Mozart Wolfgang Amadeus

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Wolfgang Amadeus Mozart
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Wolfgang Amadeus Mozart, nome di battesimo: Johannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756 - Vienna, 5 dicembre 1791), ? stato un compositore austriaco a cui ? universalmente riconosciuta la creazione di opere musicali di incommensurabile valore artistico.

Viene annoverato tra i geni della musica. Dotato di raro talento, manifestatosi precocemente, mor? a trentacinque anni di et? lasciando pagine indimenticabili di musica sinfonica, da camera, musica sacra e operistica.

I quattro nomi che furono dati al bambino si giustificano cos?: Johannes Chrysostomus, perch? il 27 gennaio, secondo il calendario cattolico, era intitolato a San Giovanni Crisostomo, patriarca di Costantinopoli e patrono degli oratori; Wolfangus, in onore del suo nonno paterno, Wolfgang Nikolaus Pertl; Theophilus (Gottlieb, in tedesco), in onore del padrino, Johann Gottlieb Pergmayr, commerciante e consigliere civico. In seguito l'ultimo nome venne mutato nel pi? armonioso Amadeus, che ? la traduzione latina del greco Theophilus. Ma intanto il bambino fu chiamato affettuosamente "Wolferl".

Biografia

L'infanzia a Salisburgo

La notizia della nascita di Wolfgang venne data dal padre Leopold in una lettera del 9 febbraio ad un amico di Augusta, Johann Jakob Lotter:

   "Ti informo che il 27 gennaio, alle otto della sera, la mia cara moglie ha dato felicemente alla luce un bambino. Si era dovuta rimuovere la placenta e perci? ella era estremamente debole. Ora invece, grazie a Dio, sia il bimbo che la madre stanno bene. Il bambino si chiama Johannes Chrysostomus Wolfangus Theophilus".

La famiglia del piccolo Wolfgang era costituita da altre tre persone: il padre Leopold, un uomo dal carattere austero, permeato di ideali illuministi, schivo e sprezzante, che all'epoca ricopriva l'incarico di compositore di corte e insegnante di musica al servizio dell'arcivescovo Anton Firmian; la madre Anna Maria, una donna semplice, dal carattere sereno e scherzoso; la sorella Maria Anna detta Nannerl, nata cinque anni prima di lui, il 30 luglio 1751, e a sua volta straordinariamente dotata per la musica.
I coniugi Mozart avevano avuto in precedenza altri cinque figli, ma erano tutti morti in tenerissima et?.

Genio precoce

Non si sa molto dei primissimi anni di vita di Mozart. ? per? certo che egli venne in contatto con la musica assai presto. Quando infatti il padre cominci? a impartire alla sorella di otto anni le prime lezioni di clavicembalo, il piccolo Wolfgang, che di anni ne aveva tre, dimostr? immediatamente uno spiccato interesse per la musica. Il bimbo infatti amava trascorrere ore intere a strimpellare sulla tastiera.

Leopold riun? gli esercizi che dava da studiare alla figlia in un libretto che intitol? Pour le clavecin, ce Livre appartient ? Mademoiselle Marie-Anne Mozartin (1759).

Dagli appunti di Leopold si viene a sapere che Wolfgang era gi? in grado di utilizzare questa raccolta di esercizi. Il fatto ? confermato anche da una successiva lettera scritta dalla sorella:

   "Quando Wolfgang ebbe quattro anni, nostro padre inizi? a insegnargli alcuni minuetti. A Wolfgang occorreva solo mezz'ora per eseguirli perfettamente. Fece progressi cos? straordinari che gi? a cinque anni componeva brevi pezzi, che poi suonava al padre perch? questi li trascrivesse."

Anche molte altre persone che conobbero il piccolo Mozart rimasero sbalordite dalle sue capacit?, lasciandone trepide testimonianze.

Vi sono testimonianze (non tutte vere, come la seguente) che raccontano come la genialit? di Mozart si era manifestata gi? quand'era bambino.

