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METALLICA
Il punto zero del metal moderno
di Tommaso Franci

Con le loro sonorit? dure e iperveloci, i Metallica hanno posto le basi per la rinascita del movimento metal. Un sound dirompente che si ? per? "svuotato" negli ultimi dischi


 


Definisco "proto-metal" tutto l'hard-rock "negativo" prima della New Wave Of British Heavy Metal. Definisco "metal" la "New Wave Of British Heavy Metal". Definisco "heavy-metal": thrash, speed metal e derivati. I Black Sabbath sono stati il pi? importante gruppo "proto-metal"; gli Iron Maiden "metal"; i Metallica "heavy-metal".

Se il metal ? una delle grandi famiglie del rock, e i Metallica sono la pi? compiuta manifestazione del metal, i Metallica sono uno dei gruppi rock pi? importanti di tutti i tempi.

Come ogni gruppo punk "?" i Sex Pistols e poi, eventualmente, anche "altro" (punk significa Sex Pistols); cos? ogni gruppo metal dopo il 1983 ? i Metallica e poi, eventualmente (e qui inseriamo tutti i vari sottogeneri: death, doom, black, epic, power, gothic) anche "altro". Heavy-metal significa quella musica che suonano i Metallica. Perch? il thrash e lo speed sono il minimo comun denominatore per tutti gli stili metal dall'83 in avanti. E thrash e speed i Metallica inventarono o istituzionalizzarono. I Metallica, con i Rolling Stones e pochi altri, sono tra i pochissimi casi di gruppo di musica popolare la cui fama ? direttamente proporzionale alla propria importanza storica.



Il primo atto della rivoluzione dei Metallica (1981, Los Angeles, California) consistette nel cambiare la cultura di massa dei giovani, pi? o meno disadattati, losangelesi. Costoro, a inizio anni 80, tutto sommato passarono da una cultura hardcore a una cultura heavy-metal (con questo i Metallica importarono di fatto la NWOBHM in America, che all'epoca male la conosceva e peggio la considerava). Gi? il fatto che l'hardcore e l'heavy-metal (thrash, speed) siano entrambi fenomeni losangelesi dimostra quanto il secondo sia debitore del primo (per quanto riguarda il rapporto tra punk e metal in Inghilterra si consideri che vi si inser? di mezzo il fenomeno newyorkese dei Ramones).

Il secondo atto della rivoluzione dei Metallica consistette nel diffondere in tutto il mondo il linguaggio thrash e speed, sul quale si baser? ogni forma di metal anni 80 e 90.

Il terzo atto della rivoluzione dei Metallica consistette nel diffondere in tutto il mondo un atteggiamento nichilistico interiore, di contro a un atteggiamento socio-politico pacifista e umanitario.

Il quarto atto della rivoluzione dei Metallica consistette nel fare e disfare l'heavy-metal: nel 1983 istituzionalizzarono il thrash e lo speed, nel 1984 fusero i due stili in quello che ? il sound heavy-metal vero e proprio, nel 1991 riportarono questo sound a pi? involute architetture rock (segno della fine del genere).

Tecnicamente i Metallica partirono da quello che grazie a loro fu riconosciuto essere l'invenzione dei Motorhead (il thrash-metal), giunsero a quella che propriamente ? la loro invenzione (lo speed-metal) e convogliarono il tutto in un granitico sound che ? il solo a rivendicare propriamente l'appellativo di heavy-metal. L'album speed e thrash ? Kill'em All. L'album heavy-metal, come sintesi e superamento dei sue stili precedenti, ? Ride The Lightning.



I Metallica si presentarono come il gruppo rock pi? violento, veloce ed estremo (sotto tutti i punti di vista) di sempre. In realt?, per quanto giovanissimi, erano innanzitutto dei profondi conoscitori della storia della musica rock. A posteriori ? possibile dire che quello che allora fecero i Metallica non fu altro che trarre le conclusioni inevitabili dalle premesse che si posero loro davanti. Queste premesse andavano dal satanismo dei Black Sabbath all'edonismo degli Aerosmith (ovviamente passando per Deep Purple e Rush), ma di fatto erano incentrate sui gruppi metal e punk inglesi, nonch? su quelli hardcore californiani di fine 70 e inizio 80. I Metallica fecero programmaticamente quello che i Motorhead avevano fatto d'istinto: fondere metal e punk. Solo che all'epoca e nel luogo dei Metallica, il punk si chiamava hardcore ed era qualcosa di sostanzialmente diverso dal parente inglese. In Inghilterra, mentre la NWOBHM ostentava il purismo metal, non solo il metal riprendeva dal punk (Motorhead), ma anche viceversa: Exploited, Discharge, Anti-Nowhere League furono una delle pi? importanti fonti d'ispirazione per i Metallica. Metallica che avevano un gran da fare per non lasciarsi sfuggire i prodotti pi? estremi ed eterodossi del metal britannico che nel 1980 era in fibrillazione. Eterodossi perch? pi? che guardare alla NWOBHM in senso stretto (Judas Priest, Iron Maiden, Saxon, Rainbow), i Metallica nacquero grazie alla spinta di gruppi polemici rispetto al movimento prevalente in Inghilterra: oltre ai Motorhead, soprattutto e a vario titolo l'avanguardia di Venom e il retr? dei Diamond Head furono indispensabili per gli americani. Americani che in patria non avevano una tradizione metal: se i vecchi hard-rocker Lynyrd Skynyrd e Blue Oyster Cult potevano insegnare qualcosa sull'architettura dei brani, erano i nuovi hard-corer Misfits e Dead Kennedys a insegnare la legge della violenza e soprattutto della velocit? d'esecuzione. Dall'Europa, Accept e Mercyful Fate erano infine fulgidi esempi di come il metal fosse a un sol passo dal raggiungere il suo versante pi? heavy.

 

Ma la rivoluzione pi? importante dei Metallica fu di scindere l'identificazione sino allora ineliminabile nel rock pi? di qualit?, ovvero quella tra arte e vita. Con i Metallica, il metal diviene un genere di consumo non perch? sia fatto in modo commerciale, bens? perch? tratta rivoluzioni che non sono rivoluzioni, ossia tratta di norme etico/esistenziali da dosare nella vita quotidiana tanto dell'impiegato quanto del parlamentare. Che poi i Metallica siano stati il culto, primariamente, di chi non ascolta il metal ma di chi vive il metal o per il metal, significa solo che ogni oggetto con pi? funzioni consente anche fruitori con pi? caratteri.

A onore dei Metallica spetta poi il fatto di essere stati sempre dei rocker puri e crudi, senza nessuna concessione a effetti in studio, d'orchestra, elettronica o altro. I loro brani - anche i pi? mediocri - sono concepiti prima dal vivo e in garage, poi e casomai messi in studio e su disco. Ascoltarsi un live dei Metallica o un disco da studio ? quasi lo stesso. E solo i grandi del rock riescono in questo.

Un discorso a parte merita quanto segue. Di solito i metallari sono avversi al punk. E questo con tutte le ragioni culturali e musicali. Spiace quindi dover dire agli attuali metallari (come ai loro padri) che osannando i Metallica osannano anche il loro nemico, ossia il punk; o meglio: l'hardcore. I Metallica, la quintessenza dell'heavy-metal, sono heavy (speed, thrash) e non solo metal (Judas Priest, Iron Maiden), proprio perch? hanno imparato la lezione dell'hardcore. Essere seguaci dell'heavy-metal significa, per quanto indirettamente, essere dei seguaci dell'hardcore. La storia sociale in questo ci d? ragione. Los Angeles (o tutto il mondo del rock duro?), prima dell'avvento dei Metallica era sostanzialmente divisa tra hardcorer e metallari. I secondi ritenevano i primi dei mocciosi e questi a loro volta dei buffoni gli altri.



Ma che cosa voleva dire essere dei metallari nella Los Angeles dei primissimi anni '80? Esserlo nella Londra coeva significava essere dei seguaci della NWOBHM. A Los Angeles, dove Iron Maiden e compagnia troveranno veri proseliti solo dopo che i Metallica avranno sfondato (all'epoca era anche difficile, per il losangelese che avesse voluto, procacciarsi dischi europei), essere dei metallari significava avere come modello di vita l'hard-rock di Motley Crue, Ratt e Van Halen. La situazione losangelese ? sintomatica: non ? che hardcore e metal siano inconciliabili (altrimenti non sarebbero stati possibili i Metallica), ma che solo un certo tipo di metal, quello classico, ? inconciliabile con l'hardcore. Gli hard-corer losangeliani erano in reciproca intolleranza con i metallari concittadini, perch? questi in realt? erano degli hard-rocker, degli epicurei, pi? vicini alla cultura del rock n' roll che a quella nichilista degli anni 80.

I Metallica, portando a mezzo hardcore il metal negli anni 80, non solo lo estraniarono formalmente dal vecchio hard-rock anni '70, ma lo ripulirono contenutisticamente di tutto un retaggio inconciliabile con la nuova temperie negativa, pessimistica e apocalittica (ed ? questa ed in questo senso "new wave") dei nascenti anni 80 (temperie che l'hardcore gi? a suo modo aveva interpretato). I Metallica a Los Angeles spazzarono praticamente via le due frange del rock duro, convogliandole in una sola; nel resto del mondo inondarono di prassi hardcore i vari metallari che pure di questo n? si rendevano conto n? questo avrebbero sottoscritto.

