Monia Di Biagio

Le interviste di NA a cura di M. Di Biagio e L. Massei
Rispondi
Monia Di Biagio
Macchina da scrivere
Macchina da scrivere
Messaggi: 381
Iscritto il: 16/07/2004, 23:30
Località: Lago di Bolsena
Contatta:

Monia Di Biagio

Messaggio da Monia Di Biagio »

L?intervista ? redatta da Enrico Mattioli.

?10 domande a?.?
-Monia Di Biagio-


Monia Di Biagio ? Nata a Viterbo il 16-05-1974. I primi 26 anni della sua vita li trascorre a Capodimonte, un piccolo borgo Medioevale adagiato sulle verdeggianti sponde del meraviglioso Lago di Bolsena. Inizia a dedicarsi all'Arte della Scrittura e del Narrare precocemente all' et? di 9 anni, quando scrive il suo primo Romanzo ?Jaqueline?, che narra le imprese di una nuova Super Eroina, sulla scia dei Super Eroi della Warner Bros, con le fattezze della Barbie, naturalmente rimasto inedito! Ma gi? dall'asilo mostra una spiccata capacit? del raccontare storie fantasiose, inventate sul momento, con le quali tiene buoni ed incollati ai banchi il resto della cucciolata. Dopo gli studi Linguistici e ben due specializzazioni in campo informatico, il suo primo vero lavoro, da giornalista, ha inizio in una piccola redazione di provincia per importanti riviste Nazionali, settimanali e mensili, ed i suoi articoli riscuotono enorme successo. Nel 2000, si sposa e decide di trasferirsi con il marito in Versilia e precisamente a Massa Carrara, citt? che lei ama moltissimo e che a suo dire le ha portato molta fortuna!
In questi tre anni trascorsi in Toscana scrive moltissimo: due libri ?La Dama Bianca? (Prospettiva Editrice)  ed ?Un tuffo nel Passato?; due Sillogi di poesie ?Sentimento Nuovissimo?, premiata al Premio Letterario Europeo ?Victor Hugo?, e ?Pensieri?. Tra i tantissimi racconti ricordiamo: ?I sogni in un baule?, vincitore di diversi Premi Letterari Nazionali e pubblicato sul giornale ?Il tuo Paese? di Capodimonte a Marzo 2002, con inserto speciale; ?Intervista ad un Cristiano? con il quale ha partecipato al Premio Letterario ?Lettera K: una Lettera contro il razzismo? ed ? rientrata tra i ?Segnalati? dell?ed. 2002; ?Il messaggio degli Angeli? con il quale ha partecipato al Trofeo R.I.LL ?Il miglior racconto fantastico?, questo racconto ? anche stato selezionato per far parte di un e-book, di cui Monia di Biagio ? co-autrice, dal titolo ?Storie per una notte?, ed un secondo e-book ?Per Amore?, sul quale ? stata inserita una sua poesia d?Amore, tratta dalla Silloge inedita di poesie ?Sentimento Nuovissimo?; mentre un terzo E-Book ? dedicato proprio interamente a ques?ultima raccolta di Poesie: tutti gli E-Books sono visionabili, sul sito www.pennepazze.net; ?Mary Gray & Hugh Gregory? scritto appositamente per il Premio Letterario ?Twain?s Challenge: accetta la sfida e scrivi il seguito del racconto di Twain?, patrocinato dalla Rizzoli ed Rcs Libri; ?Caf? deuxi?me fois? con il quale ha partecipato al Premio Letterario ?Uscita di Sicurezza?; ?Il Vestito celeste?, con il quale ha partecipato al Premio di Letteratura inedita ?Il racconto ritrovato?, una seconda versione inedita di questo racconto ? stata rivisitata con l?aggiunta di dialoghi per farne una versione cinematografica, per il prestigioso Premio G.S.Open 2003; ?Elettrizzata? e ?17?, due mini-sceneggiature di 90?? con le quali ha partecipato al Concorso multimediale ?Cortissimo?; N? 5 sceneggiature poliziesche dal titolo ?Sotto Accusa? con le quali ha anche partecipato al concorso ?Giallo on-line?, indetto dalla regia della fiction televisiva ?Distretto di polizia?. Ed infine una raccolta di Racconti storici, ironici, d?amore, del mistero, di fantasia, gialli, dal titolo: ?Destini?, sulla quale ai gi? citati si aggiungono le novelle "Volo 757", "Il vestito celeste", ?Galeotto fu il Ricevimento?, ?La Vecchina?, ?Vite parallele? iscritto al Premio cinematografico a tema ?Stargate?, ?Il funerale? con quest?ultimo partecipa, nel 2003, al Premio Medusa ?un soggetto per commedia?, ?Kika?, ?Rewind? racconto in ?40 righe? attualmente in concorso per ?che ne sar? di noi? premio indetto dalla Filmauro per l?omonimo film di Muccino; ?Versilia portafortuna??.Difatti come lei stessa dice tutto questo semplicemente perch? ispirata dall?ambiente circostante che come lei ce lo descrive: > Nel 2001 vince il Premio Letterario Nazionale ?La Cittadella?, e le viene conferito il Diploma d'Onore dall'AS.CU.P.E.S. Nel 2002, viene invitata a partecipare insieme ad altri 120 scrittori selezionati in tutta Europa, su segnalazione di Organismi culturali e qualificate pubblicazioni, al Premio ?Omaggio a Goldoni>>, che vince classificandosi al primo posto nella categoria ?Anni Verdi?. Selezionata tra gli scrittori Europei migliori e pi? meritevoli, premiati in quest?ultimo Concorso, viene invitata a partecipare al Premio Letterario Internazionale ?Victor Hugo?, che vince l?8 dicembre 2002. Il 13 Dicembre 2002 riceve la Menzione d?Onore al Premio Interlingue ?Nosside?, per la Poesia ?Oblio?. Sempre nel corso del 2002 ? stata insignita del titolo ?Honoris Causa? di Accademica Letterata, per il lavoro Letterario ed Umano svolto, da parte dell'Accademia dei Micenei di Reggio Calabria. Il 14 Giugno di quest'anno (2003) ha ricevuto, sempre da parte dell?Accademia dei Micenei il Titolo Sociale di ?Eccellenza Accademica?, durante una solenne cerimonia nella quale per l?alto rango ricoperto ? stata investita con toga nera ed insignita, del Titolo di "Senatrice Accademica".
Ad ottobre 2003 ? uscito in tutte le librerie Feltrinelli ed acquistabile anche su internet al sito www.internetbookshop.it, il suo ultimo libro ?La Dama Bianca: un fantasma in cerca d?autore? edito dalla Prospettiva Editrice. Nel 2004 ? stata inserita a cura della Aletti Editore, nella ?Enciclopedia dei Poeti Italiani Emergenti?: con foto, biografia ed alcuni suoi versi poetici, pi? rappresentativi. Il 7 Agosto 2004 ha presentato per la prima volta il suo Libro ?La Dama Bianca? a Canazei, Dolomiti, all?internet point ?dot.com?, luogo ideale d?incontro dei lettori con il suo fantasma, eterea apparizione che l?autrice incontr? la prima volta appunto su internet.