Johann Andreas Schachtner, trombettista della corte di Salisburgo e amico della famiglia Mozart, scrisse in una lettera di aver visto il bambino, di appena quattro anni, tutto intento a scarabocchiare su un foglio di carta un abbozzo di concerto:

   "All'inizio ridemmo di questo pasticcio; poi il padre rimase a lungo assorto nella lettura del foglio, finch? gli caddero lagrime di meraviglia e di gioia. Guardi Schachtner, mi disse, come tutto sia corretto: peccato che non se ne possa far nulla, perch? ? cos? difficile che nessuno sarebbe in grado di suonarlo".

In realt?, questo fatto ? impossibile, perch?, quando cominci? a comporre, il piccolo Wolfgang non componeva a tavolino, ma eseguiva i suoi pezzi al clavicembalo o li canticchiava, in modo che il padre, pi? esperto, potesse trascriverli. Inizi? a scrivere da solo quello che gli veniva in mente all'et? di otto anni.

Mozart in Italia

Nel 1769 Wolfgang viaggi? con il padre per l'Italia, soggiornando a Milano, Verona, Venezia, Bologna, Roma e Napoli.

Mozart arriv? a Milano il 23 gennaio 1770, invitato dal conte Firmian. Aveva quattordici anni ed era accompagnato dal padre Leopold.
Prima di arrivare a Milano aveva visitato alcuni teatri come quello di Cremona e di Mantova, riportando le sue impressioni nelle lettere che scrive alla sorella:

   "Anche l? c'? stato un Crudescer, che ad ogni piroetta lasciava andare una scoreggia ...".

Padre e figlio alloggiano alla foresteria del Convento di San Marco, in zona Brera. Qui si pu? ancora trovare una lapide che racconta l'evento, anche se ? situata in un luogo sbagliato, in quanto il convento fu abbattuto e sostituito dal Liceo Parini.

In queste giornate partecipa al carnevale ambrosiano, assiste ad una esecuzione capitale e suona l'organo della chiesa.

Il soggiorno milanese diventer? una importante esperienza formativa e rimarr? a Milano per quasi un anno della sua breve vita. Incontr? musicisti (Adolf Hasse, Niccol? Piccinni, Giovan Battisti Sammartini e forse anche Giovanni Paisiello), cantanti (Caterina Gabrielli) e scrittori (Giuseppe Parini, che scrisse per lui alcuni libretti).
Hasse rimase molto colpito dalle capacit? del ragazzo, tanto che disse:

   "Questo ragazzo ci far? dimenticare tutti".

A Milano ebbe anche la sua prima infatuazione.

Nella passione per il castrato Venanzio Rauzzini, si mescolarono arte e sentimenti. Per lui Mozart scrisse il mottetto Exultate Jubilate.
Compose qui il suo primo vero lavoro teatrale, Mitridate, Re di Ponto. Nella citt? meneghina scopr? per la prima volta il clarinetto, che si diffuse in Austria pi? tardi.
Lasci? Milano il 15 marzo 1770, per tornarvi pi? volte.

Arrivato a Lodi, sulla strada per Parma, scrisse le prime tre parti, Adagio, Allegretto e Minuetto, del quartetto KV80, completato con il Rond? che scriver? pi? tardi, forse a Vienna (1773) o a Salisburgo (1774). Torner? a Milano per rappresentare le sue opere liriche. L'ultima a debuttare in un teatro italiano fu il Lucio Silla, nel 1772.

A Bologna prese lezioni di contrappunto da padre Martini. Il Papa gli confer? lo Speron d'oro. Mozart sper? di rimanere a Milano quale compositore di corte, ma le sue aspettative furono frustrate da Maria Teresa d'Austria:

   ?Non capisco perch? avete bisogno di un compositore o di gente inutile ... Avvilisce il servizio quando si tratta di gente che viaggia per il mondo come pezzenti; Mozart inoltre ha una grande famiglia?.

