Requiem per la Fantascienza

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Massimo Baglione
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Requiem per la Fantascienza

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Voglio sottoporvi questo breve testo:
https://www.braviautori.it/requiem-per- ... ienza.html
perché è da tanto che non sentivo parlare così della Fantascienza.
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carlo
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Re: Requiem per la Fantascienza

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vogliamo maiorino qui  :notworthy:
quaesitor
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da quaesitor »

Non penso abbia ragione su tutto ma apprezzo alcune argomentazioni.
Come lui dice non credo che la fantascienza dovrebbe essere voluta metafora dell'oggi (quello che a troppi piace dire e che ce ne dà un'immagine depotenziata, addomesticata) e anche le tecnobubbole dovrebbero essere un mezzo piuttosto che un fine. Nè la fantascienza è per forza l'espressione di un pensiero proiettato verso un futuro probabile (la fantascienza ha l'alterità come concetto cardine, non il progresso. Il vero motivo per cui si usa il futuro come 'spazio delle rappresentazioni' è che è più facile inserirvi elementi stranianti.)
Sinceramente però trovo che il nostro dia un'importanza esagerata alla dimensione 'intimistica' dell'alterità, come se per l'uomo in quanto tale avesse vera importanza solo e unicamente il guardare a se stesso. Secondo me non è così, a mio avviso l'uomo è in prima battuta cosciente dell'esterno, e solo dopo autocosciente dell'interno. Le rappresentazioni che abbiamo del mondo fanno parte di noi quanto se non più di qualunque riflessione facciamo su noi stessi. Non siamo fari autoriflettenti, ci troviamo sempre e comunque proiettati verso il cosmo (qualunque cosa questa parola essa significhi), e a mio avviso la buona fantascienza dovrebbe essere quella che riesce a far vacillare certe nostre assunzioni sui rapporti io-mondo o mondo-mondo, ancora prima di quelli io-io.

Sì, sono un po' cervellotico (chi studia filosofia spesso diventa così), ma spero di essermi fatto intendere.
E Dio disse: ANNULLA linee da Uno ad Aleph. CARICA. ESEGUI.
E l'universo cessò di esistere

Poi ponderò per un po' di eoni, sospirò e aggiunse: CANCELLA.
E l'universo non fu mai esistito.

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Marco Signorelli
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Re: Requiem per la Fantascienza

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Mah.. mi lascia basito.
Su queste stesse pagine abbiamo scritto molto, analizzato i vari generi. Io stesso [e mi prendo la responsabilità di quanto dico] ho scritto che la fantascienza è lo studio dell'uomo di fronte a se stesso e alle sfide che deve affrontare, e non l'uso di tecnologia.
La fantascienza è un mezzo per raccontare l'uomo e la società, non è il modo di spiegare la fisica quantistica. Solo che usa le conoscienze scientifiche per idealizzare una situazione.
La fantascienza non è morta, si è solo evoluta.
Star Trek non è fantascienza perché usa i DiPAD così simili all'I-PAD? Forse perché l'ha inventato lei l'idea di una interfaccia portatile e tattile, così come ha anticipato i telefoni cellulari [il combadge]? Oppure perché gli alieni della TOS erano rappresentazioni della società americana e dei suoi nemici negli anni 60? Si... lo sappiamo tutti che i klingon sono i russi e i romulani sono i cinesi, come i Borg sono una rappresentazione del rischio di uniformazione digitale; ma è questo che fa la fantascienza, mette l'uomo davanti alle sue paure, a ciò che potrebbe avvenire, davanti alla critica sociale.

Sono daccordo che la fantascienza filmica è diversa da quella scritta, più spesso SF non vuol dire science fiction, e appena mi ricordo cosa scrisse Asimov sull'argomento lo posto :-P [da un vecchio urania blu che non trovo più].