***********


1-Lei ? una scrittrice. Questa rubrica pensa che possa essere intesa anche come un immaginario luogo di scambio, una sorta di "caff? on line"  dove scrittori e scrittrici s'incontrano e scambiano rispettivi pensieri e modi di lavoro?

Esattamente, Enrico, e togliendo ?immaginario?, la sua definizione mi sembra pi? che appropriata. Difatti, a breve, suddetta rubrica verr? anche accompagnata da un?apposita sezione sul forum di nuoviautori.org, dove potr? appunto avvenire, con l?ausilio e l?uso dei posts, questo ?scambio? tra gli autori intervistati e non. Altres? la rubrica ?L?intervista?, nasce in pieno accordo e collaborazione di idee e di intenti con Carlo Trotta, per offrire un?ulteriore vetrina agli ?autorevoli autori? presenti nel sito, ed alle loro belle ed affascinanti storie letterarie. Per quanto riguarda la mia presenza, oggi, da intervistata ? grazie ad una sua allettante idea e proposta di conoscere meglio attraverso le ?10 domande? l?intervistatrice. Per quest?ultimo mio compito, quello che pi? mi ? proprio, all?interno di questa rubrica, spero di esser sempre all?altezza degli autori che intervisto!

2-Ha una metodica di lavoro? Voglio dire, segue un suo programma, degli orari prestabiliti, una musica in sottofondo, oppure ? totalmente anarchica, letteralmente parlando ?

