le news di Reno Bromuro e "IL BARICENTRO"

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settimanale di scienze umane
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro

Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)

Supplemento al n? 643 del 29 maggio 2005

CON PREGHIERA DI DIVULGAZIONE, GRAZIE

Amici carissimi,insieme con Marcella Boccia, Sandra Cervone, Marco Gavotti, Marco Saya, e Renato Volti, componenti la Giuria Tecnica, presieduta dal sottoscritto, comunichiamo la graduatoria finale della prima edizione del ?Premio Autore dell?anno 2005 ?Renato Milleri ? REMIL ???, affinch? possiate conoscere l?esito del suo svolgimento.

Gli atti sono conservati nell?albo delle attivit? dell?Associazione Internazionale Artisti Poesia della Vita nata nel 1973 e legalizzata con atto notarile n? 3426 del repertorio ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984, insieme a tutti gli altri che confermano le attivit? passate dell?Associazione dalla prima edizione della Talentiate - Olimpiade di Talenti ? svoltesi a Roma al Caff? Fassi in Corso Italia dal 23 al 27 settembre 1973, alla Sedicesima edizione che non si pot? realizzare per il maltempo il 25 agosto 1991 a Cervara di Roma.

A questo punto c?investiamo dell?onore di comunicare che il 1? - 2? e 3? premio ? stato assegnato alle Poesie:

0134,10 - S'ATTARDANO I CHIARORI (Autore 0008 Enrico Besso - Eby) (1? Premio)

0113,30 - CONOSCE IL MIO PASSO (AUTORE N? 0008 Enrico Besso - Eby) (2? clas.)

0084,00 - UN RAGAZZO DI CALABRIA (Autore 0008 Enrico Besso - Eby) (3? clas.)

Al quarto posto ex aequo:

0076,50 - PAROLA (Autore n? 0031 Daniela Durante - Poetyca)

0070,00 - IDILLIO (autore 0027 Rosanna Spina)

0067,00 - SINCERITA? (Autore N? 0004 Giorgio Bonin)

0061,80 - LA MADRE DEL SOLDATO (Autore 0007 Daniela Costantini)

0058,70 - DESTINO, FORSE (AUTORE 0001 Alberto Sbardella)

0058,00 - QUADRO (Autore n? 0003 Anna Salvati)

0057,00 - RITORNERO? (Autore n? 0021 Marisa Cordioli)

0055,90 - NELL?OMBRA DELL?ULTIMA SIGARETTA (autore 0015 Mario Robusti)

0054,00 - MADRE CELESTE (Autore n? 0028 Enrica Paresce)

0051,90 - ANCH?IO TI AMO! Autore n? 0012 Ileana Bellantoni)

0039,00 - NON MANDATELI A MORIRE! (AUTORE N? 0002 Ettore Lomaglio Silvestri)

0039,00 - SETE (AUTORE 0010 Giovanni Greco)

0039,00 - TRA LE PIEGHE DEL TEMPO (AUTORE 0022 Daniela Adamo)

0038,90 - SEI MESI SENZA RISA D?AMORE (Autore n? 0015 Mario Robusti)

Tutte le altre che hanno superato la preselezione sono state classificate al quinto posto a pari merito perch? sono tutte liriche che meritano di essere conosciute e perci? saranno inserite nell?antologia. Esse sono:

ADAMO - SCRICCIOLI D?UOMO (AUTORE N? 0022)

BELLANTONI - BANALISSIMI ISTANTI (Autore n? 0012)

BESSO - A DECLINARE IL VOLO (Autore n? 0008)

BESSO - IN QUELL?ANDARE A (AUTORE N? 0008)

CORDIOLI - SILENZIOSE NOTE (AUTORE N? 0021)

COSTANTINI - ASCOLTAMI? (Autore 0007)

COSTANTINI - PICCOLA BIMBA (Autore n? 0007)

DELEONIBUS - CHI PAGHERA? PER QUESTO? (Autore 024)

FERRARI -TEMPO OSTILE (Autore n?0014)

FERRARO ? SENZA TITOLO (Autore n? 0029)

GRATTAROLA - PASTORE DI RICORDI (Autore n? 0011)

GRATTAROLA - TU NON RITORNI (Autore 0011)

GRECO - CLIC (Autore n? 0010)

BELLANTONI - LA CLESSIDRA DEL TEMPO (AUTORE N? 0012)

LEANDRO - ATTENDO L'ALBA (Autore n? 0013)

MONALDI - FANTASMI (Autore n? 0020)

MADDALENA - LA MIA CANZONE CHI? (AUTORE N? 0023)

MORPURGO - PESCARA TRAGICA (Autore n? 0026)

NORI - IL RISPETTO DELL?ANIMA (AUTORE N? 0017)
PARESCE - PRIMO AMORE (autore n? 0028)/6

POETYCA - IL NOME CHE ATTENDEVI (AUTORE N? 31)

POLIMENI - PROMESSA (Autore n?0019)

PROIETTI - CIAO FRANK (autore 0006)

ROBUSTI - SENZA MOTIVO AMMAZZO (AUTORE N? 0015)

SALVATI - IMMENSO (AUTORE N? 0003)
BONIN - FANTASIE (AUTORE N? 0004)

SBARDELLA - CHIEDONO ANCORA (Autore n? 0001)

SPINA - STELLA SENZA LUCE (autore N? 027)

SPINA - UOMO (AUTORE 0027)

VACCARO - SMEMORATO VIANDANTE (Autore n? 0016)
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FATTI

05 giugno 1993: il primo turno delle elezioni comunali e provinciali vede la Lega primo partito nelle citt? del Nord, il PDS in quelle del Centro, mentre nel Sud si afferma la destra. I risultati delle regionali in Friuli-Venezia Giulia sono: Lega Nord 26,7% (18 seggi), DC 22,3% (15), PDS 9,9% (5), MSI-DN 8,3% (5), Rifondazione comunista 5,5% (4), Verdi 5,4% (3), PSI 4,7% (3), Lega autonoma Friuli 4,7% (2), Lista per Trieste 3,3% (2),Rete 1,8% (0),PRI 1,7% (0), PSDI 1,6% (0), PLI 1,3 (0).

06 giugno 2003: il Consiglio dei Ministri approva i primi decreti attuativi della riforma del lavoro disegnata da Marco Biagi, il professore bolognese ucciso dalla Brigate Rosse lo scorso anno. Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, secondo cui la riforma render? il mercato del lavoro italiano tra i pi? flessibili d'Europa, il Ministro del Welfare Roberto Maroni, il Presidente della Confindustria Antonio D'Amato, Cisl e Uil, si dichiarano soddisfatti. Contrariet? mostra invece la Cgil, che considera la riforma poco tutelante nei confronti dei lavoratori

07 giugno 1998: Marco Pantani, a 28 anni,vince l?81? Giro ciclistico d?Italia, virtualmente conquistato con un giorno di anticipo sulla tappa a cronometro Mendrisio-Lugano.
08 giugno 2004: Salvatore Stefio, Maurizio Agliana e Umberto Cupertino, i tre italiani rapiti e tenuti in ostaggio per quasi due mesi dai guerriglieri in Iraq, sono liberati nei dintorni di Bagdad. I tre non sapevano nulla della morte del loro compagno Fabrizio Quattrocchi, assassinato due giorni dopo il sequestro.

A Firenze muore Fosco Maraini. Lo studioso (antropologo, orientalista e scrittore) aveva 91 anni ed era il padre della scrittrice Dacia.

09 giugno 1998: dopo l?ultima riunione dell?ufficio di presidenza della Bicamerale, Massimo D?Alema ne annuncia la fine ed informa il presidente della Camera Luciano Violante.

