Dove vorrei vivere per il resto dei miei giorni? In Puglia ovviamente! E' qui sono nato, è qui che ho vissuto gran parte della mia vita fatta eccezione dei miei dieci anni vissuti in Lombardia.
Adoro Milano, mi piace. Mi piace perché si corre, perché si lavora, e si lavora seriamente, mi piace perché la sanità funziona, perché i servizi funzionano.. Per lavoro ci vado almeno 6/7 volte l'anno, e tutte le volte che torno sù, mi fermo volentieri a Brescia a salutare la mia famiglia che da quasi trent'anni vive lassù, ma, mi piace fermarmi non più di tre giorni, perché dopo, ho voglia di tornare dove son nato, anche se la gente mi fa arrabbiare perché non rispetta i semafori, perché non c'è senso civico, perché non c'è il senso dello stato come magari al nord, è più sentito, mi fa arrabbiare perché negli uffici pubblici c'è molto assenteismo, ciò che magari al nord succede, ma succede meno piuttosto che dalle mie parti, mi fa arrabbiare ancora l'abusivismo che ancora esiste se pure in maniera marginale rispetto a quanto accadeva fino alla fine degli anni 80 e primi anni 90, mi fa arrabbiare perché la gente corre meno rispetto a quanto si correrebbe in una stazione affolata del nord, mi fa arrabbiare perché qui la mafia, molto più presente rispetto al nord, mi fa arrabbiare perché la delinquenza minorile qua la vedi, la tocchi con mano, le baby nella mia città oggi la fanno da padrone, e guai a reagire se sei malaguratamente incappato nella giornata in cui sono audacemente operativi e hai la sfortuna di incontrarli per strada (ndr ne so qualcosa) vedi la mia macchina cappottata x 5 anni di seguito nonostante le denuncia esposte contro ignoti ai carabinieri, nonostante gli appostamenti, nonostane le incazzature, nonostante si chiede loro di lasciarci stare.. Mi fa arrabbiare il fatto che mi hanno rubato fino ad ora 5 volte l'auto che per me è uno strumento di lavoro essenziale visto che sono sempre in viaggio, mi fa arrabbiare il fatto che i furti nelle abitazioni, sono praticamente all'ordine del giorno, e che dire di quelli che non lavorano o non hanno mai lavorato e si fanno assistere dallo stato? Questi ultimi, abitano dalle mie parti, e sono molto più numerosi degli "assistiti" del nord che puro ci sono, ma sempre in numero ridotto rispetto al nostro sud.
Ma chiedetemi per favore dove vorrei vivere per il resto dei miei giorni, io vi risponderò sempre in provicia di Bari, dove sono nato 40 anni fa, adoro il sud perché mi piace la mia terra, mi piace il sole, mi piace il calore della gente che poi magari sotto sotto di frega, ma è calda, come il sole che la riscalda la mia terra. Ma quando posso a Milano faccio una corsa, e di corsa la saluto con un fischio e vado via..
Vivere a nord o sud di Roma
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Re: Vivere a nord o sud di Roma
ti capisco zag come se ti capisco, ma lasciami dire che chissà perchè... il rancore che la maggior parte delle persone prova verso napoli non lo prova verso il resto del sud; ma perchè????
napoli:
Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
napoli:
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"Combattere e vincere porta il meraviglioso
combattere e perdere porta quasi il divino...
tu sarai sempre tra i due senza scelta..."
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Re: Vivere a nord o sud di Roma
Veramente qui sul forum, nei vari messagi, qualche motivazione sparsa è stata data... certo che se si vuole continuare a far finta di nulla è anche inutile continuare a chiedere il perché delle cose. Conosco un sacco di persone che iniziano le proprie frasi con "No..." e poi magari le continuano senza aver capito nemmeno quello che l'altra persona ha detto-scritto. "Secondo te di colore è questo muro", "Bianco", "No... perché secondo me è bianco".
L'esempio stupido è solo per dire e continuare a sostenere che le persone non fanno domande per avere una risposta, ma solo per avere il pretesto di poter dire quello che pensano: la fanno, non ascoltano la risposta e poi continuano con il loro discorso personale come se la risposta altrui non ci fosse nemmeno stata.
Mi capita sempre più spesso di rendermi conto che il "no" è diventato ormai un intercalare di tantissima gente... e la cosa dovrebbe far riflettere. Ormai è talmente evidente che la gente non ascolta-legge il parere, le risposte e le motivazioni degli altri che anche quando iniziano una frase che in realtà è identica a quella del proprio interlocutore la iniziano con "no" in quanto, inconsciamente o meno, danno per scontato - e non ascoltando/leggendo/capendo non possono rendersi conto se poi in effetti è così - che l'altra persona abbia detto un qualcosa di diverso da quello che vogliono dire loro.