Credo che l'amico astrofisico sia solo interessato ad un genere che ora non è più di moda e non sta trovando nulla di suo gradimento nel panorama attuale. Probabilmente è un appassionato di SF hard.
Possiamo discutere per giorni su cosa è o non è fantascienza. Possiamo anche decidere che la classificazione in generi è arbitraria, oppure possiamo dire che non si scrivono più storie interessanti [ma i nostri LTL e NASF sono li per dimostrare il contrario], ma resta il fatto che la fantascienza è viva e resterà viva fino a quando useremo le idee della scienza come specchio per noi stessi.

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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da quaesitor »

Tra l'altro da questi stessi commenti sta venendo fuori che nemmeno noi, nei quattro gatti che siamo, abbiamo un'idea uniforme di cosa sia buona fantascienza. E va bene così.

@Marco: io ho interpretato il passo sui klingon/romulani in modo un po' diverso. Secondo me intendeva dire, non proprio a torto, che quando la fantascienza usa intenzionalmente metafore troppo comode e immediate del presente perde una buona parte della propria forza speculativa. Penso che la SF sia qui a parlare al presente, non del presente.
Ultima modifica di quaesitor il 06/12/2012, 15:42, modificato 1 volta in totale.
E Dio disse: ANNULLA linee da Uno ad Aleph. CARICA. ESEGUI.
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Poi ponderò per un po' di eoni, sospirò e aggiunse: CANCELLA.
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da carlo »

Marco Signorelli ha scritto:
è questo che fa la fantascienza, mette l'uomo davanti alle sue paure, a ciò che potrebbe avvenire, davanti alla critica sociale.

la fantascienza è viva e resterà viva fino a quando useremo le idee della scienza come specchio per noi stessi.

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Marco Signorelli
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da Marco Signorelli »

:-P non so quaesitor, che cosa ci sarebbe di male se parlasse del presente? Ritengo che ogni genere letterario parla del presente al presente, la fantascienza parla del presente per indicare una opzione del futuro, oppure parla del futuro per il presente?
Bhe, ora mi piacerebbe che l'autore di quello scritto si unisse a noi per spiegarci meglio... ho proprio scritto spiegarci nel senso di aiutarci a capire noi stessi.

[Ma come adoro la fantascienza :-P]

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jormungaard
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Re: Requiem per la Fantascienza

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Concordo anche io in parte con Maiorino e in toto con Marco Signorelli.
Star Trek ha anticipato davvero i tempi su quelle che oggi sono le odierne tecnologie. I DPadd di TNG, oggi tanto simili agli Ipad, alla fine degli anni '80 erano veri e propri strumenti fantascientifici.
Non concordo quando sostiene che Gattaca non ha nessun elemento di fantascienza e che poteva essere ambientato in qualsiasi epoca. I livelli di ingegneria genetica di cui tratta non possono applicarsi in un altro tempo. E' solo che il film è deficitario di effetti speciali ed è volutamente ambientato con uno stile retrò.
Cinematograficamente la fantascienza latita davvero parecchio, i film in circolazione degli ultimi anni degni di nota si contano sulla punta delle dita (vedi "source code"), perchè Hollywood pensa più agli effetti speciali che allo spessore delle trame.
Più che alla hard-scifi credo che Maiorino sia un nostalgico, come me, della space opera o della fantascienza degli anni d'oro.
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Marino Maiorino
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da Marino Maiorino »

Buona sera a tutti,
e ringrazio Massimo per avermi invitato.
Che dire, davvero non me l'aspettavo, e sono qui per esprimere meglio quanto scritto nel testo all'indice (per questo thread).
Poi, magari, mi piacerebbe ritrovare una vena SciFi che ho lasciato a poltrire un po' troppo.
Ah, e mi dispiace non essermi prima presentato nella sezione opportuna, ma il tempo oggi è tiranno.
Ad esempio, ora devo andare... :( Mi faccio vivo più tardi, ma se avete domande (alcune le ho già viste, risponderò), sparate!
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Marco Signorelli
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Re: Requiem per la Fantascienza

