Amori che non s'incontrano mai
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31 DICEMBRE
Un camino aspetta frenetico
di divorare l'ultima pagina di calendario
Andirivieni del cane sotto il letto
mima a scavare trincee,
nell'aria annusa demenze
che bussano ai crani e poi scappano
La gente si scambia saluti d'addio
per non andarsene mai
è solo un modo per non sentirsi lontano
da se stessa
Esplode la chimica nelle bottiglie
e fumante fa ballare demoni e angeli
confusi in giochi di specchi
Sull'asfalto cimeli di noia,
raccolti da netturbini
li appendono al destino
in attesa della collezione del tempo
Percossi da rumori
ripartono gli orologi degli alberi
lubrificati dalla linfa
sciolta dalla paura
---------------------------------------------
Da:Soste Precarie
www.santhers.com
di divorare l'ultima pagina di calendario
Andirivieni del cane sotto il letto
mima a scavare trincee,
nell'aria annusa demenze
che bussano ai crani e poi scappano
La gente si scambia saluti d'addio
per non andarsene mai
è solo un modo per non sentirsi lontano
da se stessa
Esplode la chimica nelle bottiglie
e fumante fa ballare demoni e angeli
confusi in giochi di specchi
Sull'asfalto cimeli di noia,
raccolti da netturbini
li appendono al destino
in attesa della collezione del tempo
Percossi da rumori
ripartono gli orologi degli alberi
lubrificati dalla linfa
sciolta dalla paura
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Da:Soste Precarie
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GENNAIO
Mondo in bianco e nero
l'unico colore
una farfalla imbalsamata
dal gelo lucidata
e il mare uno specchio rotto
mischia i suoi cocci
e digerisce i volti
Si sbracciano le palme
accompagnano fogli di via
e i gabbiani li timbrano
corrotti da pesci
I tetti pagine bianche
nessuno le scrive
perchè le storie troppo lunghe
e la malinconia svela
in anticipo il finale
I cuori bussano ai cappotti
la noia risponde a sbadigli
e un amore gioca a testa o croce
e vince un ricordo
illuso s'impicca al naso
che fumante punta l'infinito
e poi s'accasa tra due dita
Orme sulla neve
spirale a non so dove
e la partenza è già arrivo
Orge di comignoli
nei fumi spoglie speranze
sollazzate in nuvolette
nel vento amplessi in vortici
-----------------------------------
Da:Soste Precarie
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l'unico colore
una farfalla imbalsamata
dal gelo lucidata
e il mare uno specchio rotto
mischia i suoi cocci
e digerisce i volti
Si sbracciano le palme
accompagnano fogli di via
e i gabbiani li timbrano
corrotti da pesci
I tetti pagine bianche
nessuno le scrive
perchè le storie troppo lunghe
e la malinconia svela
in anticipo il finale
I cuori bussano ai cappotti
la noia risponde a sbadigli
e un amore gioca a testa o croce
e vince un ricordo
illuso s'impicca al naso
che fumante punta l'infinito
e poi s'accasa tra due dita
Orme sulla neve
spirale a non so dove
e la partenza è già arrivo
Orge di comignoli
nei fumi spoglie speranze
sollazzate in nuvolette
nel vento amplessi in vortici
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Da:Soste Precarie
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SOGNI
I sogni sono timidi
pargoli viziati della lucida ragione
non amano la luce
vagano per le stelle
oasi a volte troppo affollate
non garantiscono ristoro
ma fioche e discrete
sono la sola sosta per l'infinito
e la notte una badante
lo sa bene che al mattino
ogni anima rivuole
adulta la sua infanzia
La luna una meretrice
capricciosa al compenso
si spoglia delle nuvole
e vende i ladri ai metronotte
che sparano al cielo
fanno secco un sogno attardato
e cade piombo a terra
Di notte a spiare
ci sono i gufi ambulanti
con mercanzie di presagi
appesi a un crocefisso
e qualcuno lo doppia
di vetro con la mano
All'alba
c'è sempre qualcuno che si perde
e a cercarlo una preghiera boomerang
che ritorna a una fronte sudata
in repulsione a uno specchio
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Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
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pargoli viziati della lucida ragione
non amano la luce
vagano per le stelle
oasi a volte troppo affollate
non garantiscono ristoro
ma fioche e discrete
sono la sola sosta per l'infinito
e la notte una badante
lo sa bene che al mattino
ogni anima rivuole
adulta la sua infanzia
La luna una meretrice
capricciosa al compenso
si spoglia delle nuvole
e vende i ladri ai metronotte
che sparano al cielo
fanno secco un sogno attardato
e cade piombo a terra
Di notte a spiare
ci sono i gufi ambulanti
con mercanzie di presagi
appesi a un crocefisso
e qualcuno lo doppia
di vetro con la mano
All'alba
c'è sempre qualcuno che si perde
e a cercarlo una preghiera boomerang
che ritorna a una fronte sudata
in repulsione a uno specchio
