Jorge Luis Borges

Bibliografie e biografie commentate dei grandi scrittori
Avatar utente
hombre sincero
Grande Autore
Grande Autore
Messaggi: 2196
Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
Località: Livorno

Jorge Luis Borges

Messaggio da hombre sincero »

Jorge Luis Borges nacque a Buenos Aires nel 1899. Di famiglia benestante e colta, Borges impar? a parlare prima in inglese e poi in castigliano. Nel 1914-1919 visse in Svizzera. Nel 1921 fu in Spagna dove scrisse tre manifesti di adesione all'ultraismo portando la sua conoscenza dell'espressionismo tedesco e la tendenza al rigore e all'asciuttezza di derivazione anglosassone. Tornato in Argentina, nel 1924-1925 pubblic? tre numeri della rivista ?Proa? con la collaborazione tra gli altri di Ricardo G?iraldes. Nel 1924-1927 collabor? a ?Mart?n Fierro?, rivista d'avanguardia che determin? una svolta generazionale nel movimento culturale avanguardista argentino: ? il movimento di Florida, o "martinfierrista" che poi conflu? nella rivista ?Sur?. Questa rivista fu fondata nel 1931, e Borges vi collabor? anche come critico cinematografico. Borges tenne numerose conferenze, sulle letterature italiana, inglese, tedesca. Lavor? come bibliotecario. Si avvicin? alla filosofia idealistica. Conobbe A. Bioy Casares e insieme compirono quelle che Borges chiam? poi "svariate imprese letterarie". Inizi? ad insegnare. A seguito di un incidente cominci? a perdere la vista, fino alla cecit? completa. Con la caduta di Per?n nel 1955, fu nominato direttore della Biblioteca Nazionale di Buenos Aires. Nel 1961 ebbe a Formentor il Premio internazionale degli editori, assieme a Beckett. Borges ? stato tra i pi? importanti e celebrati autori della letteratura mondiale del secondo Novecento, destinatario di numerosi premi (tra cui il Cervantes?ma non il Nobel) e di assegnazioni di lauree honoris causa. E? morto a Ginevra nel 1986. Borges pu? essere considerato un gigante fra gli scrittori del Novecento. Il suo approccio fantastico e magico alla scrittura ha fatto scuola, soprattutto nella letteratura di lingua ispanica. Per Borges ? la metafisica ? una branca della letteratura fantastica? , e pertanto i contenuti metafisici concernenti l?esistenza umana, l?universo o il tempo sono presenti in forma simbolica ( specchi, labirinti e sogni) nei suoi scritti. Fra le sue opere segnaliamo : ?Fictions?, 1945, ?Labyrinths?, 1947, ?Other Inquisitions?, 1952, ?The Aleph?, 1949, e ?Poems?, 1967.


Il Paradosso di Borges
Borges ammette ci? che tutti gli idealisti ammettono, il carattere allucinatorio del mondo, ma l'uso che Borges fa dei paradossi ? paradossale esso stesso. In essi un sogno cos? ben sognato da sembrare realt? si tradisce, e ci permette di svelarne la finzione: "Noi abbiamo sognato il mondo. Lo abbiamo sognato resistente, misterioso, visibile, ubiquo nello spazio e fermo nel tempo; ma abbiamo ammesso nella sua architettura tenui ed eterni interstizi di assurdit?, per sapere che ? finto"
Una tale posizione ? sorprendente non tanto per il suo contenuto filosofico, quanto per il suo contesto geografico: essa si situa infatti in una linea di pensiero orientale. Pensiamo, ad esempio, al cantonese Huineng, sesto patriarca del Buddismo Zen: la sua via per l'eliminazione dell'io e della realt? passava appunto attraverso i paradossi. Oppure alla scuola Rinzai, una della due principali dello Zen giapponese, che a tutt'oggi usa il paradosso nella forma del koan per raggiungere il risveglio, o satori.
Stimolato dai paradossi, che lo spinsero a dubitarne la realt? ed a contemplarne l'infinit?, Borges trov? nel tempo una fervida sorgente di pensieri e di ispirazione, e ad esso dedic? una serie di mirabili saggi.
Borges ritiene il tempo "un tremulo ed esigente problema, forse il pi? importante della metafisica". Egli ? sensibile alle sue inerenti oscurit?: ad esempio, che non se ne pu? determinare la direzione (impossibile da verificare), o che non lo si pu? sincronizzare (se il tempo ? un processo mentale, come possono condividerlo migliaia di uomini, o anche due soli uomini diversi?).
La sua spiegazione dell'eternit? ?, come al solito, paradossale: "il numero di tutti gli atomi che compongono il mondo ?, bench? smisurato, finito; e perci? capace soltanto di un numero finito (sebbene anch'esso smisurato) di permutazioni. In un tempo infinito, il numero delle permutazioni possibili non pu? non essere raggiunto, e l'universo deve per forza ripetersi".
Viaggiando nel tempo e nello spazio, Borges scopr? l'infinito anche nella letteratura orientale, a partire da quella araba delle Mille e una notte: un libro che va "dipanando una serie infinita di atti impersonali compiuti da uno qualunque o da nessuno". Egli ne ricorda la notte centrale, "dove la regina Shahrazad (per una magica distrazione del copista) si mette a raccontare testualmente la storia delle Mille e una notte, a rischio di tornare un'altra volta alla notte in cui racconta, e cos? all'infinito". "In quella notte il re ode dalla bocca della regina la propria storia. Ode il principio della storia, che comprende tutte le altre, e anche - in modo mostruoso - se stessa".
Borges fu un gran sacerdote del culto dei libri, la sua vita fu "consacrata meno a vivere che a leggere", e la sua memoria registr? pi? i libri che lesse che le cose accadutegli. Egli si spinse al punto di affermare che l'uomo ? ci? che legge, non ci? che scrive.
Tale affermazione rivela una vera e propria mistica della lettura: essa si manifest? nelle credenze che la differenza fra autori e lettori sia "banale e fortuita", che fra di essi si instauri "un dialogo, una forma di relazione", "una collaborazione e quasi una complicit?", e che "i buoni lettori siano cigni anche pi? tenebrosi e rari che i buoni autori". In una parola, che la lettura sia un atto creativo.

