Il contatto con i potenziali editori - dati da spedire

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Davide Zaccardi
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Il contatto con i potenziali editori - dati da spedire

Messaggio da Davide Zaccardi »

Sono giunto al momento critico per ogni nuovo autore: proporre il mio romanzo alle case editrici.

Qual'è il miglior modo di proporsi?

Al di là della sinossi del romanzo, so che è consigliabile allegare anche i propri dati personali. Cercando informazioni in merito alla forma più apprezzabile di auto-presentazione, ho trovato opinioni discordanti: qualcuno afferma che una breve biografia sia la cosa migliore, mentre altri sostengono che ci si dovrebbe limitare a fornire i propri dati anagrafici. Questi ultimi affermano che chi invia all'editore la propria biografia è come se dimostrasse di essere "ricolmo d'ego".
Io penso che un buon scrittore debba avere avuto delle esperienze di vita interessanti dalle quali attingere e per questo ritengo che una biografia, particolareggiata anche se molto breve, spingerebbe un editore a scegliere un autore piuttosto che un altro.

Qual è la vostra opinione?

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Seconda parte della discussione: ho scritto la sinossi del mio romanzo e mi piacerebbe conoscere il vostro giudizio a riguardo.

"In un mondo governato dagli Dei, una misteriosa profezia preannuncia lo sconvolgimento degli equilibri di potere; una nuova divinità dovrà sorgere, mentre le teocrazie esistenti rischieranno di affondare nell'oblio.
Due giovani assassini, cresciuti in seno al Culto delle Tenebre, sono travolti loro malgrado dal turbine di questi avvenimenti; l'amore che nasce e cresce fra i due protagonisti si contrappone allo squallore delle loro esistenze, portandoli a desiderare di fuggire lontano dagli orrori e dagli intrighi della gilda delle Lame Nere, alla quale le loro vite appartengono, ma tentandoci saranno costretti ad affrontare situazioni ancora più ardue e terribili.
Formando un'improbabile alleanza con un folle necromante, un guerriero sacro del culto opposto al loro ed il suo fidato mago-consigliere, affronteranno il loro destino nel cuore delle Tenebre, mentre sui regni grava la minaccia di una guerra devastante.
Ogni membro del gruppo dovrà affrontare i propri demoni, confrontandosi con l’umana fragilità delle loro anime, ed infine si batteranno contro le forze occulte che tentano di strumentalizzare il caos causato dall’incombente sconvolgimento previsto dalla profezia.
Tradimenti imprevisti e misteri non svelati gettano un’ombra d’incertezza sui destini di una terra dove il confine fra Bene e Male non è mai facilmente distinguibile."

Trovate che possa incuriosire un editore? In quale modo la migliorereste?


Ringrazio anticipatamente tutti coloro i quali vorranno dedicare qualche minuto del proprio tempo alle mie domande.
Troppe persone sono erroneamente convinte che avere un brutto carattere significhi "avere carattere".

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carlo
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Re: Il contatto con i potenziali editori - dati da spedire

Messaggio da carlo »

più che una sinossi sembra una quarta di copertina ma direi che va bene anzi meglio, perchè incuriosisce.  Per esperienza personale molti lettori di case editrici leggono alcune pagine a caso del libro e poi da li decidono se leggerlo tutto o bocciarlo subito, potrebbe quindi esser saggio mettere oltre alla sinossi alcuni brevi estratti di cui sei fiero, così da invogliare maggiormente a leggerlo tutto evitando il rischio del fato.

Per quanto riguarda la bio sarei piu stringato possibile, come giustamente dici incuriosendo, ma senza dire troppo.
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Davide Zaccardi
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Re: Il contatto con i potenziali editori - dati da spedire

Messaggio da Davide Zaccardi »

Alcuni editori mi hanno richiesto una sinossi più dettagliata. E' stata un'impresa titanica il condensare in sole due pagine di Word un romanzo di centosessanta!  :confused4:
Ditemi che ne pensate.