10 giugno 1998: il premio Nobel Renato Dulbecco annuncia che entro due anni il CNR avr? completato la mappatura dei 100.000 geni umani (oggi se ne conoscono meno della met?), ma occorreranno molti anni per individuarne le funzioni.

11 giugno 2004: a soli 58 si spegne in un ospedale romano lo stilista Egon von Furstenberg, figlio di Ira e nipote di Gianni e Umberto Agnelli. Lo stilista, fondatore dell'omonima griffe, lascia due figli, Alex e Tatiana. Debutt? nel 1991 nell'alta moda; da allora, ha continuato a disegnare modelli sia per l'alta moda sia per i grandi magazzini,oltre che fare il designer per mobili e oggetti di arredamento.

PARLIAMONE

POETICAMENTE E LA POESIA DICHIARATA (1)

Questa passata ? stata una settimana di fuoco per gli e-mail scambiato tra i vari operatori culturali e poeti ritenuti tale i quasi. Tutto ? iniziato con un richiamo ufficiale ad un poeta che aveva postato una poesia non sua premiata o segnalata ad uno dei tanti concorsi artistico letterari che spuntano come i funghi nel web; per non parlare delle scuole di ?Poesia creativa? e simile; come se la poesia per se stessa non fosse gi? creativa per il Poeta-Vate.

Non avendo avuto tempo materiale (per leggere i vai e-mail che ricevo lo faccio a stagione teatrale e letteraria passata), per visitare i vari siti ho risposto con educazione ma con piglio veemente al ?richiamo? fatto da un presidente di un?associazione culturale al povero poeta che aveva avuto l?ingenuit? e lo slancio affettivo nei confronti di un poeta suo amico segnalata ad un concorso.

La mia risposta ha influenzato l?affluenza, che da mesi era in letargo, al ML Poeticamente, fino a scomodare il significato di ?Poesia? e di ? veramente ?Poeta? e se questi pu? avvalersi di un titolo cos? altisonante.

Questo dibattito si ? svolto tra poeti riconosciuti tali e che il sotto scritto ha recensito proprio perch? tali li ritiene: Luciano Somma e Piero Donato.

Il 2 giugno ha iniziato a popolare il ML Poeticamente Ida Guarracino, prendendo spunto da un?ipotetica diatriba sorta tra me e Piero Donato:

?Caro Piero, scrive la Guarracino, ? stata utile questa diatriba, si ? animato ?Poeticamente? parlando, non mi permetto di dire chi ha ragione o chi ha torto, poich? ognuno ha espresso le proprie convinzioni e anche se non si ? d'accordo bisogna rispettarle. Mi sono intromessa perch? volevo dire che io ho partecipato ad un solo concorso di poesia, per correttezza non dico quale, ma non nei vostri e ho atteso sei ore per avere un diploma e ho potuto capire come funziona: si premiano tra loro e poi dopo anni credono che li conosca qualcuno ma al di fuori di quel mondo nessuno li conosce.

Io non volevo tutto e subito anche perch? non mi ritengo all'altezza ho ancora da imparare, da leggere, mi realizzo scrivendo un?emozione e se viene condivisa da un altro che mi fa un commento (questo in un sito dove sono iscritta) ecco che per me ? una soddisfazione. Al pensiero che devo farmi esaminare per essere poeta, proprio non mi va e se poi succede che miglioro e vado avanti, ben venga tutto, ma con grande umilt? come ho potuto apprezzare nella poesia di Luciano Somma ?Perdonateci?.

E poi quando ho cominciato a scrivere io non conosco Reno? ma un bel giorno mi sono ritrovata una recensione fatta da lui che ? andato a leggere in un altro sito le mie poesie ed ha espresso parole belle e vere sul mio modo di scrivere anche se non corrette alla metrica, ma ha capito i miei sentimenti soprattutto il confronto tra l'io e il se razionale. Ecco questo ? un traguardo per me nessuno ci ha presentati, ma lui ha dedicato il suo tempo per leggere le mie poesie: puro servilismo alla poesia. Per quanto riguarda Piero ? vero che non ? stato invadente con i suoi messaggi, infatti, ho sempre letto le sue comunicazioni ma proprio per le mie convinzioni di non partecipare non ho mai aderito ma leggo sempre tutto. La mia non ? paura di confronti o presunzione ? serenit? di leggere e di scrivere senza mettersi in mostra?.

Poi il discorso si ? spostato su chi ? veramente poeta e quale fosse il suo compito nella societ? e chi pu? fregiarsi di questo titolo. Piero e Luciano hanno esposto le loro opinioni sulle personali conoscenze culturali, ma Leandro Evangelisti scrive: ?Non essendo del tutto convinto dei pareri esposti dagli amici Piero Donato e Luciano Somma, provo a dire la mia.

Secondo me pu? definirsi poeta colui o colei che fa della poesia la sua attivit? principale e i cui proventi rappresentano la maggior fonte di reddito per il suo sostentamento e per la sua famiglia. Credo irrilevante il riconoscimento ufficiale di questo o quel pi? o meno prezzolato consesso di pseudo addetti ai lavori. Il concetto che ho espresso non mi risulta cervellotico in quanto esso ? applicato ed applicabile in tutte le attivit? umane?.

Piero Donato che si avvale principalmente della sua esperienza personale la espone: ?Il mio pensiero, in merito, ? questo: credo che un poeta si possa definire tale se esistono pi? giurie o pi? strutture culturali (non soltanto una giuria e non soltanto se abbia giudicato una sola opera o presunta tale) che gli riconoscano tale merito. A quel punto vuol dire che effettivamente pi? ambiti culturali si trovano d'accordo sul merito della persona. In pratica, se una persona ha ricevuto pi? riconoscimenti da parte di diversi enti o associazioni culturali, pu? anche avvalersi del titolo di poeta, in quanto pi? associazioni glielo riconoscono.

Viceversa, non credo abbia valenza l'autodefinirsi poeta, senza un riscontro da parte di strutture specializzate in merito. In quest'ultimo caso, potrebbe anche piacere quello che scrivo ad amici e parenti, ma se non ricevo riscontri da parte di strutture specializzate, risulterebbe anomalo che io mi avvalessi del titolo di poeta?. Interviene la signora Anna (non conosco il cognome) e palesa la sua opinione: ?Io credo che Luciano abbia ragione. E' doveroso menzionare da dove ? stata presa la poesia pubblicata se edita. Vorrei fare anche un'altra osservazione in merito al termine POETA. Spesso ? capitato in alcuni Mailing list di rimproverare chi si definisce tale. Allora Vi chiedo e mi chiedo: se uno fa il pittore, lo scultore, il cantante, l'avvocato etc. etc. Pu? benissimo dire la propria attivit? senza
che nessuno abbia nulla di ridire ma se dice che ? un poeta APRITI CIELO!
Non vi sembra un paradosso??

Ci ritorneremo sopra, perch? il dibattito ? molto interessante sia per gli addetti ai lavori sia per i verseggiatori, naturalmente escludendo gli scrivitori di versi, o almeno che lo credono, mentre non si rendono condono che scrivono parole in verticale.

LA POESIA DELLA SETTIMANA

F U G A

di Chiara Rubiano



Chiara Rubiano ? nata il 31 Maggio 1981 a Moncalieri, in provincia di Torino. E? iscritta al corso di laurea in Scienze Internazionali ? Diplomatiche. Collabora nel tempo libero ad alcune testate, a livello locale e universitario. Il suo sogno ? di poter diventare giornalista o scrittrice. Ama leggere e scrivere poesie, articoli, racconti. E' molto interessata alla letteratura, filosofia, alla storia, in particolare a quella pi? recente. Adora la sua famiglia, gli amici, il suo cagnolino.Tutti questi diventano per lei argomenti delle sue poesie. Ha un carattere a volte solare, altre solitario, che la porta all'introspezione e a porsi continue domande sull'esistenza, il nostro ruolo nel mondo, il futuro. Odia i cambiamenti, dinanzi ai quali preferisce la fuga, per rifugiarsi in un suo mondo fatto di riflessione e poesia, in cui ritrova se stessa e riesce a comprendere la realt? che la circonda. Predilige la lettura di poeti come Leopardi, Montale e autori contemporanei, quali Buzzati, Allende...

