Robot vs Verne

Area dedicata allo scambio di informazioni e opinioni circa i concorsi letterari di fantascienza di altri siti letterari.
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Robot vs Verne

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Salve a tutti nasfer!
Avrei bisogno di un consiglio, ho un racconto sul quale sto lavorando in questo periodo che personalmente ritengo essere molto buono sia come idee di base, sia come prosa e struttura e pensavo di presentarlo o al robot o al verne.
Se non sbaglio (ammetto di essere completamente ignorante in questo campo) questi due dovrebbero essere in assoluto i concorsi con più visibilità a livello italiano.
Volevo sapere quale dei due fosse più prestigioso, se magari (ipotizzo) uno abbia più propensione a premiare un particolare sottogenere di sci-fi o magari più propensione a premiare i professionisti rispetto agli esordienti ecc ecc.
Magari sono completamente fuori strada ed esistono altri concorsi di sci-fi più famosi e più prestigiosi.
Immagino che molti di voi abbiano partecipato ad entrambi, vi prego illuminatemi!
Grazie in anticipo.
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Massimo Baglione
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Re: Robot vs Verne

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Allora:
innanzitutto, il concorso più bello, più fiko e più apprezzato in Italia è NASF!
E poi, a seguire, c'è il Verne.
Tutti gli altri sono nulla! ;-)
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Re: Robot vs Verne

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vabbè era scontato :notworthy:,
poi sono stato appena selezionato per il nasf, che faccio sto un anno a grattarmi? (è vero è vero ci stanno LTL ma io voglio la carta!)
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Massimo Baglione
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Re: Robot vs Verne

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:-) bravo!
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Re: Robot vs Verne

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Il Verne è senz'altro interessante per la visibilità all'interno della LevanteCon ed è gestito da appassionati di certo ben intenzionati (per quanto abbia notato come i miei gusti si discostino abbastanza dai loro).
Il Robot ha il problema di essere a pagamento (per quanto nel pagamento sia inclusa l'abbonamento alla rivista stessa), ma sul tipo e sulla qualità dei racconti che ne escono fuori non ti so dire.

Se il racconto diventa abbastanza lungo puoi sempre provare il premio Stella Doppia dell'Urania
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Poi ponderò per un po' di eoni, sospirò e aggiunse: CANCELLA.
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Re: Robot vs Verne

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A proposito di Stella doppia di Urania (e altri concorsi similari):
sarebbe carino da parte di un autore che lo vince e che in passato è stato selezionato anche in NASF, che ci inserisse nell'elenco delle varie antologie cui ha partecipato e che potrebbe elencare nella sua biografia.
Grazie.
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Re: Robot vs Verne

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Davvero qualcuno è arrivato fin lì?  :love10:

Non vedo perché dovrebbe vergognarsi di farlo, dopotutto concorso semi-dilettantistico non significa concorso di imbecilli.
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Re: Robot vs Verne

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Tranquilli, ci penso io, vado, vinco e sul palco, commosso, ringrazierò il NASF! :angel4:

Quindi mi pare di capire che lo stella doppia sto sopra a tutti? 
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Re: Robot vs Verne

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Mah, diciamo di sì... anche se questo non significa molto per quanto riguarda la qualità dei testi.
Diciamo comunque che il trittico Robot-Verne-Stella Doppio è un po' il must per racconti SF in italia, anche se a dire il vero io avrei un'ideuccia sul provare a tradurre un po' di roba e provare a sbancare riviste anglofone come Interzone (UK, accetta anche roba da esordienti ma ha lanciato alcuni dei più importanti nomi nella SF attuale, Greg Egan in testa)
Qualcuno qua conosce un traduttore professionista o semi-professionista? Si potrebbe tentare di mettere in piedi un gruppo di lavoro per le traduzioni dei migliori testi di esordienti italiani.
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Re: Robot vs Verne

