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L’umanità, agli albori dell’esplorazione galattica, aveva creato una moltitudine di sensori per rilevare la presenza degli animali. Argon si era reso conto che non servivano a molto.

mhmm, Per quanto l'idea non è male, anche se una frase è molto poco per poter dare un giudizio, c'è qualche cosa che stona.
Prova con "Argon si era subito reso conto che non sarebbero serviti a molto".
Si suppone che questo Argon sia coevo alla dispiegazione dei sensori bio-rilevanti. Altrimenti non ha senso che si preoccupi :-D

Peace

Tutto qui... mi piacerebbe leggere un pizzico in più, almeno per capire quanto sono spacciata.

Resta da vedere perché gli animali debbano essere rilevati da sensori all'alba dell'esplorazione spaziale.

Saluti a tutti, leggo ora i vostri commenti.
Grazie a Marco Signorelli per il suggerimento. Il racconto lo ho già inviato, quindi non mi permetto di modificarlo in "corsa", ma quanto detto è comunque utile per migliorare la mia scrittura.
Ricci Giuliana . . . forse potrebbe esserci qualche problema con effetti collaterali risolvibili.
Però non sei, non siamo spacciati.
Ciao.

Anche al mio primo LTL inviai come incipit una sola frase... e venni rifiutato.

Tanto per gufare un po'.

Effettivamente anch'io, come Max, mi sono chiesto perché all'alba dell'esplorazione galattica si debbano rilevare animali, mi sarei aspettato fenomeni astronomici di una certa rilevanza o segni di altre civiltà. Vedremo come hai giustificato questa scelta.

In bocca al lupo e grazie di aver partecipato

Anche ora una delle priorità è la ricerca della vita. Non ci trovo nulla di strano in questo :-D.

Beh, la mia obiezione (e forse anche quella di Ovo) risiede nel fatto che "animale" è comunemente inteso in senso terrestre. Chi ci dice che non esistano anche forme di vita di tipo simil-vegetale, ibride o chissà cos'altro? E che magari siano pure intelligenti?

Visione antropocentrica della ricerca?
In effetti è molto improbabile che le forme di vita [che esistono, statisticamente parlando] siano del tutto uguali a quelle terrestri. Probabilmente condizioni simili porteranno a soluzioni simili, ma il punto di partenza potrebbe essere differente.

Be' la ricerca compiuta dall'uomo è intrinsecamente antropocentrica, poiché si pone come fine soddisfare il bisogno di sapere di quest'ultimo, sia come individuo che come razza. L'incontro e la scoperta di altre civiltà, alla fin fine è accidentale, nonostante sia contemporaneamente lo scopo esplicito, ma non quello recondito.

Dopo avere dato la mia risposta all'intrigantissimo quesito posto da Marco, sono d'accordo con Max, animale dovrebbe identificare una forma di vita terrestre, normalmente considerata meno intelligente dell'uomo, sempre in base ad una visione antropocentrica. Mi rendo conto che la mia, e forse la nostra, è solo questione di abitudine, ma mi sarebbe suonato comunque meglio qualcosa tipo: rilevare la presenza di forme di vita.

Rieccomi . . . al volo.
Mi riferivo proprio alla ricerca scientifica impostata con criteri non solo antropocentrici, ma secondo schemi influenzati da visione rigide. Una tendenza quasi dottrinaria che impedisce allla ricerca scientifica di espandersi in tutte le direzioni possibili.
Saluti, devo scappare.