Placebo Effect

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AvaAdore
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Placebo Effect

Messaggio da AvaAdore »



A parere della scrivente, si tratta di una band piuttosto interessante, sia per le sonorit? della loro musica, che a livello di testi, contenuti e, perch? no, immagine.
Solitamente, ad una ricerca effettuata sui siti che parlano di musica, si trovano critiche quasi sempre negative a questa band, e mi duole dirlo, soprattutto questo avviene quando il critico musicale ? un uomo?(io la chiamo omofobia, ma io non conto un cazzo).
Partiamo pure dicendo che Brian Molko non ? un campione di simpatia, oltre ad essere piuttosto cagacazzi. Poco disponibile verso i fans, e sufficientemente egocentrico da riuscire ad essere quasi sempre l?unico a parlare durante le interviste, ha anche fama di avere un pessimo carattere ed eccessi di ogni tipo, non ultimi quelli sessuali. Tralasciando i vari ?si dice? sul personaggio, che talvolta assumono foschi contorni di viaggi ai limiti del reale (pare che recentemente ?si dice? che sia diventato pap??io credo che sia pi? facile che sia diventato Papa, e che qualcuno abbia dimenticato di digitare un accento?al massimo mamma?eh?)qui ci limiteremo alle poche situazioni chiare della vita e delle opere del nostro.
Queste sono comunque le tematiche che il buon Molko sceglie come terreno di coltura ed analisi nelle proprie liriche, lasciatemelo dire, con una buona profondit? di sondaggio emotivo e anche con una buona dose di autoironia.
Personaggio controverso, sia nelle liriche scritte che nell?immagine scelta e curatissima, Molko rivela di possedere doti istrioniche, destreggiandosi bene sia come cantante e musicista, che come attore nei videoclip, sia nei promo fotografici, dove ? bravissimo ad assumere le pi? disparate espressioni, che vanno dal trucidume puro ad immagini da madonnina della pieve del boschetto di rio saliceto. (Ma qui sotto somiglia di pi? a Julie Andrews).



I Placebo sono Brian Molko (voce, chitarra), Stefan Olsdal (basso, chitarra e tastiera) e Steven Hewitt (batteria). Uno americano, uno svedese e uno inglese. Brian Molko ? figlio di un banchiere. La madre ? una signora pia e devota, e pare che sia a causa della sua educazione un po? troppo rigida che il nostro, per reazione, abbia formato un caratterino piuttosto birichino e pepato. Lui stesso ha sostenuto, in varie interviste, di essere riuscito contrariamente alle aspettative dei genitori.
Fin dall?infanzia cambia residenza piuttosto spesso a causa del lavoro del padre, passa da paesi quali la Liberia ed il Lussemburgo, ed ? proprio qui che conosce Stefan Olsdal, nella scuola superiore che entrambi frequentano.
Tra i due non passa una gran simpatia, Olsdal ? infatti un ragazzo perfettamente inserito nell?ambiente scolastico, mentre il giovanissimo Molko ? la classica figura del ragazzino ribelle, introverso e problematico. A scuola viene reputato lo sfigato del caso, e vive le sue giornate cercando di isolarsi dagli altri e coltivando la passione per la musica.

Molko si reca a Londra verso i 17 anni deciso a studiare recitazione al Goldsmith's College. Il clima sociale del Lussemburgo pare che non gli lascer? in futuro dei ricordi granch? buoni; Londra sembra segnare un profondo cambiamento. Olsdal, intanto, si sposta in una scuola in Svezia. E? una pura casualit? che si incontrinono poco pi? tardi nelle strade di Londra: Olsdal ha seguito i suoi genitori in Inghilterra, e studia chitarra al Musicians Institute nel quartieri operai (orientali) di Londra.
In quel periodo Molko gi? lavora sulle sue prime aspirazioni musicali, scrivendo canzoni, suonando occasionalmente degli arrangiamenti insieme ad un batterista conosciuto al Goldsmith?s: Steve Hewitt.