?Letteralmente parlando? lo sono. L?idea di un nuovo racconto, di una nuova poesia, nasce spontanea e momentanea in me e subito su bianca pagina deve essere rinserrata, affinch? la mia labile memoria non dimentichi l?intreccio dei fatti o il susseguirsi dei versi, creati repentini ed inaspettati dalla mia immaginazione. Per quanto riguarda gli orari e rumori di sottofondo: (secondo quanto ? lungo il lavoro) dalla mattina alla sera, ma mai dopo cena, durante le ore notturne con un buon sonno, ho bisogno di ?riformattare il chip? e spesso, mi sveglio con una idea nuova di zecca in testa; quando scrivo non posso sentir volare neanche una mosca, solo la voce mentale che mi detta quello che debbo scrivere, nient?altro! Come spesso ho ripetuto la mia potrebbe esser definita una sorta di ?scrittura automatica? e dato che la mia mente va sempre pi? veloce delle mie mani sulla tastiera, non posso ascoltare altro se non quella, altrimenti mi distraggo e rischio di perdere per sempre parti importanti di discorso.  

3-Nel panorama culturale  attuale, appiattito da televisione, media, musica, cinema ecc.,  a mio avviso il mondo della narrativa ne rappresenta uno dei pochi tratti dignitosi insieme al teatro. Ne ? convinta anche lei?

Il panorama mediatico e comunicativo oggi, sembra fatto su misura per ?chi sente ma non ascolta?, se solo ci soffermassimo un attimo a prestare pi? attenzione a quanto ci ripropinano ogni giorno, forse spegneremmo per sempre la televisione ed il nostro edicolante di fiducia ci darebbe per dispersi. A mio avviso ? sempre meglio un buon libro, ma visto una recente statistica dei lettori incalliti in Italia, solo l?1%, forse non tutti siamo della stessa idea e forse io ho sbagliato mestiere, se ne avessi avute le fattezze mi sarebbe convenuto fare la Show girl!  

4-Ho letto di lei che ha vissuto a Massa Carrara, citt? che ama moltissimo. Pensa che esista un posto dove una scrittrice riesca a scrivere con maggiore fluidit?? Crede che un luogo piuttosto che un altro, possa influire sulla sua creativit??

Lo credo fermamente ed io ne sono l?esempio pratico in piena regola. La Versilia, che a malavoglia ho dovuto lasciare, mi ha ispirato moltissimo e portato fortuna; i mesi di passaggio che sono seguiti, ad oggi quasi un anno, ho dovuto forzatamente reputarli per me ?un anno sabbatico?. Mi sono accadute nel frattempo altre cose interessanti, e diciamo che avendo avuto modo di tirare un po? il fiato ho potuto raccogliere i frutti di quanto in precedenza seminato, ma per riprendere a scrivere e creare, per quello debbo aspettare di riprendermi prima la mia vita, e di ricrearmi su misura il mio angolo nascosto ed invalicabile di  mondo. Ma ormai ci siamo quasi, la cocente attesa di ci? ? quasi finita, difatti a giorni un nuovo tremendo e spero definitivo trasloco, pende sulla mia testa come una spada di Damocle.

5-Ne "La dama bianca", tratta di un fantasma. Ha mai immaginato un suo personaggio in un altro contesto? Se un personaggio passa indenne lo spazio temporale, quel personaggio funziona davvero, oppure ci sono dei personaggi legati a quel particolare ambiente o esclusivamente a quel tempo. Lei che ne pensa?