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quaesitor ha scritto: io avrei un'ideuccia sul provare a tradurre un po' di roba e provare a sbancare riviste anglofone come Interzone (UK, accetta anche roba da esordienti ma ha lanciato alcuni dei più importanti nomi nella SF attuale, Greg Egan in testa)
L'idea è meravigliosa ma personalemente credo sia un arma a doppio taglio, se nei paesi anglofoni la sci-fi è degnamente considerata rispetto all'italia (solito discorso trito e ritrito sul pregiudizio che sia ha nel nostro paese della fantascienza che considero, come tutti voi immagino, uno dei più potenti strumenti letterari di analisi della condizione umana e sociale grazie alla possibilità di creari i parodossi tipici del genere) da una parte il livello dei contenuti che immagino essere molto più alto proprio per la maggiore competizione, dall'altra la traduzione in una lingua più povera della nostra come l'inglese porterebbe a un'invetabile perdita nella qualità della prosa che per un italiano costuitirebbe un ottimo punto di forza (a meno che non mtti mano al portafoglio e trovi un traduttore bravo anzi eccellente)
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Re: Robot vs Verne

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Hai ragione sul problema delle differenze linguistiche, ma a mio parere non sono insormontabili (specie con certi tipi di racconti, magari non quelli dove è necessario un linguaggio 'slangoso')

Sul versante delle idee ti dico solo questo: ho letto le antologie tradotte da Urania del 'Year Best SF' (antologie dei migliori racconti di SF del mondo anglofono e qualche volta francese), anni 2002, 2003 e 2005... c'erano racconti con idee geniali-quasi inarrivabili (fai il 20%), racconti con idee buone ma alla portata di noi poveri mortali (30%), racconti con idee già viste ma ben scritti (40%) e roba che fa venir voglia di strappare le pagine (10%). In special modo ricordo un racconto su delle scarpe parlanti scritto in un modo così fastidioso da farmi tremare dalla rabbia mentre mi concentravo per arrivarci in fondo. E quello era 'il meglio'.

Certo che c'è più concorrenza, ma come ho detto non mi ricordo più a chi: è meglio un oceano enorme con un'enorme concorrenza che lo solca cercando di affondarti, o una pozzanghera dove anche i boss sono dei poveracci*?
L'Italia soffre di un fortissimo debito intellettuale verso gli angloamericani, uno squilibrio tra 'importazioni' ed 'esportazioni' culturali che va ben oltre alla proporzione demografica o economica. Siamo diventati dei leccac*lo provinciali.

Al di là di questo pistolotto polemico, i 'loro' contenuti non sono migliori di quelli che potrebbero essere espressi della fantascienza italiana. È vero che ci sono grandi figure veramente geniali (Greg Egan; Bruce Sterling; Ken Liu per i racconti), ma c'è anche gentaglia che meriterebbe di bruciare all'inferno per la robaccia che continua a sputar fuori (tipo la military science fiction americana, da brividi)
La qualità dei contenuti non deriva da quanta competizione bisogna fronteggiare, quella piuttosto porta ad affinare la forma e le strategie di marketing. A mio parere il primo fattore che migliora la qualità dei contenuti è qualità e la qualità dei testi letti dall'aspirante scrittore, nonché la sua disposizione alla riflessione assieme attenta e creativa.

Non siamo più stupidi di loro, e visto abbiamo avuto la possibilità di leggere i mostri sacri esattamente come loro**, non c'è nessun ostacolo in linea di principio (se non la lingua, ma appunto per questo mi piacerebbe creare un gruppo. Insieme si hanno più possibilità di trovare i contatti giusti) che c'impedisca di essere meglio o almeno al pari di loro.

Come ben dici, quello che servirebbe è un ottimo traduttore oppure, ma questa è giusto un'idea magari un po' balzana, uno scrittore anglofono in ombra (ce ne saranno anche là, no?). Quello che si potrebbe offrire a una tal pover'anima sarebbe uno scambio bilaterale (tradurre libri in italiano per lui mentre lui ne traduce in inglese per noi). Di certo andrebbe a suo sfavore e bisognerebbe comunque foraggiarlo con un pochino di grana, ma non sarebbe come pagare il miglior traduttore professionista sul mercato. Ovviamente per fare questo bisognerebbe essere spalleggiati da una casa editrice o almeno da una associazione senza fini di lucro (che possa raccogliere il 5%1000 da conoscenti e amici).

È giusto un'idea, però...