Abbraccia, conoscendone l?intima essenza, il compito dell?Arte, quella che ebbe sempre di mira il Rinascimento, quel gran torrente di luce che, ritornando allo spirito classico dei Greci e dei Latini, convogli? nell'arte tutto il pensiero umanistico e ne illumin? il mondo: tale compito e tale oggetto Chiara si prefigge, come fanno sempre tutti gli artisti, specialmente quelli a Lei cari, se vogliono riportare l'arte alla sua vera missione storica di collaboratrice e di consolatrice della coscienza umana.

Ecco perch? ora possiamo essere certi di trovarci alla presenza di una vera e propria opera d'arte quando in lei riscontriamo i segni indelebili di tanta luminosa fatica, per la quale, con volo superbo e sicuro, pu? benissimo sfidare l'azione corrosiva e devastatrice del tempo, conservando sempre quel suo carattere universale e fondamentale che la rende, diciamo cos?, ?autoepifanica?, vale a dire atta a manifestarsi da sola a tutte le anime semplici,a quelle anime cio? che sono scevre e libere da ogni preconcetto e da ogni acidit? di critica impotente e stolta.

La grandezza delle anime si misura unicamente dalla quantit? maggiore d?aiuto e d?apporto che esse recano sia alla societ?, che ai singoli elementi nello sforzo continuo che questi sono chiamati a compiere durante l'aspro e difficile cammino per scoprire le fonti sicure della verit?, per attingere quelle della vera bellezza, per venire in possesso e diffondere sempre e ovunque quello spirito di bont? che, vivificato e santificato dal lavoro, dal sacrificio e da una fede, costituisce di per se stesso la base granitica ed il fulcro alla esistenza e allo sviluppo graduale, ma decisivo dell'umano consorzio.

L'artista sente potente la presenza e la prestanza della sua grande anima che suscita ed attiva quella fraterna corrispondenza e collaborazione, in tutto ci? che lo circonda e lo interessa deve avvertire e sentire il possente respiro della vita, ma anche, e soprattutto, l'eterno sospiro del Creato verso una sola idea che tutte le altre compenetra e concentra, verso una sola legge che tutte le altre riunisce e compendia, verso una grande luce che tutto illumina e tutto riscalda, verso l'amore.

L'amore!... Il sentimento pi? bello e pi? sano ferma la ?FUGA? e ammira quella luce e quella fiamma inestinguibile della vita, che dev'essere luce e fiamma inestinguibile dell'arte.

F U G A



Sferragliare di rotaie

incrocianti sguardi sfuggenti,

a volte maliziosi

a volte compassionevoli.

E' un vagare senza meta,

quasi cercando un senso perduto,

inetto, sgualcito passo

nella giungla metropolitana.

Sospesa ? la ragione

durante l' insulsa fuga

da quel tarlo interno

che, lentamente, si insinua, stride

in ogni singola vena,

in ogni linea del viso

ora sconsolato, fisso

su un deserto morale.

Non c'? posto per te, lume;

l'istinto guida i sensi,

lui dirige il passo.

Gocce di cuore,

lacrime di respiro, affannato

da quella ancora irrazionale fuga.

Ma da chi scappare,

se non dall'orco Amore,

dall' io inadatto,

dall'insicuro dialogo di sguardi,

foresta impraticabile

per un'anima paurosa del domani,

insoddisfatta dell'oggi.

Il passo si arresta:

turbine avvolge gente, menti, grida, rabbia.

Si pu? arrestare la furia dell'andare?

Solo il domani ne dar? risposta,

la comprensione aiuter? le Erinni

a volger in dolce cammino

l'innaturale fuga.

Ogni risposta

giace per ora nel mare del dubbio,

cercando quella mano,

quella parola di stima, unica, soave

che potr? dirigere il passo.
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Con l'augurio di un 7 giugno 2005 meraviglioso, come il vostro cuore desidera. Quindi migrando vi stringo in abbraccio circolare con tutto lpamore che posso, Reno

COME UCCELLI MIGRATORI



Come uccelli migratori andiamo

e ritorniamo cerchiamo il sole,

disperatamente il nostro sole.



Pedissequamente aggiornati

cosciente peculiarit?

non lasciamo le abitudini;

imprimiamo profonde orme nell'aria

- sempre pi? incrostata -

con fatica dimenticata.



Noi uccelli senz'ali voliamo

per godere nel nido di ieri

quelli che avremmo voluto

essere: noi, semplicemente.

? - 1982 - Reno Bromuro ?Il vaso di cristallo? - edizione in proprio
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FATTI

12 giugno 2004: gli elettori italiani votano per il rinnovo della rappresetanza al Parlamento Europeo.I risultati indicano una flessione delle forze che compongono la coalizione di maggioranza al governo in Italia e un incremento dei partiti di opposizione. Nell'election day italiano oltre ai 78 rappresentanti al Parlamento europeo sono eletti sindaci e consiglieri comunali di 4.518 comuni, i presidenti e i consiglieri di 63 province, il presidente e il consiglio della Regione Sardegna.

13 giugno 1999: questo giorno segna il successo elettorale di Forza Italia alle elezioni europee, che si conferma come primo partito con il 25,2%; buoni anche i risultati della Lista Bonino che raggiunge l?8,5% e dei Democratici di Prodi con il 7,7%. Ds, Lega Nord e Rifondazione Comunista perdono tutti.

14 giugno 1991: un?ondata di profughi albanesi raggiunge le coste adriatiche. Il governo adotta una linea intransigente, stabilendo il rimpatrio dei profughi.

15 giugno 2003: Il 15 e il 16 giugno si vota per rispondere a due quesiti referendari. Il primo riguarda l'abrogazione delle norme che stabiliscono limiti numerici ed esenzioni per l'applicazione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori; il secondo concerne l'abrogazione della servit? coatta di elettrodotto. Ma gli Italiani disertano le urne e il voto diviene nullo: solo il 27,5% degli elettori aventi diritto si reca a votare, percentuale insufficiente per raggiungere il quorum.

16 giugno 1998: in seguito alla sentenza della Corte costituzionale, il ministro della sanit? Rosy Bindi estende la gratuit? della cura Di Bella a tutti i malati di tumore previsti dai protocolli sperimentali. Per coprire le maggiori spese che raggiungono i trentasei miliardi, sono aumentati i ticket di 200 lire per le ricette con un solo farmaco, di 500 lire per pi? farmaci, ma solo fino a ottobre, mese finale della sperimentazione.

17 giugno 2003: il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si presenta per una dichiarazione spontanea davanti ai giudici della Prima sezione penale del Tribunale di Milano dove si sta svolgendo il processo SME. Il Premier, che non considera esaustiva la sua dichiarazione attuale, afferma di volersi soprattutto difendere dalle menzogne contro di lui che, a suo avviso, sarebbero alla base dell'impianto del processo.

18 giugno 2003: il provvedimento che prevede l'immunit? parlamentare per le cinque pi? alte cariche dello Stato, ? approvato con 302 voti a favore, 17 contrari e 13 astenuti. Subito prima del voto in Senato le opposizioni abbandonano l'aula in segno di protesta. Fuori da Montecitorio i ?girotondini? si riuniscono in corteo.