Nel maggio del 1981 in occasione di un concerto di Michael Shenker (storico chitarrista di Scorpions e UFO) a Newport Beach, in California, il diciottenne chitarrista James Hetfield (Los Angeles, 1963: con una situazione familiare difficile) incontra per la prima volta il coetaneo batterista Lars Ulrich (Danimarca, 1963: faceva parte di un fan club dei Motorhead ed era in stretti rapporti con i Diamond Head). Ai due si aggiunger?, alla chitarra solista, il ventenne Dave Mustaine (California, 1961).

Nel marzo del 1982 i Metallica, che non hanno ancora un bassista fisso, esordiscono dal vivo al "Radio City" di Anaheim e ipotecano il proprio futuro suonando di spalla ai gi? classici Saxon al leggendario "Whiskey A Go-Go" di Los Angeles.



Il 14 giugno 1982 i Metallica appaiono per la prima volta su vinile con il brano "Hit The Lights", nella compilation della Metal Blade, Metal Massacre, voluta dal giovanissimo Brian Slagel. La Metal Blade ? tra le primissime label indipendenti americane a incentrarsi sul metal (la maggior parte delle label indipendenti americane dell'epoca si davano all'hardcore). Teoricamente, potremmo dire che la Metal Blade porta dall'Inghilterra il metal (NWOBHM) e lo fa sbocciare nell'heavy-metal (thrash-speed) americano. Di fatto per?, se ? vero che solo grazie alla Metal Blade (e a riviste, che comunque anche in America iniziavano a girare, tipo "Metal Mania") i gruppi inglesi trovarono proseliti negli Stati Uniti, tuttavia ? solo grazie ai Metallica che il metal divenne "heavy". Non a caso, gli altri gruppi di quella comunque mitica compilation (quali Black 'N' Blue, Bitch, Cirith Ungol) erano sostanzialmente hard-rock e in ogni caso vicini alla NWOBHM dei Saxon pi? che a quella (d'avanguardia e davvero metal) degli Iron Maiden. Nel tempo, usciranno una dozzina di compilation Metal Massacre, paradossalmente tutte incentrate su quello che deriv? da quel solo brano d'avanguardia proposto dai Metallica in mezzo a tante mediocrit? ora dimenticate.



Nel luglio dell'82, sull'onda dei primi successi sotterranei, i Metallica (intanto, non senza intelligenza, definiti "i Ramones dell'heavy-metal") incidono il demo No Life 'Till Leather (riedito nel 1997 come sorta di bootleg dal titolo The Early Days) contenente quasi tutto il materiale che sar? convogliato l'anno successivo nel primo album.

Nel mentre, per?, il factotum della Metal Blade, Brian Slagel, resosi conto che a Los Angeles il glam retr? dei Motley Crue e dei Ratt era pi? apprezzato dell'innovativo sferragliamento dei gruppi di Metal Massacre, decide di portare la sua carovana di band sino a San Francisco. A San Francisco i Metallica trovano in Cliff Burton (ex Trauma; California, 1962 - Svezia, 1986) quello che cercavano: un bassista capace di reggere la velocit? e la violenza del loro sound. Cos? dal 28 dicembre 1982 quello che ora ? un quartetto stabile si trasferisce con tutta la strumentazione al 3132 di Carlson Boulevard, nel centro di El Cerrito.



Il 1983 ? l'anno dei Metallica. Abbandonati Brian Slagel, la Metal Blade, Los Angeles e San Francisco (dove per un motivo o per l'altro non erano riusciti a racimolare quella decina di migliaia di dollari che all'epoca servivano per una registrazione professionale), i Metallica furono chiamati dalla parte opposta dell'America, nel New Jersey, lontano da ogni capitale musicale, da un allora sconosciuto Johnny Zazula, giovane e abbiente appassionato di metallo che aveva fondato l'etichetta indipendente "Megaforce" (di l? a poco destinata al mito). ? durante il viaggio da San Francisco al New Jersey che Mustaine rompe col resto del gruppo: suoner? per l'ultima volta il 9 aprile al "The Ritz" di New York; nel futuro lo attenderanno i suoi, e suoi e basta, Megadeth.

Il 16 aprile Kirk Hammet (New York, 1962, ex Exodus: uno dei gruppi pi? importanti del metal, che per colpa del forfait di Hammet rischi? di sciogliersi e tard? il proprio esordio di un paio d'anni) debutt? con i Metallica a Dover, New Jersey. Hammet ? un chitarrista pi? speed e meno thrash di Mustaine: di fatto nei Metallica sar? la chitarra solista (Hammet appunto) a fare speed e quella ritmica (Hetfield, tra l'altro per natura pi? vicino a questo stile) thrash. Ma il fatto ? che Hammet non ? un compositore, mentre Mustaine s?: con Hammet al posto di Mustaine, Hetfield e Ulrich ebbero un compositore in meno e un servizievole esecutore in pi?. Hammet suona speed metal, ma da sempre la sua passione (come ogni chitarrista-solista) sono stati i virtuosi dello strumento (Hendrix, Satriani, Page), specie se con un tocco latino (Santana, Jerry Garcia).



Il 10 maggio cominciano le registrazioni dell'album d'esordio (durarono 6 settimane). Il 25 luglio esce Kill'em All, che vende 7000 copie in un attimo (non poche, vista la distribuzione indipendente e il genere, da una parte avanguardistico e dall'altra mal visto in America). Ma fu in Inghilterra, la patria del metal classico, che i Metallica, com'era ovvio, trovarono al momento i consensi maggiori: furono visti (e lo erano) quali innovatori, sul lato estremo, di un genere, la NWOBHM, che rischiava di chiudersi su se stesso. Quello che gli inglesi non videro e non potettero vedere furono i rapporti che i Metallica avevano con lo spauracchio dei metallari, ossia il punk. Se i Metallica (e l'heavy-metal come speed e thrash) sono inspiegabili senza l'hardcore americano, lo sono altrettanto senza tutti quei fondamentali gruppi inglesi passati alla storia come punk-metal: Discharge (i pi? notevoli ed estremi), Exploited, Anti-Nowhere League, Rudimentary Peni. Gruppi nati, nell'unica patria del metal e del punk (i due stili rock pi? influenti di sempre), a testimonianza del fatto che non era pi? possibile, sotto uno stesso tetto (Londra), far finta di non conoscersi. Del resto punk e metal sono fenomeni da circoscrivere nella fine degli anni 70. Col punk-metal, con la coincidenza degli opposti, quei basilari gruppi d'avanguardia (e perch? non si parla mai d'avanguardia in campo hard?), vollero far notare anche come si fosse giunti agli anni 80.



Kill 'Em All. 1983, 10 brani, 51:03. Produttori: Jon Zazula (poi con Antrax e Overkill), coadiuvato da Paul Curcio (ex Mojo Men; compositore storico e oggi produttore per Santana) e Mark Whitaker (amico-menager, ex jazz-rock Woodenhead, poi produttore di Exodus). Nel 1988, quando Mtv decise di lanciare i Metallica e l'heavy-metal, raggiunse il posto 120 in Billboard (nel 1989 ? disco d'oro). Se l'importanza si misura con l'influenza, questo ? l'album metal oggettivamente pi? importante di sempre e uno tra i pi? importanti album rock di sempre, avendo istituzionalizzato da solo un sottogenere come l'heavy-metal di vitale importanza per il rock. Infine, quali altri album possono vantare pressoch? l'invenzione di due stili rock (qui thrash e speed)?

Tale album tuttavia non sarebbe stato possibile senza i Motorherad, che ne costituiscono, a tutti i livelli (dalle musiche, ai testi, ai titoli delle canzoni, a quello dell'album stesso che pare tradurre Overkill), l'imprescindibile fonte d'ispirazione. Furono i Motorhead ad inventare il thrash-metal. I Metallica a rendersene conto e a tramutarlo prima nello speed e poi nell'heavy-metal tout court.

L'album apre una nuova era anche per le dimensioni e il numero dei brani. Negli anni 70, il metal (come l'hard-rock) si era per lo pi? attenuto ai parametri degli 8 brani per 40 minuti.

Normalmente si considera la prima facciata dell'album thrash e la seconda speed (per le differenze tra i due stili, rimando alla mia storia del metal).

L'et? media dei componenti del complesso che ha concepito ed eseguito Kill 'Em All era inferiore ai 20 anni.

Tutti i brani di questo album sono classici e fondamentali per il rock e per i generi di pertinenza. Tutti i brani sono eseguiti con la medesima perizia, passione ed efficacia da un gruppo solo all'inizio dell'analisi della propria forza dirompente. Si rasenta l'eccesso per il troppo entusiasmo e frenesia.

A posteriori, comunque, pare doveroso isolare quei brani che possiamo chiamare i capolavori nei capolavori, rispetto agli altri.

"Motorbreath" (Hetfield) [3:03], il testamento spirituale di Hetfield, ? un omaggio ai Motorhead suonato a tempo hardcore: la quintessenza del thrash, in grado di incupirsi come i Black Sabbath, che fallirono del resto nel loro brano pi? famoso e referente di questo: "Paranoid".

"(Anesthesia) Pulling Teeth" [3:27] il brano pi? raffinato e sperimentale dei Metallica: uno strumentale abissale diviso nei due iniziali minuti di distorsioni pi? commoventi della storia (effetto Black Sabbath) e nei due seguenti di tempesta acida.