*Sì, l'Urania editorialmente è in agonia da decenni. E la DelosBooks sopravvive con vampiri e altra roba che fa venir voglia di tagliarsi le vene. Non parliamo poi della Nord che ha venduto il posteriore con nonchalance lanciandosi su roba improponibile perlopiù.
**E magari aver avuto accesso a quella cultura classica che si potrebbe intrecciare con la SF, perché no?
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Re: Robot vs Verne

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Molti di voi che state partecipando a questa discussione forse non hanno ancora letto uno solo dei nostri NASF. Vi garantisco che in 8 edizioni ho letto molta più buona Fantascienza dai "nostri" autori che su molte pubblicazioni che dovrebbero garantirne la qualità e l'originalità. E non sto affatto parlandovi in qualità di organizzatore/promoter.
Parola di Max.
A volte riprendo qualche vecchio NASf e mi rileggo qualche racconto random. Mi è successo ieri, dopo aver teminato la lettura dell'orribile ultimo urania 2011.

PS: il mio appello nel mio messaggio precedente riguarda proprio uno degli autori inseriti a fine libro Urania 2011. Se mi stai leggendo sappi che mi hai offeso.
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Re: Robot vs Verne

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@Max: il mio riferimento alla 'pozzanghera' si riferisce al grado di notorietà e diffusione editoriale che la fantascienza ha in italia, non alla qualità degli scrittori italiani. Sono sicuro che hai capito, ma giusto per tacere ogni dubbio.

Vero comunque che Urania non è affatto sinonimo di qualità, ultimamente un libro su due è una mezza porcheria.
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Re: Robot vs Verne

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quaesitor ha scritto: Certo che c'è più concorrenza, ma come ho detto non mi ricordo più a chi: è meglio un oceano enorme con un'enorme concorrenza che lo solca cercando di affondarti, o una pozzanghera dove anche i boss sono dei poveracci*?
Sono assolutamnete d'accordo con te è che io vorrei cercare di campare di scrittura. So che è difficile, difficilissimo, anche se uno fosse Dostoevskij, però voglio provarci, quindi ora come ora pozzanghera od oceano ho bisogno di titoli.
quaesitor ha scritto:
L'Italia soffre di un fortissimo debito intellettuale verso gli angloamericani, uno squilibrio tra 'importazioni' ed 'esportazioni' culturali che va ben oltre alla proporzione demografica o economica. Siamo diventati dei leccac*lo provinciali.
Assolutamente d'accordo. Siamo culturalmente e artisticamente morti.
quaesitor ha scritto: A mio parere il primo fattore che migliora la qualità dei contenuti è qualità e la qualità dei testi letti dall'aspirante scrittore, nonché la sua disposizione alla riflessione assieme attenta e creativa.

Non siamo più stupidi di loro, e visto abbiamo avuto la possibilità di leggere i mostri sacri esattamente come loro**,
Ti dirò che io credo fermamente che uno dei tanti problemi che ha incontrato la sci-fi in italia e per cui è stata cestinata come genere di serie B è stata la bassa qualità della scrittura a discapito di idee formidabili. Anche alcuni mostri sacri della sci-fi hanno una prosa mediocre lontana anni luce dai mostri sacri della letteratura.
Concludo notando cosa succede quando un mostro della scrittura incontra la sci-fi: "Cuore di cane" 
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Re: Robot vs Verne

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lexfly ha scritto: Sono assolutamnete d'accordo con te è che io vorrei cercare di campare di scrittura.
Non sai quanto lo vorrei anch'io, o almeno tirarci fuori un lavoro part-time  :angry3:.
Avendo ventun'anni diciamo che non sono ancora fuori dai giochi, ma tirar fuori qualcosa di concreto dagli sforzi è dura. Probabilmente bisognerebbe provare nuove strategie di marketing e distrubuzione, ma non è esattamente il mio campo anche se sto provando a spremermi.
lexfly ha scritto: Ti dirò che io credo fermamente che uno dei tanti problemi che ha incontrato la sci-fi in italia e per cui è stata cestinata come genere di serie B è stata la bassa qualità della scrittura a discapito di idee formidabili. Anche alcuni mostri sacri della sci-fi hanno una prosa mediocre lontana anni luce dai mostri sacri della letteratura.
Concludo notando cosa succede quando un mostro della scrittura incontra la sci-fi: "Cuore di cane" 
È verissimo: Asimov ha una prosa scarna, Dick a volte confusionaria, John Wright così involuta e pomposa da sembrare di cent'anni fa.
Eppure, a parte alcune opere di Pirandello e Calvino(e questo solo in parte), personalmente la 'Grande letteratura' del novecento italiano mi ripugna*. Perché è stantia, perché è sprofondata fino al collo in un'orizzonte di banalità tedioso all'inverosimile, una totale incapacità di guardare al futuro o anche solo al differente, all'inaspettato.
Sarà un pregiudizio da rozzo incolto che si addormentava davanti alle poesie di Montale, ma nello scontro fra Grande letteratura e fantascienza (quella buona, è ovvio che anche nella SF c'è della robaccia illeggibile)
vedo solo un nano che crede di essere un gigante il quale insulta un gigante che crede di essere un nano.

