Stefano Lorefice (di lisa massei)

Le interviste di NA a cura di M. Di Biagio e L. Massei
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carlo
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Stefano Lorefice (di lisa massei)

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INTERVISTA A STEFANO LOREFICE


1. Ciao Stefano che ne dici di iniziare con una breve presentazione di te stesso?

Mi occupo di scrittura, vivo praticamente in Francia.

2. In che modo ti sei avvicinato alla scrittura, come, quando e perch?? Come ti senti dopo aver scritto?

Mi sono avvicinato alla scrittura in modo naturale, con una penna ed un foglio bianco da riempire? poi mi sono reso conto che c?era tutto un discorso da fare prima di metterci segni neri? sul bianco; ma questo dopo molto tempo che riempivo il foglio di cazzate?
Dopo aver scritto, in genere, mi sento svuotato. A volte, invece, non mi sento niente, segno che ho scritto manfrine, almeno per me.

3. Hai all?attivo 3 pubblicazioni? ti va di parlare di queste esperienze? Come le hai vissute? C?? chi dice che pubblicare ? semplice vanit?, tu cosa ne pensi?

Beh, delle belle esperienze indubbiamente, le ho vissute con stupore e piacere all?inizio, adesso in silenzio. Pubblicare ? vanit?? L?arte? ? anche vanit?, s?, ma la vanit? non ? semplice? altrimenti saremmo tutti artisti.

4. Da quali autori ti senti maggiormente influenzato?

Paolo Conte, Franco Battiato, Giorgio Gaber, Carmelo Bene, Stefano Dal Bianco, Ermanno Krumm. Ma non so fino a che punto siano effettive influenze, certo ? che il loro lavoro mi affascina.    


5. Il tuo primo libro di poesie ? quello che mi ha maggiormente colpito, nelle pubblicazioni successive invece ho avvertito delle ?forzature?, non so come spiegare, come se tu non stessi pi? scrivendo con la mente del tutto ?libera? ma fossi in qualche modo legato al pensiero del lettore? che ne pensi?

Il ?pensiero del lettore? non mi ha mai aiutato a scrivere un libro, magari?

6. ?L?autore ? Dio, il lettore ? un Dio diverso: il libro ? un tempio. Levatemi dal cazzo quei codici a barre, e tutto quel ciarlare di codici a barre e libri da vetrina o da copertina. Levatemeli di dosso. Io non sono un codice a barre. Io non sono una scheda promozionale. Io non sono un impaginatore. Io sono un creatore. E non intendo pi? ingrassare nessuno con le mie creazioni: cos? sar? per chi rimarr? con me. Questo sistema deve morire?.
Gianfranco Franchi, Lankelot.com, ha scritto queste parole in un suo editoriale, cosa ne pensi?


Mi piacciono gli idealisti, ma oggi di Dei ce ne sono gi? abbastanza.


7. In che modo hai promosso i libri pubblicati? Hai fatto delle presentazioni? Come ti senti quando devi confrontarti con il pubblico?

Ho letto ad alcune presentazioni, alla radio ecc? sia per quanto riguarda la poesia che per quanto riguarda la prosa; e non ho alcun problema nel confrontarmi col pubblico, anzi, ? una cosa che mi piace, e mi stimola. Dove m?invitano a leggere io vado.

8. I tuoi libri hanno di sfondo rapporti uomo-donna, talvolta vissuti con ironia altre con sofferenza. Cos?? che rende cos? complicato vivere un rapporto sereno con l?altro sesso, secondo te?

Sicuramente il mio fegato ne giover?, quando riuscir? a capirlo.


9. Quanto ? importante per te ricevere commenti e critiche da parte di chi ti legge?

Per me ? importante innanzitutto scrivere, sentirmi bene, cercare di evitare il traffico di Milano quando passo in tangenziale? ovviamente una critica negativa mi colpisce, spinge a chiedermi il perch?? di conseguenza a mettermi in discussione? ma non sempre a migliorarmi: a volte mi fa andare soltanto di traverso il caff?.