Il padre Leopold, avvezzo a queste situazioni, gi? il 17 febbraio 1770 scriveva ?Dall'Italia non pu? venir fuori granch?. L'unico mio piacere ? che qui si ? meglio desiderati e meglio capiti, e che gli italiani riconoscono quel che Wolfgang vale?. Wolfgang ricorder? il tempo trascorso in Italia in una lettera al padre dell'11 ottobre 1777: ?In verit? non ho mai avuto tanti onori, non sono mai stato cos? stimato come in Italia?.

Malattia e morte

La malattia e la morte di Mozart sono stati e sono tuttora un difficile argomento di studio, oscurato da leggende romantiche e farcito di teorie contrastanti.
Gli studiosi sono in disaccordo sul corso del declino della salute di Mozart, in particolare sul momento in cui Mozart divenne conscio della sua morte imminente e se questa consapevolezza influenz? i suoi ultimi lavori.

L' idea romantica sostiene che il declino di Mozart fu graduale e che la sua prospettiva e le sue composizioni declinarono anch' esse in ugual misura. Al contrario qualche erudito suo contemporaneo sottoline? come Mozart nell' ultimo anno fosse di buon umore e che la sua morte fosse inattesa al punto di shoccare la sua famiglia e i suoi amici.
La tomba di Mozart rimane ignota; la sua musica ? il suo monumento.

Anche l?effettiva causa del decesso di Mozart ? materia di congettura. Il suo certificato di morte riporta ?hitziges Frieselfieber? (?febbre miliare acuta? o ?esantema febbrile?), una definizione insufficiente ad identificare la corrispettiva diagnosi nella medicina odierna. Sono state avanzate diverse ipotesi, dalla trichinosi all?avvelenamento da mercurio, alla febbre reumatica o, pi? recentemente, la sifilide. La pratica terapeutica del salasso, all?epoca diffusa, ? menzionata come concausa della morte.

Mozart spir? nella notte del 5 dicembre 1791, poco prima dell'una, mentre stava lavorando alla sua ultima composizione: il Requiem.
Al giovane compositore Franz Xaver S?ssmayr, allievo e amico di Mozart, fu affidato il compito di completare il Requiem. Non fu il solo compositore al quale fu affidato tale incarico, ma ? collegato ad esso pi? di altri a causa del suo rilevante contributo.

Secondo la leggenda, Mozart mor? squattrinato e dimenticato da tutti e fu seppellito in una tomba per poveri. In realt?, sebbene a Vienna non fosse ormai pi? ?sulla cresta dell?onda?, continu? ad avere un lavoro ben pagato a corte e a ricevere consistenti commesse dalle pi? disparate parti d?Europa, soprattutto da Praga. Restano molte sue lettere in cui richiede aiuto economico che testimoniano non tanto della sua indigenza quanto della sua inclinazione a spendere pi? di quel che guadagnasse.
Non fu seppellito in una fossa comune, come talvolta ? stato detto o scritto, ma in una normale tomba comunale conformemente alla normativa del 1783. Anche se al cimitero di St. Marx la tomba originaria ? andata perduta, in corrispondenza della sepoltura e nel Zentralfriedhof sono state collocate lapidi commemorative.

Nel 1809 Costanza spos? il diplomatico danese Georg Nikolaus von Nissen (1761?1826), il quale, essendo un fanatico ammiratore di Mozart, pubblic? diversi brani ? dal tenore scurrile ? da lettere del compositore e scrisse una sua biografia.


Mozart e gli altri

Mozart e Salieri

Nel corso degli anni nacque e si diffuse la leggenda secondo cui Mozart sarebbe stato avvelenato, per gelosia, dal compositore Antonio Salieri. Questa diceria, priva di fondamento, ha ispirato diversi artisti nel corso dei secoli.