Molko e Olsdal decidono di iniziare a lavorare insieme ad un comune progetto musicale. Steve Hewitt, all?epoca impegnato anche con un?altra band, contribusce ai demo iniziali dei Placebo nei ritagli di tempo.

Nella caratteristica alchimia delle band naturali, il trio trova rapidamente voce e vocabolario personalissimi, dovendo molto poco alle band di allora che seguono le tendenze del "Britpop". Certamente, la loro musica ha molto in comune con quella dei Sonic Youth, mista all?aspirazione di raggiungere le qualit? di PJ Harvey e le emotive estremit? che formano il miglior lavoro di Tom Waits. Il risultato, comunque, ? totalmente originale e interessante; non esiste tuttora nessuna band del tutto uguale ai Placebo.

Hewitt pare essere l?elemento per cos? dire ?variabile? della band, dato che a causa dei propri impegni vien sostituito nel 1996 da Robert Shultzberg, per poi rientrarvi in pianta stabile fino ad oggi.

Il debutto live ufficiale dei Placebo ? quello al London?s Rock Garden nel gennaio del 1995, la band acquista da quel punto il proprio target di pubblico, che si identifica ovviamente non solo con la musica della band ma anche con le evidenti contraddizioni che questa porta con s?.
A partire dalla vita privata dei propri elementi: rispettivamente dichiaratisi omo, etero e bisex. Insomma, ce n?? per tutti i gusti?I Placebo sono una band che non nasconde eccessi, anche a costo di procurarsi evidenti antipatie.

I Placebo lavorano quindi alla loro prima registrazione di debutto con ?Bruise Pristine?, singolo realizzato sull?etichetta Fierce Panda nel 1995. Nel contempo la band resta costantemente in viaggio, suonando date live nei club e lavorando anche a musiche per spot pubblicitari.
Un primo assaggio di successo arriva quando ?Come Home?, singolo registrato per l?etichetta Deceptive, arriva al numero tre nell'Indie chart, alla fine del 1995.

Nel gennaio del 1996, i Placebo firmano un contratto con la Hut Recordings. Avviene a quel punto quello che io ritengo sia stato il loro battesimo ufficiale, e il ministro di culto non ? altri che una straordinaria icona della musica: Il Duca Bianco. David Bowie in persona, profondamente colpito dalla straordinaria carica energetica di questa giovane band, invita i Placebo a supportarlo per le date europee del suo tour.



L'album di debutto dei Placebo dal titolo omonimo ? stato pubblicato nell?estate del 1996. Le 10 tracce che lo compongono sono tracks piuttosto aggressive, che pur manifestando quell?incertezza che caratterizza i lavori d?esordio della maggioranza delle band, gi? segna quella strada che la band percorrer? in futuro, grazie anche alla voce particolarissima di quel vocalist dalla bassa statura e dall?inversamente proporzionale aggressivit?. Le tematiche affrontate riguardano soprattutto una sessualit? mai serena, ma raccontata attraverso l?inversione dei ruoli ed una rabbiosa ambiguit?. Molte le tracce riarrangiate che fanno parte dei demo appartenenti ai primordi della band, canzoni quali ?Bruise Pristine?,?Come Home? o ?Hang on your IQ? vengono rimesse a nuovo e aggiunte alle restanti tracks.

La band segue quindi il pellegrinaggio on the road, suonando date live in madre patria, ma anche in USA, Germania e Francia, stato dove sono considerati tutt?ora alla stregua di idoli nazionali.

Se ci fosse ulteriore bisogno di una conferma sulla fama crescente dei Placebo, questa arriva nel gennaio del 1997 con l?uscita di ?Nancy Boy? come singolo. La hit arriva al numero quattro nella classifica inglese. Lo stesso mese i Placebo suonano al Madison Square garden a New York come inviati speciali nella lista della festa del cinquantesimo compleanno di David Bowie.

