Forum di discussione

Idee, discussioni varie per giungere alla proposta.

Moderatori: Gaetano Intile, Robennskii

Maria E.
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Re: Forum di discussione

Messaggio da Maria E. »

Buongiorno a tutti cari amici, compagni, viaggiatori.
Io ho scoperto la scrittura all'età di 8 anni, quando scrissi un racconto fantasy su un mondo immaginario. La mia professoressa fu talmente entusiasta che mi iscrisse a vari concorsi con quel racconto. Peccato che, dopo aver vinto, lessi il racconto pubblicato in bacheca e scoprii, a mio malgrado, che la prof lo aveva riscritto cambiando completamente il significato. Ci rimasi talmente male che promisi a me stessa di non partecipare mai più ad una competizione di scrittura.
Anche io ho passato gran parte della mia vita che voi umani neanche potete immaginare, ma per grazia di Dio o per destino mi sono rialzata, ho combattuto talmente tante guerre da scriverne un romanzo. La vita va vissuta, d'altronde, e dopo oltre 20 anni da quell'episodio decisi di pubblicare un racconto in gara, proprio su BA. A parte le votazioni, che non mi toccano, certi commenti mi hanno ferita, complice quell'avvenimento, complice il fatto che i miei scritti non erano stati letti da anima viva, complice anche la mia assoluta buona fede e il fatto che non ero abbastanza preparata (a livello tecnico), fatto sta che finalmente avevo sconfitto quel blocco che mi teneva "nascosta".
Quest'anno festeggio 10 anni di BA e ne sono felice.
In questo mondo poi ho scoperto l'officina, luogo dove ho combattuto tante paure e ho sconfitto me stessa, ritrovando anche l'ispirazione.
Per questo il mio ringraziamento sarà perpetuo per te, Namio, per Max, per i Nasfer birichini.
A livello i letture, il mio primo romanzo fu "il sergente nella neve" di Rigoni Stern. Anche se puo semvrare banale come lettura, lo lessi a 12 anni e ne rimasi completamente stupefatta. Non per la scrittura, in quanto non avevo nessuna conoscenza in merito, ma per le descrizioni e le atmosfere. Talvolta ho immaginato di essere lì, mangiata da pidocchi e nel freddo gelido. Un libro che ancora conservo con cura, lo stesso che mi venne regalato a 12 anni da una maestra di italiano.
Poi sono cresciuta e ho iniziato a leggere King, Asimov, tutta la sfilza dei poeti maledetti, finché il mio occhio non andò su un libro usato e mezzo rotto, Uno, nessuno, centomila. Da lì ad oggi sono profondamente devota a Pirandello, che considero uno degli autori più importanti della mia vita. Su questa scia ho scoperto Calvino, Sciascia, Boccaccio, anche Camilleri ecc.
Mi sono avventurata un po' alla scoperta del giallo, ma pochi autori mi soddisfano e allora mi diletto nelle letture che spaziano un po', senza essere di genere.
Amo i saggi di filosofia, politica, economia.
Sotto il segno della bilancia, sovente mi muovo in equilibrio, cercando di non sbilanciarmi mai. Ho imparato che l'equilibrio nella vita è essenziale, ma sono sempre pronta a cambiare idea.
A presto, un caro saluto a tutti!
digitoergosum
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Re: Forum di discussione

Messaggio da digitoergosum »