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Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
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CANI E ELETTORI (Aforisma)
I cani sono come gli elettori
li puoi addestrare quanto vuoi
ma alla fine abboccano sempre
alla polpetta soporifera dei ladri
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Da:Poesie Cialtrone
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li puoi addestrare quanto vuoi
ma alla fine abboccano sempre
alla polpetta soporifera dei ladri
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Da:Poesie Cialtrone
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EPITAFFIO FRANK IL MECCANICO
Mi portavano asini sfiancati
e glie li restituivo cavalli alati
ma i fantini erano inadatti
Poi arrivò l'elettronica
drogò tutte le teste
e non ci capii più niente
io potevo operare gli organi
ma non guarire i cervelli
il progresso come il vento mi sorpassò
e io troppo vecchio e stanco a rincorrerlo
Rimasi solo coi miei catorci
e la miseria come ruggine avanzò
poi un giorno distratto da un bullone
che amava troppo la sua vite
finii schiacciato dal vecchio ponte idraulico
assetato di olio
Ora questa lapide
la radio muta voce della mia anima
e il cipresso indomito
a diffonderla ondeggiando
ma il rombo assordante
distrugge ogni lamento,
giunge in questo cimitero
a fianco alla statale
Corrono, corrono veloci
i fantini spronano,ingiuriano
le bestie ruttano impazzite,
la stupidità divorata e digerita
si posa come rugiada secca
su queste tombe spugnose
e sa che i cervelli orfani
la cercheranno e l'annaffieranno
senza tregua
... con gli occhi
-------------------------------------------
Da:Soste Precarie
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e glie li restituivo cavalli alati
ma i fantini erano inadatti
Poi arrivò l'elettronica
drogò tutte le teste
e non ci capii più niente
io potevo operare gli organi
ma non guarire i cervelli
il progresso come il vento mi sorpassò
e io troppo vecchio e stanco a rincorrerlo
Rimasi solo coi miei catorci
e la miseria come ruggine avanzò
poi un giorno distratto da un bullone
che amava troppo la sua vite
finii schiacciato dal vecchio ponte idraulico
assetato di olio
Ora questa lapide
la radio muta voce della mia anima
e il cipresso indomito
a diffonderla ondeggiando
ma il rombo assordante
distrugge ogni lamento,
giunge in questo cimitero
a fianco alla statale
Corrono, corrono veloci
i fantini spronano,ingiuriano
le bestie ruttano impazzite,
la stupidità divorata e digerita
si posa come rugiada secca
su queste tombe spugnose
e sa che i cervelli orfani
la cercheranno e l'annaffieranno
senza tregua
... con gli occhi
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Da:Soste Precarie
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EPITAFFIO LUANA LA PROSTITUTA
Io, Luana la prostituta
confessai tutti i mariti del paese
il prete tutte le mogli
entrambi col proprio vangelo
lui esortò l'agnello a togliere i peccati
io fui esortata a pecora a provarli
lui li elevò al cielo,io sul capo a corna
entrambi col vincolo del segreto
demmo assoluzioni a un prezzo
-Ora entrambi nel museo dei silenzi
sotto gelide lapidi
visitati a cottimo
-alla mia foto
tutti voltano la testa
alla sua fanno un inchino
e fulminei con la mano
una croce trasparente
-Entrambi ci occupammo di anime
io le resi a terra con sincerità umane
lui bugiardo,angeliche le fece volare
-Oh! voi che leggete
lasciate almeno a carnevale
quando le farse sono verità,
un fiore su questi miei sudici resti
------------------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
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confessai tutti i mariti del paese
il prete tutte le mogli
entrambi col proprio vangelo
lui esortò l'agnello a togliere i peccati
io fui esortata a pecora a provarli
lui li elevò al cielo,io sul capo a corna
entrambi col vincolo del segreto
demmo assoluzioni a un prezzo
-Ora entrambi nel museo dei silenzi
sotto gelide lapidi
visitati a cottimo
-alla mia foto
tutti voltano la testa
alla sua fanno un inchino
e fulminei con la mano
una croce trasparente
-Entrambi ci occupammo di anime
io le resi a terra con sincerità umane
lui bugiardo,angeliche le fece volare
-Oh! voi che leggete
lasciate almeno a carnevale
quando le farse sono verità,
un fiore su questi miei sudici resti
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Da:Sorrisi Pignorati
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ADATTI D'INVERNO
Lo scricciolo aspetta
improbabile tepore di mezzogiorno
affinchè scongeli la corteccia
per poterla sollevare
e scovare un insetto
Il povero accartocciato
davanti al fuoco
con due ceppi che incrocia e rincrocia
e poi li separa in modo possano durare
e con la spinta di un sogno sente caldo
Gli alberi in letargo
ma con l'incubo che qualcuno
abbia fatto male i conti col rigore dell'inverno
