Chi scrive, perché lo fa?

[saranelsole]

scrivere secondo me è liberarsi del mondo interiore fotografando e immortalando immagini paragonabili a sentite emozioni che difficilmente facciamo filtrare sulla carta... uno degli stati d'animo che accomuni tutti gli scrittori sia la reazione chimica che li avvolge e li spinge in un angolo inaccessibile e inviolato come l'essenza e a questo punto viene da pensare al fatto che l'immaginazione viene dall'anima. lo stesso Einstein sosteneva che "l'immaginazione è più importante della conoscenza".
in effetti basti pensare alle prime creazioni dell'uomo primitivo totalmente privo del sapere, con ciò voglio dire che uno scrittore si avvale della stessa cosa... nella vita si possono leggere migliaia di libri ma se non ha l'immaginazione x vedere oltre a cosa serve?
Sarah

[SuperRomu]

Secondo me...Chi scrive,lo fà,per il semplice motivo,di denunciare un evento che faccia molto riflettre e di esprimere i propri pensieri attraverso metafore e versetti,per affermare un'emozione dell'animo dello scrittore.

[l.zag]

sono in una affollatissma sala d'attesa del pronto soccorso di un Ospedale di città, improvvisamente mentre attendo pazientemente il mio turno, scavo negli occhi della gente che aspetta, mi dico che sono fortunato, infatti non sono quà che aspetto per essere curato, non sono ammalato, non mi è capitato nulla, aspetto che dimettino una persona a me cara, ma nel frattempo scavo, scavo nei volti della gente che aspetta, scavo, e sgorgo le lacrime, lo spavento, le agitazioni, il pianto di una ragazza appena soccorsa vittima di un incidente stradale, il pianto di un bambino che viene medicato, il vecchio che attende da questa mattina alle 10,00 che aspetta che si libera un letto e sono appena le 17,00, il carabiniere che sostiene di avere la cura per migliorare tutto questo. A noi! Questo è il tempo di scrivere, questa, è l'ora della poesia che tramanda alle mani il codice rosso, Scrivi, scrivi che ti passa, e racconta quello che sai, scrivi quello che vedi, e asseconda tutto ciò che ti balena nella mente, e digita.
concordo con i miei pensieri, che in questo frangente devo scrivere, sulla tastiera del mio pc portatile, concordo con chi scrive, senza sapere perché lo fà. Mi viente in mente un ritornello di una cazone sanremese, perché lo fai? A dire il vero non saprei dare risposte, non saprei diri perché scrivo, e perché eseguo alla lettera l'impulso che detta alle mie mani di battere forte su questa mia tastiera, ma sono in una sala d'attesa di un vecchio ospedale e scavo, scruto negli occhi della gente che la sofferenza acceca, annienta, e ci rende finalmente la dignità d'essere uomini in un contesto dove non basta essere uomini, non serve avere la carta d'identità per guadagnarsi la stima, la dignità, che spetterebbe ad ogni uomo in quanto tale, perché viviamo in un contesto dove conta solo l'apparire, dove conta sapere quanto vali, quanto guadagni, quante tacche hai segnate sul calcio del tuo fucile, la macchina, la barca, la moto, chi vive in baracca, e chi ama la zia, e chi và a Porta Pia. Questa, è l'ora della poesia. Scusate se è poco.

[Vita]

scusate se è poca questa impellente necessità di scavare a fondo nel fondo più profondo del mondo...
scusate se è poco, ma questo è tutto ciò che mi è dato essere: due mani che corrono veloci e indemoniate su una tastiera che così piccola, così scarna e minimalista include in se stessa tutto il mio universo... solo lettere, solo carattere informatico che si sussegue nella mia testa, nel mio cuore fino alla bocca dello stomaco... perchè la vita è degna d'essere definita tale solo quando muore sulla stampa di un foglio che sia elettronico che sia manoscritto...
vita è scrivere, scrivere è vivere... questo è ciò che mi hanno raccontato... questo è tutto ciò che so!

[l.zag]

Tutto ciò che sò, che scrivere, è Vita. Vita come la lista di Shindler, un nome segnato a caratteri dattiloscriti, che significano Vita con la V maiuscola, e danno la vita a chi la cerca a tutti i costi.
Scrivere, non è poi tanto male, scrivere e quanto di più bello un uomo possa fare se sente la necessità di confrontarsi con sè stesso, se sente il bisogno di raccontarsi e raccontare ciò che vita è intorno a se stessi.

