George Orson Welles

Filmografie e biografie dei grandi registi
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carlo
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George Orson Welles

Messaggio da carlo »

George Orson Welles (6 maggio, 1915 - 10 ottobre, 1985) ? comunemente considerato uno dei pi? grandi attori e registi di Hollywood di tutti tempi; ? noto anche come autore di sceneggiature.


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Biografia


Le origini
Nacque a Kenosha, nel Wisconsin, ed ebbe un'infanzia inusuale: suo fratello maggiore Dickie era costantemente sotto una forte pressione da parte dei genitori che avrebbero voluto vederlo diventare una persona famosa. Dickie Welles, per?, non aveva n? la stoffa, n? la voglia di assumersi questo ruolo, e prefer? diventare un vagabondo alcolizzato pur di allontanarsi da casa.

Di conseguenza Orson eredit? il ruolo del ragazzo prodigio di famiglia, apparendo subito come un perfetto interprete per il ruolo di celebrit? che i suoi genitori avrebbero voluto per il fratello, anche se le sue relazioni personali ne risentirono molto.



Dal debutto a "La guerra dei mondi"
La sua prima apparizione sul palco avvenne a Dublino, in Irlanda, nel 1931, ed in poco tempo si trasfer? negli Stati Uniti, divenendo gi? nel 1934 produttore radiofonico. Nel 1937, grazie ad una produzione teatrale del Giulio Cesare di William Shakespeare, ambientata nell'Italia fascista, per la prima volta il giovane Orson riusc? a capitalizzare una grande attenzione su di lui. Poco dopo, insieme a John Houseman, fond? la "Mercury Theatre company".

Nell'estate del 1938, Welles e la Mercury Theatre diventarono una presenza quotidiana della radio, recitando brevi storie basate su classici o opere letterarie popolari. Memorabile fu, nello stesso anno, la trasmissione del 30 ottobre: si trattava di un adattamento de "La guerra dei mondi" di H. G. Welles. Milioni di americani in tutto il paese non si resero conto che si trattava unicamente di un racconto di fantascienza, grazie anche all'ottimo lavoro di adattamento e al realismo che la sceneggiatura e la recitazione di Welles stesso conferivano alla trasmissione, con la conseguenza di scatenare il panico.

L'adattamento del romanzo, infatti, simulava un notiziario speciale, che a tratti si inseriva sopra gli altri programmi del palinsesto, per fornire aggiornamenti sull'atterraggio di astronavi marziane a Grovers Mill, nel New Jersey. Il risultato fu fin troppo realistico, andando oltre le aspettative dell'autore stesso, terrorizzando molti ascoltatori che credettero realmente ad un'imminente invasione aliena. Si tratt? di una enorme pubblicit? per il regista, che port? la RKO ad offrirgli un contratto per la realizzazione di tre film a Hollywood.



La RKO e Hollywood
Per il suo primo progetto alla RKO, Welles fu a lungo indeciso, lavorando inizialmente ad un adattamento del romanzo di Joseph Conrad "Cuore di Tenebra" (Heart of Darkness), prima di abbandonarlo definitivamente. Secondo lo spirito innovativo di Welles, moderno e molto avanti rispetto all'epoca, l'intenzione dell'autore era di girare l'azione interamente in soggettiva, dal punto di vista di Marlowe, il protagonista.

Anche per quel che riguarda il suo primo e pi? noto film, Quarto Potere (Citizen Kane, 1941), Welles fu al centro di una lunga controversia. La scrittrice di gossip Louella Parsons convinse il magnate della stampa William Randolph Hearst, di essere la base per Kane, il protagonista della pellicola di Wells, anch'esso un magnate della stampa, con il risultato che l'impero mediatico Hearst boicott? totalmente il film, negandogli ampie possibilit? pubblicitarie. Al suo debutto nelle sale, questo evento pose in ombra le grandi innovazioni dell'opera, relegandola in un ruolo di secondo piano.

A tal proposito si narra di come Wells abbia sardonicamente rimarcato che, se avesse mai dovuto girare un film su Hearst, la verit? sarebbe stata molto pi? incredibile e scioccante della finzione. Nonostante tutto, il film riusc? comunque ad emergere e a ottenere un buon successo, vincendo un Academy Award per la miglior sceneggiatura originale, divenendo nel tempo una vera e propria pietra miliare, pi? volte eletto in vari sondaggi come il "film pi? bello della storia del cinema".