"Whiplash (Hetfield/Ulrich)" [4:06] uno dei brani pi? estremi della storia del rock: inizia Black Sabbath, poi parte con le chitarre pi? taglienti di sempre e una sezione ritmica omicida alla Motorhead; inno all'abnegazione metal e alla giovent? bruciata (ci sono molti modi di bruciare una giovent?: rock n' roll, punk, dark, metal) recita: "We are gathered here to maim and kill".

Gli altri brani.

"Hit the Lights" (Hetfield/McGovney/Mustaine/Ulrich) [4:17], il primo brano composto dai Metallica, eppure gi? cos? maturo e soprattutto l'unico dove un Hetfield ancora immaturo bercia senza ritegno (pi? punk che metal): per il resto, equamente diviso in un passo di carica alla Motorhead, un basso doom alla Black Sabbath e assoli bruciapelo alla Judas Priest.

"The Four Horsemen" (Hetfield/Mustaine/Ulrich) [7:08] brano epico, impegnativo e articolato; la voce adolescenziale di Hetfield (che mai pi?, e purtroppo, si sentir? cos? estremo e "child of the damned") ? irresistibile (e dice: "You have been dying since the day you were born/ You know it has all been planned"), la sua epica ? punk; devastanti le sincopi della sezione ritmica, cui rispondono scariche funamboliche di chitarra. "Jump in the Fire" (Hetfield/Mustaine/Ulrich) [4:50] ? l'unico mezzo passo falso del disco: troppo acerbo, troppo ingenuo, troppo autoreferenziale, troppo AC/DC.

In "Phantom Lord" (Hetfield/Mustaine/Ulrich) [4:52] ? decisiva ancora l'influenza dei Motorhead: specie nella sezione ritmica (ivi compresa la chitarra di Hetfield); poi, l'asfissia si spalanca a un commosso quadro introspettivo per tornare nel finale dove la chitarra di Hammet ci mette davvero del suo per entrare nel manuale del metal.

"No Remorse" (Hetfield/Ulrich) [6:24] ? un brano granitico dalla imponente costruzione speed, biascicato, in modo thrash, nel ritornello, da quello che a sentirlo oggi pare un quasi irriconoscibile Hetfield. Questi sono brani che hanno una vita musicale propria: non sono fatti per integrarsi con la voce, la quale ? ospite, non protagonista. Anche nei testi la differenza col metal inglese (specie Iron Maiden) ? notevole: qui siamo nel nichilismo pi? truce (a portarlo in politica si dica pure nazismo, anche se non come ideologia quanto come efferatezza). Solo i Motorhead (peraltro poco inglesi) erano stati pi? sciovinisti e scorretti. Hetfield addirittura si lancia in un urlo fioco che, vista la sua limitata escursione vocalica, ? tanto pi? lacerante. Questi sono brani sadici e masochisti. Sono inni all'autodistruzione senza compromessi o riflessioni di sorta. "Seek & Destroy" (Hetfield/Ulrich) [6:50], battezzato da un celeberrimo giro di chitarre, ripropone in altra forma i contenuti del precedente olocausto.

"Metal Militia" (Hetfield/Mustaine/Ulrich) [6:06] ? il brano pi? estremo assieme ad "Whiplash": Motorhead nel ritmo, Hendrix seviziato negli assoli. I Metallica non affronteranno pi? i temi (n? le modalit?, a dire il vero) di quest'album. Temi che, se da una parte possono apparire banali (l'autocompiacimento maschilista da rocker), dall'altra non lo sono perch? finiscono per negare anche se stessi in un programmatico suicidio di massa senza redenzione che non accetta n? compromessi n? scopi. ? uno dei capitoli pi? perversi e indemoniati della storia della musica.



Il 3 febbraio 1984 i Metallica inaugurano il primo tour europeo suonando per varie date di spalla ai Venom (tra i loro padri, padri che oggi fanno da figli ai figli suonando, quando vengono ammessi, loro di spalla! ? d'altra parte al nostro mondo si permette anche che Frank Black suoni di spalla ai Placebo!). I Metallica rimarranno in Europa per quasi tutto il 1984. A Copenaghen registrano, sempre con Zazula, il secondo album. Ride The Lightining esce in America, per la Megaforce, il 27 luglio 1984. Vende subito e solo negli Stati Uniti, 75.000 copie (cifra spropositata visto il contesto e la label indipendente: nel 1985 raggiunger? il numero 100 in Billboard e sull'onda del successo di Master Of Puppets il 5 novembre 1987, Ride The Lightnining sar? disco d'oro in Usa, nel 1989 di platino).



Poi, i ventunenni Metallica, da gran signori, pretendono da Zazula i soldi che la persona a cui devono quasi tutto non aveva. Quindi, dopo averlo neanche un anno prima cercato, lo licenziano e lasciano alla sua Megaforce.

Ride The Lightning. 1984, 8 brani, 47:47. Produttori Flemming Rasmussen (Cedar Walton, Cat Stevens, Rainbow, Blind Guardian) coadiuvato da Mark Whitaker. Ride the Lightining ? il primo album heavy-metal della storia. Ossia il primo album a fondere thrash e speed in un qualcosa di diverso che da questi stili deriva, ma che a essi non ? riducibile. L'heavy-metal si configura come un metal articolato, complesso e ricco d'assoli quale lo speed, eppure violento, nichilistico, compatto e diretto quale il thrash.



A chi non si intende di metal, ma soprattutto a chi dice di intendersi di metal, tali cose, tali distinzioni sogliono apparire astruse. La loro verit?, oltre che dalle orecchie, ? dimostrata da un lato dalle dichiarazioni degli stessi Metallica, dall'altro dall'abbandono del gruppo da parte dei fan della prim'ora (che non vi sentono pi? il thrash, il Mustaine, i Megadeth, l'hardcore insomma). In questa sintesi di thrash e speed sta quell'heavy-metal base a partire dal quale si avranno non solo tutti i sottogeneri metal avvenire (dal death, all'epic, al grind), ma soprattutto il raggiungimento di un sound a decibel mai sentiti che consente di avere (a ogni gruppo rock, anche se non fa metal) una scala espressiva smisuratamente pi? ampia. Con Ride The Lightining i Metallica, appena un anno dopo dalla prima, apportano una nuova, radicale e definitiva rivoluzione, per quanto sia una continuazione della precedente.



Con Ride The Lightining si accentua, con quella della musica, l'epicit? dei testi. Ne deriva un'ambientazione non pi? metropolitana, ma galattica. Un senso non pi? di morte o rottura, ma di eternit? o martellamento su di uno stesso punto.

Ride The Lightining ? l'album programmaticamente pi? importante dei Metallica dopo Kill'em all: pu? considerarsi come il secondo album fondamentale della storia del metal. Da qui sino al 1991, per sette anni, i Metallica non diranno nulla di nuovo: e quando il nuovo arriver? sar?, di fatto, la fine del metal.

I capolavori. "Fight Fire with Fire" (Burton/Hetfield/Ulrich) [4:45] abbina una violenza senza paragoni a una pesantezza altrettale. Mai orecchio umano aveva sentito qualcosa di pi? estremo. Tuttavia ? quella pesantezza, quella rigidit?, quella magniloquenza che se da una parte sono a favore dell'intensit?, dall'altra iniziano a rendere alieni i Metallica dal precedente (pi? sferragliante, pi? punk) sound. ? semplicemente il brano che inventa l'heavy-metal e di cui rappresenta uno dei vertici assoluti.

"Fade to Black" (Burton/Hammett/Hetfield/Ulrich) [6:59] ? il prototipo della ballata metal in crescendo ("Child In Time" dei Deep Purple lo era stato di quella hard-rock). Chitarre acustiche (e Hetfield dimostra di avere interiorizzato anche la musica country), e il testo migliore e pi? introspettivo dei Metallica: "Nothing matters, no one else/ I have lost the will to live". ? vero che la ballad ? stata la croce e delizia di tutti i gruppi hard. Ma ? anche vero che questa sublima quella retorica perch? ? sincera. Ed ? scritta da ventunenni.

"The Call of Ktulu" (Burton/Hetfield/Mustaine/Ulrich) [8:55] ? in assoluto il maggiore brano dei Metallica e ultimo zampino lasciato da Mustaine al vecchio gruppo: uno strumentale dove tutta la levatura armonica, melodica, compositiva ed esecutiva del gruppo viene fuori. Pagina che sorge delicata e poi via via, nel concitato crescendo, giunge alle spume pi? deflagranti e catastrofiche, tuttavia in qualche modo contenute da una superiore architettura ordinatrice. Nel finale, cui si giunge attraverso una selva di riff dei pi? mesti della storia, campeggia un nugolo di distorsioni in cui paiono esservi rinchiusi tutti gli abissi delle generazioni universali.

Gli altri brani.

"Ride the Lightning" (Burton/Hetfield/Mustaine/Ulrich) [6:41] epopea alla "The Four Horsemen" questa volta votata all'era del futuro, anzich? a quella del passato. I Metallica continuano a inneggiare alla morte, tuttavia da ora in poi lo faranno pacificamente, per esorcizzarla, non pi? sadicamente (come in Kill'Em All). I Metallica (ed ? questa la loro lezione ai posteri del metallo) possono con uno stesso linguaggio e con gli stessi mezzi sortire ora un'interpretazione pro, ora contro questi medesimi. Nel giro di un anno, dopo la rottura del rompibile, il gruppo passa da un nichilismo bruciante quanto la storia e la societ? a uno "tutto interiore" che si rivolge addirittura umanitariamente alla prima e alla seconda (in questo caso, il tema ? il proselitismo contro la pena di morte: come da sedia elettrica che campeggia in copertina).

