Vivaldi Antonio

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Antonio Vivaldi
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A.Vivaldi
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A.Vivaldi

Antonio Lucio Vivaldi (Venezia, 4 marzo 1678 - Vienna, 28 luglio 1741) ? un celebre compositore del periodo barocco. Fu anche un sacerdote, e per tale motivo - e per il colore dei suoi capelli - venne soprannominato Il prete rosso.

La sua composizione pi? nota sono i quattro concerti per violino conosciuti come "Le quattro stagioni", celebre e straordinario esempio di musica a soggetto.

Il recupero della sua opera ? un fatto relativamente recente e viene individuato nella prima met? del XX secolo. Avvenne grazie soprattutto agli sforzi di Alfredo Casella, il quale nel 1939 organizz? la Settimana di Vivaldi, evento che viene ricordato come storico in quanto, da allora, le opere del compositore veneziano hanno riscosso pieno successo.

La musica di Vivaldi, insieme a quella di Mozart, Čaikovskij e Corelli, ? stata inclusa nelle teorie di Alfred Tomatis sugli effetti della musica sul comportamento umano e viene utilizzata nella terapia musicale.

Biografia

Il padre - barbiere e appassionato violinista - lo aiut? ad intraprendere la carriera musicale e lo fece ammettere nell'orchestra della Cappella di San Marco, per la quale egli stesso suonava. Nel 1703, il giovane Vivaldi fu ordinato sacerdote e fu subito soprannominato Il prete rosso, quasi certamente per il colore della sua capigliatura. Nel 1704 ottenne una dispensa per motivi di salute dalla celebrazione della Santa Messa (apparentemente soffriva di asma). Entr? come insegnante di violino nel conservatorio della Piet?, dove rimase sino al 1740; era questo uno dei quattro istituti veneziani dove, a somiglianza dei conservatori napoletani, trovano assistenza (per lo pi? gratuita) orfani, figli illegittimi, malati. Vivaldi vi ricopr? di volta in volta, con interruzioni per viaggi, le cariche di maestro di cappella, maestro di coro, maestro dei concerti, dapprima alle dipendenze di Francesco Gasparini e poi (dal 1713) in veste di responsabile. In quel conservatorio esclusivamente femminile era famosa l'attivit? musicale delle "putte"; nascoste alla vista del pubblico da una fitta grata, le anonime cantatrici e strumentiste (per le quali Vivaldi scrisse la maggior parte dei suoi concerti, delle musiche sacre e delle cantate) ogni domenica e giorno festivo facevano sfoggio della loro abilit?. In breve tempo, le orfanelle si guadagnarono apprezzamenti e stima anche all'estero.

Nel 1705 viene pubblicata la prima raccolta dei suoi lavori, ed altre ne seguiranno. Nonostante la sua condizione sacerdotale, si accompagn?, durante i suoi viaggi, con la cantante Anna Gir?, musa ispiratrice, per la quale Vivaldi scrisse la maggior parte dei primi ruoli nelle sue opere in musica. La frenetica attivit? svolta dal Prete rosso comprendeva a volte anche "adattamenti" di lavori altrui: ci? gli procur? dei fastidi con altri musicisti, ad esempio Benedetto Marcello, che scrisse un feroce pamphlet contro di lui.

La vita di Vivaldi, esattamente come quella di molti compositori del suo tempo, fin? in povert?. Le sue composizioni non erano tenute pi? in grande considerazione come lo erano state un tempo a Venezia, il cambiamento del gusto musicale rendeva tutto velocemente fuori moda. Cos? Vivaldi svendette un buon numero dei suoi manoscritti per trovare i soldi necessari per trasferirsi a Vienna. Non sono chiare le ragioni che lo spinsero a lasciare Venezia, ma sembra che egli desiderasse incontrare Carlo VI, che adorava le sue composizioni (Vivaldi gli aveva dedicato La Cetra nel 1727), e ottenere da lui la nomina a compositore reale presso la Corte imperiale.

Ma poco dopo l'arrivo di Vivaldi a Vienna, Carlo mor?. Fu un tragico colpo del destino, che lasciava il compositore senza protezione e senza ulteriori possibilit? di guadagno. Vivaldi dovette svendere altri manoscritti per tirare avanti e mor? non molto tempo dopo, nel 1741. Fu sepolto in una fossa comune con il funerale dei poveri (la messa funebre vide nel coro il giovanissimo Haydn). Ugualmente sfortunata, anche la sua musica cadde nell'oscurit?, dove rimase fino a quasi met? '900.

La musica di Vivaldi

Innovando dal profondo la musica dell'epoca, Vivaldi diede pi? evidenza alla struttura formale e ritmica del concerto, cercando ripetutamente contrasti armonici e inventando temi e melodie inconsuete. Il suo talento consisteva nel comporre una musica non accademica, chiara ed espressiva, tale da poter essere apprezzata dal grande pubblico e non solo da una minoranza di specialisti.

Vivaldi ? considerato uno dei maestri della scuola barocca italiana, basata sui forti contrasti sonori e sulle armonie semplici e suggestive. Johann Sebastian Bach fu grandemente influenzato dalla forma del Concerto vivaldiano: egli trascrisse alcuni concerti per clavicembalo solista e alcuni concerti per orchestra, tra questi il famoso Concerto per quattro violini e violoncello, archi e Continuo (RV 580). Fino a poco tempo fa si credeva che fosse stato Vivaldi a copiare alcune opere di Bach. Solo recentemente ? stato dimostrato che il trascrittore fu invece Bach.