Il pianeta Artan, nella sua parte civilizzata, era dominato principalmente da regni teocratici, ossia terre governate da capi religiosi, scelti dagli stessi Dei Carnali che essi rappresentavano.
I regni erano suddivisi in tre gruppi politici: l’Unione del Nord composta da due grandi teocrazie, l’Alleanza capeggiata dai fedeli di Moth, Dio della Legge e della Conoscenza, e le terre del Caos, così definite per la loro peculiare instabilità politica. Nonostante le tre fazioni fossero in perenne stato di guerra fra loro, l’equilibrio delle forze era piuttosto bilanciato, quindi nessuno schieramento riusciva a sopraffare l’altro.
Un’antica profezia conosciuta come “la profezia del Grande Sacrificio”, annunciava però che questo equilibrio si sarebbe infranto con la morte della Dea dell’Oscurità per mano di uno dei suoi “prediletti”; questo mortale avrebbe preso il posto della Dea se avesse accumulato sufficiente potere per sconfiggerla, riunendo in seguito le Terre del Caos e formando uno schieramento di forze talmente potente da costringere gli Dei a tornare dal volontario esilio per difendere i loro possedimenti. Per tale ragione la Dea dell’Oscurità si nascondeva nella dimensione delle Ombre, uccidendo tutti quei servitori che minacciavano la sua esistenza con il loro potere. L’Oracolo, l’immortale veggente autrice della profezia, comanda il regno di Jamall, terre della Dea Oscura, in suo nome, aiutata dal Maestro Oscuro, capo della gilda delle Lame Nere, i cui assassini ne amministravano il potere giudiziario.

La storia comincia da due giovani assassini, Libon e Matara, cresciuti in seno al culto delle Tenebre e Lame Nere. L'amore che nasce e cresce fra il ragazzo e la ragazza si contrappone allo squallore delle loro esistenze, convincendoli a fuggire lontano dagli orrori e dagli intrighi della gilda; essendo la fuga considerata come un atto di altro tradimento, il Maestro Oscuro affida ad uno dei suoi migliori sicari, Sykus, il compito di rintracciare ed uccidere i due giovani. Sykus ritrova ed affronta i due fuggitivi a Quirtall, piccola località montana ai confini fra il regno di Jamall ed il regno di Valina, una teocrazia devota alla Dea della Guarigione e della Maternità. Il combattimento fra gli abili assassini, che sfruttano appieno il proprio potere, attira le attenzioni la Dea delle Tenebre, la quale manda sul luogo gli spettri d’Ombra per uccidere i tre contendenti. Libon, Matara e Sykus sopravvivono; questo evento, secondo la profezia del Grande Sacrificio, è il segnale che il prediletto si è finalmente manifestato. Il fatto che i sopravvissuti siano tre, però, rappresenta un’anomalia imprevista dall’Oracolo, la cui previsione annunciava la presenza di un solo pretendente al trono delle Tenebre.

I resoconti sugli eventi di Quirtall si diffondono fra le teocrazie, convincendo l’Alleanza a marciare con i propri eserciti su Jamall, nel tentativo di prevenire l’avverarsi della profezia.
Al comando degli eserciti alleati si trova Kashill, uno stanco paladino cinquantenne del dio Moth, seguito dal suo fedele e saggio consigliere Alosius, abile mago, e da Pogstar, il suo secondo in comando, veterano dell’esercito mothiano e fedele a Kaban, dio della Guerra. Li accompagna anche Sironna, capo del culto di Moth.
Sironna proibisce a Kashill di divulgare informazioni precise riguardo la profezia del Grande Sacrificio, il ché incrina gravemente l’amicizia fra il paladino e Pogstar, il quale abbandona l’esercito dopo l’ennesima accesa discussione. Il veterano deluso fugge nelle terre nemiche per cercare la morte in battaglia, fine ultimo della vita di ogni guerriero kabanita. Là incontra l’Oracolo, la quale, sfruttando i suoi poteri di controllo mentale, lo costringe ad unirsi all’armata jamallita. L’Oracolo, in previsione della nascita della nuova divinità, sta avviando un’opera di conversione delle sacerdotesse del culto oscuro, costituendo il Nuovo Ordine, un gruppo di sacerdoti e guerrieri dedicato al Dio che governerà quelle terre al posto della Dea dell’Oscurità. Pogstar viene iniziato al Nuovo Ordine attraverso una cerimonia rituale che cancellerà per sempre la sua umanità.

