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Jorge Luis Borges

Inviato: 31/05/2007, 23:51
da hombre sincero
Chi abbraccia una donna e' Adamo. La donna e' Eva.
Tutto accade per la prima volta.
Ho visto una cosa bianca in cielo. Mi dicono che e' la luna, ma
che posso fare con una parola e con una mitologia?
Gli alberi mi fanno un poco paura. Sono cosi' belli.
I tranquilli animali si avvicinano perche' io dica il loro nome..
I libri della biblioteca sono senza lettere. Se liapro appaiono.
Sfogliando l'atlante progetto la forma di Sumatra.
Chi accende un fiammifero al buio sta inventando il fuoco.
Nello specchio c'e' un altro che spia.
Chi guarda il mare vede l'Inghilterra.
Chi pronuncia un verso di Liliencron partecipa alla battaglia.
Ho sognato Cartagine e le legioni che desolarono Cartagine.
Ho sognato la spada e la bilancia.
Sia lodato l'amore che non ha ne possesso ne posseduta, ma in cui entrambi si donano.
Sia lodato l'incubo che ci rivela che possiamo creare l'inferno.
Chi si bagna in un fiume si bagna nel Gange.
Chi guarda una clessidra vede la dissoluzione di un impero.
Chi maneggia un pugnale prevede la morte di Cesare.
Chi dorme e' tutti gli uomini.
Ho visto nel deserto la giovane Sfinge appena scolpita.
Non c'e' nulla di antico sotto il sole.
Tutto accade per la prima volta, ma in un modo eterno.
Chi legge le mie parole sta inventandole.

Un topo materialista di biblioteca :D

Jorge Luis Borges

Inviato: 01/06/2007, 16:12
da oroboros
Il mondo non può essere Eterno, come non può esserlo tutto ciò che ha un inizio.
Dire che la materia è eterna è materialismo.
Tu sai che Borges era cieco vero?

Jorge Luis Borges

Inviato: 01/06/2007, 18:04
da hombre sincero
Il puo' e il non può e' altra cosa che spesso credo sia necessario ignorare.

Dire che la materia è eterna è semplicemente dire che la materia è eterna.
Preché abbiamo spesso la necessita di marchiare e catalogare tutto?
la differenza la fa il "come" viene detto, non il "cosa".

Si, so che Borges diventò cieco.

Jorge Luis Borges

Inviato: 01/06/2007, 18:22
da Vita
Non c'è bisogno che io sottolinei ancora di più quanto io sia d'accordo con hombre.
Certo la differenza la fa il come... ecco perchè c'è chi poeta e chi non lo è!

Jorge Luis Borges

Inviato: 01/06/2007, 21:35
da oroboros
Se io dicessi a Borges: "Sei cieco, stronzo!", oppure: "Sei un cieco proprio gentile", la differenza consisterebbe solo in quello che lui penserebbe poi di me, nulla cambierebbe riguardo alla sua cecità. Così è, per cambiare la qualità dell'esempio, per un prete corrotto che dice Messa, la sacralità dei valori che celebra non viene corrotta dalla sua sporcizia interiore, perché la Verità, se è Verità, non cambia per questo, e la Sacralità nemmeno, perché è, per Sua natura, incorruttibile come la Verità. Infatti sono sinonimi una dell'altra.

Jorge Luis Borges

Inviato: 01/06/2007, 23:31
da hombre sincero
Credo che sia il modo in cui la messa viene celebrata a fare la differenza, cioè ad acquisire o perdere credibilità.

Sei io dico "vai via da questo posto di merda / vai in un posto migliore / e respira una boccata d'aria buona" è una cosa, se io dico "fuggi da questi miasmi ammorbanti / vola a purificarti nell'aria superiore / e bevi come un liquido chiaro e divino / il fuoco sacro che colma le regioni limpide" è altro.
Il contenitore determina non solo la forma ma in egual modo il contenuto facendo si che questo risulti piu o meno credibile.
Credo che in questo stia gran parte della magia dell'arte e della poesia.

La verità è generata dal modo stesso in cui vengono espressi forme o contenuti, o per estremizzare l'esempio un nonnulla.
In altre parole, possiamo parlare di argomenti alti, importanti e restituire banalià, come del resto è possibile parlare di nonsense e restituire voli profondi.