"For Whom the Bell Tolls" (Burton/Hetfield/Ulrich) [5:09] ? un tema banale (dai Black Sabbath agli Ac/Dc) che trova senso di esistere in uno dei pi? epidermici fraseggi chitarristici di sempre: da una parte la desolazione della chitarra ritmica, dall'altra la sublimit? tra l'eroico e il ferito di quella solista. Quando entra la voce (sempre troppo adolescente per avere la retorica del proselitismo), ? l'apoteosi.

"Trapped Under Ice" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [4:08] ? ancora un tunnel nel flagello (questa volta invece del fuoco il ghiaccio) del calibro sonoro di "Fight Fire With Fire". "Escape" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [4:24] rallenta i ritmi e smussa le asprezze per concedersi alla narrazione e all'allucinazione. Brano orecchiabile, ma senza nerbo.

"Creeping Death" (Burton/Hammett/Hetfield/Ulrich) [6:35] ? un tornado sabbatico senza requie o pause: l'abc dell'heavy-metal (l'alienazione e la violenza questa volta trovano un'ambientazione egizia vissuta con tanta ingenuit? quanta radicalit?).



Master Of Puppets (1986): otto brani, 54:00. Produttore: Flemming Rasmussen.

Il 21 febbraio 1986 esce Master Of Puppets per la maior Elektra. L'Elektra (la casa discografica di Doors, Television, Cure, Bjork, Motley Crue, Queen, Tracy Chapman) fu fondata a New York nel 1950 da Jac Holzman per promuovere nuovi musicisti folk e jazz. Dal 1969 ? nella Wea con la Warner e l'Atlantic (e dal 1973 acquistata dall'Asilium). La Warner ? l'unica "major" oggi a essere ancora americana.

Master Of Puppets era stato registrato l'anno prima, sempre a Copenaghen, ma con tutte le comodit?, i vezzi e i ferri del mestiere pi? alla moda, delle rockstar. Vende subito 700.000 copie (10 volte l'album precedente, gi? considerato un record di vendite), poi (4 novembre) diventa disco d'oro e rimane in classifica 72 settimane (28 luglio 1988, disco di Platino in Usa ). Sebbene in Usa sia ancora dominante il glam di Ratt e Motley Crue, l'heavy-metal comincia a essere preso in seria considerazione.

Master Of Puppets ? allo stesso tempo il migliore e meno importante dei primi tre album dei Metallica (quelli artistici, cio?). Il migliore perch? ? il meglio suonato e ha le composizione pi? sapientemente e compiutamente confezionate; il meno importante perch? non ? comparabile all'inventiva d'avanguardia di Kill'em All, e si limita, per quanto sapientemente, a ribadire i concetti (di forma e contenuto) appresi in Ride The Lightning. Ci? non toglie che rimanga una pietra miliare dell'heavy-metal.

I capolavori.

"Master of Puppets" (Burton/Hammett/Hetfield/Ulrich) [8:38] ? quello che "The Four Horsemen" prima e "Ride the Lightning" poi non erano riuciti a essere: un'epopea straordinariamente sostenuta e concepita, che comunica narrativamente proclami d'esistenza. Quando Hetfield dice "I'm your source of self destruction" lo fa, non come in Kill'em All per aderire a ci?, ma per essere contro ci?, che riporta riferendolo al "burattinaio" che ci asservirebbe. "Welcome Home (Sanitarium)" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [6:28] doveva essere la ballata di turno che invece si rivela come il capolavoro di turno, sfalsando i propri intenti e scodellando una commozione intima che supera, pur basandocisi su, anche "Fade to Black" (perch? ha una carica di ricordo e delusione maggiori), e sar? ritrovata per l'ultima volta solo in "Unforgiven".

"Disposable Heroes" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [8:14] ? granito allo stato puro: niente compromessi: nemmeno pi? Motorhead: solo i Metallica col loro truce heavy-metal a confrontarsi solo con se stessi. Le chitarre erigono bastioni immani. "Damage, Inc." (Burton/Hammett/Hetfield/Ulrich) [5:08] ? uno scempio per i padiglioni uditivi, ricalcato sulla veemenza dell'hardcore dei Minor Threat. Si sente il peso di queste sproporzionate distorsioni atterrarci e seppellirci. Il finale, non pago del flagello, mozza quel poco di fiato casomai rimasto. Ma i Metallica sono al limite (ed ? comprensibile!). Oltre, ed i prossimi album saranno questo oltre, la violenza continuer? sul fine a se stessa, ma non trover? pi? neanche il proprio se stesso.

Gli altri brani.

"Battery" (Hetfield/Ulrich) [5:10] introdotto da un contrappunto di acustica medievaleggiante prorompe in un ennesima, irrefrenabile, irriducibile catastrofe incestuosa, apocrifa, recidiva, alla "Fight Fire With Fire".

"The Thing That Should Not Be" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [6:32] ? un eccesso terrificante che perde in velocit? (Kill'em All) ci? che acquista in pesantezza (Ride The Lightning). Se i Metallica nacquero per essere il complesso pi? veloce del mondo, ora vogliono essere il pi? pensante, il pi? "heavy". Su questo brano si baser? tutto il brutto corso dei Metallica dal '91 in poi ("Enter Sandman" ? una brutta copia di questo pachiderma degli inferi).

"Leper Messiah" (Hetfield/Ulrich) [5:38] brano basato su riff ad alta tensione, pesanti cos? da schiacciare pi? che squartare (Kill'em All). Siamo nel mezzo di un vero e proprio eccidio. L'intensit? ? pari solo al death dei Possessed; l'estremismo al thrash iper-veloce (e apparentemente opposto) degli Slayer. ? un brano del genere che pare far un sol boccone dei vari Megadeth. "Orion" (Burton/Hetfield/Ulrich) [8:12] ? la risposta al lovergraftiano "The Call of Ktulu", del quale se non eguaglia i vertici comunicativi pare addirittura superare quelli d'orchestrazione: ci si riallaccia addirittura ai sottotoni di "(Anesthesia) Pulling Teeth" dai quali potersi progressivamente innalzare ora a suon di ritmo, ora di fughe chitarristiche mai appagate di se stesse (pur spaziando dall'onirismo-slide alla carneficina elettrica).

Il 27 settembre 1986, in Svezia, in un incidente all'alba sul pulmino del gruppo, muore a 24 anni Cliff Burton.

Il 28 ottobre i Metallica ingaggiano Jason Newsted (MI, 1963, ex Flotsam & Jetsam): pi? freddo e meno comunicativo di Burton. Simbolicamente potremmo dire che l'arte dei Metallica si spegne in quella sfortunata mattina svedese. Per far uscire 5 album di materiale inedito, i Metallica impiegheranno 18 anni (1986-2004). Saranno 18 anni di successo e d'inutilit?.



Il 10 agosto 1987 esce The 5.98 Ep ? Garage Days Revisited (Top 30 americani, Top 20 inglesi: 7 dicembre disco d'oro Usa). Si tratt? di un'operazione col precipuo scopo commerciale. Ma a posteriori ? molto interessante. Primo perch? inaugura, per quanto involontariamente, il post-metal. Infatti i Metallica hanno, a venticinque anni, gi? detto tutto ci? che avevano da dire d'importante. E con loro il metal ha in gran parte gi? detto, nel 1987, ci? che aveva da dire (il thrash e lo speed, propriamente, da tempo si erano esauriti). Secondo, troviamo oggettivati pressoch? tutti gli stili che hanno reso possibile il fenomeno Metallica, nonch? la profonda (sino al maniacale), vasta e non scontata conoscenza da parte di Hetfield e Ulrich della storia del rock. Si tratta di 5 cover (e il concetto di "citazione" ? la quintessenza del "post-", sia esso metal o rock o artistico e culturale in genere): dalla NWOBHM di Diamond Head 1981 ("Helpless"), dal thrash di Holocaust 1983 ("The Small Hours"), dal techno-dark di Killing Joke 1980 ("The Wait"), dall'hard-rock di Budgie 1971 ("Crash Course in Brain Surgery"), dall'hardcore di Misfits 1982 ("Last Caress/Green Hell"). Questo Ep influenzer? il grunge in generale e Nirvana e Alice In Chains in particolare.



...And Justice for All (1988): 65:10, 9 brani. Produttore: Flemming Rasmussen.

? l'album del successo mondiale per venticinquenni in pista da almeno cinque anni (nel 1988 raggiunse il n. 6 in Billboard, poi disco d'oro e di platino in Usa). Successo che risponde alla sterilit? artistica. I Metallica hanno detto tutto quello (ed era molto) che avevano da dire. Ora eseguono spartiti, come suonatori di strada straordinariamente pagati, per impiegati annoiati o ragazzini incoscienti che vogliono godersi quello che Mtv fa passare come heavy-metal e, sacrilegio estremo, dal tranquillo salotto di casa.

...And Justice for All ? un album cos? impeccabile ed esteriore che non dice nulla. Non ? neanche il migliore album metal dell'anno (la concorrenza si ? fatta su pi? fronti agguerrita: Death, Death Angel, Jane's Addiction, Queensryche), sebbene ovviamente sia sul podio, sebbene, se lo avesse fatto un qualsiasi altro gruppo, si sarebbe, e a ragione, dovuto dire un capolavoro. Non ? un lamentarsi, n? voler essere ingiusti nei confronti di chi, al quarto album e dopo tanti capolavori, continua tutto sommato senza fronzoli n? troppi compromessi verso la propria strada. ? semplicemente un constatare. Lo stesso Hetfield ammetter? il mezzo passo falso, su quest'album che, come si dice in gergo, "non suona". Troppo lungo, troppo indigeribile, troppo monotono: ? eccesso, ma pare senza sostanza. I dischi dopo il '91 non parranno neanche.

