Michelangelo Antonioni

Filmografie e biografie dei grandi registi
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Michelangelo Antonioni

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Michelangelo Antonioni
(Ferrara, 29 settembre 1912),

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Biografia

Di famiglia della media borghesia, dopo il diploma all' Istituto Tecnico consegue la laurea in Economia e Commercio a Bologna, ha alcune esperienze teatrali e comincia ad interessarsi di cinema alla fine degli anni Trenta scrivendo sul Corriere Padano e pi? tardi, dopo essersi trasferito a Roma, su Cinema nella cui redazione incontra intellettuali come Cesare Zavattini, Umberto Barbaro, Massimo Mida.
Frequenta il Centro Sperimentale di Cinematograf?a e nel 1942 collabora alla stesura della sceneggiatura di Un pilota ritorna di Roberto Rossellini. Dopo essere stato aiuto regista di Marcel Carn? in Francia, nel 1943 rientra in patria a causa degli eventi bellici e inizia a girare il suo primo cortometraggio, Gente del Po, che riesce a terminare soltanto nel dopoguerra. Nel 1945 mette a punto con Luchino Visconti due progetti che non saranno mai tradotti in film e l'anno successivo scrive, con altri, la sceneggiatura di Caccia tragica di Giuseppe De Santis, a cui fa seguito la reg?a del suo secondo documentario, N.U. Nettezza Urbana.
Dopo altri cortometraggi, superate varie difficolt?, nel 1950 riesce finalmente a dirigere il suo primo lungometraggio: Cronaca di un amore, restaurato nel 2004, opera personalissima in cui descrive la crisi di una coppia, rappresentativa di certa societ? borghese contemporanea. Dirige poi altri film di valore: I vinti, sulla violenza giovanile; La signora senza camelie, sui meccanismi sconcertanti che regolano il divismo cinematografico; Le amiche, tratto da una raccolta di racconti di Cesare Pavese; tutti variamente giudicati dalla critica e non molto apprezzati dal grande pubblico. Con Il grido tenta di superare stili e tematiche dei suoi precedenti lavori per concentrare tutte le sue attenzioni sull'individuo, sulle sue crisi esistenziali, sul suo vivere in una societ? che sente estranea. L'insuccesso commerciale del film costringe il regista a dedicarsi brevemente al teatro e a collaborare pi? o meno anonimamente e comunque con scarso interesse a film altrui, spesso di irrilevante valore artistico.
Ritorna finalmente al suo cinema nel 1960, con una celeberrima quadrilogia di opere: L'avventura, La notte, L'eclisse e Deserto rosso, tutti interpretati da Monica Vitti, sua compagna per diverso tempo, dove seziona compiutamente la tematica dell'alienazione e dell'incomunicabilit?, grandi mali dell'uomo del Novecento, in autentici capolavori nei quali l'universalit? del discorso intrapreso si fonde alla perfezione col rigore stilistico e la grande tecnica. Con Blow-up il suo pessimismo angoscioso si trasforma nel totale rifiuto della realt? in cui l'uomo vive: egli non ? pi? in grado di stabilire alcun rapporto con ci? che lo circonda e anche le certezze pi? elementari sono messe in discussione. Zabriskie point, incentrato sulla contestazione giovanile, sviluppa in maniera pi? spettacolare del consueto una feroce critica alla societ? dei consumi di innegabile bellezza figurativa. Professione: reporter, opera interessante dal punto di vista narrativo e straordinaria da quello figurativo col lungo e celebre piano sequenza finale, affronta l'impenetrabilit? della realt? attraverso un repentino cambio di identit? del protagonista.
Dopo Il mistero di Oberwald, girato per la televisione con mezzo elettronico, torna al cinema con Identificazione di una donna, dove mette in risalto la crisi sentimentale e comportamentale pi? di quella esistenziale. Colpito da ictus cerebrale dopo la lavorazione di questo film, che lo priva dell'uso della parola, assistito dalla compagna Enrica Fico, il grande regista si limita a dirigere qualche documentario e un videoclip per Gianna Nannini, Fotoromanza.
Nel 1995 torna dietro la macchina da presa assistito da Wim Wenders con Al di l? delle nuvole, dove traduce in immagini alcuni racconti del suo libro Quel bowling sul Tevere. Quattro storie di amori irrisolti che nulla aggiungono o tolgono alla sua prestigiosa carriera. Di recente, alla bella et? di 92 anni, dirige il cortometraggio Il filo pericoloso delle cose, inserito nel film collettivo Eros, nel quale analizza la tematica dell'erotismo insieme ad altri registi affermati della nuova generazione, Steven Soderbergh e Wong Kar-Wai. Arriva a detenere un record: insieme a Mario Monicelli (classe 1915) e Luciano Emmer (classe 1918) ? il grande veterano tra i cineasti italiani ancora in attivit?. Si dedica anche per hobby alla pittura come molti altri suoi colleghi, esponendo in diverse mostre.



Filmografia


Cortometraggi documentari
1943: Gente del Po, terminato nel 1947
1948: N. U. - Nettezza urbana
1948: Oltre L'oblio
1948: Roma-Montevideo
1949: L'Amorosa menzogna, sul mondo dei fotoromanzi, tema poi sviluppato da Federico Fellini nel film Lo sceicco bianco del 1952
1949: Sette canne, un vestito, restaurato dalla Cineteca del Friuli nel 1995
1949: Bomarzo
1949: Ragazze in bianco
1949: Superstizione
1950: La villa dei mostri
1950: La Funivia del Faloria
1983: Ritorno a Lisca Bianca
1984: Fotoromanza, video musicale per Gianna Nannini
1990: 12 registi per 12 citt? - Roma, promozionale per i mondiali di calcio Italia 90
1992: Noto, Mandorli, Vulcano, Stromboli, Carnevale
2004: Lo sguardo di Michelangelo


Lungometraggi
1950: Cronaca di un amore
1952: I vinti, in tre episodi, francese, italiano e inglese: l'episodio italiano venne modificato dalla censura e rieditato nel 1962 nel film a episodi Il fiore e la violenza
1953: La signora senza camelie
1953: Amore in citt?, episodio Tentato Suicidio
1955: Le amiche
1957: Il grido
1960: L'avventura
1961: La notte
1962: L'eclisse
1964: Il deserto rosso
1965: I tre volti, episodio Il provino
1966: Blow-Up
1970: Zabriskie Point
1972: Chung-Kuo, Cina documentario per la televisione
1975: Professione: reporter
1980: Il Mistero di Oberwald film per la televisione girato con mezzo elettronico
1982: Identificazione di una donna
1995: Al di l? delle nuvole, in quattro episodi, assieme a Wim Wenders
2004: Eros, episodio Il filo pericoloso delle cose

Collaborazioni
1942: Un pilota ritorna di Roberto Rossellini, sceneggiatura
1942: I due Foscari di Enrico Fulchignoni, sceneggiatura
1943: L'amore e il diavolo - Les visiteurs du soir di Marcel Carn?, aiuto regista
1946: Caccia tragica di Giuseppe De Santis, sceneggiatura
1951: Lo sceicco bianco di Federico Fellini, soggetto tratto dal cortometraggio L'amorosa menzogna
1957: Questo nostro mondo di Ugo Lazzari ed Eros Macchi, documentario, supervisione reg?a
1958: Nel segno di Roma di Guido Brignone, supervisione reg?a
1958: La tempesta di Alberto Lattuada, reg?a alcune riprese in esterni, non accreditato



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http://www.1aait.com/larovere/antonion.htm


http://www.imdb.com/name/nm0000774/


http://www.italica.rai.it/cinema/autori/antonioni.htm
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