Opere di Borges
Le prime opere di Borges sono poesie di argomento soprattutto argentino. Tra queste prime opere, ? possibile segnalare un gruppo che rivela una tendenza alla riflessione e al lavor?o intellettuale sulla e della memoria, che sar? poi una caretteristica del Borges successivo: Fervore di Buenos Aires (Fervor de Buoens Aires, 1923), Luna di fronte (Luna de enfrente, 1925), Quaderno di San Mart?n (Cuaderno de San Mart?n, 1929).
Negli anni Trenta ? il passaggio alla prosa. Scrive la biografia "inventata" di Evaristo Carriego (Evaristo Carriego, 1930), i racconti "falsificati" di Storia universale dell'infamia (Hist?ria universal de la infamia, 1933), e i saggi, a carattere divagante: Discussione (Discussi?n, 1932), Storie dell'eternit? (Hist?ria de la eternidad, 1935).
Le cose migliori sono probabilmente i racconti di Finzioni (Ficciones, 1944), e L'Aleph (El Aleph, 1949). Borges qui trova il suo stile e il suo contenuto, consistente nell'arte di inventare una trama su rari e complessi riferimenti libreschi e eruditi. Borges usa le cifre di una mitologia letteraria in cui sono presenti quali simboli alcuni elementi: la biblioteca, il labirinto, gli scacchi, lo specchio. Rientrano in questo universo il senso imprecisato dello spazio e del tempo, e l'uso di "generi" letterari definiti all'epoca "minori" come il poliziesco.
Con la definizione di questo "universo borgesiano", le sue opere si concentrano sempre di pi?: le prose de L'artefice (El hacedor, 1960), L'elogio dell'ombra (El elogio de la sombra, 1965); i racconti: Il manoscritto di Brodie (El informe de Brodie, 1970), Il congresso (El congreso, 1971), Il libro di sabbia (El libro de arena, 1975); le pagine di viaggio di Atlante (Atlas, 1984). Nei libri di poesia Borges accentua gli elementi discorsivi e filosofici: L'altro, lo stesso (El otro, el mismo, 1964), L'oro delle tigri (El oro de los tigres, 1972), La moneta di ferro (La moneda de hierro, 1976), La cifra (La cifra, 1979).
Opere di saggistica sono: Altre inquisizioni (Otras inquisiciones, 1960), Nove saggi danteschi (Nueve ensayos dantescos, 1982).
In collaborazione con Bioy Casares, Borges ha scritto: Sei problemi per don Isidro Parodi (Seis problemas para Don Isidro Parodi, 1942), Un modello per la morte (Un modelo para la muerte, 1946), Cronache di Bustos Domecq (Cr?nicas de Bustos Domecq, 1967).
In collaborazione con Margarita Guerrero ha scritto: Manuale di zoologia fantastica (Manual de zoologia fant?stica, 1957) ristampato poi con aggiunte e con il titolo Il libro degli esseri immaginari (El libro de los seres imagin?rios, 1968)