Jorge Luis Borges

Inviato: 02/06/2007, 7:07
da oroboros
Tu confondi l'interiore con l'esteriore. L'esteriore è il riflesso capovolto dell'interiore. Pensare come fai tu abilita la menzogna a sostituirsi alla Verità, attraverso la manovra del travestimento esteriore. Credere poi che il contenitore sia la forma è un grave errore dovuto al fatto che, in questa trasposizione analogica e spaziale, il contenitore può essere visto da due punti di vista in opposizione apparente tra loro. Il punto di vista che tu hai considerato è quello che vede il contenente come esteriore e superficiale, l'altro punto che non consideri è quello che lo vede come superiore nel senso che comprende la realtà a lui relativa che contiene, e la comprende perché la genera. Realtà relativa la quale, a sua volta non può comprende ciò che la determina. Dalla visuale individuale l'esteriore appare come prioritario, da quella universale è l'esatto contrario. Il punto senza dimensione e senza forma che, trascinato, produce la retta che, trascinata, determina la superficie che, trascinata forma il piano che si comporrà alla fine, con altri piani, nel solido della realtà esteriore, quel puntino, dicevo, è la cosa più piccola che c'è nel relativo esistere, ma nella sfera Spirituale del senso che la relatività produce...lì, l'infinitesimo puntino diviene il Centro più grande che si possa immaginare, perché è il Centro, immagine dell'Infinito che tutto abbraccia e contiene. Tutto il Suo contenuto porta con sé, in ogni sua parte e anche nel suo insieme, l'eredità dell'Assoluto e ne è anche simbolo, a un grado inferiore e relativo. Come ti possano piacere gli scritti della conoscenza tradizionale e antica, ormai quasi perduta, rimane per me un mistero, perché tu, col tuo pensiero, li neghi senza soluzione di continuità. Rileggili meglio e, soprattutto, riflettici bene dentro. Con questo piccolo scritto ti ho anche risposto alla tua domanda sulla mia conoscenza che mia non è, neanche nella sua più piccola parte, perché essa è la Conoscenza del Principio che non è individuale e non può appartenere a nessuno che sia un individuo. L'individuo la può solo guardare quando è qualificato per farlo, e questa qualifica in parte è tua responsabilità guadagnarla con la tua corretta intenzione, dall'altra parte è la volontà del Cielo che ti donerà la possibilità di aprire l'occhio dello Spirito che è il Centro in tutti noi. Dovere tuo è prepararti a ricevere quella possibilità e, per farlo, devi imparare a mettere il tuo io dietro la necessità di Conoscere la Verità. Spero di esserti stato un po' d'aiuto. Ciao e stai bene.

Jorge Luis Borges

Inviato: 02/06/2007, 9:07
da Vita
E' divertente riflettere che ognuno di noi sia convinto di possedere la conoscenza, la verità pura e semplice. è oltreodo incoraggiante per altro, vedere che tutti noi siam ben lieti di dividerla con gli altri... ma non sarà che magari......

generalizzare NO BUONO?
Fatto sta che la mia verità, hombre, coincide con la tua!!

Jorge Luis Borges

Inviato: 02/06/2007, 11:36
da hombre sincero
Oro, io confondo tutto, fischi per fiaschi, rincorro asini volanti, mangio uova d'oro covate da inteligentissimi gallinacei e invento menzogne da due lire e godo nel vederle cantare (quando io riesco a inventarle e quando loro riescono a cantare). Quando affermiamo di conoscere l'indiscutibile verità e siamo assolutamente certi della nostra certezza, rischiamo al contempo di negarne altre, di non farle neanche provare ad affacciarsi e sbattreli la porta in faccia senza neache guardarle.

"Credere che il contenitore determini il contenuto sia un grave errore" e' un tuo parere e non un assoluto, credo, come del resto e' un tuo parere "per me un mistero, perché tu, col tuo pensiero, li neghi senza soluzione di continuità" :wink: (la faccina gialla significa che non sono contrariato ma sto semplicemente chiaccherando).

Mi parli di Verità superiore, ma quando finisco di leggere quello che hai scritto, c'e' qualcosa che non mi torna, non so cosa ma alla fine non mi quadra (mea culpa).

Se io, Hombre, mi metto al piano e attacco Waltz for Debby, probabilmente Debby s'incazza sbatte la porta e se ne va.
Se lo fa Bill Evans Debby s'innamora perdutamente.
Non e' menzogna, ma e' accordarsi con un qualcosa in un determinato momento e renderlo "dialogante", e questo qualcosa si esprime ed e l'esempio estremizzato del Come di cui sto parlando.

Credo e anche questo e' un mio personalissimo parere che la naturalezza e la semplificazione di un evento aiutino a comprenderne la natura stessa.
Mi ricordo tempo fa di aver letto di un illuminato orientale, o presutno tale, che disse qualcosa del genere "adesso mangio quando ho fame e riposo quando sono stanco; questo e' il miracolo" e tempo fa mi piacque.

Ho letto quello che hai scritto (e me ne scuso) tra le grida dei miei figli e i cani in giardino che abbaiano a qualche fantasma.
Grazie per la risposta che rileggero' con calma.


Vita, ma io e te andiamo sempre d'accordo, mi vuoi sposare? :flower: :lol:

Jorge Luis Borges

Inviato: 02/06/2007, 16:32
da Vita
"adesso mangio quando ho fame e riposo quando sono stanco; questo e' il miracolo" Credo che questa sia la morale della storia, quello che disperatamente tentavo di spiegare da qualche altra parte nel forum e cioè che coasì come nella vita la naturalezza delle cose e la semplicità di queste crea la magia (magia che può essere anche il solo pensare mi piace qst pensiero, o anche la dannazione per non riuscire ad essere così incisivi e chiari) anche nel limguaggio a volte è bello, ooltre che necessario, essere FLUENTI, comuni a meno che non si scelga di scrivere per una cerchia ristretta.... in quel caso la selezione naturale farebbe il suo corso. :) la faccina sta ad indicare la mia totale serenità, non ci sono intenti polemici in qst mex.

Hombre: ed io che credevo che nello spirito tu già fossi mio marito!!! No seriamente, ma con te chi non va d'accordo????