PARLIAMONE

PER FORTUNA C?E? UN FANTASMA ? DI MARTA PEDICINI

La scorsa settimana avevo iniziato un discorso su ?POETICAMENTE E LA POESIA DICHIARATA? in cui attraverso gli scritti di alcuni poeti avrei manifestato la mia ignoranza su di un punto discusso con Piero Donato; lo rimando alla prossima settimana perch? voglio parlarvi del saggio del ?Laboratorio di Teatro? spettacolo tenuto dai ragazzi delle tre classi delle medie inferiori di Fregene, su un copione scritto da Marta Pedicini che frequenta la terza media.

Per sei mesi pieni di speranza avevamo atteso che il teatro della scuola fosse pronto e invece? ci siamo dovuti accontentare dello spazio antistante la scuola, mentre i genitori degli alunni erano in piedi sul prato circostante.I ragazzi sentivano tutta la responsabilit? dell?evento.

Alle 8,20 erano tutti a scuola, mi era stato assicurato che lo spettacolo sarebbe iniziato alle nove, ma prima perch? mancava la rappresentanza della scuola, poi per sistemare i microfoni e l?altoparlante si ? iniziato alle 10,30 e fino a quando non si sono sistemati i circa duecento ragazzi siamo giunti alle undici circa.

La storia ? simpatica, vi racconto in sintesi la trama:

?Una classe della scuola media va in ?campo scuola? in Transilvania. Giungono che piove a dirotto, il pulman che li trasportava ? in panne e sono costretti a riparare, di corsa in un vecchio castello: unico riparo nel giro di chilometri. Uno dei ragazzi, per gioco, dice che quello ? il castello di Dracula; qualcuno comincia ad avere paura, specialmente quelli che avevano visto qualche film sul celebre vampiro. L?insegnante per tranquillizzarli, in attesa che siano preparate un paio di stanze per far dormire i ragazzi, racconta loro la storia della Transilvania? interviene il narratore e completa l?opera. Per? i ragazzi non sono tranquilli perch? anche l?insegnante non ? certa di essere al sicuro. Durante la notte si odono grida e rumori; l?insegnante segue la voce lamentosa e finisce intrappolata in una stanza che Dracula mi premura di chiudere a chiave. Tolta di mezzo l?insegnante lui ha via libera, ma mentre sta per mordere la pi? pacioccone delle ragazze, ecco giungere uno spettro che dice di essere Amleto che si frappone fra il vampiro e la ragazza.

Oramai non rimane che liquidare il vampiro per sempre; si muniscono di un paletto di legno e un crocefisso e l?annientano, ora Amleto dopo aver avuto mille domande dai ragazzi alle quali ha risposto a monosillabi confida ai ragazzi che per vincere la paura bisogna sentirla fortemente e affrontarla, loro ci sono riusciti e quindi meritano il suo plauso e l?applauso del pubblico?.

C?? stato un vero divertimento anche se del teatro mancava tutto, io mi sono divertito perch? dinanzi agli occhi mi ? apparso il carro di Tespi con gli attori della Commedia dell?Arte.

LA POESIA DELLA SETTIMANA

... E M?INEBRIO D?ARMONIA

di Eleonora Ruffo Giordani (Angel55)



Eleonora Ruffo Giordani (Angel55) ? nata in una sera di primavera, l'aria profumava di zagara e di tuberose, questo il motivo della sua solarit?. Si pensava che non sarebbe vissuta e invece vive. Eccome se vive! Vive perch? deve scrivere, cantare la vita: mistero meraviglioso che merita di essere vissuta. La vita che ? un libro che vale la pena leggere fino in fondo. Com?? bello leggerlo, mentre ? aperto nell?infinito, dove ? il vento che gira le pagine, perch? lei possa amare con la stessa intensit? dell?aria. Lei che ha per motto: ?La mia libert? si chiama perdono, perch? ha spezzato le catene che mi tenevano prigioniera in risentiti ricordi che m'intristivano?; perci? nonostante il grigiore del mondo: spera, vive, canta e trasfigura la realt? della vita in scintillante poesia, avvolta nel pi? caldo sole che lo spirito possa desiderare.

L'elemento fondamentale della Poesia, gi? dai primordi, ? il ritmo; esso ?, come lo ha definito D'Annunzio ?il cuore della lirica?. Esso ? l'elemento che pi? intensamente ed immediatamente influisce sul lettore, perch? ha un'azione diretta sia sul corpo sia sulle emozioni. La poesia ? la vita organica stessa perch? ? basata su vari ritmi: il ritmo della respirazione, delle pulsazioni, dei vari movimenti muscolari; il ritmo dell'attivit? e del riposo, delle diverse funzioni fisiologiche, per non parlare dei pi? sottili vibratori della cellula, d?ogni molecola, e di ciascun atomo.

In questa lirica Eleonora (Angel55) non incanta solo per il ritmo, ma come Nicolas Poussin imprime sulla carta con pennellate di parole il paesaggio concepito dalla fantasia per far penetrare il messaggio nell'anima e avvolgerla in quell'alone di serenit? e di pace, che le parole evocano.

Eccolo il quadro che prende forma e incanta, come il Poeta vuole che sia, le parole divengono pennellate, prima solo accennate come quelle dei ?macchiaoli? brune e del colore della Terra per illuminarsi di quel sole caldo e sincero che filtra da ogni verso, proprio come la pensava Van Gogh: ?tutti gli elementi iconografici (?il balcone, la passeggiata della donna, le saracinesche dei negozi??) legano il tema dell?espressione poetica e della vita?

Il significato simbolico si sviluppa e impara a camminare ? il mirabile quadro di una psicosintesi completa. ?Il profumo dell?attesa, i fedeli che elevano l?anima pronta ad accogliere speranze e sogni lontani?, mentre appare l?immagine che porta all?esplorazione dell'inconscio.

Poi s?illumina Ella stessa perch? ? cosciente che il sole che riscalda i cuori, ormai apatici e freddi ad ogni forma di colloquio e inconoscibilit? del reale, e si abbandona per sentirsi invasa ?dalle profonde emozioni/ che illuminano i pensieri?, perci? quando scorge i raggi del sole danzare tra i rami degli alberi, al ritmo de ?La danza della spade? di Aram Khachaturian, il Quid, Dio per me, gi? preme e infila altre parole nella mente creativa del Poeta, irradiando la sua mente di una ragione che nemmeno il Poeta stesso sospettava di possedere; dentro sente che la ragione gli spiega come deve procedere per affascinare e far comprendere il desiderio dell? anima sua.

Il metodo usato da Eleonora, nasce per cogliere ?l?Essenza dell?amore?.

?I segni che sembravano intraducibili? per i vari ?scrivitori di versi? che infestano il Web. Il compito del Poeta ? quello di smascherare le vanit? che possono albergare nell'animo umano, seguendo la via della riflessione, e del sentimento che ? interpretato da ciascuno a modo suo, lontano da qualsiasi realt? e da qualsiasi coscienza del vivere.

Questa riflessione s?insinua acuta e sottile da per tutto scomponendo ogni immagine del sentimento, ogni finzione ideale, ogni apparenza della realt?, ogni illusione. Tutti i fenomeni, sono illusori e la ragione ci sfugge, inesplicabile. Ma Eleonora in questa nuova visione della realt? verifica lo scontro tra l'illusione e la riflessione, che scompone le costruzioni lasciando gli effetti nei differenti approcci con la realt?.

... E M?INEBRIO D?ARMONIA.



E? sera!

Osservo dal mio balcone

una donna passeggiare lungo il viale con il suo cane.

I lampioni accesi

sotto il cielo di giugno

rendono suggestivo il paesaggio serale.

Le saracinesche dei negozi sono chiuse

tutto acquista nostalgico e romantico sapore.



Un profumo di attesa

si espande nell?aria.