-------

Istanti

Se potessi vivere di nuovo la mia vita.
Nella prossima cercherei di commettere pi? errori.
Non cercherei di essere cos? perfetto, mi rilasserei di pi?.
Sarei pi? sciocco di quanto non lo sia gi? stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igenico.
Correrei pi? rischi,
farei pi? viaggi,
contemplerei pi? tramonti,
salirei pi? montagne,
nuoterei in pi? fiumi.
Andrei in pi? luoghi dove mai sono stato,
mangerei pi? gelati e meno fave,
avrei pi? problemi reali, e meno problemi immaginari.
Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
della loro vita sensati e con profitto;
certo che mi sono preso qualche momento di allegria.
Ma se potessi tornare indietro, cercherei
di avere soltanto momenti buoni.
Ch?, se non lo sapete, di questo ? fatta la vita,
di momenti: non perdere l'adesso.
Io ero uno di quelli che mai
andavano da nessuna parte senza un termometro,
una borsa dell'acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei pi? leggero.
Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all'inizio
della primavera
e resterei scalzo fino alla fine dell'autunno.
Farei pi? giri in calesse,
guarderei pi? albe,
e giocherei con pi? bambini,
se mi trovassi di nuovo la vita davanti.
Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.

-----

Il Terzo Uomo

Invio questo poema
(per ora accettiamo tale parola)
al terzo uomo che s'incrocio' con me l'altra notte,
non meno misterioso di quello di Aristotele.
Il sabato uscii.
La notte era piena di gente;
ci fu certamente un terzo uomo,
come ce ne fu un quarto ed un primo.
Non so se ci guardammo;
andava verso Paraguay, io verso Cordova.
Forse lo hanno generato queste parole;
non sapro mai il suo nome.
So che c'e' un sapore che predilige.
So che ha guardato lentamente la luna.
Non e' impossibile che sia morto.
Leggera' cio' che scrivo e non sapra'
che mi rivolgo a lui.
Nell'oscuro avvenire
possiamo essere rivali e rispettarci
o amici e volerci bene.
Ho eseguito un gesto irreparabile,
ho stabilito un legame.
In questo mondo quotidiano,
che somiglia tanto
al libro delle Mille e Una Notte,
non c'e' un solo gesto che non corra il rischio
di essere un'operazione di magia,
non c'e' un solo fatto che non possa essere il primo
di una serie infinita.
Mi domando che ombre getteranno
questi oziosi versi.

-----

I giocatori, nel grave cantone,
guidano i lenti pezzi. La scacchiera
fino al mattino li incatena all'arduo
riquadro dove s'odian due colori.

Raggiano in esso magici rigori
le forme: torre omerica, leggero
cavallo, armata regina, re estremo,
alfiere obliquo, aggressive pedine.

I giocatori si separeranno
li ridurra' in polvere il tempo, e il rito
antico trovera' nuovi fedeli.

Accesa nell'oriente, questa guerra
ha oggi il mondo per anfiteatro.
Come l'altro, e' infinito questo giuoco.

-------

Lieve re, abieco alfiere, irriducibile
donna, pedina astuta, torre eretta,
sparsi sul nero e il bianco del cammmino
cercano e danno la battaglia armata.

Non sanno che la mano destinata
del giocatore conduce la sorte,
non sanno che un rigore adamantino
governa il loro arbitrio di prigioni.

Ma anche il giocatore e' prigioniero
(Olar afferma) di un'altra scacchiera
di nere notti e di bianche giornate.

Dio muove il giocatore, questi il pezzo.
Quale dio dietro Dio la trama ordisce
di tempo e polvere, sogno e agonia?

-----

Familiarita'
Siapreil cancello del giardino
con la docilita' della pagina
che una frequente devozione interroga
e, dentro, gli sguardi
non hanno bisogno di fare caso agli oggetti
che sono gia' precisamente nella memoria.
Conosco le abitudini e gli animi
e quel dialetto di allusioni
che ogni raggruppamento umano ordisce.
Non ho bisogno di parlare
ne di mentire privilegi;
bene mi conoscono coloro che qui mi circondano,
bene sanno le mie angosce e la mia debolezza.
Questo e' raggiungere cio' che e' piu' alto,
cio' che forse ci dara' il Cielo:
non ammirazioni ne vittorie
ma semplicemente essere ammessi
come parte di una Realta' innegabile,
come le pietre e gli alberi.

-------

Il Sur
Da uno dei tuoi cortili aver guardato
le antiche stelle,
dalla panchina dell'ombra aver guardato
quelle luci disperse
che lamia ignoranza non ha imparato a nominare
ne a ordinare in costellazioni,
aver sentito il cerchio dell'acqua
nella segreta cisterna,
l'odore del gelsomino e della madreselva,
il silenzio dell'uccello addormentato,
l'arco dell'androne, l'umidita'
- queste cose, forse, sono la poesia.