Io e lei siamo volenti o nolenti legati ad un certo ambiente, i personaggi di una storia pure ! La Dama Bianca, pur essendo un?eterea apparizione, per cos? dire ? un personaggio reale, della cronaca e non immaginario. Come reali sono i personaggi di ?Il messaggio degli Angeli? dove i protagonisti siamo io e mio marito; quelli di ? I Sogni in un baule ? dove i protagonisti veri-reali sono i  miei nonni ; proprio come, ancora, ne? ?Il vestito celeste? dove la protagonista ? una ragazzina di 16 anni, oggi mia nonna. Tutti gli altri miei personaggi ? irreali ? ma per me realissimi, nascono e si muovono nello stesso contesto in cui essi stessi hanno voluto nascere e vivere. Io li ho solo aiutati a muoversi ed a districare le loro vicende in tali ambiti. Io sono il loro portavoce e sono loro che hanno permesso il mio ingresso nel loro strabiliante mondo. In ?un tuffo nel passato? la famiglia Ferrisi e Nonna Adele vivono le loro vacanze estive in una splendida tenuta sul lago, se solo sapeste come ? bello quel luogo, la prima volta che con la mente vi sono stata ospitata ? stata per me una vera sorpresa di meraviglia; in ? Caf? deuxi?me fois ? i protagonisti sono Giulio e Sara che per la prima volta si incontrano al ?Caf? Deuxi?me fois ?, per poi rincontrarsi incredibilmente su un treno deragliato e dar cos? futuro continuo a quel loro primo incontro! In ? Volo 757 i protagonisti sono i 90 bambini morti a bordo sul Lago di Costanza, ricordate? In ? il funerale ? ? uno strano, simpatico e geniale conte Mario Monti che sulle orme de? ? Il fu Mattia pascal ? ce le far? vivere delle belle ; In ? Ultima lettera ? Gervaso guidetti ? un giornalista che si stacca completamente dal mondo perentorio dela cronaca per seguire la sua vera essenza di uomo ; In ? Vite parallele ? Silvia e fabio, marito e moglie, entrambi all?interno della loro casa, non riescono ad incontrarsi perch? in una delle stanze al piano di sopra si ? incredibilmente aperto uno ? stargate ? che fa loro vivere delle ? vite parallele ?, appunto, ma uno all?insaputa dell?altra??Insomma a parte i personaggi reali e gli irrreali, eppur cos? reali, pensate veramente che possa essere stata io l?artefice delle loro vite? O questi personaggi cos? veri esistevano gi? ed attendevano solo qualcuno, come me che desse loro voce?

6-In "Destini" lei fa una premessa:  ?Ci si stupisce a volte di quanti turbinosi giri, possa fare una Vita prima di giungere sulla soglia del proprio ?compiuto? Destino.? A proposito di questo, molte persone frequentano cartomanti, diventano maniache di oroscopi e segni zodiacali. Lei crede che nella maggior parte dei casi, si resta ad "attendere" il proprio compiuto destino per paura di vivere o semplicemente per insoddisfazione?

La raccolta ?Destini? inizialmente era solo ?un contenitore? dove io riponevo i miei racconti che man mano scrivevo per partecipare e poi fortunatamente anche vincere ai vari concorsi letterari nazionali. Solo dopo, mi sono io stessa resa conto che tra tutti questi racconti c?era e c?? un filo conduttore ?il destino?, cos? la raccolta-contenitore ? diventato un vero e proprio libro, (ora in fase di pubblicazione e spero presto in tutte le librerie italiane), con il suo nome proprio ?Destini?, la sua copertina, la sua dedica, la sua premessa, prefazione e conclusione. Io credo nel Destino e nel Libero Arbitrio dell?uomo, due terminologie che potrebbero sembrare in contraddizione e che sono invece indistricabilmente legati l?uno all?altro. Per quanto riguarda cartomanti, maghi, stilatori di oroscopi, c?? proprio un racconto in ?Destini? che si intitola ?La vecchina? (storia  a me realmente accaduta) ed un mio Pensiero-Poesia (contenuta in ?Sentimento Nuovissimo?) che contraddittoriamente al racconto citato, mi ha fatto scriver ci?, ve la cito:

?Il giardino dei Tarocchi?

Stolto colui,
che vuole
da subito sapere,
tra fiori taroccati
si mise a sedere.
>
>

Se un giorno,
d?avvero,
giungessimo a conoscenza,
di ci? che ci attende,
forse ancor di pi?
potremmo amare la Vita
o rimpiangere di essere nati !


Monia Di Biagio.


7- Una domanda curiosa: le ? mai capitato, riguardo ad un suo personaggio, di aver preso spunto da un familiare o un conoscente? Se s?, ? accaduto che questi restassero, poi, inibiti di fronte a lei?