I capolavori, di cui prima c'era l'imbarazzo della scelta, si riducono a uno, per quanto notevole: ? lo strumentale "To Live Is to Die" (Burton/Hetfield/Ulrich) [9:48], alla memoria di Burton; sposa tutta la pi? genuina teatralit? (leggi possanza) dei tempi dell'ispirazione, con un retrogusto melodico (in acustico) di sconforto infinito che, ormai al di fuori di storia e mondo, pare inchiodare noi soli davanti al nulla. Aggiungo, per magnanimit? a quell'uno un altro brano: "Dyers Eve" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [5:12]. ? talmente concitato e dinoccolato che rende tutto sommato partecipi: un'altra "Battery", sperando che con due batterie ci si diverta di pi?. Non solo: un interessante (e col cuore in mano) canto di Hetfield. Un applauso se lo merita. Due, considerando che ? stata dimenticata.

Gli altri brani.

"Blackened" (Hetfield/Newsted/Ulrich) [6:40], ennesimo esordio ad alta tensione modellato su "Fight Fire With Fire".

"...And Justice for All" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [9:44] ennesimo epos (e l'epos sociale ? il peggiore), ennesima ricetta, ennesimo trucco, ma stalvolta sgradito, di "The Four Horsemen", "Ride the Lightning", "Master of Puppets". "Eye Of The Beholder" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [6:25] una "Damage, Inc." resa polpettone. "One" (Hetfield/Ulrich) [7:24] il singolo per Mtv, con relativo videoclip (35 in America, 13 in Uk): peccato sia un imbarazzante rifacimento di "Fade To Black", per di pi? reso melenso dal pretesto pacifista, vietnamita di turno. Una bufala (c'hanno pianto d'emozione, quando bisognava piangersi di compassione!).

"The Shortest Straw" (Hetfield/Ulrich) [6:35] ? uno spartito di impeccabile performance heavy-metal: vale uno sbadiglio?

"Harvester of Sorrow" (Hetfield/Ulrich) [5:42]: risolleva un po' le sorti, ma si ? gi? risentito in "Creeping Death" (che a sua volta era al limite del "non suonare"). "The Frayed Ends of Sanity" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [7:40] per quanto viva di un espediente sintetico ? quanto di meglio si abbia tra questi serpentoni di noia: si digerisce male ma pare che valga la pena, per questa volta, di una digestione cos? difficoltosa.



Metallica (1991): 62:16, 12 brani. Produttore Bob Rock (M?tley Cr?e, The Cult, Cher, Bon Jovi, Aerosmith, Bryan Adams ).

Con quest'album i Metallica diventano star, come Madonna o Springsteen.

Musicalmente cambiamo per la terza volta genere: dopo speed/thrash e heavy-metal ? la volta di una sorta di metal-rock. Di un metal pi? involuto che barocco. Pi? costretto nei tempi, nelle dinamiche e nelle mediet? del rock medio che libero nelle suite metal. Nonostante l'uomo che pi? si ? arricchito alle spalle dei Metallica, un vile marpione con spirito artistico pari a un maiale, Bob Rock, il gruppo riesce a dare l'ultima prova degna di s?. Smettendo i panni metal, si guarda al futuro ponendosi il problema (pur sempre in termini heavy) della vecchia canzone rock o, a dirla tutta, country proprio. Ne risulta un lavoro pi? unico che raro nella storia che non ? n? hard-rock n? rock, ma ? come se un gruppo metal rifacesse brani di Johnny Cash. Siamo nell'era del grunge, e i Metallica si sentono pi? vicini a questa che comunque ? cultura americana, rispetto al fanatismo (comunque pi? artistico) del metal (death, grind, gothic) scandinavo o europeo in genere (dai Carcass agli Entombed). In fondo, il grunge ? il corrispettivo per la propria generazione dell'hardcore, e le parentele tra Metallica e hardcore sono sempre state evidenti. In fondo, Hetfield ha avuto modo di dichiarare i Nirvana come l'ultimo, vero gruppo rock.

Nonostante Bob Rock, nonostante l'orchestra sinfonica di Michael Kamen, nonostante i cinque videoclip, nonostante l'aver voluto far sborsare all'Elektra per le sole registrazioni un milione di dollari, nonostante il concerto a Mosca dinanzi a 300.000 persone (per inciso i Metallica sono uno dei gruppi rock pi? presenti in tour in assoluto: avranno passato tre quarti della loro vita in viaggio!) Metallica, tra il popolino il loro album pi? celebre (numero 1 in Usa, UK, Canada, Australia; 5 in Italia; top 5 in Europa), resta un album di gran qualit?

I capolavori.

"The Unforgiven" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [6:26] ? retorica, orchestrata, ? sulla falsariga di "Welcome Home (Sanitarium)". Ma quando c'? la sincerit? del sentimento si vede, si sente: nei riff traboccanti, nel canto nostalgico e naufragato di Hetfield (che finanche sussurra) non si pu? non trovare pane per la commozione. Su di un'esile base acustica (e latineggiante) si innesta la gigantesca salmodia confessionale di Hetfield, in cui ognuno non pu? far a meno di identificarsi e lasciarsi prendere per mano, suonando essa come una contemplazione di ogni vita passata o futura. Il brano ? anche una sorta di omaggio alle sinfonie di Morricone, disvelando cos? l'amplissimo spettro di possibilit? musicali posseduto dai Metallica e da quello che pu? a ragione dirsi il loro classicismo; classicismo non solo perch? classici del metal, ma anche perch? ottenuto con costruzioni armoniche modellate sulla musica classica. Nel 1992 in Usa il singolo ? n. 35 (vende mezzo milione di copie). "Wherever I May Roam" (Hetfield/Ulrich) [6:42] mostra una maschera orientale dietro cui si pianta un mesto volto solcato da violenza su violenza e ricordo su ricordo. La melodia qui prevale sull'armonia. La confessione sulla comprensione. Il pianto sulla parola. Colmo d'esistenza, ignaro di ogni condizionamento sociale o stoico, in fondo ? un brano d'amore che trova agio nell'intonazione di Hetflield pi? partecipata di sempre. Nel 1992 il singolo in USA ? n. 82.

Gli altri brani.

"Enter Sandman" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [5:29] dimostra come questo non sia l'album "nero" solo per la copertina: si tratta di dark-metal fatto da rocker (ne risulta un metal esistenziale o country, opposto del cosiddetto dark o black metal). Il singolo (con video) in America raggiunse il n.16 e il milione di copie vendute. Il brano dimostra anche come, con la musica, siano cambiati anche i contenuti dei Metallica: ora pi? borghesi, meno apocalittici, per nulla offensivi o scandalosi: si lamentano invece di attaccare, fanno rappresentazioni horror senza far paura loro stessi. Ne deriva una raffinatezza e una rotondit? di suono (tutto smussato, talora pesante ma mai assordante o stridente) ignare al complesso. "Sad but True" (Hetfield/Ulrich) [5:24] ? un imbrigliato rigurgito titanico: pi? Melvins che Motorhead. Di thrash-metal nessuna ombra. Casomai riemerge il dark-new wave di inizio Ottanta (con un sintetizzatore potrebbe essere brano da Ultravox). Questo sar? l'heavy-metal del futuro dei Metallica. Heavy-metal qui ben fatto e sentito. Nel 1992, il singolo ? n.98 in America.

"Holier Than Thou" (Hetfield/Ulrich) [3:47] aumenta appena il ritmo frastornando per? pi? per gli arrangiamenti che per il brano in s?.

"Don't Tread on Me" (Hetfield/Ulrich) [3:59] dimostra come i Metallica non siano pi? n? speed n? thrash ma solo heavy: chitarre ritmiche da cui partono assoli hard-rock o melodie rock. "Through the Never" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [4:01] con una batteria che i Motorhead irriderebbero, mantiene invariata l'aurea mediocritas contemplativa e pittorica di tutto l'album, che pare non avere punti deboli.

"Nothing Else Matters" (Hetfield/Ulrich) [6:29] ?, insieme a "One" (di cui ? comunque superiore), la sola concessione smaccatamente commerciale da parte dei Metallica. Una vera e propria ballata i Metallica non l'avevano mai fatta. Ecco questo semi-acustico. A parte tale cornice il testo ? pi? che dignitoso (anzi, come pochi nel rock) e la ballata si distingue per essere non d'amore, ma di disperazione (in fondo nichilista). Il singolo raggiunge il n. 34 in Usa nel 1992, ma spopoler? nel mondo grazie a Mtv. "Of Wolf And Man" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [4:16] ? un altro (pesantissimo) viaggio per i nuovi bulldozer Metallica. Tutta pesantezza e soffocamento, nessun taglio o acidit?. Dalle forme aguzze siamo passati a geometrie sferiche.

"The God That Failed" (Hetfield/Ulrich) [5:05], nel momento dove si decide se il disco annoia o meno (sta passando un'ora dall'inizio), salva le sorti con vari espedienti e una forma tutto sommato smagliante (cio? profonda di desolazione). Forse, il rock non aveva mai sentito brani del genere. Tra Melvins, Johnny Cash e Joy Division.