e possa aggiustarli con la motosega
Gli animali lo sanno
la terra pagina bianca
scritta con le orme
sopravvive chi le sa leggere
senza farsi leggere
e gli umani fanno sempre
al lupo baro la copertina
-----------------------------------------------
Da: Soste Precarie
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improbabile tepore di mezzogiorno
affinchè scongeli la corteccia
per poterla sollevare
e scovare un insetto
Il povero accartocciato
davanti al fuoco
con due ceppi che incrocia e rincrocia
e poi li separa in modo possano durare
e con la spinta di un sogno sente caldo
Gli alberi in letargo
ma con l'incubo che qualcuno
abbia fatto male i conti col rigore dell'inverno
e possa aggiustarli con la motosega
Gli animali lo sanno
la terra pagina bianca
scritta con le orme
sopravvive chi le sa leggere
senza farsi leggere
e gli umani fanno sempre
al lupo baro la copertina
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Da: Soste Precarie
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SABATO NOTTE
Sfrecciano i motori
verso un dove sanno
che non conoscono
Inseguono i fari
tra fumi d'erba
e qualcuno spegne tutto
sul muro del silenzio
tra il rullare di tamburi
Tutti hanno uno scettro
che sollevano nel bar
o nella dispensa della luna
I gatti al sorteggio
tra guizzi e incertezze
in azzardo,stirati
voleranno all'alba coi corvi
Qualche cane
gioca a pallone con un riccio
che finisce nella porta
disegnata da un copertone
La notte,coperta
bucata da sigarette
e sputi a pezze del danno
--------------------------------------
Da:Soste Precarie
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verso un dove sanno
che non conoscono
Inseguono i fari
tra fumi d'erba
e qualcuno spegne tutto
sul muro del silenzio
tra il rullare di tamburi
Tutti hanno uno scettro
che sollevano nel bar
o nella dispensa della luna
I gatti al sorteggio
tra guizzi e incertezze
in azzardo,stirati
voleranno all'alba coi corvi
Qualche cane
gioca a pallone con un riccio
che finisce nella porta
disegnata da un copertone
La notte,coperta
bucata da sigarette
e sputi a pezze del danno
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SERA DI GENNAIO
Il freddo frigge nell'aria
tremano i lampioni
come a voler firmare la resa
Non c'è anima viva
sotto l'unica stella incastonata
in una cupola di cemento,
gli animali hanno scommesso
di salvare la pelle
solo la volpe scaramantica
mastica l'odore dei sogni
e pettina trame inzaccherate
Rumori e respiri
congelati in arabeschi trasparenti
nella foresta di vetro
----------------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
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tremano i lampioni
come a voler firmare la resa
Non c'è anima viva
sotto l'unica stella incastonata
in una cupola di cemento,
gli animali hanno scommesso
di salvare la pelle
solo la volpe scaramantica
mastica l'odore dei sogni
e pettina trame inzaccherate
Rumori e respiri
congelati in arabeschi trasparenti
nella foresta di vetro
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Da:Sorrisi Pignorati
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RITORNO
Tornò in inverno,
sotto al cappello
bavero e sciarpa
carezzavano le vene indurite
bastonate dal freddo
Con passo veloce
croccante al gelo
e un ricordo indurito
che stridulo frenava
Poi guardò la finestra
ove Lei un tempo s'affacciava
ormai porta di un frigorifero
ove gli anni congelati
razziati dal tempo
e sul davanzale un passero arruffato
cantava il furto
Per un attimo
rivide la sua bionda chioma
ma in realtà l'inganno
di una goccia dorata
sgorgata dal nulla
forse da un pensiero,
penzola al sopracciglia
punta da un ago di sole
scossa dal vento gelido
Si dileguò tra passanti senza meta
e di quel posto giurò
di scordare persino il nome
Il fischio del treno
lo divorò nell'infinito
e l'abbaiare di un cane
monito a non tornare
-------------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
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sotto al cappello
bavero e sciarpa
carezzavano le vene indurite
bastonate dal freddo
Con passo veloce
croccante al gelo
e un ricordo indurito
che stridulo frenava
Poi guardò la finestra
ove Lei un tempo s'affacciava
ormai porta di un frigorifero
ove gli anni congelati
razziati dal tempo
e sul davanzale un passero arruffato
cantava il furto
Per un attimo
rivide la sua bionda chioma
ma in realtà l'inganno
di una goccia dorata
sgorgata dal nulla
forse da un pensiero,
penzola al sopracciglia
punta da un ago di sole
scossa dal vento gelido
Si dileguò tra passanti senza meta
e di quel posto giurò
di scordare persino il nome
Il fischio del treno
lo divorò nell'infinito
e l'abbaiare di un cane
monito a non tornare
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Da:Sorrisi Pignorati
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