Aiutami! - Daniele Missiroli
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Aiutami! - Daniele Missiroli
David lavorava nell’Ospedale Psichiatrico della città ed era molto soddisfatto del suo incarico. Era felice, perché sapeva che gli ottantanove pazienti gli volevano bene e anche i centoventi dipendenti dell’istituto, fra medici, infermieri, guardie e colleghi inservienti, erano tutti suoi amici.
Come ogni mattina, anche quel giorno iniziò di buon ora il suo giro per vedere se qualcuno aveva bisogno di aiuto o di una parola buona.
Salutò Napoleone e Giovanna D’Arco. Poi Elvis, con la sua chitarra finta, e Mozart, pensando che era proprio bella la sua professione. Aiutare le persone a vivere meglio faceva star meglio anche lui.
Se solo quella voce che lo tormentava fosse cessata!
Sì, perché David aveva una voce in testa che gli sussurrava: “Vieni da me… aiutami…”.
Le parole erano sempre le stesse. Da quanto tempo le sentiva? David non se lo ricordava. Ogni tanto pensava: “E se stessi diventando pazzo?”
Ma poi scacciava con forza quell’idea. Non voleva certo diventare il paziente numero novanta. Anche per via di quella storia che gli aveva raccontato il vecchio Tom prima di andare in pensione.
Come ogni mattina, anche quel giorno iniziò di buon ora il suo giro per vedere se qualcuno aveva bisogno di aiuto o di una parola buona.
Salutò Napoleone e Giovanna D’Arco. Poi Elvis, con la sua chitarra finta, e Mozart, pensando che era proprio bella la sua professione. Aiutare le persone a vivere meglio faceva star meglio anche lui.
Se solo quella voce che lo tormentava fosse cessata!
Sì, perché David aveva una voce in testa che gli sussurrava: “Vieni da me… aiutami…”.
Le parole erano sempre le stesse. Da quanto tempo le sentiva? David non se lo ricordava. Ogni tanto pensava: “E se stessi diventando pazzo?”
Ma poi scacciava con forza quell’idea. Non voleva certo diventare il paziente numero novanta. Anche per via di quella storia che gli aveva raccontato il vecchio Tom prima di andare in pensione.
Ultima modifica di daniele missiroli il 04/06/2015, 13:15, modificato 1 volta in totale.
- Marco Signorelli
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Re: Aiutami! - Daniele Missiroli
C'era un vecchio racconto di urania... dove c'era Napoleone. Solo che era il vero Napoleone e poi impazziva e credeva di essere uno normale.
Il tuo incipit me lo ha fatto ricordare.
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- Massimo Baglione
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Re: Aiutami! - Daniele Missiroli
Se in quell'istituto ci sono molti più medici, infermieri e guardie che pazienti, sarà sicuramente una clinica pubblica italiana :-D
- daniele missiroli
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Re: Aiutami! - Daniele Missiroli
Nel mettere giù i numeri devo essere stato influenzato da qualche telegiornale. :-D
- Ida Dainese
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- daniele missiroli
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Re: Aiutami! - Daniele Missiroli
Ahahaha, non immaginavo che il mio incipit potesse suscitare questa idea. Il problema dell'autore è che... sa tutto! e quindi ha difficoltà a pensare a cosa può venire in mente a un lettore. Bisognerebbe avere una platea di lettori di test. :)
- Silma Kemi
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Re: Aiutami! - Daniele Missiroli
Il paziente numero 90... mi ricorda un'altra storia, forse era un film... qualcosa mi dice che è già il paziente numero 90 solo che David non lo sa ancora.daniele missiroli ha scritto:David lavorava nell’Ospedale Psichiatrico della città ed era molto soddisfatto del suo incarico. Era felice, perché sapeva che gli ottantanove pazienti gli volevano bene e anche i centoventi dipendenti dell’istituto, fra medici, infermieri, guardie e colleghi inservienti, erano tutti suoi amici.
Come ogni mattina, anche quel giorno iniziò di buon ora il suo giro per vedere se qualcuno aveva bisogno di aiuto o di una parola buona.
Salutò Napoleone e Giovanna D’Arco. Poi Elvis, con la sua chitarra finta, e Mozart, pensando che era proprio bella la sua professione. Aiutare le persone a vivere meglio faceva star meglio anche lui.
Se solo quella voce che lo tormentava fosse cessata!
Sì, perché David aveva una voce in testa che gli sussurrava: “Vieni da me… aiutami…”.
Le parole erano sempre le stesse. Da quanto tempo le sentiva? David non se lo ricordava. Ogni tanto pensava: “E se stessi diventando pazzo?”
Ma poi scacciava con forza quell’idea. Non voleva certo diventare il paziente numero novanta. Anche per via di quella storia che gli aveva raccontato il vecchio Tom prima di andare in pensione.
Inquietante.
- daniele missiroli
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Re: Aiutami! - Daniele Missiroli
Ho cercato di farlo il più inquietante possibile, infatti. :)
- nirav mangal
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Re: Aiutami! - Daniele Missiroli
molto interessante
si apre a sviluppi di ogni genere
una clinica dove i dipendenti sono superiori ai pazienti non è certo anomala, direi che è la prassi
e non solo in italia
si apre a sviluppi di ogni genere
una clinica dove i dipendenti sono superiori ai pazienti non è certo anomala, direi che è la prassi
e non solo in italia
l'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente
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Re: Aiutami! - Daniele Missiroli
Nessun posto è migliore di un ospedale psichiatrico per analizzare i labirinti della mente... sono proprio curiosa.