Presentarsi come autore (perché "come scrittore" sarebbe presuntuoso) e farlo in questo contesto dove sei persone su otto (non siamo in molti attivi) mi conoscono letterariamente... Sì, ha un senso. Ci si conosce attraverso i racconti ma se un giorno verreste intervistati sulla vita dell'immenso scrittore "Marcellus", passato a miglior vita dopo aver scritto "La Divina Parodia", vi trovereste in difficoltà (non sia mai).
La passione per la scrittura, forse è un'ovvietà ma per me è stato così, nasce dalle mie letture a partire da quando avevo nove anni. A quel compleanno mi è stato regalato "Il libro della giungla". Ho proseguito con la collana che ricordo con affetto "Il giallo dei ragazzi" e a 14 anni ho avuto una prima svolta letteraria: ho letto la quadrilogia della "Fondazione" di Isaac Asimov. Peraltro, ogni cinque o sei anni da allora la rileggo. Ma è stato a 16 anni quando ho scoperto che ci si poteva sconvolgere anche leggendo un libro: "Il ritratto di Dorian Gray". Da lì, la consueta rassegna dei romanzi di formazione, con predilezione per i "minori" di Hesse: "Demian" e "Il lupo della steppa". Strano, ma invece ho faticato a finire i suoi più famosi: "Siddhartha" e "Il gioco delle perle di vetro".
Non sto a elencare tutte le letture che mi hanno appassionato, vi tedierei (ma almeno"I promessi sposi " concedetemelo).
Le uniche poesie, una ventina, che ho scritto partono da quando avevo 17 anni. Sono poche, distribuite nell'arco di vent'anni, perché l'esigenza di scriverle corrispondeva a quando stavo male o a quando mi innamoravo.
Per tanti anni, fino a 10 anni fa, non mi sono dedicato ad altra scrittura.
Ho scritto molto per lavoro, questo sì, peraltro "relazioni poliziesche" che, pur descrivendo il reale degli accadimenti, hanno un margine ampio per la creatività.
Ma c'è una lettura che mi ha mosso a cominciare a scrivere, il libro più bello in cui mi sono imbattuto a oggi: Dialoghi con Leuco. E pensare che gli altri romanzi di Pavese mi annoiavano.
Per questo, dieci anni fa, a due o tre dalla pensione, ho frequentato un corso di scrittura creativa.
Da allora ho cominciato a scrivere racconti.
Paradossalmente, con la scrittura ho quasi smesso di leggere. Questo è un guaio, perché per impostazione sono legato allo stile ampolloso ed elegante usato in "Dialoghi con Leuco" e faccio molta fatica a semplificare i miei testi. Dovrei, e lo farò, ricominciare a leggere romanzi più immediati, contemporanei, e a farmeli piacere.
Nel frattempo, ho potuto un po' crescere frequentando i siti letterari. E stato nel primo frequentato, Braviautori, che ho avuto la fortuna di conoscere due che considero Maestri: Roberto e Gaetano. Sono bravissimi perché sono "appassionati": Roberto ha un animo poetico e una fantasia votata all'indagine sull"umano", a volte lo immagino in balia del Sehnsucht o dello Spleen, e mi ci ritrovo. Gaetano predilige un diverso stile di efficace estetica, pignolo, colto, e ama raccontare molto il mare e la sua Sicilia.
Da loro ho copiato molto, e ne sono consapevoli e contenti.
Un'altra incredibile palestra letteraria l'ho trovata circa tre anni fa, quando ho conosciuto il sito letterario Differenti Tales. Ricordo il fastidio iniziale dei loro concorsi, con degli assurdi paletti, ma costringermi a fare quadrare situazioni temporali, stili e condizioni veramente difficili da mettere insieme mi ha portato a scrivere due dei miei migliori racconti, che sono stati pubblicati su due antologie di BA. Compaio su tre antologie e...basta, per ora.
Su quella piattaforma letteraria, Different Tales, ho poi conosciuto altri autori molto validi, e due ci stanno leggendo (anche se ancora non hanno qui pubblicato, bricconcelli): Susanna - Susanita e Luca -Paluca. Anche da loro ho imparato molto, soprattutto dai loro commenti migliorativi dei testi.
L'anno scorso ho vinto il primo premio al concorso internazionale letterario "Il Vento dei Calanchi" ed è stata una cosa incredibile, non volevo crederci nemmeno dopo aver ricevuto la telefonata e poi la mail di conferma dalla segreteria del concorso. Era la prima volta che partecipavo a questi concorsi letterari nazionali, non ci credevo molto, ma ricredendomi sto ora partecipando a concorsi del 2024.
Ho in animo, sono già a un quarto del lavoro, di scrivere e pubblicare un'antologia tutta mia, composta da racconti autoconclusivi che abbiano però un filo conduttore: una fantasiosa storia dell'uomo dalla preistoria al futuro da me immaginato.
L'idea (e il timore reverenziale) di scrivere un romanzo a più mani proposto da Gaetano mi affascina.
Grazie per avermi dedicato del tempo a leggermi.
digitoergosum
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Re: Forum di discussione