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Ben arrivato :-P
Più che domande specifiche su un singolo film o romanzo, mi piacerebbe sapere cosa ti ha portato a questa conclusione drastica.
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Marino Maiorino
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da Marino Maiorino »

Allora, finalmente posso dedicarvi il tempo che l'argomento merita!
Comincerò per ordine, il che significa che, visto il gran numero di commenti ricevuti (e mi fa piacere, perché negarlo?), richiederà un pacco di tempo.
Carlo, grazie, eccomi qua! Ma quell'emoticon mi fa davvero arrossire!  :laughing11:
Quaesitor, credo che in realtà pensiamo cose molto simili. Non ho dato alcuna importanza (esplicitamente) alla dimensione intimista dell'alterità, ma è vero che l'uso di alieni e robot serve ad estraniarci per farci ragionare su noi stessi da un diverso punto di vista. Come negare l'impatto della chiusura "con sole due braccia e due gambe, quella pelle di un bianco nauseante, e senza squame"? Concordo perfettamente con i tempi della coscienza (prima l'esterno, poi l'interno), ma infatti la Fantascienza ha spesso usato espedienti lettarari per sfruttare quanto dici: la citazione che ho appena fatto è un esempio estremo, visto che per tutto il racconto il lettore crede di sentirsi narrare il punto di vista di una specie di marine dello spazio, salvo poi scoprire che quel marine è un alieno e il cattivo è proprio la razza umana. Ma il punto di arrivo è chiaro: shockare il lettore e fargli riconsiderare il proprio punto di vista, che può essere quello sbagliato.
Dunque, tu dici che andrebbero riconsiderate prima le assunzioni io-mondo o mondo-mondo, prima che quelle io-io, ma voglio ragionare con te: le assunzioni io-io sono quelle di vera maturazione, perché sono quelle che portano l'individuo ad una migliore comprensione del sé e del proprio ruolo in relazione al mondo, quindi per me le valutazioni io-mondo sono insite in quelle io-io.
"Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te", dice un vecchio adagio, quindi si impara a relazionarsi con gli altri nel momento in cui ci si interroga su quali sono davvero i nostri desideri, bisogni, necessità ed aspirazioni. Se impariamo a rispettare e valutare questi, sappiamo anche che gli altri sono fatti della nostra stessa materia, impariamo a rispettare anche il prossimo.
Le assunzioni mondo-mondo le lascio volutamente fuori dai giochi: la razza umana in branco è micidiale, ed in realtà NON ha cervello, se non quello dei suoi leader malati di qualche peccato capitale, sempre ed invariabilmente, tanto nella storia quanto nella fiction. Inoltre, la lettura di un pezzo di fantascienza è sempre qualcosa di intimo: come fare opinione, cultura di massa (il mondo al quale ci si dirige) con uno strumento intimo, del quale ciascuno recepirà l'effetto in maniera unica ed individuale?
E poi c'è una considerazione: "non siamo fari autoriflettenti". Devo purtroppo disilluderti, certo che lo siamo! Quello che è scritto, non è scritto per macchine o alieni, ma è scritto per noi, per migliorare noi, per dilettare noi, uomini! Siamo proiettati verso il cosmo (e credo tu abbia un idea molto chiara di ciò che significa), ed è proprio affinché questo nostro anelito sia il più elevato possibile (nel senso platoniano del termine), per migliorare questo nostro anelito, purificarlo, alcuni fanno vacillare le nostre convinzioni. Ma vedi, lo dici anche tu: le nostre convinzioni! Quale dimostrazione più lampante che le assunzioni da riconsiderare sono quelle dell'io-io?