Fedeli propositi

si elevano dall?anima

che accoglie

sogni e speranze perduti e assopiti

di tempi prodighi

quando era acqua.



Lo spirito affranto

abbraccia il minuscolo muscolo

che batte impazzito

perch? profonde emozioni

invadono i sensi

e la luce illumina i pensieri.



La mente percepisce

comprende

si inginocchia umile

all?Essenza Amore

Vita che produce vita dentro l?anima.



I segni che sembravano intraducibili

ora l?intelligenza del cuore

ricomincia ad interpretarli.



Una voce mi distrae

chiama il mio nome

attenzione la mia curiosit?.



Mi sporgo dal balcone

per capire e vedere.

Sorpresa sorrido

? un mio vecchio compagno di scuola

che mi saluta con fare gioioso

mi chiede in fretta e in fretta rispondo

ridiamo divertiti

perch? nonostante il tempo sia passato

noi siamo rimasti uguali

nell?entusiasmo di bambini.



La donna col cane non la vedo pi?

e mentre la musica si diffonde nella mia stanza

affacciata dal mio balcone mi inebrio d?armonia

nella mia nostalgia.



(da ?Pensieri e Sentimenti?)



Lirica di grande spessore poetico, la ricchezza giocosa delle metafore la rendono gradevole al lettore che in essa pu? anche scorgere un pizzico di ambiguit? tra la ?bambola rubata da uno zingaro e il dolore che lacera l?anima lasciando profonde rughe, che solo ?il perdono, l?amore e la poesia? sanno guarire, perch? in fondo c?? sempre ?un cuore che teneramente saluta Amore?.

La lirica si presenta sotto forma di ballata, altrimenti non potrebbe essere considera, visto il tema trattato. Di concezione moderna post brechtiana, va oltre il significato della ballata di Brecht e poi c?? quel decasillabo tronco: ?La morte improvvisa m?abbracci?? seguito dall?esultante endecasillabo ?E teneramente saluta l?Amore?, dopo il grido disperato che palesa l?appartenenza dell?anima propria, che il Poeta vuole per s? e vorrebbe per tutti.
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CI SIAMO BEVUTO IL CERVELLO



Ci siamo bevuto il cervello

hai mormorato tra un colpo al cuore

e la gran paura che toglie il respiro:

ci siamo bevuti il cervello!



Eppure il cervello c?? ancora perch?

questa notte l?ho passata in bianco

t?ho inseguita per i Campi Elisi,

ho corso sostando a Rue de Boulogne

ansante ti ho aspettato a Montmadre.



Solo!

Con il cervello in fiamme e cuore in panne

ho atteso, fino al sorgere del sole,

anche sulla Scalinata di Trinit? dei Monti,

ma solo l?astro m?ha fatto compagnia

ch? le nubi si son rubate la tua immagine

celandola gelose del tuo tentennamento:

Paura!

La paura di amare ti ha fatto fuggire

e continui ad ignorare il mondo assetato

di te, di noi, dell?amore che fuggi.



Ci siamo bevuti il cervello, ? vero

perch? non troviamo il coraggio

di dire al mondo che l?amore

solamente l?amore pu? dare

Pace sicura e fratellanza ed io volevo Te

come portabandiera di questo bel dono

che il Signore ha dato agli uomini, ma tu??



? -Reno Bromuro
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Con l'augurio di un sereno fine settimana e che il sole sia sempre pi? caldo e sincero come il vostro cuore desidera, con tutto l'amore di cui sono capace, Reno

QUESTO SENTIMENTO


Questo sentimento limpido che ci unisce

? il grande mistero dell?amore insaziabile:

questa sete eterna di te,

simbolo dei sensi terreni.



Con te ho bevuto il soffio della vita

dalle tue calde labbra si scioglie

l?ardore che dona brividi al cuore.



Questo sentimento insondabile

sfida le profondit? del cielo

e pi? ardente volutt? scorre

lungo le rughe profonde dell?anima

alla ricerca dell?amore il godimento.



Solo le tue labbra tenere e rosa

possono dissetare questo cuore

assetato di purezza

combattente per la vita.



Se combattesse di meno

saprebbe il sapore vero

della tua bocca, conoscerebbe

i battiti del tuo cuore

e a loro si abbandonerebbe.
? Reno Bromuro
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Vediamo se finisce bene questo venerd? 17, vorrei sapere cosa ne pensate, grazie.
Gentile Dolce Glicine domandi:

?Voglio porti una domanda, infantile, forse, come me, anche se bambina non sono ma ? come lo fossi tanto mi ? sconosciuto il mondo: questo e quello fuori da qui. Voglio chiederti: quando si pu? dire di essere un poeta? Aspetto risposta.
Grazie. Ciao Inviato da:dolceglicine@yahoo.it?

RISPOSTA

Domanda insidiosa, perch? nasconde una sottile cattiveria, proprio per questo rispondo:

?Poeta dai primordi, per giungere alla massima espressione della poesia, ad Omero, ? definito poeta colui/lei che avverte ?Il senso del mistero al di l? della propria volont?? ? costretto a vergare sulla carta, imprimere con i colori, modulare con la musica il proprio sentire come anche lo scultore, contro la propria volont?, perch? spinto da una forza arcana che non gli permette di tirarsi indietro altrimenti la sua testa scoppierebbe, per l?insistenza senza sosta di quelle immagini da creare con parole (per il poeta), da imprimere sopra una tela o un foglio di carta semplice oppure un foglio di compensato (per il pittore), scrivere dopo aver provato sullo strumento musicale le note nel pentagramma (per il musicista) questo ? il poeta, colui che ? creativo e che per la sua timidezza ? umilt? (innata in lui) tiene nascoste dentro uno dei tanti cassetti; ma poi arriva l?urgenza di far conoscere agli altri quegli scritti, perch? si ? reso conto che il suo dire di ieri, oggi noto all?uomo comune lo fa rinsavire e fa conoscere i suoi lavori, e Lui, il sofferente, (perch? il Poeta ? l?essere pi? infelice della terra proprio perch? vede e sente cose che l?uomo comune avverte e conosce solo quando esse accadono).

Poi ? il critico (una persona che conosce la letteratura, la filosofia e la politica e il mondo dell?infanzia che classifica la poesia del Poeta scoperto, in varie branche, secondo il contenuto dell?opera), quando l?opera ha veramente raggiunto l?apice nel segno dell?estetismo ne parla e il suo dire lo rende poeta ufficialmente. La cosa pi? bella che non esistono Poeti laureati, ma poeti di cassetta e poeti amati ma poco letti per colpa di un?editoria e una distribuzione insensibile ed egoisticamente riservata agli amici degli amici.

Questa ? la forza che fa classificare il Poeta. Tra i tanti che ho avuto il piacere di commentare, tra quelli che ospitati da ?scrivi.com? sono Angel55 e Michaele Santhers due Poeti opposti tra loro, Angel55 intimista (non capisco chi ha coniato e con quale ardire ?poesia introspezionale? dando alla poetica un termine appartiene alla psicologia e non giammai alla Poesia,ma questo ? un altro discorso).