Messaggio da digitoergosum »

Gaetano, continuerò sempre a chiedermi come un pur grande Italo Calvino sia riuscito a tradurre "Fiori blu" di Raymond Queneau. Un libro difficile e geniale che non consiglierei a molti, ma ad alcuni si. E due romanzi, uno conosciuto e l'altro meno, non italiani che invece raccomando molto sono "Il profumo" di Suskind e "Le voci del mondo" di Schneider. Quest'ultimo soprattutto a chi ama la musica e "una grandiosa partitura romantica, ironica e commovente" come si legge in copertina.
Gaetano Intile
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Re: Forum di discussione

Messaggio da Gaetano Intile »

Giovanni p ha scritto: 26/02/2024, 21:42 Grazie mille, lo leggerò.

È un pó di tempo che sto accumulando dubbi e spunti che vorrei condividere, se la cosa è gradita mi farebbe piacere aprire degli argomenti nella sezione della bottega.
Certo, per me non ci sono problemi, puoi condividere quel che vuoi, sarà un piacere leggere.
Gaetano Intile
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Re: Forum di discussione

Messaggio da Gaetano Intile »

Robennskii ha scritto: 27/02/2024, 8:56 In medias res.

Posso dire, alla mia vetusta età compresa tra gli ento e gli anta, che scrivere ha somigliato molto, nel mio percorso di vita, al rapporto con le donne. All'inizio credevo di fare sfracelli, poi ho cominciato ad avere qualche dubbio e oggi posso affermare, con orgoglio, che non mi si è mai cagato nessuno.

L'orgoglio sta nel fatto di aver raggiunto questa consapevolezza cosmica fino a incassarla con un aplomb anglosassone che, per la sua aura di nobile indifferenza, produce il curioso effetto di farmi sembrare un figo.

Per metà della mia vita ho visto cose che voi umani, l'altra metà ve la lascio immaginare. Non è cosi che devono fari gli scrittori davvero bravi?

Sono un appassionato di short tales alla maniera del mio mentore Edgar Allan Poe, a cui va la mia perenne devozione. Del resto, sono sempre stato un démodé: vivo l'epoca attuale con un ritardo tecnologico scandaloso. Per tornare alla scrittura, talvolta ho provato a raggiungere le diecimila parole, ma l'idiosincrasia nei confronti dell'allungo mi ha stroncato con i tipici sintomi che conosco bene, in primis la distorsione spazio- temporale cum nausea. Cosi ci ho rinunciato... alla fine devi guardare nello specchio e riuscire a vedertici dentro. Per la cronaca, ho completato un centinaio di racconti che rileggo, ogni tanto, soddisfatto. Lo confesso, in qualche caso mi faccio pure i complimenti, sempre allo specchio.

Sono allergico ai concorsi c.d. culturali trovando che, da anni, il focus non sia tanto la qualità quanto il cosa si scrive. Ma questo vale anche per il cinema e, ultimamente, la musica. O parli di certe cose o "lascia perde", come diciamo a Roma.

Per questo non guardo TV e continuo a passare e ripassare film e musica degli anni 70-80. Ciò giustifica il silenzio religioso che mi viene sovente rimproverato. Ho rinunciato a dare spiegazioni al riguardo: non ci posso fare niente se i più parlano di personaggi, avvenimenti, pettegolezzi di cui non so nulla. Per fortuna in questo mi aiuta non poco il citato aplomb che, sovente, confonde le acque. Non di rado mi viene chiesto se io sia un mistico o, perfino, un aviatore. A proposito, sono nato sotto il segno dei Pesci.