Potrai essere bravo quanto ti pare, ma se mi parli di quanto ti senti depresso quando ti svegli la mattina e quanto la post-modernità** abbia reso la tua depressione cool io prendo il tuo libro e ci faccio carta per la stufa (non ho fatto un esempio a caso, ho un amico che sperava di fare lo scrittore con roba del genere. Molto più bravo a scrivere di me, sia ben chiaro, ma ogni passo era come bere una ciotola di chiodi. In realtà sono felice che alla fine per vicissitudini varie si sia messo a fare l'impiantista, e se condo me lo è anche lui.)

* Simpatico anche Stefano Benni, ma non credo che lui si possa inserirlo nella 'Grande letteratura'  :laughing7:
** Già solo il termine post-modernità fa infuriare. Che diavolo vuol dire? Qualunque periodo storico è stato dopo qualche altro, ma non credo che i rinascimentali si chiamassero post-medievali! È un modo tedioso di definire in negativo e amorfizzare quello che si è e si vive.


Detto questo, che fare? Mah, credo che consigliarsi e leggersi come si fa in questo forum sia già un punto di partenza, anche se poi bisognerebbe passare a collaborazioni più strette... se vuoi leggere il mio romanzo sarò ben felice di darti un'opinione sui tuoi, che tu ne abbia già prodotti o ne produrrai in futuro  :icon_study:
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Re: Robot vs Verne

Messaggio da leggere da Gaumata »

Quesitor siamo coetanei non l'avrei mai detto :icon_salut:.
Sul discorso della letteratura italiana sono in parte d'accordo, però solo in parte.
Facendo un discorso molto più generico credo che la grande sfida di questi tempi sia riuscire a trovare un buon compromesso fra alta letteratura, alti contenuti e commercialità.
Fare soldi con mucchi di cacate alla moccia o alla dan brawn da una parte o scrivere tediosi polpettoni aulici destinati ad alimentare le stufe dall'altra, no, la vera sfida sono opere vendibili, con più piani di lettura, ben scritte, che possane essere apprezzate a più livelli sia dal lettore della domenica che dal professorone dei mie stivali.

Guarda sarei molto contento di scambiare i mie scritti con i tuoi. Per adesso non ho ancora scritto un romanzo, ho alcuni racconti e delle sceneggiature cinematografiche delle quali però sono geloso a livelli maniacali (aspetto la fine della crisi dell'industria cinematografica per farmi avanti e vincere la statuetta  :thefinger:)

Appena completo il racconto per il quale è nata questa discussione sorei stra-felice di avere una tua opinione. Se vuoi il tuo romanzo puoi mandarmelo subito :icon_thumleft:
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Re: Robot vs Verne

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Io sono meno drastico di voi... non ritengo che la letteratura italiana sia così deficiente rispetto alle altre; Manfredi, Benni, Morozzi, Faletti, Camilleri, Buzzati... sono solo alcuni che mi vengono in mente ora, e non hanno nulla da invidiare a nessuno.
Il problema è un'altro, a mio avviso; la cultura italiana è umanistica, mentre la fantascienza esige una cultura scientifica e tecnica, fino a quando non si svilupperà questa cultura, la fantascienza resterà una letteratura di nicchia, scritta da pochi e letta da pochi.
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Re: Robot vs Verne