Vorrei sottolineare che il poeta non ha et?. Poeta si nasce, non si pu? diventare, non esistono scuole che tengano, la scuola pu? affinare lo stile, l?istruzione dare l?originalit?, leggendo e rileggendo i maestri che l?hanno preceduto i quali gli imprimono il senno di cantare, non come loro, ma del suo tempo e delle aspirazioni dei suoi coetanei, oppure crearsi un mondo su misura (vedi Angel55) anticipandolo agli uomini che credono in un futuro in cui si possa vivere sereni e camminare mano nella mano come fratelli, figli dello stesso padre. Amici miei, il poeta ? colui che anticipa i tempi; ?? il compagno di strada?, afferma Benedetto Macaronio; ? colui che apre gli occhi dentro e fuori di s?, e quando il suo sguardo diviene oltremodo visivo, quando il suo udito si fa ultrasensibile tutto si anima intorno a lui. Alitano e traspirano le fronde, la foresta diviene divina, spessa e viva; ridono le vette dei monti nei pleniluni sereni; vegliano i cipressi sulle urne solitarie; si popolano di voci i silenzi; di ombre le solitudini. Una serie di fugaci, intense estasi, rapiscono allora i Poeti ed essi divengono ?grandi sacerdoti dell?incosciente? ? diceva Novalis ? ?i soli veggenti? ? asseriva Baudelaire ? raggiungono ?l?inconoscibile? ? affermava Rimbaud -. Platone celebra la Poesia come potenza divina che passa travolgendo ed afferma che ? data all?uomo per il potenziamento delle sue facolt?.

Sapendo queste cose come si pu? pretendere di insegnare a scrivere poesia? E come si pu? affermare di aver scandagliato Internet alla ricerca di buone poesie tra le migliaia inserite in altrettanti siti letterari? Se ci? fosse avvenuto realmente, ? stato per pubblicizzare e decantare un operato ?settoriale? e certamente ?settoriale?. A me non interessa una scuola per insegnare a scrivere poesia, quindi non ho altro interesse che la valorizzazione dell?artista nel giusto merito, di qualsiasi tendenza fosse la sua arte, di farlo conoscere da un pubblico pi? vasto che non sia quello che naviga di sfuggita per Internet; far provare loro l?emozione di vedere il proprio manufatto esposto in libreria accanto ai nomi noti e pi? venduti (mai artisti di cassetta), per tale motivo apro le braccia a coloro che dicono cose interessanti e vedo nelle loro opere il segno del ?VATE?.

Il poker che senza volerlo ? diventato caposcuola, ognuno per il personale sentire poetico, ? composto da Enrico Besso per la visione realista dell?esistenza; Marco Saya per il gioco della vita con la tecnologia; Marcella Boccia per la sottile ironia contro la meccanizzazione dell?informatica; Michaele Santhers per la cruda denuncia sulla realt? contemporanea.

Poi la branca che eleva la Poesia intimista che definisco ?Alata? che sembrava passata ma questa nascente bisognerebbe definirla ?neo intimista?, che ? la pi? popolosa, fanno scuola Angel55, Sandra Cervone, Daniela Durante (Poetyca) e tanti altri.
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Vediamo se finisce bene questo venerd? 17, vorrei sapere cosa ne pensate, grazie.
Gentile Dolce Glicine domandi:

?Voglio porti una domanda, infantile, forse, come me, anche se bambina non sono ma ? come lo fossi tanto mi ? sconosciuto il mondo: questo e quello fuori da qui. Voglio chiederti: quando si pu? dire di essere un poeta? Aspetto risposta.
Grazie. Ciao Inviato da:dolceglicine@yahoo.it?

RISPOSTA

Domanda insidiosa, perch? nasconde una sottile cattiveria, proprio per questo rispondo:

?Poeta dai primordi, per giungere alla massima espressione della poesia, ad Omero, ? definito poeta colui/lei che avverte ?Il senso del mistero al di l? della propria volont?? ? costretto a vergare sulla carta, imprimere con i colori, modulare con la musica il proprio sentire come anche lo scultore, contro la propria volont?, perch? spinto da una forza arcana che non gli permette di tirarsi indietro altrimenti la sua testa scoppierebbe, per l?insistenza senza sosta di quelle immagini da creare con parole (per il poeta), da imprimere sopra una tela o un foglio di carta semplice oppure un foglio di compensato (per il pittore), scrivere dopo aver provato sullo strumento musicale le note nel pentagramma (per il musicista) questo ? il poeta, colui che ? creativo e che per la sua timidezza ? umilt? (innata in lui) tiene nascoste dentro uno dei tanti cassetti; ma poi arriva l?urgenza di far conoscere agli altri quegli scritti, perch? si ? reso conto che il suo dire di ieri, oggi noto all?uomo comune lo fa rinsavire e fa conoscere i suoi lavori, e Lui, il sofferente, (perch? il Poeta ? l?essere pi? infelice della terra proprio perch? vede e sente cose che l?uomo comune avverte e conosce solo quando esse accadono).

Poi ? il critico (una persona che conosce la letteratura, la filosofia e la politica e il mondo dell?infanzia che classifica la poesia del Poeta scoperto, in varie branche, secondo il contenuto dell?opera), quando l?opera ha veramente raggiunto l?apice nel segno dell?estetismo ne parla e il suo dire lo rende poeta ufficialmente. La cosa pi? bella che non esistono Poeti laureati, ma poeti di cassetta e poeti amati ma poco letti per colpa di un?editoria e una distribuzione insensibile ed egoisticamente riservata agli amici degli amici.

Questa ? la forza che fa classificare il Poeta. Tra i tanti che ho avuto il piacere di commentare, tra quelli che ospitati da ?scrivi.com? sono Angel55 e Michaele Santhers due Poeti opposti tra loro, Angel55 intimista (non capisco chi ha coniato e con quale ardire ?poesia introspezionale? dando alla poetica un termine appartiene alla psicologia e non giammai alla Poesia,ma questo ? un altro discorso).

Vorrei sottolineare che il poeta non ha et?. Poeta si nasce, non si pu? diventare, non esistono scuole che tengano, la scuola pu? affinare lo stile, l?istruzione dare l?originalit?, leggendo e rileggendo i maestri che l?hanno preceduto i quali gli imprimono il senno di cantare, non come loro, ma del suo tempo e delle aspirazioni dei suoi coetanei, oppure crearsi un mondo su misura (vedi Angel55) anticipandolo agli uomini che credono in un futuro in cui si possa vivere sereni e camminare mano nella mano come fratelli, figli dello stesso padre. Amici miei, il poeta ? colui che anticipa i tempi; ?? il compagno di strada?, afferma Benedetto Macaronio; ? colui che apre gli occhi dentro e fuori di s?, e quando il suo sguardo diviene oltremodo visivo, quando il suo udito si fa ultrasensibile tutto si anima intorno a lui. Alitano e traspirano le fronde, la foresta diviene divina, spessa e viva; ridono le vette dei monti nei pleniluni sereni; vegliano i cipressi sulle urne solitarie; si popolano di voci i silenzi; di ombre le solitudini. Una serie di fugaci, intense estasi, rapiscono allora i Poeti ed essi divengono ?grandi sacerdoti dell?incosciente? ? diceva Novalis ? ?i soli veggenti? ? asseriva Baudelaire ? raggiungono ?l?inconoscibile? ? affermava Rimbaud -. Platone celebra la Poesia come potenza divina che passa travolgendo ed afferma che ? data all?uomo per il potenziamento delle sue facolt?.

Sapendo queste cose come si pu? pretendere di insegnare a scrivere poesia? E come si pu? affermare di aver scandagliato Internet alla ricerca di buone poesie tra le migliaia inserite in altrettanti siti letterari? Se ci? fosse avvenuto realmente, ? stato per pubblicizzare e decantare un operato ?settoriale? e certamente ?settoriale?. A me non interessa una scuola per insegnare a scrivere poesia, quindi non ho altro interesse che la valorizzazione dell?artista nel giusto merito, di qualsiasi tendenza fosse la sua arte, di farlo conoscere da un pubblico pi? vasto che non sia quello che naviga di sfuggita per Internet; far provare loro l?emozione di vedere il proprio manufatto esposto in libreria accanto ai nomi noti e pi? venduti (mai artisti di cassetta), per tale motivo apro le braccia a coloro che dicono cose interessanti e vedo nelle loro opere il segno del ?VATE?.

