Charles Bukowski

Bibliografie e biografie commentate dei grandi scrittori
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carlo
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Charles Bukowski

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Buk ? il primo scrittore di cui mi sia divorato al bibliografia, o almeno la traduzione italiana. Pi? di trenta libri in pochi mesi, sono stato letteralmente rapito, e quando ho letto l'ultimo mi son sentito perduto, era come se avessi perso un amico.
Come fante spinse con il suo luminoso esempio bukowski a scrivere cos? ha fatto bukowski con me. Mi ha messo voglia di raccontare.

I romanzi, pulp escluso, presi nel giusto ordine, ricreano una biografia fedele della vita dell'autore nelle sue diverse fasi, da giovane, con "panino al prosciutto", il libro che secondo me pi? aiuta a capire i perch? della sua visione del mondo futura, agli anni del lavoro alle poste, con "Post office", a quando scriveva sceneggiature, "Hollywood" etc etc, leggendoli sappiamo tutto di lui.
Ottime e innovative anche le poesie, semplici e dirette, prive di quei fronzoli tipici dei suoi contemporanei, pensieri sinceri.
Il massimo per?, buk, lo raggiunge con i racconti brevi, si leggano "compagno di sbronze" "musica per organi caldi" o "storie di ordinaria follia" per averne la prova. Un maestro davvero in tal senso, per molti versi inarrivabile ed inimitabile. Le tematiche forti posson piacere o non piacere, ma il talento, in questo caso, non ? proprio discutibile.



links:

http://art.supereva.it/hankbuk/index.html?p un ottimo sito italiano su buk, contiene anche alcuni miei testi.

http://www.whiskeytown.net/writers/bukowski/ interessantissimo sito in inglese ricco di links

BIBLIOGRAFIA:


Post Office, Black Sparrow Press, 1971 Post Office

Factotum, Black Sparrow Press, 1975 Factotum
Women, Black Sparrow Press, 1978 Donne
Ham on Rye, Black Sparrow Press, 1982 Panino al prosciutto
Hollywood, Black Sparrow Press, 1989 Hollywood, Hollywood!
Pulp, Black Sparrow Press, 1994 Pulp