"My Friend of Misery" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [6:47] sublima il patetismo funereo (e non pi? bellico) di questo elegiaco album. Il lamento su se stesso ? lezione di Nick Cave. "The Struggle Within" (Hetfield/Ulrich) [3:51] musicalmente pare un brano come tanti degli anni '90 (da Machine Head a Fear Factory: ai quali apre la strada), ma il canto di Hetfield lo riporta a una dimensione che ? l'opposto dell'autocompiacimento o della vita nel metallo: ? metallo per vivere (in questo senso pop).



Load (1996): 14 brani, 74:59. Produttore: Bob Rock.

Dopo il '91 (l'et? media del gruppo ? 28 anni) i Metallica non hanno pi? una vita artistica. Tour colossali, prestazioni live memorabili, tecnica impeccabile, sound stratosferico come il loro cachet. Passano cinque anni: abbiano ora dei trentenni con la forza, con le braccia per lavorare, non quanto hanno lavorato sino allora (15 anni), ma il doppio. Potrebbero puntare ai 60 anni e a essere tra i gruppi pi? longevi della storia del rock. Ma gi? i 5 anni di silenzio dimostrano il temuto: una sterilit? senza pari e senza rimedio. Ora, pi? per se stessi che per i soldi, pi? per mettersi in discussione che per crogiolarsi su quanto ottenuto, si inerpicano alla ricerca di se stessi: mai incerti su questo, sempre sicuri e dediti all'esposizione del proprio sgomento esistenziale, ? il momento in cui anche questo non dice pi? nulla e non sa dire pi? nulla. Agonizzano i Metallica rifugiandosi in 75, spropositati, interminabili, minuti di musica: musica che ? quel rock-metal sviluppato dal '91 per l'occasione contestualizzato invece che nel lato oscuro del proprio io e del mondo, in atmosfere neo-western, sudiste gangsteristiche. ? il corrispettivo metal del Nick Cave dal blues pi? metropolitano e autocompiaciuto. Il gruppo cambia per la quarta volta approccio stilistico e contenutistico. L'album ? un pretestuoso rispolverare ora l'esotismo violento di "Wherever I May Roam", ora il sinfonico di "The Unforgiven", ora gli eccessi di pesantezza di "Don't Tread On Me". Verbosit? senza pari, cattedrali nel deserto, immani costruzioni barocche senza fondamento ? ci? che ne risulta. Opera pi? difficile da sopportare che da comprendere. Ci? corrisponde ai pregi e ai difetti di certi baracconi di Tom Waits. Anche affascinante (soprattutto se fosse voluto!), ma alla fine indigeribile e sterile, non perch? ha come soggetto la sterilit?, ma perch? ne ? vittima impotente. ? un ...And Justice for All per l'epoca e il sound di Metallica, del quale eccede in negativo tutti gli estremi allora giustificati e sopportabili.

I Metallica, il gruppo che pi? di tutti, inventando l'heavy-metal (che ? derivazione hardcore pi? che hard-rock), ha affrancato il rock dal blues, adesso sopravvive riproponendo i Rolling Stones. Al modello dei Motorhead si ? sostituito quello di Nick Cave (il mito della maturit? di Hetfield).



Nell'epoca in cui il metal, da anni esauritosi, si crede nuovo solo esasperando ossimoricamente la propria efferatezza (i generi capofila del '96 sono da una parte death, gothic, dall'altra progressive, dall'altra il metal da strada di Korn e Deftones), i Metallica esasperano solo la propria mole, alla fine suonando non come metal, ma come un rock n' roll espressionistico, deformato, fuso.

Dal vivo, in pratica, i nuovi brani non vengono considerati.

Nel 1996 Load raggiunse il n. 1 in Billboard.

I brani, di cui non ce n'? uno meglio dell'altro perch? sono descrittivi e quantitativi e non significanti e qualitativi.

"Ain't My Bitch" (Hetfield/Ulrich) [5:04] dice gi? tutto dell'album: un pasto indigeribile, che si i mpone e si impone solo per la propria pesantezza e mole (peraltro innocue e incapaci di colpire). "2 X 4" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [5:28] addirittura rollingstoniana nel maschilismo ed edonismo kitsch. "The House Jack Built" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [6:39] si crogiola in un sadismo a sfondo sessuale di grande atmosfera, ma fine a se stesso. Metal non sono che gli amplificatori.

"Until It Sleeps" (Hetfield/Ulrich) [4:30] fu uno dei due singoli principi (in Usa n. 10): il rock-metal melodico dei Metallica qui coglie, per quanto flebilmente, nel segno offrendo un mesto jingle che ad altri volumi potrebbe essere da Byrds. La sezione ritmica accompagna sinfonicamente: non conosce n? speed n? thrash; le chitarre rispolverano gli anni 70 (dai Grateful Dead ai Lynyrd Skynyrd): ne risulta un sound complessivamente originale e inusitato, pur alla fine di non gran valore. "King Nothing" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [5:28] vagola abbeverandosi di una noia che la uccide. Potenzialmente un'epopea del deserto; di fatto un effetto da cow-boy in pantofole.

"Hero of the Day" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [4:22] ? folk-metal. Il folk: l'altra grande passione di Hetfield. Un Hetfield a cui va riconosciuta sincerit? nel suo sentimento patriottico e atavico.

"Bleeding Me" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [8:18] lascia le vaste praterie per tornare nel deliquio urbano: addirittura tastiere anni 70. Ancora met? soft met? heavy, con la velocit? di un pachiderma che balla su se stesso. "Cure" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [4:54] gioca al blues, propiziandosi i risvolti pi? trasfiguranti ed uterini di un'America trash e mafiosa (vedi Tom Waits). "Poor Twisted Me" (Hetfield/Ulrich) [4:00] ? un esercizio per chitarre che, per lo pi? ritmiche, originalmente non sproloquiano pi? assoli ma sole distorsioni, accenni.

"Wasting My Hate" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [3:57] ? un adagio su cui si innesta il martello pneumatico di quattro cow-boy nell'ora della riflessione. "Mama Said" (Hetfield/Ulrich) [5:19] un country revival (il corrispettivo, per questa ambientazione western, di "Nothing Else Matters") perfettamente riuscito e sincero (l'altro singolo che spopol? all'epoca) e perfettamente vano, fagocitato dalla storia.

"Thorn Within" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [5:51] ancora una pastiglia di deflagrazione e possanza statica e implosa. Ci si lamenta di doversi lamentare. "Ronnie" (Hetfield/Ulrich) [5:17] sono i Rolling Stones che passano per la rozzezza degli Ac/Dc a mezzo di un immondo calice dal gusto intriso delle radici pi? perverse del continente americano.

"The Outlaw Torn" (Hetfield/Ulrich) [9:52] ? il culmine della tortura: se si sarebbe voluto spegnere lo stereo da mezz'ora, adesso non ci sono pi? scuse ? Tuttavia rispolverando a suo modo (ingenuo) tutta una serie di componenti della cultura americana pi? di frontiera, tra paganesimo e puritanesimo, tra pene di morte e mafia, tra metropoli e deserto, si accolla su di s? i precedenti brani che avevano teso illuminare ciascuno di questi aspetti, riassumendo, in modo epico, il succo dell'album.



Reload (1997): 13 brani, 75:56. Produttore: Bob Rock.

Considerato un album fatto con gli scarti del precedente (per le cui sessioni i Metallica avrebbero approntato 150 minuti di materiale), e uscendo l'anno successivo a quello rischiando d'esserlo (vedasi il titolo e i tempi di produzione dei Metallica), a conti fatti risulta intrinsecamente diverso. La forma ? sempre quella del rock-metal di Metallica, ma rispetto a Load si passa dal tessuto riflessivo, senile, vissuto, tra prateria e metropoli, ad atmosfere ora pi? spensierate ora pi? apocalittiche e comunque mai concentrate sulla storia ma contese tra il divertimento rock n' roll e la seriosit? epica.

Load e Reload non hanno un valore diverso da And Justice For All. Solo che mentre quello faceva del manierismo sull'heavy-metal di Master Of Puppets, questi lo fanno sul rock-metal di Metallica. I Metallica fecero un egregio lavoro nel 1991 perch? cambiarono genere. Peccato che dopo non sar? loro pi? possibile cambiare genere, avendo finito tutti gli spettri di possibilit?. Da qui la mediocrit? di Load e Reload. Nel 1997 raggiunse il n. 1 in Billboard.

"Fuel" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [4:29] ? forse il primo brano puramente garage-rock dei Metallica: le pesantezze di Metallica e le indigestioni blues di Load vengono convertite in un'arringa da balera solida, ma frivola, edonista pi? che impegnata. Il singolo dilagher? nelle chart. ?, veramente, solo rock n' roll. "The Memory Remains" (Hetfield/Ulrich) [4:39] converte i precedenti stilemi in una composizione tutto sommato altamente evocativa e commovente: di un'epica scorata e underground con Marianne Faithfull a fare la nonna dei nuovi Rolling Stones senza valori nemmeno edonistici. Il video e il singolo di questo brano rilanciarono in modo determinante i Metallica tra le nuove leve italiane.

"Devil's Dance" (Hetfield/Ulrich) [5:18] infonde finalmente dell'aspro ai languori indecifrabili di Load. La sensazione ? sempre quella di un gigante dai piedi d'argilla. Si volta anche in atmosfere collegiali tipo "L'attimo fuggente". Se non altro con pi? decisione.