Il poker che senza volerlo ? diventato caposcuola, ognuno per il personale sentire poetico, ? composto da Enrico Besso per la visione realista dell?esistenza; Marco Saya per il gioco della vita con la tecnologia; Marcella Boccia per la sottile ironia contro la meccanizzazione dell?informatica; Michaele Santhers per la cruda denuncia sulla realt? contemporanea.

Poi la branca che eleva la Poesia intimista che definisco ?Alata? che sembrava passata ma questa nascente bisognerebbe definirla ?neo intimista?, che ? la pi? popolosa, fanno scuola Angel55, Sandra Cervone, Daniela Durante (Poetyca) e tanti altri.
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settimanale di scienze umane
dell?Associazione Internazionale Artisti ?Poesia della Vita?
presidente Reno Bromuro

Repertorio n? 3426 ? Raccolta n? 1270 del 29/10/1984 (no profit)

FATTI



19 giugno 1999: Mario Soldati muore a 93 anni, Lo scrittore era nato Torino ed aveva esordito nel 1935 con il romanzo ?America primo amore?.

20 giugno 1993:nel secondo turno delle amministrative lo schieramento di sinistra elegge 72 sindaci, la Lega 16, il MSI 16, la DC 9, il PSI 2. A Milano ? eletto il leghista Marco Formentini; a Torino, il progressista Valentino Castellani; a Catania, il repubblicano Enzo Bianco.

21 giugno 1999: il ministro del Lavoro Antonio Bassolino si dimette ed ? sostituito dall?on. Cesare Salvi; Bassolino ritorna ad occuparsi a tempo pieno all?incarico di sindaco di Napoli. Antonio Meccanico, dei Democratici, ? stato nominato ministro per le Riforme costituzionali.

22 giugno 2004:gli azzurri non superano il primo turno degli Europei in Portogallo. Nonostante la vittoria sulla Bulgaria per 2-1 il tanto temuto 2-2 tra Svezia e Danimarca, il cui spettro era stato agitato alla vigilia da stampa e giocatori azzurri, ? diventato realt?.

23 giugno 1998: dopo 29 anni di ?sperimentazione?, dal 1999 l?esame di maturit? ? articolato in tre scritti e pi? materie con diversi criteri di valutazione dei candidati. Gli studenti impegnati nel nuovo esame sono 526.000. Dopo un anno la riforma della vecchia maturit?, per la prima volta si svolgono gli esami di stato che sostituiscono il vecchio esame. Gli studenti non hanno pi? un?unica e finale votazione, ma dovranno raggiungere un certo punteggio (con un massimo di 100 e un minimo di 60) durante tutto il corso degli studi.

24 giugno 1997: a Torre Annunziata (Napoli), viene sgominata dai carabinieri un?organizzazione di pedofili, probabilmente legata alla camorra, con l?arresto di diciassette persone, tra cui alcune donne. La banda avrebbe adescato bambini dai 6 ai 9 anni in una scuola elementare con la complicit? di un bidello, sottoponendoli a violenze all?interno dell?edificio scolastico o in appartamenti privati e filmando le scene che poi venivano messe in vendita. Ai bambini sarebbe stata anche somministrata droga. I familiari degli arrestati scendono in piazza per protestare.

25 giugno 1998:a Milano, un artigiano quarantenne, spacciandosi per un manager in cerca di personale, contatta decine di giovani donne disoccupate dalle quali ottiene prestazioni sessuali non protette. L?uomo, affetto da AIDS, contagia un numero imprecisato di partner occasionali ed ? arrestato con l?accusa di tentate lesioni gravissime e violenza sessuale. Diffusa la notizia, al centralino della polizia giungono decine di telefonate allarmate di potenziali vittime. L?uomo si difende dicendo che le donne erano maggiorenni e consenzienti.

PARLIAMONE
POETICAMENTE E LA POESIA DICHIARATA

COMPLETIAMO IL DANNO DELL?IGNORANZA

Due settimane or sono iniziammo a parlare di una mia colpa: aver detto delle cose per ignoranza. S?, amici miei carissimi, l?ignoranza pu? anche far condannare una persona perch? crede di sapere delle cose, le dice e, invece, mette nei guai se stesso e gli altri. Se ricordate bene si parlava di ?Poeticamente e la poesia dichiarata? io intervenni sul richiamo energico di Piero Donato a Felice Serino. Non sapendo, perch? non ho tempo di navigare e se le cose mi vengono dette vado a leggere, che Felice era stato premiato da Artenuova pensai nella mia carica ?senile? che Piero era stato troppo violento nei confronti dell?incauto Serino, perch? il quei giorni si stava svolgendo oltre che il ?Premio Artenuova? anche quello di Poeticamente in collaborazione con L?A.I.A. ?Poesia della Vita? dedicato a Renato Milleri (REMIL).

La mia risposta, un po? energica ma piena di umilt?, a Piero Donato, diede la sensazione ad altri poeti da Somma alla Guarracino, a Leandro Evangelisti e qualche altro che tra noi Piero Donato e me, si fosse sviluppata una diatriba.

Per qualche giorno il ML ?Poeticamente si rianim? dal suo torpore?, che non ? sonno ma sono i danni subiti dall?intervento di qualche worm ?trojan? molto pericoloso che sta distruggendo molto del lavoro fatto in questi anni.

Perch? sto parlando di questo incidente di percorso? Per mettere in risalto quanto sia utile la conoscenza; certo non si pu? sapere tutto, ma almeno ci? che interessa a noi bisognerebbe esserne edotti.

Pensandoci mi sovvengono risposte alle mie domande esposte a qualche ?scrivitore di versi?, dicendogli chiaramente che la Poesia ? altro, la Poesia ? quando il poeta ti fa vedere attraverso le sue parole il tremolio del filo d?erba, di fa sentire l?eco interminabile che si ripercuote per la valle tra due alti monti, ? quando ti mette di fronte un volto ieratico di donna o meglio ancora quando con un solo endecasillabo, ti racconta millenni di storia: ?d?atri diluvi una colomba ascolta? e non le loro che non sono altro che parole scritte in verticale. Perch? sono veemente? Perch? bisogna leggere, leggere e leggere? a me ? accaduto tre volte, lo dico come una confessione, la prima volta nel 1948, mi scontrai con una poesia di Leopardi che non conoscevo, eppure ero redattore del quindicinale ?Pusilleco? di Amedeo Greco, al quale proposi di pubblicare una poesia intitolata ?Cardillo solitario?, Amedeo sorrise bonariamente, poi, incazzato grid?: ?Guagli? ma chi vu? fa fesso? Ch?a fatto, ? tradotto ?Passero solitario? in napoletano??. Fu la spinta a studiare seriamente e leggere tutti di tutto, e se trovavo un foglio di libro per terra lo leggevo senza aver paura di un?infezione. La seconda volta ? stato nel marzo 1965, avevo scritto delle poesie d?amore perch? innamorato, senza rimedio di salvezza. Le pubblicai in dicembre dello stesso anno, mio nipote mi disse con fare angelico: ?Zio, che hai fatto, hai copiato Neruda?? E mi fece leggere le liriche che avrei plagiato. Non ci dormii e tentai di far togliere dal circuito vendita il libro, ma oramai non c?era pi? rimedio alcuno. Durante le festivit? pasquali ebbi la gioia d?incontrare il Vate sul bagnasciuga ad Ischia. Dopo avergli camminato dietro per circa mezz?ora, lui mi apostrof? e volle sapere perch? seguissi ogni suo movimento. Glielo dissi chiedendogli scusa per averlo plagiato, ma non di proposito. Volle sapere tutto. Ci sedemmo sulla sabbia e gli recitai le poesie che sono simili alle sue, alcuni versi sembrano presi di sana pianta. Me le fece recitare altre due volte e poi mi disse calmo: ?No, non ? la mia poesia. Le tue sono sensuali, le mie sono d?amore per la mia terra, la donna ? solo una metafora, ma ? il mio Cile amato dolorosamente?. Volle che ci vedessimo il giorno successivo, andai allo appuntamento e mi don? un libro con tutte le sue poesie edizione ?Nuova Accademia? dove ha scritto: ?Ad un gi? Poeta, futuro Nobel, con simpatia e ammirazione? segue la firma e la data 29 marzo ?65. La terza volta due anni or sono, scrissi ?Lettera d?un figlio d?oggi? pubblicata nella raccolta ?Il tempo della vita? NonSoloParole Edizione, un paio di mesi or sono, Enrico Besso pubblica una poesia di Clemente Rebora ?Lettera al Padre? i primi tre versi sono uguali e scritti nelle stesso modo metrico: o Dio, ci sono caduto ancora?! Mi dissi. Ora non pubblico una poesia se prima non ho scandagliato nella mia mente se ci sono reminiscenze e vagliato tutti i libri e con l?aiuto di Internet sapere se esistono poesie di Poeti maggiori che dicano le medesime cose che dico io.