10. Dopo due libri di poesia ne hai pubblicato uno di racconti? a cosa ti senti pi? vicino, alla poesia o alla narrativa?

Alla poesia, anche se alla narrativa devo molto.


11. l?autodistruzione dei tuoi personaggi sembra vissuta come una cosa di cui non ci si pu? liberare. La difficolt? di vivere, lavorare e dividersi con gli altri?

Beh, ti riferisci ai personaggi di Cosmo? certamente ? un cercare di riportare su carta ci? che da osservatore ho potuto vedere, io mi sono limitato a parlarne, cercando di mettere in risalto l?assurdo dell?adesso.

12. Credi in Dio?

Credo che la vera fregatura sarebbe essere di passaggio per al massimo un secolo? e poi finire in niente?


13. Un film, un colore, un libro?

?Brancaleone?, Blu,?Dance Dance Dance? Murakami..


14. Ti piace viaggiare? Pensi che dai viaggi si possa trarre ispirazione per scrivere?

Pi? che viaggiare m?? piaciuto, quando ne ho avuta la possibilit?, vivere con la gente del posto, fra la gente del posto, vivere ?da gente del posto?; questo per me ? arricchente e pu? dare ispirazione. Il girare il mondo a vedere ci? che il mondo ha preparato per i turisti non mi piace poi tanto.


15. Se dovessi dare un consiglio ad un esordiente che si affaccia per la prima volta nel panorama dell?editoria, cosa gli diresti?

Prepara lo zaino, che il viaggio ? lungo? e nessuno aspetta nessuno.

16. Cosa ne pensi di piccoli editori a pagamento, agenzie letterarie e corsi di scrittura? Pensi che siano dei mezzi giusti, che possono servire? Tu in che modo ti sei affacciata nel mondo dell?editoria prima di trovare la tua casa editrice?

Penso che il talento non si possa imparare, ma si possa imparare a scrivere decentemente con un corso di scrittura, se si ha talento... che un ottimo agente possa aiutare, uno pessimo possa rovinare, che un editore a pagamento, intendo quello che chiede contributi perch? manca di un capitale sostanzioso da investire, sia uguale ad uno non a pagamento, se distribuisce, promuove, fa editing? se s?interessa insomma (ma sospetto che sia specie rara), invece ? da evitare se intasca e latita? il discorso ? piuttosto complesso: prima di dare soldi ad un editore, bisognerebbe fare un giro nelle librerie e chiedere se ? almeno reperibile, vedere se partecipa alle fiere librarie principali in Italia, quale ? la qualit? delle sue pubblicazioni? insomma cercare di capire con chi si ha a che fare? purtroppo il mercato del libro, essendo un mercato, ha dei pro e dei contro.  

17. C?? chi sostiene che i libri sono solo marketing, quindi non conta il talento di uno scrittore, come ? scritto un libro, se ? valido o no? ma solo saperlo promuovere e vendere. Sei d?accordo?

Bah, io mi occupo di scrivere? se poi conosci qualcuno che pu? farmi vendere milioni di copie? presentamelo? sia mai?


18. La cosa che pi? ami e pi? odi del tuo paese?

L?immenso patrimonio culturale, l?immenso debito pubblico.

19. Stai scrivendo qualcosa di nuovo? qualche anticipazione?

Uscir?, non so quando nel 2006, la mia terza silloge di poesia ?L?esperienza della pioggia? per l?editore Campanotto. Un paio di racconti inediti dovrebbero uscire per altrettante raccolte di pi? scrittori, mentre per un vero e proprio libro di narrativa mio, bisogna attendere ancora un poco, poi?si vedr?.

20. ? giunta la fine? fatti tutta la pubblicit? che vuoi?

Segnale orario.


Lisa Massei ? Mielenero
15/02/06
Ultima modifica di carlo il 15/12/2008, 11:59, modificato 1 volta in totale.
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