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Penso che con Quesitor si stesse facendo un discorso di eccellenze del XX secolo, certo un Manfredi non ha nulla da invidiare ad un Wilbur Smith, o un Faletti a un grande scrittore di thriller americano come Grisham o Connelly,
ma una prova della decadenza della nostra letteratura basta vederla confrontando il programma di letteratura di un liceo italiano ed uno europeo. Noi di loro studiamo Joyce, Shakespeare, Woolf, Borges, Sartre, Fitzgerald, Memingway, Marquez, Bronte, Wilde, Dostoevskij, Tolstoj, Gogol, Bulgakow e la lista potrebbe continuare ancora molto a lungo.
All'estero studiano Dante, citano il Decameron e si cacano di striscio, moolto di striscio Pirandello e D'Annunzio. Montale, Quasimodo, Calvino, Eco, Manzoni, Carducci ecc ecc sono sconosciuti.
Che il problema possa derivare dalla nostra cultura umanistica? In parte d'accordo, perchè questa da un punto di vista sarebbe potuta essere la base di partenza per una sci-fi colta e alta. Il problema, secondo me, è una cultura umanistica affondata da un accademismo marcio, polveroso, pieno di sè, una critica chiusa, politicizzata, autoreferenziale.
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Re: Robot vs Verne

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Ah, finalmente un giovane rampante, tra questi vecchi maniaci rischiavo di fare la muffa  :laughing7:
Oh no, skarmizzata in arrivo!  :sad2:
lexfly ha scritto: Sul discorso della letteratura italiana sono in parte d'accordo, però solo in parte.
Oh beh, per fortuna forse. Io sono un po' un estremista, cui piace illudersi che le più toccanti parole scritte in letteratura siano "Erano uomini come noi..." in Alle Montagne della Follia, di H.P. Lovecraft (se non l'hai letto fallo, a una lettura attenta riesce a portarti oltre la visione ormai stereotipata dell'orrore lovecraftiano di cui molti parlano non sempre a proposito)
lexfly ha scritto: Facendo un discorso molto più generico credo che la grande sfida di questi tempi sia riuscire a trovare un buon compromesso fra alta letteratura, alti contenuti e commercialità.
La mosca bianca praticamente  :tongue3:
A parte gli scherzi è veramente difficile, anche perché spesso cosa significhi 'buon compromesso' varia molto in base ai gusti della persona con cui stai discutendo. Ci sono libri di SF che fondono questi aspetti a mio parere magistralmente (Dune, Hyperion), ma sono casi in sé piuttosto rari.
Personalmente mi accontenterei di scrivere un'opera originale nei contenuti, ben strutturata nella narrazione, e leggibile nella forma (non credo di poter aspirare a molto più di questo  :icon_biggrin:). Magari diretta a un pubblico specifico, ma che aiuti il lettore occasionale senza soverchiarlo di tecnobubbole e semplificando le spiegazioni scientifiche con metafore e similitudini (spesso c'è da dire che il ripulso verso l'Hard SF è anche colpa della pigrizia intellettuale del lettore che non ha molta voglia di pensare a concetti difficili o nuovi).
In sintesi, credo sia molto difficile fare qualcosa che appassioni e piaccia a tutti. Spesso ne risulta fuori qualcosa di scialbo, poco saporito.
Poi magari riuscirai a stupirmi, ma per ora rimango di quest'idea.

Il romanzo non è finito (mancano un centinaio di pagine), ma visto che è un mostro da 750pp credo di potertelo mandare così smaltisci il malloppone mentre metto a punto la conclusione.
Data la sua mole e 'durezza' dei suoi concetti (buchi neri, viaggi nel tempo, teoria della coscienza, tutto amalgamato in qualcosa di unitario; oltre che un complotto con memorie cancellate a macchia di leopardo e una guerra tra civiltà del futuro e del passato che si sviluppa in sordina*) spero non ti risulti troppo pensante. Per ora quei quattro che lo stanno leggendo dicono che rimane su livelli accettabili di comprensibilità e ritmo, ad ogni modo mi dirai la tua impressione.

Se mi dai la tua email (o vuoi che usi quella sotto l'avatar?) ti mando il pdf come allegato. Non lo linko qui in calce al messaggio non perché non mi fidi degli utilizzatori abituali del forum, ma perché non mi piace che persone esterne scorrazzando decidano di usare il testo per far quello che pare a loro.
Si anch'io sono un po' maniaco  :toothy11:

* Beh, per riempirci 750 pagine qualcosa dovrò pur dire  :laughing11:

PS: possono esserci appunti tra parentesi in mezzo al testo, giusto qualche parola ogni tanto per mia utilità.
Ultima modifica di quaesitor il 13/11/2012, 0:12, modificato 1 volta in totale.
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Re: Robot vs Verne

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Perlopiù quelli che hai citato tu, Marco, sono scrittori che con la Grande letteratura e con il bello stile fine a se stesso centrano poco. Anzi alcuni hanno un'impronta 'di genere' piuttosto marcata (romanzo storico, thriller, poliziesco, persino fantascienza satirica per Benni)
Perdonate se non conosco Morozzi e non ho mai letto niente di Faletti, non si può leggere tutto nella vita.

