Riposa in pace
Inviato: 28/07/2015, 18:23
La voce parlò ancora da dietro le spalle di Arlene e nello stesso istante una mano le si appoggiò fermamente sulla spalla. Era gelida e ossuta, ma possedeva una forza tale che la costrinse a gemere per il dolore. Cercò di liberarsene, di voltarsi, di scappare. Nemmeno lei sapeva che cosa avrebbe voluto fare, ma lo sconosciuto la tenne saldamente, portando anche l’altra mano sulla spalla ancora libera.
— Sei sola? — sussurrò la voce alle sue spalle
— Ti prego, lasciami andare!— riuscì a balbettare Arlene con le lacrime che le solcavano il viso.
— Tutti siamo soli a questo mondo. Lo sai? —
— No… non è così… io non sono sola. —
— Hai ragione. — ridacchiò lo sconosciuto facendola voltare. — Ci sono qua io, adesso. —
— Sei sola? — sussurrò la voce alle sue spalle
— Ti prego, lasciami andare!— riuscì a balbettare Arlene con le lacrime che le solcavano il viso.
— Tutti siamo soli a questo mondo. Lo sai? —
— No… non è così… io non sono sola. —
— Hai ragione. — ridacchiò lo sconosciuto facendola voltare. — Ci sono qua io, adesso. —