Marco, mi è piaciuto moltissimo quanto dici, e posso darti assai pochi torti. Ma tu dici che la SF si è evoluta... Io stento a vedere la stessa qualità, lo stesso spirito (perché di questo si tratta, ovviamente: di respirare SF, non di avere un combadge), eppure la società di oggi non è meno pericolosa, ingiusta o sbagliata di quella degli anni '60. Dov'è, dunque, quella critica feroce, sarcastica, pungente, che proprio dalle pagine dei romanzi di SF si muoveva alla società bacchettona del dopoguerra? Tutto qui. Dov'è un novello Farmer? Dov'è l'evoluzione di "Amanti a Siddo"?
Quaesitor: eeeesatto! Ancora una volta, usa lo specchio distorcente della distanza temporale o tecnologica per evidenziare le storture della nostra vita e della nostra società, ma quello è solo un mezzo, non è davvero interessante di per sé.
Ve ne dico una: fino al 1992 ero un fanatico dei computer. Leggevo riviste di informatica continuamente e volevo sapere tutte le novità, poi mi sono stancato. Credo di aver fatto la scelta giusta: sapete dirmi quale nuovo programma informatico vi ha cambiato l'esistenza dal 1992 ad oggi che non esistesse allora? Eppure oggi abbiamo macchine quad-core con 4 Gb per farci... Word! Che per giunta si impalla! Mentre la missione Apollo alla Luna s'è fatta con meno potenza di calcolo di quanta ne avete nel cellulare!
Ecco, non è il mezzo che è importante se non c'è niente di importante da fare, tutto qui.
Marco, quella è la citazione di Asimov, eh? Ed ancora riappare il concetto di SF come specchio (io-io) sociale!
"Ritengo che ogni genere letterario parla del presente al presente" non potrei essere più d'accordo. Possiamo celarlo, nasconderlo, creare astronavi o draghi e folletti, ma in fin dei conti è del presente e per migliorarlo che si scrive, no matter what.
Poi possiamo distinguere tra letteratura di evasione (Star Trek Voyager piace moltissimo anche a me per passare una mezzoretta senza pensare a niente) e qualcosa di più impegnato, ma se parliamo di genere letterario, allora desidero parlare di cose serie.
Jormungaard, quando parlo di Gattaca, tu dici che "I livelli di ingegneria genetica di cui tratta non possono applicarsi in un altro tempo", ma quest'osservazione avrebbe senso se l'ingegneria genetica fosse l'obiettivo, il tema del racconto, mentre la raison d'etre di Gattaca è una critica alle società classiste ed all'eugenetica. Per quella ragione l'ingegneria genetica è un mezzo, non un fine, tanto buono come le guerre eugenetiche di Khan, nihil novum.
Deficitario in effetti speciali? Non ci trovo nulla di male! ADORO quando sanno farlo ma, come hai detto tu, Hollywood ha un'altra testa... :(
Nostalgico? Sì, certamente, della SciFi degli anni d'oro (per tutti, tranne che per gli scrittori che l'hanno fatta! :D )
Marco, per ora credo di aver chiarito un po' meglio cosa penso. Non è una conclusione drastica: preferirei maggior spessore in quello che c'è in giro, tutto qui.
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Re: Requiem per la Fantascienza