Confidenza molto personale, sono un bugiardo per necessità.

Je vous aime.
Ma, Roberto. Questa è una vera e propria confessione, e chi se l'aspettava. Mi sa che siamo più simili di quanto pensassi. Bello quell'accostamento tra la scrittura e il rapporto con le donne. Scrivici sopra. Già ci vedo un bel giallo con il protagonista simile al Marlowe di Altman nel Lungo addio. Ma quasi quasi lo scrivo io.
Il punto è eliminare la tensione sessuale dal rapporto con l'altro sesso. Se vedi una donna come una persona e basta i rapporti con l'altra metà del cielo si normalizzano. Certo, da vecchi, come me, è un fatto quasi naturale. Perché la differenza d'età è tale che le donne più giovani diventano tutte figlie o, peggio, nipoti, e tu una specie di Matusalemme dispensatore di affetto paterno e buoni consigli, con le donne più agée i rapporti diventano amicali e va bene così.
Sì, hai ragione, l'allungo è terribile. Bisogna essere simili all'Alfieri legato alla sedia. Volli, volli, fortissimamente volli. Eh, ma quello era il XVIII secolo, l'aurora del positivismo. Sulla TV come non darti torto? Film anch'io tanti, qualche chicca si trova anche adesso. Ho rivisto Alice e il sindaco di Nicolas Pariser, ed è un film praticamente perfetto. Riassume in modo egregio il vuoto politico e culturale in cui viviamo oggi. Meno male che la Francia c'è. L'Italia è diventata un paese tetro, anche da punto di vista intellettuale. Ho rivisto con piacere anche Gruppo di famiglia in un interno, l'ultimo di Visconti. Era ossessionato dal tema della morte Visconti. Quanto alla musica, per me gli anni Settanta sono diventati quelli del XVIII secolo e oramai sguazzo tra Albinoni e Pergolesi, mi sono barocchizzato. Sui concorsi letterari, come te non riesco a scrivere a tema. Il tema devo sentirlo io e tendo anch'io a parlare poco, tranne quando sbotto perché sento qualche castroneria. Allora mi infurio e mi devono trascinare via a forza. Per questo mia moglie ha imparato a uscire da sola e a non fare affidamento su di me.
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Re: Forum di discussione

Messaggio da digitoergosum »

Robennskii ha scritto: 27/02/2024, 8:56 In medias res.

Posso dire, alla mia vetusta età compresa tra gli ento e gli anta, che scrivere ha somigliato molto, nel mio percorso di vita, al rapporto con le donne. All'inizio credevo di fare sfracelli, poi ho cominciato ad avere qualche dubbio e oggi posso affermare, con orgoglio, che non mi si è mai cagato nessuno.

L'orgoglio sta nel fatto di aver raggiunto questa consapevolezza cosmica fino a incassarla con un aplomb anglosassone che, per la sua aura di nobile indifferenza, produce il curioso effetto di farmi sembrare un figo.

Per metà della mia vita ho visto cose che voi umani, l'altra metà ve la lascio immaginare. Non è cosi che devono fari gli scrittori davvero bravi?

Sono un appassionato di short tales alla maniera del mio mentore Edgar Allan Poe, a cui va la mia perenne devozione. Del resto, sono sempre stato un démodé: vivo l'epoca attuale con un ritardo tecnologico scandaloso. Per tornare alla scrittura, talvolta ho provato a raggiungere le diecimila parole, ma l'idiosincrasia nei confronti dell'allungo mi ha stroncato con i tipici sintomi che conosco bene, in primis la distorsione spazio- temporale cum nausea. Cosi ci ho rinunciato... alla fine devi guardare nello specchio e riuscire a vedertici dentro. Per la cronaca, ho completato un centinaio di racconti che rileggo, ogni tanto, soddisfatto. Lo confesso, in qualche caso mi faccio pure i complimenti, sempre allo specchio.

