Cattelan
Inviato: 01/06/2007, 11:12
[quote=""hombre sincero""]
Se ci voltiamo di qualche lustro e scorriamo i vari movimenti e i vari nomi dal salone dei rifiutati impressionisti alle combustioni, dai segni marcati espressionisti ai buchi dei concetti spaziali, dalle scopate di koons al monocromo assoluto, dal ready-made al teatro delle orge e dei misteri, dall'interpretazione dei sogni e le traduzionia utomatiche alle masturbazioni di Egon Shiele, alle "brutture" di Dubuffet...
vediamo che molti tentativi espressivi del passato vennero a suo tempo censurati, segati, attaccati,
poi, il tempo, ha contribuito a farli capire, a far digerire e successivamente apprezzare una nuova estetica, un nuovo punto di vista.
:shock:[/quote]
sono totalmente d'accordo con te. voglio andare olre il discorso cattelan.
sono parecchi anni che studio la storia dell'arte e di fronte a tutti questi movimenti artistici non c'è altro da are che prenderne atto. il punto è che oggi come oggi, per fare un esempio, si continua a propinare un comportamento atecnico solo perchè l'ha fatto il dadaismo nel 900. ma quando lo faceva duchamp con il suo ready made aveva un senso, oggi......
sono convinto che, nella maggior parte dei casi, l'arte oggi viva per se stessa.
mentre dovrebbe essere una forza che agisce nella società per cambiarla, vedo troppo spesso che è un copia-incolla di tutto quello che dovrebbe essere trasformato.come disse Giulio Carlo Argan: «L’arte contemporanea non è tale soltanto perché ‘è’ l’arte del nostro tempo, ma perché ‘vuole’ essere del proprio tempo: contemporanea e partecipe, in senso positivo o negativo, della situazione non soltanto politica ma culturale». ecco io penso che l'artista abbia questa responsabilità. il suo ruolo può essere quello di salvare e promuovere quel poco di umanità che resta in un mondo disumanizzato.
per tornare a cattelan,
la provocazione può andare anche bene, ma non so fino a che punto raggiungere quel tipo di obiettivo che personalmente mi pongo (arte umanizzante in un mondo disumanizzato)
dico questo ovviamente dal mio punto di vista, da quelli che sono i miei ideali. cattelan rimane comunque un artista di un certo calibro.
Se ci voltiamo di qualche lustro e scorriamo i vari movimenti e i vari nomi dal salone dei rifiutati impressionisti alle combustioni, dai segni marcati espressionisti ai buchi dei concetti spaziali, dalle scopate di koons al monocromo assoluto, dal ready-made al teatro delle orge e dei misteri, dall'interpretazione dei sogni e le traduzionia utomatiche alle masturbazioni di Egon Shiele, alle "brutture" di Dubuffet...
vediamo che molti tentativi espressivi del passato vennero a suo tempo censurati, segati, attaccati,
poi, il tempo, ha contribuito a farli capire, a far digerire e successivamente apprezzare una nuova estetica, un nuovo punto di vista.
:shock:[/quote]
sono totalmente d'accordo con te. voglio andare olre il discorso cattelan.
sono parecchi anni che studio la storia dell'arte e di fronte a tutti questi movimenti artistici non c'è altro da are che prenderne atto. il punto è che oggi come oggi, per fare un esempio, si continua a propinare un comportamento atecnico solo perchè l'ha fatto il dadaismo nel 900. ma quando lo faceva duchamp con il suo ready made aveva un senso, oggi......
sono convinto che, nella maggior parte dei casi, l'arte oggi viva per se stessa.
mentre dovrebbe essere una forza che agisce nella società per cambiarla, vedo troppo spesso che è un copia-incolla di tutto quello che dovrebbe essere trasformato.come disse Giulio Carlo Argan: «L’arte contemporanea non è tale soltanto perché ‘è’ l’arte del nostro tempo, ma perché ‘vuole’ essere del proprio tempo: contemporanea e partecipe, in senso positivo o negativo, della situazione non soltanto politica ma culturale». ecco io penso che l'artista abbia questa responsabilità. il suo ruolo può essere quello di salvare e promuovere quel poco di umanità che resta in un mondo disumanizzato.
per tornare a cattelan,
la provocazione può andare anche bene, ma non so fino a che punto raggiungere quel tipo di obiettivo che personalmente mi pongo (arte umanizzante in un mondo disumanizzato)
dico questo ovviamente dal mio punto di vista, da quelli che sono i miei ideali. cattelan rimane comunque un artista di un certo calibro.