La sua vena, spesso crepuscolare, fu poco apprezzata durante le stagioni del classicismo e del romanticismo, ma incontr? il gusto dei musicisti del primo Novecento. Oltre che in Italia, la sua musica ? oggi particolarmente famosa in Francia. Non tutti i musicisti del XX secolo mostrarono tuttavia lo stesso entusiasmo: Igor Stravinskij disse provocatoriamente che Vivaldi non aveva scritto centinaia di concerti, ma uno solo, ripetuto centinaia di volte.

Opere pubblicate in vita

   * Opus 1, 12 Sonate per 2 violini e basso continuo (1705)
   * Opus 2, 12 Sonate per violino e basso continuo (1709)
   * Opus 3, L'estro armonico, 12 concerti per diverse combinazioni. I pi? noti sono il No. 6 in La minore per violino, il No. 8 in La minore per 2 violini, e il No. 10 in Si minore per 4 violini (1711)
   * Opus 4, La stravaganza, 12 concerti per violino (c. 1714)
   * Opus 5, (seconda parte dell'Opus 2), 4 sonate per violino e 2 sonate per 2 violini e basso continuo (1716)
   * Opus 6, 6 concerti per violino (1716-21)
   * Opus 7, 2 concerti per oboe e 10 concerti per violino (1716-21)
   * Opus 8, Il cimento dell'armonia e dell'inventione, 12 concerti per violino, le prime 4, in Mi, Sol minore, Fa, e Fa minore sono universalmente note come Le quattro stagioni (1725)
   * Opus 9, La cetra, 12 concerti per violino e 1 per 2 violini (1727)
   * Opus 10, 6 concerti per flauto (c. 1728)
   * Opus 11, 5 concerti per violino, 1 concerti per oboe, il secondo in Mi minore, RV 277, noto come "Il favorito" (1729)
   * Opus 12, 5 concerti per violino e 1 senza assolo (1729)
   * Opus 13, Il pastor fido, 6 sonate per musette, viola, flauto, oboe o violino, e basso continuo (1737, opere spurie di Nicolas Ch?deville).


Opere

   * Ottone in villa (1713)
   * Orlando finto pazzo (1714)
   * L'incoronazione di Dario (1716)
   * Il Teuzzone (1719)
   * Tito Manlio (1719)
   * La verit? in cimento (1720)
   * Ercole sul Termodonte (1723)
   * Il Giustino (1724)
   * Dorilla in Tempe (1726)
   * Farnace (1727)
   * Orlando furioso (1727)
   * Rosilena ed Oronta (1728)
   * La fida ninfa (1732)
   * L'Olimpiade (1734)
   * Bajazet (Tamerlano) (1735)
   * Griselda (1735)
   * Catone in Utica (1737)
   * Rosmira (1738)


Concerti

Vivaldi scrisse tonnellate di concerti per diversi strumenti musicali. Tra di essi, alcuni pubblicati postumi sono:

Mandolino:

   * Concerto in Re maggiore, RV 93
   * Concerto per mandolino in La maggiore, RV 425
   * Concerto per due mandolini in Sol maggiore, RV 532

Flauto dolce:

   * Concerto in Re maggiore, RV 95, "La pastorella"
   * Concerto in Do minore per flauto dolce basso, RV 441
   * Concerto in Fa maggiore per flauto dolce basso, RV 442
   * Concerto in Do maggiore per flauto dolce Sopranino, RV 443
   * Concerto in Do maggiore per flauto dolce sopranino, RV 444
   * Concerto in La minore per flauto dolce sopranino, RV 445

Tromba:

   * Concerto per due trombe in Do maggiore


Opere sacre

   * Kyrie a 8, RV 587
   * Gloria, RV 588
   * Gloria, RV 588, RV 589
   * Credo, RV 591
   * Credo, RV 592
   * Domine ad adiuvandum me, RV 593
   * Beatus vir, RV 597
   * Credidi propter quod, RV 605
   * Laetatus sum, RV 607
   * Magnificat, RV 610
   * Stabat Mater, RV 621
   * Introduzione al Gloria, RV 639
   * Oratorio Juditha triumphans, RV 644
   * Nisi Dominus, RV 803
Ultima modifica di carlo il 11/09/2010, 16:38, modificato 1 volta in totale.
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Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
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Messaggio da DevilMaster »

Ho appena finito di sentire le quattro stagioni, cos? mi ? venuto in mente di postarlo. :)
WebMaster di

Riflettendo sul "teorema":
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Messaggio da carlo »

la primavera ? fantastica :)

Primavera
Giunt'? la Primavera e festosetti
La salutan gl'augei con lieto canto,
E i fonti allo spirar de' zeffiretti
Con dolce mormor?o scorrono intanto;
Vengon coprendo l'aer di nero manto
E lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti
Indi tacendo questi, gl'augelletti
Tornan di nuovo al lor canoro incanto:
E quindi sul fiorito ameno prato
Al caro mormor?o di fronde e piante
Dorme 'l caprar col fido can' a lato.
Di pastoral zampogna al suon festante
Danzan ninfe e pastor nel tetto amato
Di Primavera all'apparir brillante.




devo ricercare il cd!
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