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Marino Maiorino ha scritto:Eppure oggi abbiamo macchine quad-core con 4 Gb per farci... Word! Che per giunta si impalla!
ahahaha mi sono sdraiato dal ridere!
Io ho smesso di comprare riviste informatiche da quando mi si è spento per sempre l'Amiga 3000.
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Re: Requiem per la Fantascienza

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Marino Maiorino ha scritto: ...sapete dirmi quale nuovo programma informatico vi ha cambiato l'esistenza dal 1992 ad oggi che non esistesse allora?
Uno solo: PHOTOSHOP
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Re: Requiem per la Fantascienza

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Re: Requiem per la Fantascienza

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Al contrario, la concorrenza ne ha eliminato qualcuno validissimo!
Chi ricorda Xerox Ventura?
Diciamo che il vero progresso sono stati Linux e la Rete, le piattaforme aperte.
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Re: Requiem per la Fantascienza

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Massimo Baglione ha scritto: 1990 jorm :-)
http://it.wikipedia.org/wiki/Adobe_Photoshop
Si, ma le prime versioni di photoshop erano quasi simili al Paint. Le versioni successive l'hanno reso molto più professionale e indispensabile... per NASF
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da carlo »

si nasf senza photoshop è come jorm senza divisa da trekker
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Re: Requiem per la Fantascienza

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Impossibile anche solo immaginarlo!
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Re: Requiem per la Fantascienza

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LOL... comprendo. Il problema non è che la fantascienza è morta, ma che gli autori di fantascienza non sono abbastanza mordaci!
Forse, non so... probabilmente non abbiamo più scrittori di una certa grandezza neppure negli altri campi. Forse serve un "nemico" o una ingiustizia sociale per sviluppare una letteratura di protesta!

Io trovo che alcune opere moderne sono sufficientemente di critica sociale. Ad esempio Robocop [il primo film, non la serie di telefilm] potrebbe sembrare strano, ma io ho visto quello che sta accadendo ora. Una società privata che diventa padrona di tutto... non è molto simile a quello che sta succedendo con le banche?
Forse sono troppo ottimista, forse ho ancora fiducia nella creatività, percui non vedo così nero.
La fantascienza è sempre stata di nicchia, per cui può permettersi di usare un linguaggio più settoriale. Incrocio le dita e spero di veder nascere un nuovo Fredrick Brown e non un Dan Brown.
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Re: Requiem per la Fantascienza

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Marco, non mancano solo gli scrittori, e certo non sono le ingiustizie sociali a mancare! Tu stesso vedi che ci stiamo avviando verso una società alla Robocop (e se ti raccontassi come si vive qui in Olanda, dove la sanità è in attivo, ma è meglio non sapere COME ciò sia possibile...).
Credo che, al contrario, il tempo della fantascienza sia passato: l'ombra ci è già addosso, e sarebbe ora di scendere in strada, visto che è tardi per avvisare chicchessia degli sviluppi futuri.
Da amante della fantascienza (si ama un genere anche per il modo in cui ti recapita un messaggio, non per il messaggio in sé), credo sia questo parte del problema: la realtà sta sopravanzando ogni giorno la fantasia, tutte le catastrofi immaginate sono state abbondantemente superate dalla realtà.
Io non vedo nero perché SO che è giunto il momento di fare resistenza, e la prima forma di resistenza deve essere un rinnovamento culturale delle masse, un'idea nuova.
Non so se quest'idea sarà partorita dalla fantascienza. Io ho avuto una mia idea nuova e sto provando a proporla con un romanzo storico perché lo vedo più adatto. Ma visto che ho preso contatto con voi, sto buttando giù anche un breve raccontino di fantascienza (PAROLONE!) che tenti di esprimere la stessa idea.
Non credo che si tratti di aspettare che nasca qualcun altro, ma solo di trovare il modo giusto.
Qual'è? Non lo so se esiste. Io ci provo seguendo la falsariga di un commento critico di Poe al suo "Corvo", è un saggio che mi fece venire i brividi per la lucidità dell'analisi e dell'intenzione, da me insospettate mentre leggevo le opere in sé: lì capii la differenza tra un dilettante ed un professionista, uno che ha appreso i ferri del mestiere, li sa usare, e VUOLE usarli.
Oggi ci sono forse troppi redattori: quei tipi ai quali gli editori si rivolgono per rendere leggibili i testi di chicchessia. L'intenzione è così disgiunta dalla capacità, e si produce tanta carta straccia.
Non voglio con queste osservazioni affermare che solo i laureati in lettere dovrebbero scrivere: non esiste disciplina che non possa studiarsi al di fuori dell'ambito accademico, quindi apprendere i trucchi del mestiere è non solo possibile per chiunque, ma persino auspicabile! Cosa produce l'accademia, 99 volte su cento, se non cloni di accademici? Come progredisce, se non per passettini lungo linee già tracciate da altri?
Il nuovo è quello che le manca come l'aria, le idee nuove (che infatti i redattori di sui sopra non hanno, limitandosi a mettere in bella le elucubrazioni di tanti Pinco Pallino).
E la fantascienza, di idee nuove, ne ha avute tante...
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da Marco Signorelli »