Il secondo film di Welles per la RKO fu il pi? tradizionale "I magnifici Amberson" (The Magnificent Ambersons), adattato dal romanzo vincitore del premio Pulitzer scritto da Booth Tarkington, nel quale i dirigenti della casa di produzione riponevano le speranze per recuperare i soldi persi con il relativo flop commerciale del film precedente. Durante la produzione, a Wells fu chiesto di realizzare un film-documentario sul Sud America da parte del Governo degli Stati Uniti. Welles lasci? dunque il paese per cominciare le riprese per il documentario dopo aver premontato la prima copia di bozza di "I magnifici Ambbreson", pensando di poter continuare a inoltrare le seguenti instruzioni per il taglio finale telegramma.

A questo punto la RKO, in una pericolosa situazione finanziaria, spavantata da un possibile nuovo flop commerciale, prese il controllo della pellicola dallo staff della "Mercury Production" di Wells. Il risultato fu un taglio selvaggio di oltre 50 minuti di girato, mentre alcune scene vennero rigirate ed aggiunte o sostituite a quel che restava della prima versione, compreso il finale: la pellicola originale tagliata, compreso il finale originale che Wells aveva girato, and? persa irrimediabilmente. Questo evento fu solo l'inizio di una serie di persecuzioni e dannose interferenze da parti di dirigenti che durarono per tutta la carriera di Wells a Hollywood.



L'addio a Hollywood e l'Europa
Dopo tre ulteriori tentativi, e relativi fallimenti, di lavorare al di fuori del "sistema hollywoodiano", nel 1948 Wells lasci? definitivamente la cittadina californiana. L'anno seguente, ebbe un importante ruolo davanti alla telecamera ne "Il terzo uomo (The Third Man) di Graham Greene, nel quale Wells, nel ruolo di Harry Lime, recit? la battuta sull'orologio a cuc? e la Svizzera (vedi inizio della pagina). Questa fu l'unica frase del film non scritta dal regista: fu lo stesso Wells ad inventarla e a insistere per inserirla nei dialoghi del film, nonostante si dica che Greene la odiasse.

Fatta eccezione per un breve ritorno a Hollywood per girare, nel 1958, "L'infernale Quinlan" (Touch of Evil) (che fu anch'esso oggetto di modifiche da parte della produzione, ma che questa volta Wells riusc? a restaurare a sua volta in seguito), il resto della carriera registica si svolse in Europa, autofinanziandosi le produzioni con i compensi per i suoi ruoli di attore, o, in seguito, finanziato da piccole case di produzione. Finalmente ottenne in quesi tutti i suoi progetti la possibilit? di dare il taglio finale alla pellicola, ma l'indipendenza guadagnata era relativa a produzioni con un budget molto ridotto e pochi mezzi tecnici rispetto alle opportunit? offerte da Hollywood. Nonostante questo, alcuni dei migliori lavori di Wells furono prodotti in questo periodo, grazie all'ispirazione ritrovata grazie alla ritrovata libert? di azione. Da grande appassionato di magia e illusionismo, apparve spesso in spettacoli di questo genere.

Welles recit? in numerose opere e scrisse soggetti e sceneggiature, spesso avvalendosi della collaborazione dei giovani talenti da lui scelti e raccolti nel Mercury Theatre. Queste includono numerose storie tratte dalla letteratura inglese, come "Macbeth", tratto dall'omonima opera teatrale di William Shakespeare (1948), "La porta proibita", tratto dal romanzo "Jane Eyre" (che ? anche il titolo originale del film) di Charlotte Bronte, e Falstaff (Chimes at Midnight), del 1965, un classico sottovalutato nel quale Wells interpreta il ruolo principale.


Gli ultimi anni
Durante la sua carriera vinse un Oscar, al quale vanno aggiunte altre quattro nomination. Una delle sue ultime apparizioni degne di nota fu nel ruolo del cardinale Wolsey in "Un uomo per tutte le stagioni" (1966). Nel 1971, l'"Academy" (l'organizzazione che presiede alla cerimonia degli Oscar) gli confer? un premio onorario "per la superlativa capacit? artistica e la versatilit? dimostrata nella creazione di opere cinematografiche".

Di costituzione robusta dalla nascita, Wells raggiunse un certo grado di obesit? negli ultimi anni di vita, anche a causa di alcune disfunzioni fisiche che si accumularono nel corso degli anni, durante i quali comparve in numerose campagne pubblicitarie di vini, hot dog e altri prodotti alimentari, data la grande fama di bongustaio (evidente anche nel film-documentario "F come Falso", del 1976).