Il poeta e scrittore russo Alexandr Sergeevič Pu?kin credette a queste voci, e nel 1830 scrisse Mozart e Salieri (precedentemente intitolato Invidia), un brevissimo dramma in versi, in cui un Salieri roso dalla gelosia commissiona all'odiato rivale Mozart un Requiem, con l'intento di rubarglielo, una volta avvelenato, e spacciarlo per suo. Per la trovata, l'autore russo si ispir? probabilmente al fatto che il Requiem di Mozart fu commissionato dal conte Fritz Von Walsegg, che infatti voleva spacciarlo per proprio durante le esequie della propria consorte.

In merito all'opera di Pu?kin si ? detto:

   ?Se Salieri non ha ucciso Mozart, di sicuro Pu?kin ha ucciso Salieri?1.

Il 25 novembre 1898, al Teatro Solodovnikov di Mosca, va in scena la prima dell'opera Mozart e Salieri del compositore russo Nikolaij Rimskij-Korsakov.
La musica ? ispirata e dedicata al compositore Dargomy??kij, mentre il libretto ? scritto da Rimskij-Korsakov stesso, basandosi sulla tragedia di Pu?kin, e come questa l'opera si divide in due sole scene.
La sera della prima, le variazioni sulla musica di Mozart sono eseguite dal pianista e compositore Sergej Rachmaninov.

? del 1978 un successivo adattamento della vicenda mozartiana: con Amadeus, infatti, il drammaturgo Peter Shaffer conquista i teatri di Londra.

La vicenda prende le basi del lavoro di Pu?kin e ne amplia la portata. Rimane l'invidia di Salieri e il Requiem commissionato da un uomo vestito di nero (Salieri mascherato), ma il tutto viene approfondito e, soprattutto, la narrazione avviene ad opera di Salieri stesso. Il testo subisce diverse modifiche, fino alla versione definitiva del 1981.

Nel 1984 il dramma di Shaffer viene portato al cinema da Milo? Forman con Amadeus, dove per? vengono ammorbiditi i lati negativi del personaggio di Salieri: anche se nella versione rimasterizzata del film del 2002 verranno ripristinate alcune scene "forti", il Salieri cinematografico (interpretato da F. Murray Abraham) ? decisamente meno "negativo" di quello del dramma di Shaffer.

   * 1 Citazione riportata da Maria Agostinelli in "Effetto Mozart"

Mozart e Haydn

Una grande amicizia e reciproca stima contraddistingue il legame che unisce Mozart ad Haydn nonostante quest'ultimo fosse di ben ventiquattro anni pi? anziano.
Non si ? possibile stabilire con certezza quando Mozart entr? in rapporti di amicizia con Haydn ma di certo si sa che nel 1785 i due musicisti erano intimi tanto da darsi del tu ed ebbero diversi incontri in casa dei fratelli Storace, avendo occasione e di parlare di musica e di eseguire insieme musica cameristica.

