Fenomeni editoriali

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kashino84
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Messaggio da kashino84 »

Avere successo editoriale non significa essere bravi e belli, anzi i buoni libri spesso si trovano in autori considerati dai media ' minori', ma a loro interno sono interessanti. Maggiormente l'editoria odierna interessa i soldi e la vendita, a volte agendo senza scrupoli, sorpassando la qualita'. I media fanno il resto per il poco dedicato ai libri. Le speranze non sono perdute, ci sono piccoli e medi editono che pubblicano molto sulla qualita' rispetto alla possibilita' di vendita. Naturalmente le tirature sono minori. Purtroppo l'Italia sta diventando un paese con una crescente involuzione culturale.
Mat
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Messaggio da Mat »

Siamo cos? immersi in un sistema basato sulla fama/ricchezza fini a se stessi (in questo senso il Grande Fratello ? l'icona sublime della nostra epoca, la rappresentazione pura che la societ? massmediatica fa di se stessa, attuando il famoso dettato di Andy Wharol) che continuamente cadiamo nella deformazione di utilizzare i grandi numeri come parametro di successo. Lo facciamo d'istinto, prima di accorgercene, e rischiamo di lasciarci sfuggire cose davvero di valore solo perch? poco "famose".
Per quanto ? vero che diventa sempre pi? difficile reperire le cose poco "famose": adesso che anche Feltrinelli ragione come Wal Mart, diventa davvero un'impresa uscire dal cerchio delle solite letture.
Non credo per? che siamo in una crescente "involuzione": credo semmai che l'Italia stia restando ignorante come lo ? sempre stata. Non sono un esperto di queste cose, ma non dimentichiamo che solo mezzo secolo fa gli italiani erano letteralmente analfabeti: non ? che adesso siamo pi? ignoranti (in senso etimologico), ? che oggi l'ignoranza ? pi? evidente.
kashino84
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Messaggio da kashino84 »

Italia: paesi di scrittori, artisti, ecc. Ma gran paese di ingornaza. E' bruttissimo da sentirsi dire, ma purtroppo si sta privilegiando la logica dei soldi. L'editoria in una logica totalmente imprenditoriale, questa scelta si privilegia l'ignoranza della gente invece di coltivare qualcosa.
Annamaria Trevale
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Messaggio da Annamaria Trevale »

Beh, cosa pretendete dagli editori? In un paese livellato al basso, anche loro si sono adeguati e per fare soldi puntano sui comici di Zelig, il gossip di Fede, lo pseudogiornalismo pieno di errori storici di Vespa, le barzellette di Totti e il pornosoft di Melissa P, che sono i libri che troviamo ni evidenza nelle librerie. I testi di qualit? bisogna andare a chiederli, e difficilmente si trovano, visto che le librerie piccole, tenute da librai competenti, chiudono, e nei grossi megastore assumono ragazzi inesperti che vendono libri esattamente come se vendessero magliette o patatine.
Che in Italia regni l'ignoranza si capisce anche dal degrado della tv: hanno preso in giro per anni la televisione "bacchettona" e democristiana degli anni '60 e '70, per? allora trasmettevano il teatro di prosa, molte trasmissioni giornalistiche e culturali, teleromanzi ricavati dai capolavori della letteratura italiana e straniera e i grandi classici del cinema.
Oggi vi beccate Elisa di Rivombrosa, le veline e il massimo del giornalismo ? costituito da Bruno Vespa.......
MT
kashino84
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Messaggio da kashino84 »

Di buon giornalismo televisivo c'e', ma e' fin troppo nascosto, abbagliato da grandi luci sponsorizzate senza valore. Alla fine nessuno gli interessa, molti sono stufi di sentirsi sempre le solite schifezze. Tengo dentro di me il sogno di far crescere un pubblico giovane colto, renderlo consapevole delle proprie azioni.
Annamaria Trevale
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Messaggio da Annamaria Trevale »