"The Unforgiven II" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [6:36], di cui usc? anche un lunghissimo video, si commenta da sola: ? la versione country dell'altra. E se quest'altra non ci fosse stata si tratterebbe del miglior brano del disco. Ci? dice tutto. "Better Than You" (Hetfield/Ulrich) [5:21] riparte da "Sad But True" e non arriva ad altro che al proprio autocompiacimento.

"Slither" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [5:13] prova a scudisciare in una novelty acida che fa dei Kinks (i cui riff, assieme a quelli degli Who, sono il maggior influsso sui Metallica senili) dell'epoca nucleare. Questa poi ? contemplata sentimentalmente (il tono non ? dissimile dal grunge dei Soundgarden).

"Carpe Diem Baby" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [6:12] non vanta nemmeno la granitica struttura del precedente sproloquio e si nasconde in un ritornello che se per un attimo, nell'incedere partecipe di Hetfield, acchiappa, l'attimo dopo annoia. "Bad Seed" (Hetfield/Ulrich) [4:05] (omaggio a Nick Cave) ? un'indigeribile enciclopedia deepurpeliana che non trova n? trascendenza n? immanenza. Violenza allo stadio impuro. "Where the Wild Things Are" (Hetfield/Newsted/Ulrich) [6:52] converte in atmosferico gli indugi bluesegginati di Load: poi si avventa sguaiato e malfamato in un rombo primigenio quanto post-mortem. Il tono tra il suadente, il mortifero e il sintetico ha qualche valore vitale (o qualche valore per cui morire). "Prince Charming" (Hetfield/Ulrich) [6:04] non trova riparo alla noia di riff rock puro e inutile altrettanto. Addirittura i Metallica si compiacciono e crogiolano su se stessi e sulla propria, non pi? thrash, ma trash musica: e soprattutto, che ? forse peggio, su uno stile di vita da sex, drugs e rock n' roll. "Low Man's Lyric" (Hetfield/Ulrich) [7:36] ? un country progressivo e cigolante alla "Mama Said", di cui conserva la retorica ma non l'appeal.

"Attitude" (Hetfield/Ulrich) [5:16] ? un branco di pachidermi su cui sparare e che si ? sicuri di colpire occupando tutto lo spazio possibile. "Fixxxer" (Hammett/Hetfield/Ulrich) [8:15] ? cos? ostico e anti-estetico da non poter far supporre che sia stato fatto senza cognizione di causa (un po' come la musica degli Swans che ? brutta perch? cos? ? voluta e cos? ? arte): e allora diviene il brano meno-peggio del lotto; quello che significa anche il passaggio dal blues-paesaggistico di Load, a quello nucleare o industriale di Reload. Dopo il nichilismo nazista di Kill'em All, quello umanitario di Ride The Lightning, quello esistenziale di Metallica, si giunge a una sorta di nichilismo "del sesso femminile" che non ? altro che l'alterigia ignominiosa del rock n' roll o del blues dei Rolling Stones e dei Led Zeppelin (quest'ultimi specie in "Fixxxer" riproposti).

Garage, Inc. 1998. Produttore Bob Rock.

Questo mastodontico album di cover ha nel rock una significativa importanza storica, di cui i critici non si sono avveduti, limitandosi a denunciare l'aspetto commerciale dell'operazione. Per prima cosa con la cover, con il manierismo, denuncia la fine e del rock e del metal a cui non rimane altro da fare che riproporre la tradizione, meglio, come qui, anzich? nasconderla dietro pseudo-canzoni, palesarla nella riproposta di vecchi brani. Secondo consent?, grazie alla planetaria popolarit? dei Metallica, da una parte a tutta una serie di gruppi storici di raggiungere un bacino pi? ampio di utenza e, come conseguenza, di farsi riscoprire col loro materiale originale dimenticato (da qui tutte le ristampe del caso a soddisfare la nuova domanda); dall'altra a migliaia di giovani o meno giovani di avere le referenze di gruppi fondamentali e di elevata taratura a cui non avrebbero mai posto mente. Infine, Garage, Inc. svela una volta di pi? tutti gli ingredienti dell'heavy-metal: dall'hardcore all'hardrock.



Per inciso, i Metallica, da grandi storici del rock che sono, scelgono, per le loro cover, un brano pi? memorabile e dimenticato dell'altro. Dopo il 1991, nel rock, sono da apprezzare molto di pi? i Garage, Inc. che i Vitalogy.

Discharge, Diamond Head, Mercyful Fate, Holocaust, Budgie, Blitzkrieg, Anti-nowhere League, Sweet Savage, sono tutti pi? o meno grandi gruppi che rinascono grazie ai Metallica. Ma anche Motorhead, Misfits, Killing Joke e Thin Lizzy possono tirare il fiato di un nuovo interesse. Nel 1998 Garage, Inc. raggiunse il n. 2 in Billboard.



S&M (produttore Bob Rock) ? uno squallido live del 1999 con la San Francisco Symphony Orchestra, dove si pu? sentire tutto il cattivo odore della retorica americana. Il disco raggiunger? il n. 2 in Billboard.

Nei primi anni 2000 il mediocre e nevrastenico Newsted lascer? i Metallica (per Voivod e Echobrain); sostituito da un personaggio esteriormente singolare (sembra un aborigeno vestito da ska-punk) con la aleatoria funzione di iniettare nuova linfa all'atmosfera stantia dei Metallica: ? Robert Trujillo (ex Infectious Grooves, Suicidal Tendencies e Ozzy Osbourne).



St. Anger (2003). Produttore Bob Rock.

Se gli ultimi album dei Metallica potevano meritare indifferenza, questo fa proprio stomacare. Addirittura si appella al nu-metal, all'ultima pseudo-trovata dei figli pi? bastardi dei Metallica. Questo lavoro, che merita infamia, ? la prima prova, veramente negativa, dei Metallica. La paura ? che non sia l'ultima. Viene addirittura chiamato Bob Rock (ormai quinto membro del gruppo) a comporre parte del materiale: il peggiore dei produttori si rivela ovviamente il peggiore dei compositori. Senza nulla da dire, senza nulla da fare, ci? che rimane ai Metallica ? infangare la propria memoria e garantirsi il numero 1 in Billboard (vedi i tragicomici singoli "St. Anger", "Frantic" e "The Unnamed Feeling").

FONTE: http://www.ondarock.it/Metallica.html
Ultima modifica di carlo il 11/09/2010, 16:30, modificato 1 volta in totale.
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Nothing Else Matters

So close, no matter how far
Couldn't be much more from the heart
Forever trusting who we are
and nothing else matters

Never opened myself this way
Life is ours, we live it our way
All these words I don't just say
and nothing else matters

Trust I seek and I find in you
Every day for us something new
Open mind for a different view
and nothing else matters

never cared for what they do
never cared for what they know
but I know

So close, no matter how far
Couldn't be much more from the heart
Forever trusting who we are
and nothing else matters

never cared for what they do
never cared for what they know
but I know

Never opened myself this way
Life is ours, we live it our way
All these words I don't just say

Trust I seek and I find in you
Every day for us, something new
Open mind for a different view
and nothing else matters

never cared for what they say
never cared for games they play
never cared for what they do
never cared for what they know
and I know

So close, no matter how far
Couldn't be much more from the heart
Forever trusting who we are
No, nothing else matters


Welcome Home (Sanitarium)

Welcome to where time stands still
No one leaves and no one will
Moon is full, never seems to change
Just labeled mentally deranged
Dream the same thing every night
I see our freedom in my sight
No locked doors, no windows barred
No things to make my brain seem scarred

Sleep, my friend, and you will see
That dream is my reality
They keep me locked up in this cage
Can't they see it's why my brain says “rage???

Sanitarium, leave me be
Sanitarium, just leave me alone

Build my fear of what's out there
Cannot breathe the open air
Whisper things into my brain
Assuring me that I'm insane
They think our heads are in their hands
But violent use brings violent plans
Keep him tied, it makes him well
He's getting better, can't you tell?


No more can they keep us in
Listen, damn it, we will win
They see it right, they see it well
But they think this saves us from our hell

Sanitarium, leave me be
Sanitarium, just leave me alone
Sanitarium, just leave me alone

Fear of living on
Natives getting restless now
Mutiny in the air
Got some death to do
Mirror stares back hard
“Kill,??? it's such a friendly word
Seems the only way
For reaching out again
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Messaggio da DevilMaster »

Da questa canzone proviene parte del mio nick.