Quelli a cui mi riferisco sono certi esempi francamente insopportabili, in poesia (il Montale di Satura mi fa venire le convulsioni, e fucilerei Marinetti alla schiena) come in narrativa (l'odioso Ammaniti, i libri senza senso di Simona Vinci, e chiunque abbia fatto un corso di letteratura italiana contemporanea a Bologna saprà elencarne più di quanti io possa o voglia ricordare). In italia di gente che sa scrivere ma non sa COSA scrivere ce n'è davvero tanta, o almeno così mi è parso studiando letteratura italiana.
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Re: Robot vs Verne

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Ma invece per quanto riguarda il tuo progetto di pubblicare all'estero cos'altro mi dici?
Per la casa editrice o il ghost writer o i costi di traduzione ti sei informato?
Devo dire che mi hai messo una pulce nell'orecchio :icon_biggrin:
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Re: Robot vs Verne

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È tutto ancora in alto mare, nel senso che prima mi piacerebbe reclutare qualche ben intenzionato per mettere insieme le idee.
Per la casa editrice credo che bisognerebbe puntare su una casa piccola ma con voglia di crescere con cui si riesca a instaurare un dialogo. Un paio di potenzialmente valide ce ne sono (Lettere Animate, ad esempio), ma non mi sono ancora messo in contatto.

Più che di un ghost writer si tratterebbe di un ghost translator!  :toothy11:
Anche a questo proposito bisognerebbe cercare qualcuno che ha le mani in pasta nella SF underground inglese o americana, e cominciare a leggere le varie riviste che circolano in quell'ambiente.

I costi di una traduzione professionale sarebbero alti temo, anche se magari non così alti se si parte con racconti. I modi di ammortizzare potrebbero essere 1) venire spalleggiati da una casa editrice (vedi sopra); 2) dopo magari i primi (sperabili) piccoli successi aprire un progetto kickstarter per la traduzione di cose più consistenti e 3) usare una associazione senza fini di lucro per cominciare ad accumulare il 5 per mille di amici e conoscenti (ovviamente in questo caso i profitti non sarebbero divisibili tra gli scrittori-soci ma solo riinvestibili per pagare altre stampe e traduzioni)

Il romanzo lo vuoi o ti sembra troppo lungo?  :toothy11: (non me la prendo mica se non pensi di farcela in questo periodo, è comunque un impegno gravoso)
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Re: Robot vs Verne

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ti ho avevo già mandato il mio indirizzo mail al tuo, allora te la scrivo qua
alessio.mosca@alice.it
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Re: Robot vs Verne

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La malefica hotmail aveva deciso di metterla direttamente nello spam  :laughing11:
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jormungaard
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Re: Robot vs Verne

Messaggio da leggere da jormungaard »

Leggo solo ora questa discussione e mi permetto di intervenire per consigliare Lexfly.

Come diceva il buon Max NASF è NASF, ma mi permetto di consigliarti il concorso Giulio Verne per tre semplici motivi:

primo: credo sia l'unico concorso a partecipazione gratuita che consegna un premio di 500€ al vincitore :notworthy:
secondo: la giuria è composta da due giornalisti, un due volte premio Urania e tre membri del COmitato Organizzatore :icon_thumleft:
terzo: io faccio parte del Comitato Organizzatore e tiro l'acqua al mio mulino. :angel4:
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Gaumata
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Re: Robot vs Verne

Messaggio da leggere da Gaumata »

jormungaard ha scritto: terzo: io faccio parte del Comitato Organizzatore e tiro l'acqua al mio mulino. :angel4:
Wow, un giurato del Verne! :notworthy: :notworthy: :notworthy:
Grazie per i consigli Jorm,
devo dire che dopo essermi strizzato le meningi per giorni e giorni stavo proprio per optare per il Verne perchè il robot è quasi in scadenza ed avrei bisogno di un pò più di tempo per limare il testo, allungare il brodo per lo stella doppia invece credo che possa far perdere di efficacia al mio racconto, se non fosse che ho visto che il Verne ha la sezione giovani dove io ci rientrerei con tutti e due i piedi. So che è una follia ed una pecca di presunzione enorme ma, essendo questo racconto veramente una delle cose migliori che abbia mai scritto, mi sarebbe piaciuto confrontarlo proprio con i "grandi". In tutto ciò anche perchè avrei un altro buon racconto scritto invece con una prosa più giovanile perfetto per la sezione giovani. 
Insomma morale della favola continuo a spremermi le meningi.
Polly Russell
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Re: Robot vs Verne