S?. Come ho detto prima i miei nonni. Mio nonno ? dipartito nel 1992, Lui mi avrebbe voluto Medico Chirurgo, ma io svengo di fronte il mio stesso sangue, spero sia comunque soddisfatto di avere una nipote Senatrice Accademica Letterata?.ma mia nonna ancora vivente, gioisce ad ogni racconto che le dedico e scrivo su di lei. Perch? ne ha di storie da raccontare, essendo lei vissuta in uno dei periodi pi? faticosi e tristi della storia Italiana quella della Grande guerra. La sua inibizione si ? fermata nel momento in cui ha dovuto affrontare questo stesso periodo storico per cui, quando, su di lei ho scritto ?Il vestito celeste? ed ?I sogni in un baule?, si ? un po? sentita come la protagonista di un film, ed ? cos? che l?hanno presa anche i suoi compaesani ai quali era gi? nota, ma che la fermavano per chiederle se le narrazione di quei fatti fosse proprio cos? dannatamente reale, quando il secondo racconto ? uscito su il giornalino ?il tuo paese?. Sono certa che le ha fatto piacere, l?ho visto dal suo sguardo e dal suo sorriso. Ed ha fatto piacere anche a me renderla cos? felice, per aver scritto su di una storia che lei considerava di poca importanza e che invece si ? dimostrata agli occhi dei pi? cos? straordinaria.  

8- Mi collego alla domanda precedente: una scrittrice ? sempre alla ricerca di spunti, fotogrammi o frasi particolarmente profonde, oppure c'? il momento nel quale si stacca la spina? In sostanza, il quotidiano o minimale che dir si voglia, ? narrativa?

La vita stessa ? spunto, ? narrativa. Il diario segreto delle bambine o il diario di bordo di un comandante pur riportando solo fatti giornalieri sono narrativa. Vivere il quotidiano come fantasia, e la fantasia come quotidiano, significa gi? scrivere nella nostra mente. Dopo bisogna avere la voglia, la coerenza, la capacit? di mettere il tutto nero su bianco. Non per esser ripetitiva, ma ?Destini? raccoglie, racconti onirici, fantastici e di vita realmente vissuta. Questo significa che si pu? scrivere su tutto. Nei momenti in cui si ?stacca la spina? ? perch? questo tutto non ci parla pi?. Al contrario se quei fotogrammi quotidiani o immaginari ci solleticano la mente, poi trascriverli ? facile!

9- Ho letto in una sua intervista che ? stata "La dama bianca" a cercare lei ed a trovarla. Al di l? della comune passione per le tematiche pirandelliane, crede che ci sia veramente un "destino" artistico anche per i personaggi? Cio?, un autore "scriver? prima o poi?" quella tal cosa perch? solo lui poteva scriverla?

Forse per me ?La Dama Bianca? come dice lei ? gi? ?quella tal cosa perch? solo lui poteva scriverla?!
Tra l?altro questa domanda credo ben riassuma quello che realmente ? il mio Libro ?La Dama Bianca? ed il perch? lei abbia cercato proprio me. Come spiegavo recentemente alla presentazione del mio libro che ho tenuto a Canazei sulle Dolomiti: la mia ultima fatica letteraria, tratta di un vero e proprio mistero, tutto Italiano e forse, ancora tutto da scoprire. Argomento su cui non hanno scritto in molti...A dire il vero per ora siamo solo in due, forse tre (compresa Grazia Deledda che vi scrisse una sola novella), ovvero io e Lord Alfred Tennyson che nel 1887 scrisse appunto "The Lady of Shallott" opera meglio conosciuta nel mondo come "The white Lady" appunto! Sulla copertina del mio libro, come potr? notare, ho difatti voluto fortemente proprio l'effige della Dama Bianca, la unica esistente, quella che si trova al Tate Gallery di Londra, dipinta nel 1888 da John Waterhouse, rimasto per l'appunto estremamente affascinato dalle pagine di Tennyson.