Raccolte poetiche

Flower, Fist and Bestial Wail, Hearse Press, 1960 Non tradotta in italiano
Longshot Pomes for Broke Players, 7 Poets Press, 1962 Non tradotta in italiano
Run with the Hunted, Midwest Press,1962 Non tradotta in italiano
It Catches my Heart in Its Hands, Loujon Press, 1963 Parzialmente tradotta in "Poesie (1955-1973)"
Crucifix in a Deathhand, Loujon Press, 1965 Parzialmente tradotta in "Poesie (1955-1973)"
Cold Dogs in the Courtyard, Literary Times-Cyfoeth, 1965 Non tradotta in italiano
The Genius of the Crowd, 7 Flowers Press, 1966 Non tradotta in italiano
2 Poems, Black Sparrow Press, 1967 Non tradotta in italiano
The Curtains Are Waving and People Walk Through/The Afternoon/Here and in Berlin and in New York City and in Mexico, Black Sparrow Press, 1967 Non tradotta in italiano
At Terror Street and Agony Way, Black Sparrow Press, 1968
Parzialmente tradotta in "Poesie (1955-1973)"
Poems Written Before Jumping out of an 8 Storey Window, Poetry X/Change, 1968 Non tradotta in italiano
The Days Run Away Like Wild Hourses Over the Hills, Black Sparrow Press, 1969 Parzialmente tradotta in "Poesie (1955-1973)"
If We Take -, Black Sparrow Press,1970 Non tradotta in italiano
Fire Station, Capricorn Press, 1970 (contenuta in Play the Piano Drunk...) Non tradotta in italiano
Me and Your Sometimes Love Poems, Kisskill Press, 1972 Non tradotta in italiano
Mockingbird Wish Me Luck, Black Sparrow Press, 1972
Parzialmente tradotta in "Poesie (1955-1973)"
Burning in Water, Drowning in Flame: Poems 1955-1973, Black Sparrow Press, 1974 Parzialmente tradotta in "Poesie (1955-1973)"
Tough Company, Black Sparrow Press, 1976 Non tradotta in italiano
Scarlet, Black Sparrow Press, 1976 (ristampate in Love Is a Dog from Hell) Parzialmente tradotta ne "L'amore ? un cane che viene dall'inferno"
Art, Black Sparrow Press, 1977 Non tradotta in italiano
Love Is a Dog from Hell: Poems 1974-1977, Black Sparrow Press, 1977 Parzialmente tradotta ne "L'amore ? un cane che viene dall'inferno"
A Love Poem, Black Sparrow Press, 1979 Non tradotta in italiano
Play the Piano Drunk/Like a Percussion Istrument/Until the Fingers Begin to Bleed a Bit, Black Sparow Press, 1979 (raccolta poesie apparse su Sparrow) Non tradotta in italiano
Dangling in the Tournefortia, Black Sparrow Press, 1981 Non tradotta in italiano
The Last Generation, Black Sparrow Press, 1982 Non tradotta in italiano
Sparks, Black Sparrow press, 1983 Non tradotta in italiano
War All the Time: Poems 1981-1984, Black Sparrow Press, 1984 Non tradotta in italiano
You Get So Alone at Times That it Just Makes Sense, Black Sparrow Press, 1988
"Tutto il giorno alle corse dei cavalli e tutta la notte alla macchina da scrivere"
The Roominghouse Madrigals: Early Selected Poems 1946-1966, Black Sparrow Press, 1988 "Madrigali da una camera in affitto" ("Notte imbecille", "Non c'? niente da ridere" e "Nato per rubare rose")
In the Shadow of the Rose, Black Sparrow Press, 1991 Non tradotta in italiano
Three by Bukowski, Black Sparrow Press, 1992 Non tradotta in italiano
The Last Night of the Earth Poems, Black Sparrow Press, 1992 Tradotta in parte in "Si prega di allegare 10 dollari per ogni poesia inviata"
Those Marvelous Lunches, Black Sparrow Press, 1993 Non tradotta in italiano
Heat Wave, Black Sparrow Press, 1995 (con CD) Non tradotta in italiano
A New War, Black Sparrow Press, 1997 Non tradotta in italiano
Bone Palace Ballet: New Poems, Black Sparrow Press, 1997 Tradotta in "Quando eravamo giovani", "La canzone dei folli" e "Il Grande"

Raccolte di poesie e prose

Horsemeat, Black Sparrow Press, 1982 Non tradotto in italiano

Septuagenarian Stew: stories and Poems, Black Sparrow Press, 1990 "Niente canzoni d'amore" (senza poesie), 2 racconti anche in "Confessioni di un codardo"
Betting on the Muse: Poems and Stories, Black Sparrow Press, 1996 "Le ragazze che seguivamo" (solo poesie)

Racconti

Confessions of a Man Insane Enough to Live with Beasts, Mimeo Press, 1965 Racconto contenuto in "A Sud di nessun Nord"

All the Assholes in the World and Mine, Open Skull Press, 1966 Racconto contenuto in "A sud di nessun nord"
Notes af a Dirty Old Man, Essex House, 1969 "Taccuino di un vecchio sporcaccione"
A Bukowski Sampler, Quixote Press, 1969 Non tradotto in italiano
Erections, Ejaculations, Exhibitions and Generale Tales of Ordinary Madness, City Lights Books, 1972 (stampato nel 1983 in "Tales of Ordinary Madness" e "The Most Beautiful Woman in town") "Storie di ordinaria follia", "Compagno di sbronze" e "Svastica"
South of No North, Black Sparrow Press, 1973 "A sud di nessun nord"
Bring Me Your Love, Black Sparrow Press, 1983 Non tradotto in italiano
Hot Water Music, Black Sparrow Press, 1983 "Musica per organi caldi"
There's No Business, Black Sparrow Press, 1984 Non tradotto in italiano
Confessions of a Cward, Black Sparrow Press, 1995 "Confessioni di un codardo"