Perci?, amici miei, specialmente i giovani rampanti non vi soffermate al richiamo dell?ispirazione, ma sondate dopo aver scritto che sicuramente non ci siano altri Poeti che abbiano cantato il vostro stesso canto e leggete, leggete, leggete.

Domando scusa per la mia ignoranza, sperando che le cose mi siano dette liberamente, senza peli sulla lingua, con cattiveria anche, ma che mi siano dette ed io vi prometto di non intervenire a vanvera per far insorgere diatribe inesistenti, se il mio intervento ha dato fastidio a qualcuno chiedo perdono.

LA POESIA DELLA SETTIMANA
LA CAREZZA DEL VENTO
di Daniela Durante (Poetica)

Daniela Durante (Poetica) ? nata a Roma, ma risiede a Reggio Calabria dal 1968. Scrive componimenti poetici dall?et? di 12 anni. E? portata al dialogo e all?ascolto di se stessa e degli altri, ama la natura e ?sentire? le proprie emozioni e la vita. Ama la lettura, la riflessione e scrivere per condividere con gli altri il suo animo. Considera che ognuno di noi ha la Luce interiore e che va cercata.
E? sempre alla ricerca di un evoluzione interiore che porta all?autocoscienza.
Ha molto entusiasmo in tutte le cose che intraprende e crede in quello che ama.

Il mondo poetico oggi ha perduto la sua singolarit?, ? rimasta soltanto la tematica che ? di una enorme vastit? e non impone una severa meditazione; soprattutto per evitare il rischio di dilungarsi e di evadere dall'argomento. Due sono i punti che chi scrive deve fissare:

a) gli affetti umani ispiratori della grande poesia

b) l?analisi del poeta cui si deve parlare.

Quando si parla d?affetti umani, subito il nostro pensiero corre alla famiglia, al vincolo naturale che lega il marito alla moglie, i figli ai genitori e viceversa, i fratelli ai fratelli. Credo che intorno a ci? non ci siano dispareri e che tutti quanti considerino l'affetto familiare come fondamentale per la societ? umana. C'? poi l'affetto dell'uomo per l'uomo. Il Cristianesimo dice: ?Amerai il prossimo tuo come te stesso?.

Appunto perch? questi affetti esistono in noi, vivi, eterni e indistruttibili, possiamo affermare l'origine altissima dell'uomo fatto ad immagine e somiglianza di Dio. Non fa quindi meraviglia che tali sentimenti abbiano trovato nei poeti la loro pi? genuina ed efficace espressione. Una delle nostre prime letture scolastiche fu quella dell'Iliade e noi tutti ricordiamo i personaggi di Ettore,Andromaca ed Astianatte che Omero ha eternato nel famoso incontro descritto nel libro VI. Si tratta di parole scritte 2905 anni fa e che sembrano di oggi, perch? anche oggi conservano la loro efficacia, e i padri, le madri e i figli d'oggi nutrono gli stessi sentimenti delle famiglie dell'antica Grecia e di Roma. La stessa osservazione si pu? fare, ricordando l'incontro di Ulisse col figlio Telemaco, dello stesso eroe con la moglie Penelope e col padre Laerte e, giungiamo, con la madre Anticlea la quale, ormai negli Inferi, risveglia in lui la pi? profonda tenerezza.

Il sentimento per il volo di ?chi ? nato per il cielo? ha trovato in questa lirica la sua pi? alta espressione, tanto da riportare alla memoria Virgilio di cui si possono ricordare le ?alate parole con le quali celebr? la grandezza e la missione di Roma: Tu, o Romano, ricordati di reggere col tuo comando i popoli, di dare a tutti l'ordine e le leggi, di risparmiare quelli che obbediscono e di debellare i superbi?.

Credo che bastino questi pochi esempi per capire, leggendo tra le righe e scavare nell?anima di Dany Durante (Poetica) che ci ha portato, indubbiamente, a considerare e riflettere sulla sua interpretazione del sentimento umano, con ardore ed efficacia.

Per combattere, specialmente quell'ignoranza ch?? molto spesso accompagnata da pregiudizi che ostacolano l'attivit? di chi vuol diffondere il benessere, sviluppando la saggezza. Ignoranza e pregiudizi possono essere efficacemente combattuti dalla istruzione che va diffusa il pi? ampiamente possibile. Se le mie informazioni corrispondono alla realt? (e non ho alcun motivo per dubitarne), in alcuni paesi del vicino oriente i governi impiegano una parte dell'esercito, costituito da insegnanti in servizio militare, per portare l'istruzione elementare nei pi? sperduti villaggi. Sembrer? strano preoccuparsi dell'istruzione, quando la quantit? di cibo a disposizione ? molto limitata; ma la stranezza ? per? solo apparente, perch? proprio sui banchi della scuola queste popolazioni prima o poi impareranno a rendersi conto delle loro possibilit? e riusciranno a scuotersi da una sonnolenta rassegnazione che, per secoli e secoli, ha impedito ai loro avi di sollevarsi, per giungere ad un pi? elevato tenore di vita; e finalmente, pur non abbandonando le lacrime, si sentir? il cuore colmo di quella serenit? e fiducia che fioriscono e si sviluppano l?istruzione e la saggezza.

LA CAREZZA DEL VENTO

di Daniela Durante (Poetica)

Non abbandona mai il volo

chi ? nato per il cielo:

Apre le ali

e cerca le sue rotte.

Non scioglie il coraggio

chi ha visto "oltre":

stringe i denti e lotta.

Non stringe mai il pugno

in segno di rabbia

chi ha il cuore sereno.

Non fugge mai il silenzio

chi ? in ricerca:

ogni attimo ? un seme.



Non abbandona le lacrime

chi ha il cuore sensibile

e lava al mondo tutte le pene.

Ama e tace chi sogna

aspetta che il vento

gli accarezzi le piume.

Vola ancora gabbiano

perch? sei sempre

figlio del cielo.
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CALA LA TELA
20/06/2005
di Reno Bromuro
Cala la tela, maschere impolverate
deambulano davanti ad una platea vuota
sopra un palcoscenico con riflettori spenti.

La tua maschera nell'ombra
sembra fauce spalancata e inesorabile
ed io? Ritto con la smorfia di sempre
rimango a guardare una scipita danza.

Un'amazzone vuole montare
un cavallo di pietra ha la tua maschera
e deambula ubriaca affermando insulsi
concetti avvilenti come la tua esistenza.

Come il gabbiano Jhonathan
ti vedevo al mio fianco
ma non hai voluto volare.

Preferisci cavalcare, con due piedi
in una staffa, un cavallo di pietra.

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