Master Of Puppets

End of passion play, crumbling away
I'm your source of self-destruction
Veins that pump with fear, sucking darkest clear
Leading on your deaths' construction

Taste me you will see
More is all you need
You're dedicated to
How I'm killing you

Come crawling faster
Obey your master
Your life burns faster
Obey your master
Master

Master of puppets I'm pulling your strings
Twisting your mind and smashing your dreams
Blinded by me, you can't see a thing
Just call my name, 'cause I'll hear you scream
Master
Master
Just call my name, 'cause I'll hear you scream
Master
Master

Needlework the way, never you betray
Life of death becoming clearer
Pain monopoly, ritual misery
Chop your breakfast on a mirror

Taste me you will see
More is all you need
You're dedicated to
How I'm killing you

Come crawling faster
Obey your master
Your life burns faster
Obey your master
Master

Master of puppets I'm pulling your strings
Twisting your mind and smashing your dreams
Blinded by me, you can't see a thing
Just call my name, 'cause I'll hear you scream
Master
Master
Just call my name, 'cause I'll hear you scream
Master
Master

Master, master, where's the dreams that I've been after?
Master, master, you promised only lies
Laughter, laughter, all I hear or see is laughter
Laughter, laughter, laughing at my cries

Hell is worth all that, natural habitat
Just a rhyme without a reason
Neverending maze, drift on numbered days
Now your life is out of season

I will occupy
I will help you die
I will run through you
Now I rule you too

Come crawling faster
Obey your master
Your life burns faster
Obey your master
Master

Master of puppets I'm pulling your strings
Twisting your mind and smashing your dreams
Blinded by me, you can't see a thing
Just call my name, 'cause I'll hear you scream
Master
Master
Just call my name, 'cause I'll hear you scream
Master
Master
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Messaggio da DevilMaster »

Unforgiven

New blood joins this earth
And quickly he's subdued
Through constant pained disgrace
The young boy learns their rules

With time the child draws in
This whipping boy done wrong
Deprived of all his thoughts
The young man strugggles on and on he's known
A vow unto his own
That never from this day
His will they'll take away
Chorus

What i've felt
What i've known
Never shined through in what i've shown
Never be
Never see
Won't see what might have been
What i've felt
What i've known
Never shined through in what i've shown
Never free
Never me
So i dub thee UNFORGIVEN

They dedicate their lives
To running all of his
He tries to please then all
This bitter man he is
Throughout his life the same
He's battled constantly
This fight he cannot win
A tired man they see no longer cares
The old man then prepares
To die regretfully
That old man here is me
Chorus


You labeled me
I'll label you
So i dub thee UNFORGIVEN


One

I can't remember anything
can't tell if this is true or dream
deep down inside I feel to scream
this terrible silence stops me

now that the war is through with me
I'm waking up, I cannot see
that there's not much left of me
nothing is real but pain now

hold my breath as I wish for death
oh please God, wake me

back in the womb it's much too real
in pumps life that I must feel
but can't look forward to reveal
look to the time when I'll live

fed through the tube that sticks in me
just like a wartime novelty
tied to machines that make me be
cut this life off from me

hold my breath as I wish for death
oh please God, wake me

now the world is gone I'm just one
oh God, help me hold my breath as I wish for death

darkness imprisoning me
all that I see
absolute horror
I cannot live
I cannot die
trapped in myself
body my holding cell

landmine has taken my sight
taken my speech
taken my hearing
taken my arms
taken my legs
taken my soul
left me with life in hell


Fade To Black

Life it seems will fade away
Drifting further everyday
Getting lost within myself
Nothing matters no one else
I have lost the will to live Simply nothing more to give
There is nothing more for me
Need the end to set me free

Things not what they used to be Missing one inside of me
Deadly loss this cant be real
Cannot stand this hell i feel
Emptiness is filling me To the point of agony
Growing darkness taking dawn
I was me but now, hes gone

No one but me can save myself, but its too late
Now i cant think, think why i should even try

Yesterday seems as though it never existed
Death greets me warm, now i will just say goodbye
Goodbye


Seek and Destroy

alright....
scanning the scene
and the city tonight
We are looking for you
to start up a fight
There is an evil feeling
in our brains
But it is nothing new
you know it drives us insane

Running,
On our way
Hiding,
You will pay
Dying,
One thousand deaths
Running,
On our way
Hiding,
You will pay
Dying,
One thousand deaths
Searching,
Seek and Destroy
Searching,
Seek and Destroy
Searching,
Seek and Destroy
Searching,
Seek and Destroy

There is no escape
and that is for sure
This is the end we won't take any more
Say goodbye
to the world you live in
You have always been taking
but now you're giving

Running,
On our way
Hiding,
You will pay
Dying,
One thousand deaths
Running,
On our way
Hiding,
You will pay
Dying,
One thousand deaths
Searching,
Seek and Destroy
Searching,
Seek and Destroy
Searching,
Seek and Destroy
Searching,
Seek and Destroy

Our brains are on fire
with the feeling to kill
And it will not go away
until our dreams are fulfilled
There is only one thing
on our minds
Don't try running away
`cause you're the one we will find

Running,
On our way
Hiding,
You will pay
Dying,
One thousand deaths
Running,
On our way
Hiding,
You will pay
Dying,
One thousand deaths
Searching,
Seek and Destroy
Searching,
Seek and Destroy
Searching,
Seek and Destroy
Searching,
Seek and Destroy


The Four Horseman

By the last breath of the fourth winds blow
Better raise your ears
The sound of hooves knocks at your door
Lock up your wife and children now
It's time to wield the blade
For now you have got some company
The Horsemen are drawing nearer
On the leather steeds they ride
They have come to take your life
On through the dead of night
With the four Horsemen ride
or choose your fate and die
You have been dying since the day
You were born
You know it has all been planned
The quartet of deliverance rides
A sinner once a sinner twice
No need for confession now
Cause now you have got the fight of your life
The Horsemen are drawing nearer
On the leather steeds they ride
They have come to take your life
On through the dead of night
With the four Horsemen ride
or choose your fate and die
Time
Has taken its toll on you
The lines that crack your face
Famine
Your body it has torn through
Withered in every place
Pestilence
For what you have had to endure
And what you have put others through
Death
Deliverance for you for sure
There is nothing you can do
So gather round young warriors now
and saddle up your steeds
Killing scores with demon swords
Now is the death of doers of wrong
Swing the judgment hammer down
Safely inside armor blood guts and sweat
The Horsemen are drawing nearer
On the leather steeds they ride
They have come to take your life
On through the dead of night
With the four Horsemen ride
or choose your fate and die


Motorbreath

Living and dying laughing and crying
Once you have seen it you will never be the same
Life in the fast lane is just how it seems
Hard and it is heavy dirty and mean

Motorbreath
Its how I live my life
I can't take it any other way
Motorbreath
The sign of living fast
It is going to take
Your breath away

Don't stop for nothing its full speed or nothing
I am taking down you know whatever is in my way
Getting your kicks as you are shooting the line
Sending the shivers up and down my spine

Motorbreath
Its how I live my life
I can't take it any other way
Motorbreath
The sign of living fast
It is going to take
Your breath away

Those people who tell you not to take chances
They are all missing on what life is about
You only live once so take hold of the chance
Don't end up like others the same song and dance

Motorbreath
Its how I live my life
I can't take it any other way
Motorbreath
The sign of living fast
It is going to take
Your breath away
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Metallica

Messaggio da DevilMaster »

Ho messo i testi di un po' delle mie canzoni preferite dei metallica, per? ci tengo a citare almeno un paio di canzoni che essendo strumentali non hanno testo:

The Call Of Cthulhu

(Anesthesia) - Pulling Teeth

Vabb?... mettiamoci pure Orion, strumentale anch'essa.
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Re: Metallica

Messaggio da TE_Psycho_81 »

wow!!! non pensavo ke in un forum così ci potesse essere qualcuno ke ascolta metal ed affini!!! Qesto sito continua ad essere una sorpresa continua...
Essendo ogni cosa che ora tu sei, non essere mai altro che non sei...
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Re: Metallica

Messaggio da TE_Psycho_81 »

Ma si possono inviare anke i testi di canzoni proprie?
Essendo ogni cosa che ora tu sei, non essere mai altro che non sei...
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Re: Metallica

Messaggio da DevilMaster »

TE_Psycho_81 ha scritto: wow!!! non pensavo ke in un forum così ci potesse essere qualcuno ke ascolta metal ed affini!!! Qesto sito continua ad essere una sorpresa continua...
Beh... spero che siano sorprese positive. ;)
Comunque, perdonami ma non capisco... perché ti stupisce che in un forum come questo si ascolti anche musica metal e similare?
Cioé... in che senso "come questo"?
Ti stupisce che delle persone che leggono e scrivono ascoltino anche musica metal? Perché?  ???
TE_Psycho_81 ha scritto: Ma si possono inviare anke i testi di canzoni proprie?
Sì, suppongo di sì... però mi prendi un po' alla sprovvista. Sei il primo a chiederlo quindi non mi ero mai posto il problema. I testi di una canzone sono comunque "letteratura", ma non saprei come sarebbe più corretto postarli. Qui su musica? In letteratura? Sotto un'unica discussione con il tuo nome?
Personalmente penso che il modo più corretto sia: crea una nuova discussione in questa sezione, musica, intitolata con il tuo nome. Poi, all'interno di quella discussione, posta un messaggio per ogni canzone (mettendo come titolo per ogni messaggio il nome della canzone postata). Magari, se ti va, il primo messaggio posta una breve introduzione (tipo chi sei, che genere di musica fai e cose di questo tipo).
Carlo, te tu che dici? Andrebbe bene così?
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Re: Metallica

Messaggio da carlo »

boh :)  bella domanda!    si potresti fare uno spazio qui dentro con tipo "i miei testi" spiegando un po chi sei etc...    E non usare il presente, almeno per me, il metal è morto da da anni...  Forse l'ultimo concerto davvero meritevole, l'ho visto proprio con devilmaster.... anzi no, l'anno dopo mi sa, il tour dei black sabbath riuniti....
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Re: Metallica

Messaggio da DevilMaster »

Beh... il fatto che il metal di oggi sia inesistente... non significa che tutt'ora non ascolti più il metal di ieri. Se fai caso, per es., ai testi delle canzoni dei metallica che ho postato... non c'è n'è una che sia dopo il black album (e la maggior parte sono di kill'em all e master of puppets). :P

P.s. Del concerto visto con Carlo restano, e resteranno indelebili, le testimonianze dei partecipanti di quella memorabile "spedizione" scritte sulla porta della mia camera. ;)
Ultima modifica di DevilMaster il 14/04/2008, 22:52, modificato 1 volta in totale.
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