Epistolari

The Bukowski/Purdy Letters: 1964-1974, Paget Press, 1983 Non tradotto in italiano

Screams from the Balcony: Selected Letters 1960-1970, Black Sparrow Press, 1993 "Urla dal balcone"
Living on Luck: Selected Letters 1960s-1970s, Volume 2, Black Sparrow Press, 1995 Non tradotto in italiano

Miscellanee

The Movie: Barfly, Black Sparrow Press, 1987 "L'ubriacone (Barfly)"

Shakespeare Never Did This, Black Sparrow Press, 1995 "Shakespeare non l'avrebbe (ha) mai fatto"
The Captain is Out to Lunch and the Sailors Have Takes Over the Ship, Black Sparrow Graphic Arts, 1997 "Il capitano ? fuori a pranzo..."
"Quello che mi importa ? grattarmi sotto le ascelle" intervista di Fernanda Pivano





BREVE BIOGRAFIA DI BUKOWSKI TROVATA IN RETE (anonima)

Nasce ad Andernach in Germania, il 16 agosto del 1920, dopo due anni si trasferisce con tutta la famiglia, in America. A Los Angeles, dove vive per quasi tutta la vita. Il resto della storia, rivive nei suoi libri. Henry Charles Bukowski jr., questo il suo nome di battesimo. Meglio conosciuto come Charles Bukowski o semplicemente Hank. Dall'intervista di Fernanda Pivano (attenta osservatrice del poeta) possiamo leggere: "Il mio nome completo ? Henry Charles Bukowski jr.. Ma mi sono molto stancato di Henry [?]. Perch? i miei genitori non erano simpatici e quando mi chiamavano per nome non volevo sentirlo. Perch? mi chiamavano soltanto o per andare a mangiare o per andare a fare qualche commissione o perch? avevo fatto qualcosa di male o perch? dovevano picchiarmi." Queste parole giustificano la scelta di farsi chiamare Hank. L'insieme di Henry Bukowski gli ricorda un riccioletto, due parole che non suonano bene. Mentre Charles Bukowski va bene. Suona bene. "Charles ? una parola diritta, e Bukowski oscilla su e gi??", e l'insieme d? un suono da scrittore. Per due ragioni sceglie, quindi, di chiamarsi Charles Bukowski, ovvero: la prima ? che odiava i suoi genitori, la seconda ? data dal puro gusto fonetico. Ma la parola Charles - dichiara - gli piace soltanto sulla carta scritta, verbalmente preferisce farsi chiamare Hank. Hank nomignolo di Henry. In fondo ? la stessa cosa. Gli piace. A tredici anni, comincia a bere, per difendersi dagli orrori della famiglia, e diventa un ragazzo ribelle. Dorme in garage quando rientra sbronzo, per punizione; fino a quando il giovane una sera non sfonda la porta e picchia il padre, il suo punitore. La veridicit? di questa storia l'ha portata con s?. Sicuramente di vero, e tutti lo sanno, c'? l'alcol, che gli scorreva nelle vene da appena adolescente. In seguito comincia la vita del lavoro e degli spostamenti. I suoi lavori, tutti manuali, spaziano da uno a sette giorni. Sempre ubriaco, cambia spesso dimora, dalle panchine dei parchi, agli ospizi, al carcere come renitente di leva, al corridoio di un ospedale per emorragia d'alcolismo con la morte sotto gli occhi. Scampato il pericolo, continua a bere e a scrivere poesie. I suoi versi vengono pubblicati su riviste alternative e/o underground. All'et? di trentanove anni va a lavorare in un ufficio postale dove resta per ben undici anni. Abita sempre in quartieri malfamati e in stanze inabitabili. Dal 1966 con John Martin inizia la sua fortuna economica che lo accompagner? fino alla morte, che giunge il 9 marzo del 1994 a San Pedro, per leucemia. Da oggetto di culto, Bukowski diventa ben presto un caso letterario internazionale. Alla fine degli anni '70 conosce Linda Lee Beighle, giovane proprietaria di un negozio di cibi naturali, che sposa nell'85 e ne parla molto in Shakespeare non l'avrebbe mai fatto e successivamente in Hollywood Hollywood. Gli ultimi anni, sicuramente i pi? tranquilli della sua esistenza, li trascorrer? circondato da una macchina da scrivere, una BMW nera ("?sono le macchine dei duri", diceva), tanti gatti (in tutto nove), la figlia nata dal primo matrimonio, la moglie, gli amici, l'alcool e una casa confortevole.
Ultima modifica di carlo il 03/11/2004, 19:38, modificato 1 volta in totale.
kurtz
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R: Charles Bukowski