Mor? di un attacco di cuore a Hollywood, California, il 10 ottobre 1985. La sua ultima apparizione in un film fu come doppiatore di Unicron, un personaggio del film "TransFormers: The Movie".


Filmografia
questa lista non ? completa, in quanto riporta solo alcuni dei pi? noti di Welles per la biografia completa si veda il link in fondo al post



Regista, Sceneggiatore & Attore
Quarto Potere (Citizen Kane) (1941) - vincitore dell'Oscar per la miglior sceneggiatura originale; nomination per il miglior attore, miglior regista e miglior film.
L'orgoglio degli Amberson (The Magnificent Ambersons) (1942) - nomination all'Oscar per il miglior film; il film fu tagliato, modificato e rimontato dai dirigenti della RKO contro la volont? del regista
Terrore sul Mar Nero (Journey into Fear) (1943) - non accreditato, co-regista con Norman Foster
Lo straniero (The stranger) (1946)
La signora di Shanghai (The Lady from Shanghai) (1948)
Macbeth (Macbeth) (1948)
Otello (Othello) (1952) - vincitore della Palma d'Oro, Festival di Cannes del 1952
Rapporto confidenziale (Confidential report) (1955)
L'infernale Quinlan (Touch of Evil) (1958)
Il processo (The trial) (1962)
Falstaff (Chimes at Midnight) (1966)
Storia immortale (Historie immortelle) (1968)
F per Falso (F for Fake) (1976)
Filming Othello (1978)



Attore
"La porta proibita" (Jane Eyre) di Robert Stevenson (1944)
"Il terzo uomo" (The third man) di Carol Reed (1949)
"Il principe delle volpi" (Prince of Foxes) di Henry King (1949)
"La rosa nera" (The Black Rose) di Henry Hathaway (1950)
"L'uoma, la bestia e la virt?" di Steno (1952)
"Napoleone Bonaparte" (Napoleon) di Sacha Guitry (1955)
"Moby Dick" di John Huston (1955)
"La lunga estate calda" (The Long Hot Summer) di Martin Ritt (1958)
"Frenesia del delitto" (Compulsion) di Richard Fleischer (1959)
"International Hotel" di Anthony Asquith (1963)
"Un uomo per tutte le stagioni" (A Man for All Seasons) di Fred Zinnemann (1966)
"Parigi brucia?" (Paris br?le-t-il?) di Ren? Cl?ment (1967)
"Tepepa" di Giulio Petroni (1967)
"Comma 22" (Catch-22) di Mike Nichols (1970)
"Lettera al Kremlino" (The Kremlin Letter) di John Huston (1970)
"Waterloo" di Sergej Bondarcuk (1970)
"L'isola del tesoro (film)" (Treasure island) di John Hough (1971)


"Hollywood non ? poi tanto male. Sono i film che fanno schifo."

"In Italia, sotto i Borgia, per trent'anni hanno avuto guerre, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos'hanno prodotto? Gli orologi a cuc?."



fonte : wikipedia.org

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file audio:

http://www.mercurytheatre.info/

filmografia completa

http://www.imdb.com/name/nm0000080/

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Messaggio da DevilMaster »

Da non dimenticare, fra le sue ultime partecipazioni, la voce narrante in La Pazza Storia del Mondo di Mel Brooks. Caso ha voluto che l'abbia visto proprio ieri notte, per cui lo cito. :)
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Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
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Messaggio da carlo »

grande quel film... :lol:
patrizia mazzonetto
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Messaggio da patrizia mazzonetto »

bel ricordo.........
atrizia
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R: George Orson Welles

Messaggio da kurtz »

ORSON WELLES E' IL REGISTA IN ASSOLUTO!

parlare di un capolavoro come QUARTO POTERE ? forse superfluo (storia del cinema, punto e basta)!

nonostante sia un film mutilato amo molto anche L'ORGOGLIO DEGLI AMBERSON e chiaramente L'INFERNALE QUINLAN!

poi c'? IL PROCESSO tratto da kafka...

e poi LA SIGNORA DI SHANGAI

e poi questo genio non ha mai vinto un oscar! :lol:

ce l'eravamo proprio scordato ORSON...
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Messaggio da carlo »

addurdo infatti che non l'avessimo messo prima...
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Messaggio da DevilMaster »

La foto di una intervista alla radio con il suo quasi omonimo Herbert George Wells

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Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
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R: George Orson Welles

Messaggio da kurtz »

quella foto sprigiona grandezza in ogni chiaroscuro :D
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Messaggio da DevilMaster »

:D
WebMaster di

Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
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