Nel frattempo, Libon e Matara si risvegliano nella catapecchia di Hutden, un vecchio guaritore di Valina e zio della regina Ausmine, il quale li aveva trovati svenuti nella foresta e, a causa delle loro ferite, aveva intuito che essi fossero i responsabili dei massacri avvenuti nei villaggi circostanti alla foresta. Libon e Matara organizzano, grazie ad Hutden, un incontro con Ausmine, con la speranza che la sapiente regina possa aiutarli ad annullare i loro legami col Culto Oscuro. Ausmine li accoglie, ma i due giovani jamalliti scoprono che la regina aveva intenzione di venderli al vicino regno dei Quattro Demoni, misteriose entità provenienti da un altro mondo, in cambio di un’alleanza. Tuttavia, dopo aver sentito la storia dei due giovani, Ausmine cambia idea; i Quattro Demoni, che avevano catturato Sykus, concedono alla regina valinita la possibilità di stipulare comunque un’alleanza, in cambio del suo aiuto per capire i poteri del potenziale prediletto.
Libon, che non si fidava di Ausmine, frugando nella stanza reale scopre un passaggio segreto che lo conduce nel laboratorio dove la regina stava conducendo i suoi studi su Sykus per conto dei Quattro, ed accidentalmente lo libera. Sykus, che si era trasformato in un mostro per via dell’eccessivo utilizzo dei suoi poteri, scappa dal castello valinita dopo aver ucciso Hutden, oltre a numerose guardie. Anche Matara, alla fine del combattimento si trova fra la vita e la morte a causa delle ferite subite. Ausmine guarisce Matara, ma la morte del suo amato zio rovina i suoi rapporti con i due giovani; per riparare al danno causato, Libon e Matara decidono di offrirsi ai Quattro Demoni in cambio del loro supporto al regno valinita. Ausmine acconsente, così i due ragazzi vengono affidati alla custodia del rappresentante dei Quattro: Murgrub, folle e potente necromante.
I due assassini vengono condotti al cospetto dei Quattro Demoni, i quali rivelano loro che il Maestro Oscuro e l’Oracolo sono gli unici a conoscere il modo per rompere il rituale che li lega alla Dea dell’Oscurità. I due assassini si convincono quindi a tornare a Jamall e vengono accompagnati nel loro viaggio da Murgrub, la cui preziosa assistenza viene concessa in cambio della loro promessa di uccidere i due regnanti.

Ausmine, in seguito ad una visione ove rivede il suo padre scomparso che l’avvisa dell’imminente distruzione della sua terra, decide di lasciare il regno nelle mani di un suo fidato collaboratore e di recarsi alla ricerca dell’antico popolo che un tempo abitava quelle terre e dal quale lei stessa discende: gli Iluar1 (vedi Note).

Mentre Libon e Matara stanno trattando con i Quattro Demoni, Kashill conduce le truppe dell’Alleanza oltre i confini di Jamall. Un inaspettato attacco del nemico uccide metà dei soldati e demolisce il morale dei restanti. Una notte Kashill si allontana dall’accampamento dove le sue truppe riposano ed incontra Pogstar, il quale, sotto la malefica influenza dell’Oracolo, lo aveva raggiunto per ucciderlo. In un breve momento di lucidità, il veterano kabanita che ha oramai sopraffatto il paladino decide di risparmiargli la vita e, gettandosi sulla sua spada, si infligge una ferita apparentemente mortale. Questo evento è molto doloroso per Kashill, il quale comincia a dubitare della legittimità della sua missione e dell’affidabilità di Sironna. I suoi dubbi sono avvalorati da Alosius, il quale spiega alcuni fatti che proverebbero che Kashill sia il vero prediletto della profezia e che Sironna lo abbia convinto ad attaccare Jamall sperando che lui morisse in battaglia. In realtà Sironna non crede che Kashill sia il prediletto, ma si è accordata con l’Oracolo al fine di sterminare le truppe dei soldati devoti a Moth per prendere il controllo totale sul suo regno, convertendolo all’adorazione di Kaban, Dio della Guerra. Nei suoi piani Sironna appoggierà il Nuovo Ordine, progettando di ampliare i propri domini rivoltandosi contro la stessa Alleanza, mentre i loro eserciti vengono massacrati nel regno di Jamall.

I piani di Sironna si rivelano quando, sfruttando come scusa l’evidente instabilità mentale di Kashill che ancora soffre per la perdita dell’amico, alcuni ufficiali kabaniti sollevano il paladino dal comando dell’Alleanza. Kashill ed Alosius vengono quindi costretti ad abbandonare l’esercito e a muoversi da soli entro il regno nemico. I due decidono di recarsi alla capitale nemica, sperando di intercettare le truppe di rinforzo provenienti dalle altre teocrazie per avvisarle del tradimento di Sironna. Dopo aver realizzato di essere arrivati troppo tardi, Kashill ed Alosius incontrano casualmente Murgrub, Libon e Matara. Appartenendo a culti nemici, le due compagnie si scontrano, ma un nuovo tentativo della Dea dell’Oscurità di uccidere i due assassini jamalliti costringe i cinque ad unire le forze verso i mostri d’Ombra; al termine della vittoriosa battaglia, i cinque hanno il tempo di chiarire le proprie intenzioni, decidendo così di collaborare al fine di penetrare nella capitale jamallita, tentare l’assassinio del Maestro Oscuro e dell’Oracolo, ed eventualmente scoprire chi fra loro è il vero prediletto.