-------

La felicita'
Chi abbraccia una donna e' Adamo. La donna e' Eva.
Tutto accade per la prima volta.
Ho visto una cosa bianca in cielo. Mi dicono che e' la luna, ma
che posso fare con una parola e con una mitologia?
Gli alberi mi fanno un poco paura. Sono cosi' belli.
I tranquilli animali si avvicinano perche' io dica il loro nome..
I libri della biblioteca sono senza lettere. Se liapro appaiono.
Sfogliando l'atlante progetto la forma di Sumatra.
Chi accende un fiammifero al buio sta inventando il fuoco.
Nello specchio c'e' un altro che spia.
Chi guarda il mare vede l'Inghilterra.
Chi pronuncia un verso di Liliencron partecipa alla battaglia.
Ho sognato Cartagine e le legioni che desolarono Cartagine.
Ho sognato la spada e la bilancia.
Sia lodato l'amore che non ha ne possesso ne posseduta, ma in cui entrambi si donano.
Sia lodato l'incubo che ci rivela che possiamo creare l'inferno.
Chi si bagna in un fiume si bagna nel Gange.
Chi guarda una clessidra vede la dissoluzione di un impero.
Chi maneggia un pugnale prevede la morte di Cesare.
Chi dorme e' tutti gli uomini.
Ho visto nel deserto la giovane Sfinge appena scolpita.
Non c'e' nulla di antico sotto il sole.
Tutto accade per la prima volta, ma in un modo eterno.
Chi legge le mie parole sta inventandole.

-------

-Ogni poesia ? misteriosa; nessuno sa interamente ci? che gli ? stato concesso di scrivere.
-La gloria ? una forma d'incomprensione, forse la peggiore.
-Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino; un uomo ?, a lungo andare, le proprie circostanze.
-Scrivere non ? niente pi? di un sogno che porta consiglio.
-La vita ? troppo povera per non essere anche immortale.


-------

Tempo fa vidi un film su Borges girato da Arrabal, presentato dalla libreria City Light di Firenze che conteneva diverse interviste fatte a Borges che parlava con la bocca e con le mani, che faceva bene sentirlo e vederlo, che faceva bene al corazon.

Buenas noches companeros del alma,
Hombre Sincero
Avatar utente
carlo
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 7325
Iscritto il: 26/09/2003, 2:02
Località: Roma
Contatta:

R: Jorge Luis Borges

Messaggio da carlo »

Immagine


Immagine


Immagine

Immagine


Immagine
kurtz
Macchina da scrivere
Macchina da scrivere
Messaggi: 309
Iscritto il: 09/01/2004, 16:26
Località: Roma

Jorge Luis Borges

Messaggio da kurtz »

di BORGES ho letto L'ALEPH, IL MANOSCRITTO DI BRODIE e UNA RACCOLTA DI POESIE del primo periodo.... ci provo ma non riesce a piacermi del tutto... non arrabiarti hombre!
Avatar utente
carlo
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 7325
Iscritto il: 26/09/2003, 2:02
Località: Roma
Contatta:

Jorge Luis Borges

Messaggio da carlo »

Io confesso di non conoscerlo, a parte qualche poesia. :(
Avatar utente
DevilMaster
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 2368
Iscritto il: 03/05/2004, 18:04
Località: Roma
Contatta:

Jorge Luis Borges

Messaggio da DevilMaster »

Beh, mica si pu? conoscere tutto. Il tempo ? quello che ?. Nemmeno io lo conosco (come tanti altri).
WebMaster di

Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
Avatar utente
hombre sincero
Grande Autore
Grande Autore
Messaggi: 2196
Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
Località: Livorno

R: Jorge Luis Borges

Messaggio da hombre sincero »

Non sono arrabbiato, sono deluso. :wink:

Un abbraccio fraterno,
Hombre Sincero
patrizia mazzonetto
Macchina da scrivere
Macchina da scrivere
Messaggi: 130
Iscritto il: 28/10/2004, 22:21
Località: sempre nord est produttivo

Jorge Luis Borges

Messaggio da patrizia mazzonetto »

Ed il bestiario fantastico... anche il suo ? decisamente fab!
atrizia
Avatar utente
hombre sincero
Grande Autore
Grande Autore
Messaggi: 2196
Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
Località: Livorno

Jorge Luis Borges

Messaggio da hombre sincero »

Fab? What does it mean?
Hombre Sincero
patrizia mazzonetto
Macchina da scrivere
Macchina da scrivere
Messaggi: 130
Iscritto il: 28/10/2004, 22:21
Località: sempre nord est produttivo

Jorge Luis Borges

Messaggio da patrizia mazzonetto »

Fabulous!
atrizia
Avatar utente
hombre sincero
Grande Autore
Grande Autore
Messaggi: 2196
Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
Località: Livorno

Jorge Luis Borges

Messaggio da hombre sincero »

E' proprio Verolous!
Hombre Sincero
Rispondi