il Corvo, edizioni SE.
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Edgar Allan Poe

Messaggio da DevilMaster »

Spero che interessi qualcuno. Apparte il tempo che ci ho perso, considero Poe uno dei padri della letteratura moderna. Se non avete mai letto niente del buon edgaro...vi consiglio di rimediare al pi? presto. ;)
WebMaster di

Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
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