Nella capitale il gruppo scopre che l’esercito del Nuovo Ordine è composto perlopiù da cadaveri rianimati da Ingmar, un necromante allievo di Murgrub, e che Pogstar, trasformato anch’egli in non-morto, ne è al comando; riescono tutti insieme a penetrare nelle sale della gilda delle Lame Nere, ben sapendo che ognuno di loro dovrà affrontare la propria sfida personale: Murgrub uccide Ingmar che lo aveva tradito alleandosi con Jamall, Kashill combatte ancora una volta contro Pogstar, sostenuto da Alosius, ed infine Matara e Libon affrontano il Maestro Oscuro, il quale, poco prima di morire, rivela a Matara che essa è in realtà figlia sua e della Dea Oscura e che l’Oracolo ha tradito la Dea, prendendone il posto dopo averla uccisa con un inganno.

Matara, in virtù del suo lignaggio, si rende conto di essere l’unica in grado di sopravvivere nella dimensione dell’Ombra e convince i compagni a lasciarla andare ad affrontare l’Oracolo da sola. Giunta a destinazione s’accorge di essere in grado di comandare i terrificanti abitanti di quella dimensione, così li guida contro l’Oracolo, vincendola e prendendo per sé il trono dell’Oscurità. Da quel momento assurge al rango di divinità e decide di non fare ritorno ad Artan per non obbligare gli altri Dei a fare altrettanto. Il suo sacrificio previene il compimento totale della profezia. Libon, essendo l’unico in grado di sentire la voce della sua amata, prende il posto del Maestro Oscuro, affiancato dai suoi compagni che tenteranno di rivoltare l’esercito del Nuovo Ordine contro Sironna. Viene pure anticipato che la regina Ausmine tornerà alla guida di un esercito alleato e che Matara aspetta un figlio da Libon.2 (vedi Note).

NOTE:
1 Il resoconto delle avventure di Ausmine alla ricerca degli Iluar è attualmente in fase di sviluppo e sarà uno degli spin-off di questo romanzo.
2 Il finale, sebbene conclusivo per quanto riguarda le vicende personali dei personaggi, lascia aperta la possibilità di un sequel del quale è già pronta una traccia. In seguito, le avventure del figlio di Matara e Libon potrebbero costituire altri spin-off dalla trama principale.
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Re: Il contatto con i potenziali editori - dati da spedire

Messaggio da carlo »

non male come sinossi, ben scritta, mette voglia di leggere il libro. non ho capito se finisce così (il libro) o c'è qualcosa da aggiungere.
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Re: Il contatto con i potenziali editori - dati da spedire

Messaggio da Davide Zaccardi »

carlo ha scritto: non male come sinossi, ben scritta, mette voglia di leggere il libro. non ho capito se finisce così (il libro) o c'è qualcosa da aggiungere.
Il libro in sé è autoconclusivo dal punto di vista delle vicende personali dei protagonisti. Ognuno ottiene ciò che desiderava sin dall'inizio della storia, ma ad un caro prezzo. Questo è il senso morale del "Grande Sacrificio", ove per ottenere qualcosa hanno dovuto sacrificarne un'altra.

La situazione dal punto di vista delle nazioni coinvolte, tuttavia, è ancora tutta da risolvere. Sironna, con i suoi piani di conquista oramai avviati, sta assediando l'Alleanza ed il Nord, minacciando gravemente il fragile equilibrio delle potenze in gioco.
Nel secondo libro che ho intenzione di scrivere, infatti, tutto ruoterà intorno alle azioni del gruppo di Libon in collaborazione con Ausmine, le cui avventure sono attualmente in via di sviluppo.

Originariamente le vicende di Ausmine facevano parte del romanzo, ma ho pensato che lo sviluppo parallelo di due storie separate avrebbe confuso ed annoiato il lettore, quindi ho estrapolato i capitoli nei quali si parlava di lei e li ho raccolti in un altro file. Praticamente la sua storia è già scritta a metà. :) Nonostante fosse un personaggio secondario, mi ci sono affezionato molto e ritengo che potrebbe accogliere delle critiche positive in modo particolare dalle lettrici. E' una donna che dimostra quanto si possa essere forti e femminili al tempo stesso: non è per niente la classica virago descritta spesso dagli autori uomini che scrivono fantasy, come se per essere persone di valore bisognasse possedere attributi maschili. Ritengo che il fantasy scritto dagli uomini sia ingenuamente maschilista e desidero cambiare questa tendenza. :)
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