Masquerade - bando di concorso per la realizzazione di un'antologia di opere ispirate alla "maschera"

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Massimo Baglione
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Masquerade - bando di concorso per la realizzazione di un'antologia di opere ispirate alla "maschera"

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MASQUERADE - bando di concorso per la realizzazione di un'antologia di opere ispirate alla "maschera" nella sua valenza storica, simbolica e psicologica.

È tempo di Carnevale. Un buon motivo per lanciare un'antologia in tema con il periodo, giorni lieti al cui solo pensiero gli animi si distendono, ricordando i carri allegorici, le cascate di coriandoli e i dolci tipici. E riscoprendo, negli indelebili solchi della memoria, l'immagine di una bambina sorridente travestita da Fata o del bimbo che, con il cappello da cowboy e la pistola sfoderata, rincorreva il mascalzone di turno.
Un buon motivo, certo, ma non l'unico. In realtà, sin dai primi passi della specie umana, le maschere hanno svolto un ruolo importante. Il loro utilizzo, già testimoniato nelle pitture rupestri, risale ai cacciatori delle prime tribù. Senza dimenticare gli sciamani dell'epoca, che ne facevano uso durante i riti religiosi, quale via maestra per alienare la propria identità e immergersi in una sfera mistica, a contatto con la divinità.
Nelle culture greca e romana le ritroviamo sia nel teatro, sia come elemento caratteristico delle festività popolari dalle quali trae origine l'odierno carnevale: le "Dionisie" e i "Saturnali" rappresentavano momenti di svago, dissolutezza e temporaneo sovvertimento dell'ordine sociale.
Constatare come la diffusione di tali manufatti, dalle innumerevoli forme e colori, sia documentata in ogni epoca storica e nei più remoti angoli del globo innesca una profonda riflessione. Non è un caso come la maschera, coniugando significati e implicazioni di varia natura, continui a essere oggetto di studio in diversi ambiti scientifici e rappresenti, a pieno titolo, uno dei più importanti aspetti comuni a tutte le società umane, elemento di raccordo tra continenti e culture lontanissime. Considerazione che peraltro non può prescindere dal profondo, riconosciuto simbolismo psicologico che riveste l'oggetto in sé, latore di un potere ambivalente al di là della stessa volontà di chi lo indossa: esso è capace di mostrare, grazie al porto franco di un'identità fittizia, la vera essenza dell'individuo.
Fu proprio questo intimo legame tra maschera ed essere umano che spinse il celebre Oscar Wilde a dichiarare, in uno dei suoi tanti, taglienti aforismi: "Un uomo non è del tutto sé stesso quando parla in prima persona. Dategli una maschera, e vi dirà la verità"
Il compito che attende le BraveAutrici e i BraviAutori, in questa antologia, non è quindi dei più semplici: inventare storie con una o più maschere; forse, perfino "indossarle". Ma solo i più temerari troveranno il coraggio di gettarle definitivamente, mostrando il loro volto. Vero o 'pubblico', starà ai lettori scoprirlo.

A cura di Roberto Virdo'.

Max 20.000 battute.
Bando completo e liberatorie scaricabili qui: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =81&t=6545

Partecipate numerosi!

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