Sono allergico ai concorsi c.d. culturali trovando che, da anni, il focus non sia tanto la qualità quanto il cosa si scrive. Ma questo vale anche per il cinema e, ultimamente, la musica. O parli di certe cose o "lascia perde", come diciamo a Roma.

Per questo non guardo TV e continuo a passare e ripassare film e musica degli anni 70-80. Ciò giustifica il silenzio religioso che mi viene sovente rimproverato. Ho rinunciato a dare spiegazioni al riguardo: non ci posso fare niente se i più parlano di personaggi, avvenimenti, pettegolezzi di cui non so nulla. Per fortuna in questo mi aiuta non poco il citato aplomb che, sovente, confonde le acque. Non di rado mi viene chiesto se io sia un mistico o, perfino, un aviatore. A proposito, sono nato sotto il segno dei Pesci.

Confidenza molto personale, sono un bugiardo per necessità.

Je vous aime.
Io - me, quando leggo queste cose, vado in brodo di giuggiole. Anche noi ti amiamo. Ah! Le donne! (Per noi maschietti). Ah! La quiete dei sessanta!
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Re: Forum di discussione

Messaggio da Robennskii »

Vi sto leggendo: grazie Digito, troppo buono. Quest'animo poetico dev'essere stato il responsabile del dissesto.
Namio sì, che ci siano delle affinità per me era stato chiaro leggendoti. Se mi consenti la nota personale, raggiungiamo l'apoteosi di similitudine quando ci inventiamo testi incentrati sulla vita familiare (parenti e quotidiano).

Vi sto leggendo con vero pacere. Ho voluto dare un taglio più spiazzante e meno soporifero alla mia presentazione, in fondo siamo tra amici.

Maria ci hai detto tanto di te, davvero molto. L'unica a confessare il peccato originale, essere una Bilancia, segno che, come ben sapete, rappresenta una singolarità nello Zodiaco.
Gli altri però non hanno confessato il loro peccato originale...

Per la cronaca, sin da ragazzo l'astronomia è stata una mia grande passione. L'astrologia detiene in questo campo un valore storico e tuttora affascinante. Quanti di voi conoscono la propria costellazione?

I libri elencati da Giovanni sono incredibili ma lo devo dire, il manuale del Come Non Scrivere lo eleggiamo a libro del secolo.
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Re: Forum di discussione

Messaggio da digitoergosum »

Robennskii ha scritto: 27/02/2024, 13:48 Vi sto leggendo: grazie Digito, troppo buono. Quest'animo poetico dev'essere stato il responsabile del dissesto.
Namio sì, che ci siano delle affinità per me era stato chiaro leggendoti. Se mi consenti la nota personale, raggiungiamo l'apoteosi di similitudine quando ci inventiamo testi incentrati sulla vita familiare (parenti e quotidiano).

Vi sto leggendo con vero pacere. Ho voluto dare un taglio più spiazzante e meno soporifero alla mia presentazione, in fondo siamo tra amici.

Maria ci hai detto tanto di te, davvero molto. L'unica a confessare il peccato originale, essere una Bilancia, segno che, come ben sapete, rappresenta una singolarità nello Zodiaco.
Gli altri però non hanno confessato il loro peccato originale...

Per la cronaca, sin da ragazzo l'astronomia è stata una mia grande passione. L'astrologia detiene in questo campo un valore storico e tuttora affascinante. Quanti di voi conoscono la propria costellazione?