In un negozio di tabaccheria, come faceva Pessoa nei suoi dolci e bellissimi versi raccontava la vita che girava accanto ad altre vite, come fà da anni Raffelina nella sua forneria asfissiante d'estate, e calda d'inverno che accoglie chi cerca riparo dal freddo con la scusa del pane.

Vita e scrittura, vita e poesia, tutto che ruota intorno a due mani frementi che battono veloci su pezzi di plastica che danno il senso del carattere, che insieme formano le parole, che a loro volta formano uno spaccato di vita quotidiana. Ditemi cos'è che ci dà la voglia di scrivere, ditemi cos'è che ci dà voglia di vivere anche quando tutto lascia intendere il contrario.

Se qualche viandante si trovasse a passare da queste parti e leggesse queste righe, per favore cerchi si spiegare cos'è che ci fà credere ancora in un qualcosa che ancora non è.

[AldaVTV]

ciao Luigi, bella domanda la tua!

perché ho scritto, perché scrivo?
non me lo sono mai chiesta sinceramente! sono certa che è stato non morire dentro al mio "io" iniziare a scrivere, a buttare emozioni su carta, a rileggermi dopo mesi o anni alcune traccie lasciate nel cassetto del cartaceo.
Potrebbe essere una sorta di autoanalisi? potrebbe essere perchè si è soli con le proprie emozioni e talmente gelosi da non volerle inizialmente donarle ad altri?
potrebbe essere che in seguito sia una sorta di "narcisismo interiore" che ci fa rendere scrittori e si doni ad altri il proprio "io" sperando in una positiva partecipazione dell'altro?
non ho idea, sono molte le domande senza risposta o le risposte senza domande... sono però certa che lo scrivere serva a costruirsi e a costruire con altri una parte di "se stessi" vedendola con occhi diversi dalle proprie emozioni, oppure condividendole si cerchi di mitigare dolori profondi dell'io... non lo so, ma per me scrivere a volte è una necessità senza freni, per farmi stare meglio dopo... o peggio... ancora non lo ho veramente compreso... 

[asettico]

si scrive per  leggersi e per essere letti. Non necessariamente in questo ordine, comunque credo che tutto abbia inizio con il famoso "diario"...lo si scrive sempre immaginado un lettore sconosciuto, che nottetempo vada a leggere quelle pagine scritte molto piu' per piacere  a sè stessi che agli altri, ma negli altri si cerca la conferma.

Io ho scritto molto, moltissimo direi. Cose lasciate nei cassetti della mia camera prima, poi sparse in macchina, poi nei cassetti di una scrivania in ufficio. Sta di fatto che dopo aver scritto, qualsiasi cosa abbia scritto, mi sono sentita meglio. Non sono una scrittice, ovvio, ma il passo da...scriverlo per me, mettere un colore  , nero su bianco , alle parole che scorrono tra mente e anima , e fare leggere da tutti queste parole...il passo è grande . Ci vuole autostima, credere in quel nero su bianco, immaginare che oltre che far bene a te , possa far bene a tanti altri.

Forse la differenza sta proprio qua. E si chiama condividere. Quando si scrive per sè stessi tutto ruota comunque attorno alla propria persona, anche se con tormento e passione...quando si scrive per altri, se si è in purezza mentale ...si comunicano questi sentimenti, si comunica tormento, passione, felicità, infelicita...si condividono tutte queste emozioni...ed in un certo senso  di loro un po'...ci si libera.


con osservanza

[AldaVTV]

ciao asettico o asettica. non ho compreso!...

forse dici bene, a volte speri che serva ad altri...    e ci si libera...

[asettico]

sono asettica e a volte asettico. Che l'essere femmina o maschio debba essere deciso da una A o da un O...ahhahahhahaha. Ho scelto un nick maschile sia perchè mi sento donna con le palle e sia perchè mi piace l'uomo con le tette...ahahahahaha . Bè si ..son matta un po'...ma nache no.

Ciao Alda

[l.zag]

ciao Luigi, bella domanda la tua!

perché ho scritto, perché scrivo?
non me lo sono mai chiesta sinceramente! Non ho idea, sono molte le domande senza risposta o le risposte senza domande... Sono però certa che lo scrivere serva a costruirsi e a costruire con altri una parte di "se stessi" ... Non lo so, ma per me scrivere a volte è una necessità senza freni, per farmi stare meglio dopo... o peggio... ancora non lo ho veramente compreso...