Questo tuo ultimo intervento mi trova daccordo. La nostra società è in un momento di crisi, crisi che dovrebbe trovare uno sfogo e una ribellione. Esulerebbe dallo scopo di questo forum affrontare argomenti sociopolitici, ma mi fa venire in mente una storia: Una società oramai stanca, apatica. Chi potrà risvegliarla? Un gruppo di giovani guidati da un poeta oppure da un rivoluzionario sanguinario? La ribellione investirà i palazzi del potere oppure verrà guidata dagli stessi che sta combattendo?
Il tutto si può scrivere sia attingendo al passato che inventandosi un futuro.
Gli scrittori non cambieranno il mondo, ma daranno gli strumenti per far cambiare il mondo! Noi dobbiamo solo imparare ad usare quegli strumenti.
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Re: Requiem per la Fantascienza

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Amen, fratelli... amen!
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da Marino Maiorino »

Se fosse un poeta, sarebbe una rivoluzione rivoluzionaria, qualcosa tipo il cristianesimo o il buddismo!
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da Marino Maiorino »

Allora, visto che mi avete stuzzicato, vi mostro una cosetta buttata giù negli scarti di tempo (da me, che non sono né una cima, né niente). Dategli una scorsa, poi mi dite:
https://www.braviautori.it/tradizioni.html
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da robert1 »

il raccontino mi è piaciuto...
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da Marino Maiorino »

Grazie! Ma quei puntini sospensivi?
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da robert1 »

che avrei voluto scrivere altro ma non mi veniva punto.
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Re: Requiem per la Fantascienza

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:icon_thumleft: grazie mille, allora!
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da Massimo Vaj »

Il discorso è abbastanza sensato nei limiti che gli sono propri, ma quello che stupisce sono i gusti di chi ha scritto l'articolo, perché ha tirato in ballo film di fantascienza che sono di serie B, a parte Blade runner. Ci sarebbe da aggiungere che non sono nemmeno gli elementi fantascientifici quelli che inseriscono un racconto nell'area della fantascienza, ma è la qualità della finalità che si vorrebbe raggiungere. La fantascienza, coi suoi mezzi a curvatura variabile come è il carburatore di una FIAT dopo che ha preso una martellata sul bordo sbagliato, è solo un'affascinante scorza che consente di esplorare territori che un auto che è andata a sbattere contro un tiglio nel giardino di un oratorio non è in grado di evocare.
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da Marino Maiorino »

Su, su... film di serie B 2001, Le Sabbie di Marte o Alien (il primo)...
Per il resto, come non darti ragione?
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Re: Requiem per la Fantascienza

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Io credo che l’astrofisico abbia ragione da vendere: ho amato Guerre Stellari e Star Trek più dell’Astronave degli esseri perduti, anche se il fascino dell’ignoto l’avevo sentito. Ho letto il ciclo della Fondazione di Asimov e sono sicuro che non riuscirei mai a scrivere niente del genere. Ho letto anche Neanche gli Dei, e so che è fantascienza pura. Ma Star Wars e Star Trek, due saghe tanto terrestri che più terrestri non si può hanno stregato milioni di persone per mezzo secolo. Perché? Perché amiamo ritrovare un pezzo di Terra tra le stelle, e chi l’ha capito ha confezionato per noi un prodotto vincente.
Forse è giunto il momento di tornare al sano, vecchio Western... magari “spaghetti”.
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da Il_Babbano »

Non saremo invecchiati noi, invece?

Cioè, lo so che a rispondere qui sembra faccia necroposting, eh?! Però mi pare che manchi proprio un angolo di bar, cioè qualcosa che convinca i partecipanti ad interagire, anche solo una volta ogni due giorni, tanto per, persino con post di facezie inutili o di nonsense - circoscritto, s'intende, e sorvegliato per evitare flame.