Io credo che un pubblico giovane colto potenzialmente esista ancora, per? ormai difficilmente va a cercarsi quello che vuole in tv, perch? giustamente ne ha piene le scatole di quello che viene offerto dall'informazione tradizionale.
Sono i giovani che frequentano siti come questo, che vedi alle conferenze, ai dibattiti, alle mostre, nelle librerie di nicchia...magari non sembrano tantissimi ma ci sono, quelli che la tv hanno smesso da un pezzo di accenderla perch? la sera fanno qualcosa di meglio e di diverso, dal leggere un libro al guardarsi un film di qualit? scelto per conto loro e messo nel videoregistratore, dallo stare a discutere con gli amici al cercarsi siti interessanti in rete.
Il problema sta nel trovare le forme per aggregare i giovani in gamba, e per rinnovare la cultura, spazzando via molta paccottiglia.....
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AvaAdore
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Messaggio da AvaAdore »

Mi ritrovo a concordare con Miki. Purtroppo i "casi letterari" sono spessissimo bufale montate ad arte, ad esclusivo beneficio di mogli, fidanzate, amiche, amici, nipoti, conoscenti "di".
Io, ad esempio, cerco di avvicinarmi agli emergenti, sia a livello di letteratura, che di musica o espressioni artistiche altre, quali ad esempio il fumetto. E trovo che molte delle cose che leggo, o ascolto, potrebbero diventare benissimo veri e propri "casi".
Il problema sono appunto le conoscenze, i soldi, le pubblicit? etc. Per? vorrei fare un distinguo:
Ovvero, il fatto che un qualsiasi pirla pubblichi un "grande successo" solo perch? esce da uno dei tanti reality, non far? certo di quel "grande successo" un'opera d'arte...mi spiego meglio: si sa benissimo che quelle persone vendono non tanto a causa del loro talento, quanto a causa della mediocre popolarit? raggiunta.
Dalla mia credo che, prima di cercare il successo ad ogni costo, dovremmo cercare di migliorare noi stessi, ed i nostri lavori...Questo dovrebbe essere un buon punto di partenza.
Al di l? dei casi editoriali...Purtroppo, non conoscendo nessuno, possiamo soltanto fare affidamento sl nostro lavoro...e che il caso ci mandi un editore onesto.
Certo che l'amaro in bocca resta...soprattutto quando si vede uno di questi presunti "scrittori" sputare sentenze come se stessero sullo stesso piedestallo di Oscar Wilde...proporrei un lancio di uova contaminate con la salmonella...

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Messaggio da AvaAdore »

In quanto a Melissa P...io l'ho trovato semplicemente noioso.
Il problema non ? tanto melissa P, quanto quelli che a quel libro hanno creduto...e l'hanno comprato soltanto per questioni di curiosit? morbosa...
Per me nemmeno ? da considerare un caso.
L'unico caso che ho visto, ? quello del suo conto in banca lievitato per la poca intelligenza delle persone...
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Annamaria Trevale
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Messaggio da Annamaria Trevale »

Il problema di chi compra Melissa P. ? appunto quello di chi decide quali libri debbano essere proposti alla massa degli acquirenti passivi, quelli che in libreria comprano solo ci? che vedono esposto in pigne colossali sui banchi pi? in vista, e l? cosa trovano? Di solito ci sono i comici di Zelig, Vespa, Fede, le barzellette di Totti e poi i soliti prezzemoli editoriali tipo Biagi, Bocca e compagnia, pi? gli autori americani pi? osannati come King o Clancy. Fine.
I libri di qualit? stanno dietro, sugli scaffali dove se li vanno a cercare i lettori attivi, ma nessuno si sogner? mai di mettere autori poco conosciuti o esordienti in bella mostra ad uso e consumo degli acquirenti passivi.
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carlo
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Messaggio da carlo »

Vonnegut a volte lo mettono in punti che cos? nascosti che avrei voglia di litigare col gestore...
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