Si sa per certo che Mozart ebbe come intimo amico il fratello Michael Haydn e questo fatto sembra essere di non secondaria importanza per la conoscenza di Joseph. Altro fatto certo ? che Haydn, dalla residenza degli Esterh?zy, dove prestava servizio, si recava spesso a Vienna dove Mozart si era definitivamente trasferito nel 1781.
Ad Haydn non poteva sfuggire la grandezza di Mozart ma non concep? questo fatto oggettivo con ostilit? ed invidia, bens? ne raccolse i suggerimenti compositivi. E ci? avvenne anche per Mozart che pubblicamente rese nota la sua riconoscenza ad Haydn dedicandogli ben sei quartetti (K 387, K 421, K 428, K 458,K 464 e K 465) ed apprezz? per tutta la vita il compositore pi? di ogni altro musicista del passato o a lui contemporaneo.
Mozart compone i citati quartetti tra il 1782 e il 1785 e ci? rappresenta un'eccezione per un compositore che pi? volte si era trovato a scrivere concerti in poche ore e che a volte mandava a memoria la propria parte in quanto presente nella sua sola testa ma non ancora riportata su uno spartito.
La ragione ? semplice: i quartetti vennero scritti nel modo rivoluzionario che Haydn aveva inventato, pubblicando proprio nel 1871 i sei quartetti russi op. 33, la cui modalit? di composizione venne da Haydn stesso definita "nuova e speciale maniera". La "nuova e speciale maniera" era costituita dall'abbandono dei principi compositivi del settecento (nel quartetto ed in seguito nella musica da camera in generale) della melodia con accompagnamento per dare invece un ugual risalto alle quattro voci dell'organico che si trovavano ora a colloquiare in modo paritetico.
Bene Mozart aveva due problemi da risolvere, imparare a comporre nel nuovo modo e trovare quindi un proprio modo espressivo. Quale conseguenza della reciproca amicizia e stima alla posterit? vennero tramandate due opere parallele e immortali. La stima che Haydn aveva di Mozart sono ben descritte nelle parole che Haydn dice al padre Leopold: "Vi dico innanzi a Dio, da galantuomo, che vostro figlio ? il pi? grande compositore che io mi conosca, di nome e di persona. Ha gusto e possiede al sommo grado l'arte del comporre".

Anedottica

   * Nell'aprile del 1770 Mozart (allora quattordicenne), si trovava a Roma dove venne accolto alla corte papale. In quell'occasione pot? ascoltare nella Cappella Sistina il celebre miserere composto da Gregorio Allegri. Questo pezzo era cos? amato, apprezzato e gelosamente custodito che, pena la scomunica, non poteva n? essere copiato n? dato in lettura nemmeno per singole parti. Si narra che Mozart, dopo averlo ascoltato, fosse stato in grado di trascriverlo a memoria.


Opere liriche

   * Die Schuldigkeit des Ersten Gebots K 35 (solo la prima parte - perduta)
   * Apollo et Hyacinthus K 38 - (13 maggio 1767, Universita? di Salisburgo)
   * Bastien und Bastienne K 50 - (2 ottobre 1890, Architektenhaus, Berlino)
   * La finta semplice K 51 - (1 maggio 1769, Corte dell?Arcivescovo, Salisburgo)
   * Mitridate, re di Ponto K 87 (K.74a) - (26 dicembre 1770, Teatro Regio Ducale, Milano)
   * Ascanio in Alba K 111- (17 ottobre 1771, Teatro Regio Ducale, Milano)
   * Il sogno di Scipione K 126 - (1 maggio 1772, Residenza Arcivescovile, Salisburgo)
   * Lucio Silla K 135 - (26 dicembre 1772, Teatro Regio Ducale, Milano)
   * La finta giardiniera K 196 - (13 gennaio 1775, Redoutensaal, Monaco)
   * Il re pastore K 208 - (23 aprile 1775, Residenza Arcivescovile, Salisburgo)
   * Zaide K 344 (opera incompiuta) ? (27 gennaio 1866, Francoforte)
   * Thamos K?nig in ?gypten K 345 (cori e intermezzi musicali)
   * Idomeneo, ossia Ilia ed Idamante, K366 - (29 gennaio 1781, Court Theatre, Monaco)
   * Die Entf?hrung aus dem Serail K384 - (16 luglio 1782, Burgtheater, Vienna )
   * L'oca del Cairo K 422 (opera incompiuta) (1784, aprile 1860, Francoforte)
   * Lo sposo deluso, ossia La rivalit? di tre donne per un solo amante K 430 (opera incompiuta) (1784)
   * Der Schauspieldirektor K 486 (trad: L?impresario Teatrale) (7 febbraio 1786, Palazzo Sch?nbrunn, Vienna)
   * Le nozze di Figaro K 492 - (1 maggio 1786, Burgtheater, Vienna)
   * Il dissoluto punito o sia il Don Giovanni K 527 - (29 ottobre 1787, Teatro Nazionale di Praga)
   * Cos? fan tutte , ossia La Scuola degli Amanti K 588 - (26 gennaio 1790, Burgtheater, Vienna)
   * Die Zauberfl?te K 620 (trad. Il flauto magico, 30 settembre 1791, Teatro dei Wieden, Vienna)
   * La clemenza di Tito K 621 - (6 settembre 1791, Teatro Nazionale di Praga)