La band acquisisce un successo crescente, durante quell?anno, messa in risalto dal loro stesso tour inglese, culminato con uno spettacolo al London's Brixton Academy prima di supportare gli U2 in molte delle date europee di Popmart.

Nel 1998 la band viene scelta da Michael Stipe per lavorare alla colonna sonora di Velvet Goldmine, film di cui Stipe ? produttore esecutivo. I nostri eroi ?coverizzano? la canzone ?Twenty century boy? e recitano in una piccola parte. (Molko ? un grandissimo attore, ve l?ho gi? detto?probabilmente finge pure a letto?).

? arrivato il momento per i Placebo di registrare il loro secondo album. All?inizio del 1998 la band comincia a lavorare al Real World Studios, con Steve Osborne che in passato ? stato anche il produttore di U2 e The Happy Mondays.



Uscito nell?ottobre del 1998, il nuovo album ? una raccolta di tracks diversissime rispetto al lavoro d?esordio. ?Without you i?m nothing? resta tuttora uno dei miei lavori preferiti. Le tematiche sono ancora simili, ma la rabbia che caratterizzava le precedenti canzoni ? stata sostituita da una visione pi? intimista, che resta perfettamente sospesa tra delicatezza ed aggressivit?. Si tratta di un lavoro splendido, profondo, intenso, fatto di atmosfere oscure ed al contempo evanescenti. Anche la voce di Molko ? diversa, un cantato meno isterico e pi? intenso.
Tutto questo riesce a produrre una forte nuova identit? sonica. Per rendersene conto basta la registrazione, effettuata nello stesso periodo, della title-track, cantata dalle voci di Brian Molko e David Bowie. (La stessa che nell?ultimo recentissimo show live a Londra, Molko ha cantato con Mr. Robert Smith?per chi non lo sapesse vocalist degli storici The Cure?coming soon?per rincoglionirvi nda).

?Pure Morning?, uscito nell?agosto del 1998 come primo singolo dal secondo album, finisce dritto al numero quattro nelle classifiche inglesi.



Segue il canonico tour e nella primavera del 2000 la band sforna il terzo lavoro.
A questo punto ? doveroso segnalare quel succulento episodio accaduto a Sanremo, sul quale Blob ci ha campato per quindici giorni e che ha scatenato addirittura prime e seconde serate di polemica. Ancora oggi Molko si innervosice in maniera significativa, ad ogni richiesta di rimembrar quella serata. Tralasciando il mio parere personale sulla questione, credo proprio che una casa a Sanremo non se la comprer? mai, dato che probabilmente il comune si premurer? di testare glateo ed educazione di qualsiasi rockstar trasgressiva volesse trarferirvisi in vista della pensione?Insomma, nessuno deve essere pi? trasgressivo di Paola&Chiara, cribbio?Chiss?, magari con Marilyn Manson si troverebbero maggiormente a loro agio?

?Black Market Music? ? comunque un lavoro furbo ed accattivante, ma forse il meno riuscito dal punto di vista della qualit?. Viene annunciato dagli stessi Placebo come un lavoro piu duro, e piu rock del precedente.
Il primo singolo estratto, ?Taste In Men? pur avendo un impatto piuttosto duro (se contestualizzato all?interno della produzione-Placebo, mica dovete confrontarlo coi Rammstein?) non ha l?energia sufficiente per eguagliare i precedenti lavori. Pi? buoni ?Slave to the wage? dal bellissimo video che ricorda molto le atmosfere del film ?Gattaca la porta dell?universo?, e ?Special K?, il cui video, sempre per continuare sul filone fantascienza, vede un Mini Molko che si diverte all?interno una storia che sembra tratta da ?Viaggio allucinante?. Le scelte dei videoclip sembrano dovute alla passione di Brian Molko per la fantascienza.