Cioè, qui manca una vera community, mi pare.

--mode flame goliardico on--

Siete tutti ingegneri??

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La smetto subito, eh?!
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carlo
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da carlo »

In realtà lo spazio al bar non manca, ultimamente abbiamo seguito meno il forum (Che come avrai notato sopravvive da oltre un decennio, caso più unico che raro direi) per altri impegni, ma prendo questo tuo commento come uno stimolo a riprendere in mano questo spazio.
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Il_Babbano
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da Il_Babbano »

carlo ha scritto: 30/04/2022, 19:55 (...) prendo questo tuo commento come uno stimolo a riprendere in mano questo spazio.


Avrei un'altra dritta.

Dove possibile (e magari con opzione "spegniti" nel profilo o nei settings per lo user) non sarebbe male ricevere notifiche via mail con link al thread dove uno avesse postato in caso di nuovi messaggi o risposte.

Si vive benissimo anche senza ma lo scopo non è tanto quello di farti correre a rispondere, bensì quello di ricordare ad utenti che magari si sono distratti (e navigano in altri lidi) che anche due/tre mesi dopo qualcuno ha scritto qualcosa lì dove loro hanno detto/postato.

Se fatto solo per notifiche dove hai scritto è un buon incentivo alla parrecipazione.


Poi se il sito non ha l'opzione, fa nulla: argomenti non letti e argomenti attivi aiutano, anche se non invitano chi si è distratto e non accede al forum da un po' (che lo scopo vero sarebbe quest'ultimo).
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da Il_Babbano »

Mi rispondo da solo - c'è già tutto, basta cercare nel proprio profilo:

https://www.assonuoviautori.org/forumna ... on_options


ummm...

Però avevo dei flag su alcune opzioni di invio mail e non ne ho, tranne quella di attivazione utente (dunque l'indirizzo che ho messo è corretto). Siete sicuri che funzioni? Voi ne ricevete?
Ho attivato qualche flag in più. Farò sapere.
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Massimo Baglione
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Per rme funziona, anche se però non so come disattivarlo ahaha
Ci dovrebbe essere "sottoscrivi argomento" da qualche parte (per ricevere email su notifiche di nuovi messaggi), e immagino anche qualche altra cosa per disattivarle, ma non lo trovo. Controllerò se in qualche aggiornamento è successo qualche casino.
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da Il_Babbano »

Qui: https://www.assonuoviautori.org/forumna ... on_options

È dove ho visto che si setta.

Ho settato, ho messo questo (e un paio di altri thread) nei segnalibri.

Le mail sono arrivate.

Dunque funziona ma bisigna segnalare ai niubbi come si fa.
Imnagino già che tu abbia la posta intasata.
Non serve che mi dici "grazie", per questo (che se segui il link, scopri come disattivare)
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HappyCactus
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da HappyCactus »

Infatti sebbene sia più educato tenerlo chéto, è molto più efficiente tenerlo attivo by default.
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mikronimo
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da mikronimo »

Quando ormai tanti anni fa avevo proposto di là di mettere la segnalazione email per nuovi commenti su argomenti seguito o diretti ai propri commenti, mi dissero: "eh, dopo si intasa la casella email, si intasa"... una volta tanto (segnatela) il babbano ha ragione e per i motivi giusti... non perché si è montato la testa e si sente Imperacimpy...
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Re: Requiem per la Fantascienza

Messaggio da leggere da Il_Babbano »

quote=mikronimo post_id=41124 time=1651500826 user_id=3537]
... una volta tanto (segnatela) il babbano ha ragione e per i motivi giusti... non perché si è montato la testa e si sente Imperacimpy...
[/quote]



Ah Mikro - pensavo lo avesse scritto Max, dopo aver gettato uno sguardo alla temibile concorrenza di un sito che pubblica quasi niente o meno.


ImperaBabbano, qui, comunque.

Siccome suona male, chiamami direttamente "Signore e Padrone" e siamo a posto.
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