I libri elencati da Giovanni sono incredibili ma lo devo dire, il manuale del Come Non Scrivere lo eleggiamo a libro del secolo.
Bah! Sono un torello pasticcione ascendente Ariete (il 21 aprile mi aspetto gli auguri di compleanno). Spero nessuno faccia caso al fatto che ambedue i segni abbiano le corna. Abbastanza affine allo studio delle costellazioni, l'argomento proveniente dai Sufi e sviluppato recentemente sia da un punto di vista psicologico che religioso, è l'Enneagramnma. Ho cominciato a studiarlo e leggendo i primi tre "tipi" umani mi dicevo: "...si, ok, molti di questi aspetti potrebbero rispecchiarmi, ma potrebbero rispecchiare tantissime persone, che indagine del menga)! E poi (mannaggia ai Sufi!) ho letto il "quarto tipo" e mi sono disperato. Porca miseria! Ma come è possibile che chiunque possa conoscermi così bene! Come è possibile che mi senta originale senza assolutamente esserlo? Da allora sono in analisi da un luminare della psicoanalisi. Mi vuole proporre come caso clinico a conferenze internazionali. Credo lo dica per aiutarmi a rivedere la mia autostima. Comunque, l'Enneagramnma prevede ben nove "tipi" umani con "ali" che a loro volta definiscono il comportamento umano.
Ultima modifica di digitoergosum il 27/02/2024, 14:29, modificato 1 volta in totale.
Maria E.
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Re: Forum di discussione

Messaggio da Maria E. »

Robennskii ha scritto: 27/02/2024, 13:48

Maria ci hai detto tanto di te, davvero molto. L'unica a confessare il peccato originale, essere una Bilancia, segno che, come ben sapete, rappresenta una singolarità nello Zodiaco.
Gli altri però non hanno confessato il loro peccato originale...

Per la cronaca, sin da ragazzo l'astronomia è stata una mia grande passione. L'astrologia detiene in questo campo un valore storico e tuttora affascinante. Quanti di voi conoscono la propria costellazione?
La conosco bene la costellazione della bilancia, dal 2000 A.C. che venne raffigurata in varie civiltà e la sua correlazione con Anubi. Dal I secolo A.C. poi è stata scoperta, diciamo, come costellazione a sè, mentre prima si pensava fosse un'estensione dello Scorpione. I fatti strani di questo segno, per quanto mi riguarda, sono parecchi; a partire dal fatto che passa in meridiano a mezzanotte nel mese di Maggio, proprio quando è nato mio figlio. Oltre al fatto che ho un amore smisurato per i cani, tipico animale della bilancia e sono nata il 4 di ottobre, proprio nel giorno di S. Francesco D'Assisi, protettore degli animali. Questo amore incondizionato per i cani mi ha portato ad averne sempre tanti, salvarli dai canili o dalla strada, e ad oggi non ne ho mai avuti meno di 6. (attualmente ne ho 7 :D) da sempre mi sono avvicinata ad ogni tipo di cane, anche quando i padroni dicevano "non ti avvicinare, morde", non ci ho mai creduto che mi potessero fare del male, ho infilato mani nei cancelli con pitbull o molossi di 50kg, mai avuta nessuna paura :D. curioso come il segno zodiacale contribuisca alla costruzione dell'essere umano, curioso anche il fatto che dall'inizio dei tempi le persone cercassero risposte (matematica, scienza, tempo) nelle stelle.
Per me il cielo è come una mappa speculare della terra, dove cercare le giuste risposte se si detengono le giuste domande e i giusti strumenti.
Gaetano Intile
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Re: Forum di discussione

Messaggio da Gaetano Intile »

L'astrologia fa sempre a pugni con la precessione degli equinozi. L'equinozio di primavera oggi è in Acquario, non in Ariete, quindi dovrete far scendere i vostri segni natale di due caselle per adeguarli ai tempi. Eppur si move, diceva Galileo. Tra 36000 anni la stella più vicina al Sole non sarà Proxima del Centauro, distante oggi 4,23 anni luce, ma la stella di Ross 258, che arriverà a poco più di un anno luce di distanza, ma dato che è una nana rossa rimarrà invisibile all'occhio umano. Tra uno virgola quattro milioni di anni toccherà a Gliese 710 avvicinarsi a un anno luce dal Sole: date le sue dimensioni sarà l'astro più luminoso del cielo e scombussolerà la nube di Oort indirizzando sciami di comete verso il sistema solare interno. P.S. sono stati i dinosauri a mettere in giro la fandonia che le comete portano male.
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