Il 21 Marzo 2003 esce ?Sleeping with ghosts? il nuovo disco dei Placebo anticipato dal singolo ?The Bitter end?. Il lavoro ? nettamente migliore rispetto al precedente; la band sembra essersi riappropriata di quelle verve creativa che li caratteristica. A mio parere si tratta di uno dei lavori piu riusciti della band, un ritorno al rock con sonorit? elettroniche, compatto e forte, che offre anche spazio a grandi aperture melodiche come quelle della splendida ballad che d? il titolo all'album, o di ?Special needs?. La voce di Brian Molko ? assolutamente piu raffinata rispetto al primo album, forse piu decisa, ma ugualmente bellisssima ed inconsueta. La ricerca della sonorit?, in questo lavoro, ? sconfinata in un ambiente sicuramente piu pop, ma nonostante questo la band si dimostra in gran forma, su tutti i fronti, da quello lirico a quello musicale. Da ascoltare assolutamente la versione doppia dell'album, con le cover realizzate dal gruppo. Merita in particolar modo la suggestiva ?Running up that hill?, di Kate Bush, resa intensissima dalla vocalit? sensuale di Brian Molko.



Nel Settembre dello stesso anno viene pubblicato ?Soulmates never die?, il dvd della data che i Placebo hanno effettuato a Parigi, nel marzo dello stesso anno. Buon live, consigliato per chi non li ha mai visti dal vivo, ma purtroppo la mia recensione non pu? essere pi? positiva di cos? a causa della mia innata resistenza verso i dvd dei live, che considero pi? che altro un escamotage per riempirsi il frigo vuoto?vabb?, parere personale. Divertente il documentario sui retroscena del tour, per? la durata di una sola mezzora ne compromette la qualit??insomma, non ? da considerarsi una perla, quest?uscita?



Decisamente migliore l?uscita del 22 Ottobre 2004: i Placebo pubblicano la loro prima raccolta di singoli "Once More With Feeling" che contiene 17 successi della band pi? due brani inediti "Twenty years" e "I do". Consiglio soprattutto il dvd, con tutti i video che hanno accompagnato i singoli, dalle origini della band fino ad oggi. Molto belli come impatto visivo, sono dei veri e propri cortometraggi. Difficilmente infatti la band si fa ritrarre strumenti in mano, preferendo realizzare dei lavori eseguiti su storie vere e proprie. Trovo particolarmente interessante il video dell?ultimo singolo, ?Twenty years?, che sembra quasi essere fatto di atmosfere decadenti del secolo scorso. Ottima anche l?intervista con la band, dove finalmente Molko perde un po? del suo egocentrismo in favore di Olsdal ed Hewitt, e dove si riesce a scoprire, in maniera davvero sorprendente, un Brian Molko notevolmente sincero e lontano dal personaggio sempre un po? puzzone che solitamente lo accompagna.



La band ha concluso il mese scorso la tournee relativa al loro ultimo lavoro, con una partecipazione starordinaria di Mr Robert Smith al loro ultimo live show, a Wembley. Da noi, come se non fosse bastato Sanremo, la band ha avuto alcuni problemi con il fan club italiano, polemica di cui, comunque, non conosco n? ragioni, n? sviluppi (approfitto per invitare qualche lettore iscritto al fan club a delucidare la situazione per i nostri lettori).
I tre dovrebbero essere, al momento, al lavoro sul loro quarto album.

Concluderei con un pensierino personale: Voglio votare Molko come prossimo papa!!! Dopo il papa nero, ci vuole il papa gh?i!!!!
Ultima modifica di carlo il 11/09/2010, 16:48, modificato 1 volta in totale.
ttp://digilander.libero.it/darknessisart/

"Drinking mercury
To the mystery of all that you should ever seek to find
Lovely girl you?re the murder in my world
Dressing coffins for the souls I?ve left behind
In time
We must never be apart"
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