Messaggio da kurtz »

Per me C.B. ? veramente un maestro!
Il suo stile apparentemente semplice ? inimitabile nella sua 'pulizia'. Ed il suo esistenzialismo complessivamente autodistruttivo non ? mai pateticamente falso e costruito.
Difficile scegliere le cose migliori in una produzione cos? vasta e omogenea. Forse i libri che amo di pi? sono PULP (perch? ? stato il primo che ho letto e perch? ? obiettivamente straordinario) e POST OFFICE (capolavoro!)
Long live buck! :)
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Messaggio da carlo »

davvero un grande. "pulp" e "Post office" son due capolavori, ma mi sono gia espresso in merito, il massimo lo da secondo me nei racconti brevi, se quindi devo dire i miei titoli preferiti metterei "compagno di sbronze" e "musica per organi caldi" ai primi posti. Ottima comunque la tua analisi di zio buk, mi trovi pienamente daccordo!
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Messaggio da DevilMaster »

Post office...l'ho trovato abbastanza "inutile". So che mi inimicher? Kurtz....ma ? cos?. Non so....in generale, di certo, Bukowski non ? fra i miei autori preferiti... ma parlo solo in generale. Ho apprezzato tantissimo Pulp e mi sono divertito parecchio nel leggere Sheakspeare non l'ha mai fatto, ho letto con trepidazione Hollywood, Hollywood (forse perch? dopo aver letto il mio libro preferito "pulp") e con interesse alterno, a differenza dei racconti, "Compagno di sbronze" e "musica per organi caldi". Alla fine mi sono fatto una mia idea, dopo aver letto e riletto tutto. Dettatata dalla vita di Bukowski, Henry, Charles, Chinaski.... mi sono convinto di una cosa: Ci sono racconti e romanzi ottimi del vecchio buck, ma altrettanti assolutamente inutili e scritti solo per intascare due lire(adesso sarebbero Euro...ma tanto per lui, fosse ancora vivo, sarebbero ancora dollari).Carle'...parere personale. Pensa che....sei proprio tu ad avermi spinto a leggere tutta la sua produzione (come Sam Diamante mi ha spinto a leggere tutto Benni), ma non mi ci raccapezzo. Ti ho sentito per tanto tempo decantare la sua magnificenza, ma....ecco...mi sono ritrovato un po' deluso. Avesse scritto qualcosa in meno.... poteva esere uno dei miei autori preferiti, cos?...mi lascia un po' perplesso. Ovviamente...parere personale. :) Comunque, tanto per ribadirlo (visto che poi...la domanda ? questa), il mio preferito ? Pulp.
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Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
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Messaggio da carlo »