Questo mio libro, che io amo definire un "saggio romanzato", prende spunto dall' eterea apparizione d'un affascinante fantasma, quello della Dama Bianca, appunto, in una calda estate di tre anni fa nella citt? di Massa, bagnata dal Tirreno mare ed all'ombra delle Apuane, dove io andai ad abitare e non a caso, visto il titolo, (omaggio a Pirandello, ma non solo) ?La Dama Bianca: storia di un fantasma in cerca d?autore? che appariva proprio nella via dove ben presto scoprii si diceva vedessero l?ormai trapassata bella Dama d?altri tempi! Molto probabilmente quindi come i Mass Media (quotidiani locali e nazionali e Tv) vogliono lasciare intendere ora, quella bella signora dai capelli biondi, lunghi, sciolti sulle spalle ed un lungo abito sempre rigorosamente bianco, era veramente: "Un Fantasma in cerca di Autore"! Come io ho incontrato questa eterea figura, ammesso che io l?abbia ?fisicamente? incontrata, per?, non posso svelarvelo, ? scritto nelle primissime pagine del libro.....eh,eh! Posso per? di certo anticiparvi che le argomentazioni da me trattate non si fermano a codesta strana e misteriosa apparizione anzi, proprio quest'ultima prendono spunto un turbinio di argomentazioni tra l?altro di un certo interesse letterario e culturale, come: Filosofia, Storia, Archeologia, Storia delle Religioni, Letteratura Classica, Letteratura Scientifica, Misteri dell'Universo, Parapsicologia e non ultima l'Ufologia! Tutti argomenti che ho trovato lungo il mio cammino, posti gi? l? in bella mostra io non ho dovuto far altro che raccoglierli e metterli nero su bianco, intervistando coloro, che con "la Dama Bianca" si sono, per cos? dire "scontrati" veramente! Tre sono i Testimoni oculari pi? importanti: un Parapsicologo, una Sensitiva ed un Ufologo! Basta vi ho rivelato gi? troppo! Non mi resta quindi che augurami ed augurarvi che sia per voi una gradita ed interessante lettura!

10- Pi? che un consiglio ai giovani scrittori, vorrei che concludesse con un consiglio per i lettori. Cosa deve possedere un racconto per definirlo onesto?

Il rapporto diretto, sincero con il lettore. Ovvero sentirsi mentre si scrive ?il cantastorie di turno? e non lo ?scrittore che tutto gi? sa??.Difatti se, ancora a proposito de? ?La Dama Bianca?, ho deciso sin da subito di scrivere un ?saggio romanzato?, ? stato proprio per evitare di sottoporre al lettore uno di quei testi barbosi, pieni di nozioni e basta, quali spesso sono i saggi! ?Saggio romanzato? a mio avviso ed io in questo senso lo uso, significa semplicemente che si sta comunque leggendo un saggio, ma la mia presenza continua e di dialogo con il lettore, a tratti anche ironico, proprio come se stessi raccontando una bella favola, lo rende romanzo! E questo si capisce subito sin dalla prefazione, dove appunto scrivo che mi immagino un bel caminetto acceso e scoppiettante ed io ?cantastorie di turno? che racconto questa strana storia, fin gi? alle conclusioni dove saluto dicendo che spero essere stata di buona compagnia. Quindi la parte romanzata ? sempre presente dall?inizio alla fine, ci? non toglie che le informazioni che vengono date riguardino pienamente la saggistica: parlare di Storia delle Religioni, Filosofia, Psicologia e parapsicologia, Universi Paralleli, Archeologia, O.O.P.art (out of place artifacts), di Zed, di miti, di Leggende, di Maya e linee Nazca, di crop circles, sino appunto all?ufologia??in forma romanzata, come io fortemente l?ho voluta, sin dall?inizio, non ? semplice, e certo per me ? stato un durissimo ma soddisfacente ?dispendio di energie?. In pratica ed in conclusione, la scelta ?, quando si inizia a scrivere qualcosa, che potrebbe essere annoverata tra la saggistica, dove ? appunto annoverata la mia ?Dama Bianca?: mi metto in cattedra e faccio il professore parlando di questo e di quello ed annoiando a morte chi mi ascolta seppur parlo di cose a mio avviso interessantissime, oppure mi siedo fianco a fianco al lettore, e stile Decamerone, inizio a raccontare la mia storia? Io ho scelto la seconda via! E da subito ho capito che sarebbe stata quella che mi avrebbe impegnato di pi?, perch? non stavo scrivendo solo un saggio, ma anche un romanzo al tempo stesso: di qui la definizione di ?Saggio romanzato?! Di qui il contatto diretto con il lettore, di qui, anche e come la definisce lei, l?onest? di questo libro, e certamente di tutti gli altri che scriver?.

Grazie.

Grazie a Lei Enrico per questa bella, accattivante, interessantissima intervista alla quale cordialmente ha voluto sottopormi per i nostri Amici-Lettori.

*********

Caramente,
Monia Di Biagio & Enrico Mattioli
per nuoviautori.org
Ultima modifica di carlo il 15/12/2008, 12:06, modificato 1 volta in totale.
aramente,
Monia Di Biagio.

Sito http://digilander.libero.it/moniadibiagiodgl/
Forum http://moniadibiagio.mastertopforum.com

"Amor vincit omnia, Mors omnia solvit"
Rispondi