Tu continui a dire che non capisci, ok... continuerai a non capire allora. Per capire perché tanta gente ce l'ha con i napoletani e magari non con quelli di brindisi, o di molfetta, o di lecce o di qualunque altra città più o meno a sud di napoli basterebbe smettere di chiedere e. qualche volta, ascoltare le risposte.
D'altronde, come tu stessa dici, per altre città, anche più a sud di napoli, non c'è lo stesso pregiudizio generale, no?
Beh, se così tanta gente, come tu stessa ammetti, ce l'ha - il pregiudizio - nei confronti dei napoletani un qualche motivo ci sarà anche... non ti pare?
L'esempio stupido è solo per dire e continuare a sostenere che le persone non fanno domande per avere una risposta, ma solo per avere il pretesto di poter dire quello che pensano: la fanno, non ascoltano la risposta e poi continuano con il loro discorso personale come se la risposta altrui non ci fosse nemmeno stata.
Mi capita sempre più spesso di rendermi conto che il "no" è diventato ormai un intercalare di tantissima gente... e la cosa dovrebbe far riflettere. Ormai è talmente evidente che la gente non ascolta-legge il parere, le risposte e le motivazioni degli altri che anche quando iniziano una frase che in realtà è identica a quella del proprio interlocutore la iniziano con "no" in quanto, inconsciamente o meno, danno per scontato - e non ascoltando/leggendo/capendo non possono rendersi conto se poi in effetti è così - che l'altra persona abbia detto un qualcosa di diverso da quello che vogliono dire loro.
Tu continui a dire che non capisci, ok... continuerai a non capire allora. Per capire perché tanta gente ce l'ha con i napoletani e magari non con quelli di brindisi, o di molfetta, o di lecce o di qualunque altra città più o meno a sud di napoli basterebbe smettere di chiedere e. qualche volta, ascoltare le risposte.
D'altronde, come tu stessa dici, per altre città, anche più a sud di napoli, non c'è lo stesso pregiudizio generale, no?
Beh, se così tanta gente, come tu stessa ammetti, ce l'ha - il pregiudizio - nei confronti dei napoletani un qualche motivo ci sarà anche... non ti pare?
WebMaster di
Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
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non c'è stato.
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Re: Vivere a nord o sud di Roma
DevilMaster ha scritto: Veramente qui sul forum, nei vari messagi, qualche motivazione sparsa è stata data... certo che se si vuole continuare a far finta di nulla è anche inutile continuare a chiedere il perché delle cose. Conosco un sacco di persone che iniziano le proprie frasi con "No..." e poi magari le continuano senza aver capito nemmeno quello che l'altra persona ha detto-scritto. "Secondo te di colore è questo muro", "Bianco", "No... perché secondo me è bianco".
L'esempio stupido è solo per dire e continuare a sostenere che le persone non fanno domande per avere una risposta, ma solo per avere il pretesto di poter dire quello che pensano: la fanno, non ascoltano la risposta e poi continuano con il loro discorso personale come se la risposta altrui non ci fosse nemmeno stata.
Mi capita sempre più spesso di rendermi conto che il "no" è diventato ormai un intercalare di tantissima gente... e la cosa dovrebbe far riflettere. Ormai è talmente evidente che la gente non ascolta-legge il parere, le risposte e le motivazioni degli altri che anche quando iniziano una frase che in realtà è identica a quella del proprio interlocutore la iniziano con "no" in quanto, inconsciamente o meno, danno per scontato - e non ascoltando/leggendo/capendo non possono rendersi conto se poi in effetti è così - che l'altra persona abbia detto un qualcosa di diverso da quello che vogliono dire loro.
Tu continui a dire che non capisci, ok... continuerai a non capire allora. Per capire perché tanta gente ce l'ha con i napoletani e magari non con quelli di brindisi, o di molfetta, o di lecce o di qualunque altra città più o meno a sud di napoli basterebbe smettere di chiedere e. qualche volta, ascoltare le risposte.
D'altronde, come tu stessa dici, per altre città, anche più a sud di napoli, non c'è lo stesso pregiudizio generale, no?
Beh, se così tanta gente, come tu stessa ammetti, ce l'ha - il pregiudizio - nei confronti dei napoletani un qualche motivo ci sarà anche... non ti pare?
cristo simone, ma io non l'avevo letta questa!! Te, tu devi venire a Napoli subito perchè devo assolutamente farti capire qualcosa...ma come devo fare con te, simo?
Perchè non ti lasci sorprendere una buona volta?
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tu sarai sempre tra i due senza scelta..."
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