Opere sacre principali

   * Litaniae de venerabili altaris Sacramento K 125
   * Exultate Jubilate K 165 (158a)
   * Spatzen-Messe Missa brevis K 220
   * Credo-Messe K 257
   * Spaur-Messe K 258
   * Kr?nungsmesse K 317
   * Vesperae solemnes de confessore K 339
   * Messa in Do minore K 427
   * Ave verum Corpus K 618
   * Messa di Requiem K 626


Composizioni strumentali

Sinfonie

   * Sinfonia n. 36 in Do maggiore K 425 "Linz"
   * Sinfonia n. 38 in Re maggiore K 504 "Praga"
   * Sinfonia n. 39 in Mi bemolle maggiore K 543
   * Sinfonia n. 40 in Sol minore K 550
   * Sinfonia n. 41 in Do maggiore K 551 "Jupiter"
   * Sinfonia Concertante per violino, viola e orchestra in Mi bemolle maggiore K 364
   * Sinfonia Concertante per oboe, clarinetto, corno e fagotto in Mi bemolle maggiore K 297b


Concerti

   * Concerto per pianoforte n. 19 in Fa K 459 "Incoronazione"
   * Concerto per pianoforte n. 20 in Re minore K 466
   * Concerto per pianoforte n. 21 in Do K 467
   * Concerto per pianoforte n. 23 in La K 488
   * Concerto per pianoforte n. 25 in Do K 503
   * Concerto per pianoforte n. 27 in Si bemolle K 595
   * Concerto per flauto e arpa in Do K 299
   * Concerto per corno n. 3 in Mi bemolle K 447
   * Concerto per clarinetto in La K 622
   * Concerto per violino n.1 in Si bemolle maggiore K 207


Sonate

   * Sonata per pianoforte n. 9 in La minore K 310
   * Sonata per pianoforte n. 10 in Do K 330
   * Sonata per pianoforte n. 11 in La K 331
   * Sonata per pianoforte n. 12 in Fa K 332
   * Sonata per pianoforte n. 13 in Si bemolle K 333
   * Sonata per pianoforte n. 14 in Do minore K 457
   * Sonata per pianoforte n. 15 in Do K 545


Quartetti

   * Quartetto K 387
   * Quartetto K 458 "La caccia"
   * Quartetto K 465 "Quartetto delle dissonanze"


Bibliografia minima

   * Vita di Wolfango Amadeo Mozart scritta da lui medesimo, Piero Rattalino, ed. Il Saggiatore, Milano 2005 - ISBN 88-428-1244-7
   * Mozart. Tutti i testi delle composizioni vocali, a cura di Marco Murara e Bruno Bianco, ed. Marco Valerio, Torino 2005 ISBN 88-7547-010-3
   * WAM La vita e il tempo di Wolfgang Amadeus Mozart, Piero Melograni, ed. Laterza 2003 - ISBN 88-420-7058-0
   * La morte di Mozart, Piero Buscaroli, ed. BUR Saggi, 2002 - ISBN 88-17-00944-X
   * Vita di Mozart, Stendhal, Newton & Compton, 1996
   * Mozart, Bernhard Paumgartner, ed. Einaudi, Torino 1994
   * Mozart, Signori il catalogo ? questo, A. Poggi, E. Vallora, ed. Einaudi, Torino 1991
   * Amadeus: Vita di Mozart, ed. Rusconi, Milano 1990
   * Mozart. La vita e l'opera, Enrico Stinchelli, ed. Newton Compton, Roma 1986
   * Mozart, Wolfgang Hildesheimer, ed. Sansoni, Firenze 1979
Ultima modifica di carlo il 11/09/2010, 16:39, modificato 1 volta in totale.
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Quest'anno ricorre il 250esimo anniversario dalla nascita del grande Mozart. Visto che c'ero (oggi vado a classica) ho postato anche la sua bio. :)
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Anno mozartiano