Secondo me invece, pareri son pareri, pulp ? un capolavoro, ma se c'? unt esto di buk che si pu? definire "inutile" ? proprio questo.
Post office ha un senso chiarissimo, se lo si legge in un ottica biografica. Mi spiego meglio. Buk ha iniziato a scrivere illuminato da John Fante. John Fante era un realista, aveva trasferito in Arturo Bandini la sua esperienza personale, modifcandola un po, ma senza stravolgerla. Buk si era ispirato a questo modo di scrivere cos? schietto per la sua produzione. Io lo amo, pi? che altro, per il racconto breve, secondo me ? stato tra i migliori scrittori di short stories che siano mai vissuti. Sui romanzi invece buk fece una scelta precisa: in 4 o 5 libri vi racconto la mia vita, virgola dopo virgola.
E cos? ha fatto. Se prendi post office come "romanzo" a se stante effettivamente risulta scialbo. Se lo prendi come un capitolo della sua autobiografia, assieme a panino al prosciutto, donne, etc etc, ha un suo senso pi? che compiuto.
Mi spiego meglio, buk ? un ottimo autore di poesie, ed uno dei migliori di racconti brevi, per capirlo appieno per? bisogna conoscerlo bene, per conoserlo bene bisogna passare da post office, e da quanto si ? annoiato facendo (veramente) quel lavoro alla posta prima in ufficio e poi di consegne. Leggerlo come una cosa vera, dopo averlo amato, mi faceva immaginare questo che per me era ormai un amico con una facilit? pi? unica che rare. E proprio in questa semplicit?, che mai s'era vista su carta prima, giace la genialit? del grande Bukowski.
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Messaggio da carlo »

Ah, non ho detto perch? pulp ? inutile!! ? un gran libro, ma ? l'?unico testo lungo di fantasia, e si stacca da tutti gli altri proprio per questo, ? un libro stupendo, dal finale davvero geniale, che ha segnato profondamente la letteratura moderna, per? ? l'ultimo testo che serve davvero per capire bukowski.
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Charles Bukowski

Messaggio da kurtz »

credo che uno dei meriti particolari di C.B. risieda proprio nell' aver pubblicamente ammesso le finalit? economiche della sua produzione letteraria a differenza di tanti tromboni che ancora pensano l'arte sia quella del secolo scorso... a suo modo la grandezza di buck sta anche in quella sorta di disprezzo per la letteratura stessa. C.B. ha capito meglio di altri l'inutilit? di molti libri contemporanei e del loro intellettualismo stant?o! La sua produzione ? grande forse proprio e soprattutto per le sue imperfezioni, per la sua ripetitivit? (che io amo!) per l'insistito autobiografismo. L'obiettivo del suo stile non ? scrivere un'opera perfetta, ma scrivere un'OPERA NECESSARIA.
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Messaggio da DevilMaster »

Ricordando che: "i pareri son pareri", ? proprio perch? "Pulp" ? l'unico testo lungo di fantasia che mi ? piaciuto molto(come dice Carlo, con un finale geniale, poi). E' il punto di vista di partenza a essere diverso. La mia visione della letteratura, in genere, mi porta a preferire un assurdo composto dalla fantasia rispetto a dei libri che mi descrivono la vita di un autore come Bukowski. Mi viene detto che "Post Office" ? vita reale, che ? la descrizione di quanto Chinaski si sia annoiato a fare quel lavoro... Beh, ? proprio questo il punto: io mi sono annoiato a leggere di quanto lui si sia annoiato. :) Cos? come Kurtz mi fa notare che ? proprio l'autore ad ammettere le sue finalit? economiche; non ? forse la stessa cosa che ho scritto io? Ovviamente non me lo sono mica inventato, l'ho scritto perch? appare palese e in alcuni casi ? proprio l'autore ad ammetterlo candidamente. In pratica stiamo dicendo le stesse cose con la differenza che per voi sono motivazioni che vi spingono a prediligere le opere del vecchio Charles, per me ? l'esatto contrario.

La letteratura che preferisco io ? diversa, ma con questo non sto mica dicendo che Bukoski sia da buttare (che, anche fosse, resterebbe un mio parere). Ho solo scritto che, per i motivi sopra menzionati, non ? uno dei miei autori preferiti. Tutto qua. :)
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mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
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Messaggio da carlo »

Io sono uno dei tuoi autori preferiti? :roll: :D
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Messaggio da DevilMaster »

Tu sei il mio autore preferito (dopo Sam Diamante, ovviamente)! ;)

Per il bonifico ti mando gli estremi in privato, eh? ;)
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