Messaggio da leggere da Polly Russell »

intervengo anche io.
Allora il Verne è il premio che rincorro da tre anni, e quest'anno sarà mio. Però se vuoi rimangono vacanti il secondo e il terzo posto. Scherzi a parte, credo che dopo il premio Urania sia il migliore. E te lo dice una che ha vinto un Writer Magazine, quindi tanto di cappello alla Delos. A parte i soldi, credo che nessuno di noi scriva per questo (sarebbe una partita persa in partenza), è il prestigio che questo premio dona.
Forse Robot sará letto da qualche persona in più, ma magari potrebbero essere quelle persone che comprano la rivista solo per partecipare al premio!
Oppure, fatti un calcolo con le scadenze e invialo a tutti e due.
Io l'ho fatto con quello che, appunto, ha vinto il writer magazine.
Gaumata
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Re: Robot vs Verne

Messaggio da leggere da Gaumata »

Polly Russell ha scritto: i
Oppure, fatti un calcolo con le scadenze e invialo a tutti e due.
Io l'ho fatto con quello che, appunto, ha vinto il writer magazine.
Intanto grazie per i consigli!
Lo sai che non ho mai presa in considerazione questa ipotesi? Ero convinto che non si potesse inviare un racconto a più concorsi contemporaneamente. Sarebbe la mia svolta!
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jormungaard
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Re: Robot vs Verne

Messaggio da leggere da jormungaard »

Che dire: tra Polly e Lexfly vinca il migliore. Certo il primo posto ve lo dovrete contendere con circa 150 altri partecipanti...
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Polly Russell
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Re: Robot vs Verne

Messaggio da leggere da Polly Russell »

ovvio che se decidi per l'invio multiplo devi fare molta, ma molta attenzione alle date. Se per dire vinci un concorso, poi al secondo non puoi ritirarti quando é già in lettura. Rischi il linciaggio e, con buona ragione. Quindi i termini di onsegna devono essere disanti.

Jorm lo so che lo sai, che quest'anno dovrai cingermi la testa d'alloro!
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Re: Robot vs Verne

Messaggio da leggere da zio chester »

Ho già spedito il mio racconto per Robot. Adesso sto lavorando per il Levantecon. In entrambi i casi sono alla mia prima esperienza... chissà come verrà valutata la mia "non proprio così scientifica sci-fi"...
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Re: Robot vs Verne

Messaggio da leggere da carlo »

prima o poi proverò anche io a partecipare al verne, è davvero tanto che non scrivo nulla... :(  Jorm ben tornato, ci mancavi molto!  :notworthy:
Polly Russell
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Re: Robot vs Verne

Messaggio da leggere da Polly Russell »

Perchè se ne era andato? Bhuahuahuahu!!!
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Re: Robot vs Verne

Messaggio da leggere da carlo »

beh era un po che non si vedeva da queste parti!  :sad2:
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Re: Robot vs Verne

Messaggio da leggere da jormungaard »

In realtà aleggiavo comunque da queste parti.
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Re: Robot vs Verne

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Ci manca solo che Polly vinca il Verne... poi chi se la sente! Già mi immagino i mega banner "IO HO VINTO IL VERNE!!!!" che metterà per firma nei forum. No no, per favore, partecipate in massa per diminuirle le possibilità, vi prego!
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Re: Robot vs Verne

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se mai arrivasse tra le prime 3 del Verne, la butteremmo fuori dal forum max, non ti preoccupare  :icon_tongue:
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Re: Robot vs Verne

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Che poi non sono nemmeno capace, quindi Max me lo dovresti fare tu, il banner! :)
In viola.
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Re: Robot vs Verne

Messaggio da leggere da carlo »

ahahhahahah dai allora se vinci max ti farà il banner
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Re: Robot vs Verne

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Evvvabbbeneeee! ufff...
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