Nel 2006 ricorre il duecentocinquantesimo anniversario della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart.
Wikipedia cerca di onorare il grande compositore salisburghese, importante figura senza tempo della cultura universale, fornendo su di esso il maggior numero di informazioni possibile. Contribuisci anche tu a sviluppare link ancora mancanti riguardanti questo grande maestro.


2006, anno mozartiano

Il 2006 ? l'anno mozartiano, ricorrendo il duecentocinquantesimo anniversario della nascita. In Italia, nazione nella quale fu molto attivo, la figura di Mozart ? ricordata con numerose manifestazioni che prevedono mostre e rassegne musicali in moltissime localit?, non esclusivamente in quelle a cui il salisburghese fu legato per la rappresentazione delle proprie opere.

Il teatro alla Scala di Milano - dopo l'inaugurazione, il 7 dicembre 2005, della stagione lirica 2005-2006 con l'Idomeneo - ha in programma per il 5 dicembre 2006 - nell'anniversario della morte e nell'ambito della manifestazione Le cattedrali di Mozart - una esecuzione straordinaria del Requiem mozartiano.
Rappresentazioni di opere del compositore salisburghese sono state incluse, poi, nei cartelloni di diversi teatri, fra cui il teatro San Carlo di Napoli ed il teatro Valli di Reggio Emilia (che mettono in scena il trittico delle opere con libretto di Lorenzo Da Ponte: Don Giovanni, Le nozze di Figaro, Cos? fan tutte), il teatro Regio di Parma (Il flauto magico), il teatro Massimo di Palermo, il teatro Petruzzelli di Bari ed il Teatro comunale di Ferrara con l'allestimento de Il ratto dal serraglio.

La citt? di Roma, infine, onorer? Mozart con una speciale rappresentazione - in ambientazioni classiche e scenari naturali - di tre opere mozartiane non eseguite con grande frequenza: Ascanio in Alba (al Foro di Traiano), Lucio Silla (opera) (alla Curia), La clemenza di Tito (al Colosseo).


Quanta musica!
Per mozart il catalogo ? questo

Le opere di Mozart sono elencate nel famoso Catalogo K?chel creato a met? Ottocento da Ludwig von K?chel. Ogni opera del compositore salisburghese ? stata catalogata con numeri progressivi preceduti dalla sigla K (o KV) indicante K?chelverzeichnis, cio? Catalogo K?chel in tedesco.
Nell'immagine sopra : un estratto dallo spartito di Ein musikalischer Spa? K 522


L'epistolario

L'epistolario di Mozart, noto anche per la giocosit? scurrile delle lettere in esso contenute, ? stato reso pubblico nella sua interezza solo in tempi recenti. Per curiosit? se ne propongono alcuni estratti.

* "Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto. Ieri ero di pessimo umore e il mio linguaggio era corretto e serio; oggi sono allegro e il mio stile ? contorto e giocoso". A B?sle.
# "Oui, con quanto sentimento defeco sul tuo naso, cos? che ti coli sul mento". Alla cugina Maria Anna, chiamata affettuosamente B?sle.
# "Ieri ascoltammo il re scoreggione / Era dolce come torrone / E bench? non fosse granch? in voce / Rumoreggiava in modo atroce". Alla madre
# "Sono dispiaciuto di sentire che Herr Abate Salate ha avuto un colpo apoplettico, ma spero che con l'aiuto del Signore Truffatore le conseguenze non siano un insano pantano" (1777). Dall'espressione "Signore Truffatore" si nota lo scetticismo che Mozart nutriva verso la religione, e la comica irriverenza con cui era solito apostrofarla.
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