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SEPARATISMO CATALANO

Inviato: 04/10/2017, 17:24
da Mario Pulimanti
Al referendum in Catalogna ha vinto il “sì”. Il governo catalano ha annunciato che il 90% di quanti hanno partecipato alla consultazione non autorizzata da Madrid ha scelto l'indipendenza. Secondo fonti del governo catalano, 2,26 milioni di persone - su oltre 5,3 milioni di elettori - hanno partecipato alla consultazione referendaria. 2,02 milioni hanno risposto “sì” alla domanda: “Vuoi che la catalogna diventi uno Stato indipendente sotto forma di Repubblica?”. 176.000, invece, il totale di chi ha votato “no”. Numeri che non raggiungono la maggioranza assoluta e su cui forse ha influito la chiusura di 319 seggi da parte della polizia nazionale. Il referendum è stato effettuato perché in precedenza il Parlamento catalano, insistendo su un percorso basato esclusivamente sul fomentare la rabbia nei confronti di Madrid, aveva votato a favore di una risoluzione per la secessione della Catalogna dal resto della Spagna. I separatisti catalani ora stanno così per fare un favore all’Unione Europea che riuscirebbe a disintegrare uno dei più grandi stati europei e inoltre potrebbe anche liberarsi dalla monarchia spagnola. Se la Catalogna dovesse malauguratamente ottenere l’indipendenza, potrebbe verificarsi un effetto domino a livello europeo. Infatti, subito dopo la Catalogna potrebbe esserci la spartizione del Belgio (cosa che consentirebbe la nascita della città-stato di Bruxelles che sarebbe così l’ideale capitale europea), poi Veneto e Sardegna, Bretagna e Corsica, Baviera e la regione ungherese della Romania. Tutto questo è contornato dall’attuale crisi di credibilità ed economica della Germania che è stata usata come baricentro dell’attuale Unione Europea, per completare la cessione di sovranità ma che adesso deve essere abbattuta per consentire la nascita di un superstato europeo omogeneo senza una nazione che spadroneggi sulle altre. Infatti questo superstato sarebbe incompatibile con grandi stati nazionali e soprattutto con delle monarchie interne, come quella spagnola. Inoltre i nuovi stati europei come la Catalogna, per normalizzare la propria situazione economica, vorrebbero rientrare subito nell’Unione Europea, finendo anche con l’accettare condizioni molto più dure da Bruxelles, come grandi cessioni di sovranità e la perdita del diritto di veto. Se la Catalogna dovesse ufficializzare l’indipendenza, sarei molto dispiaciuto. Io sono vicino al movimento degli Indignados, ma sono anche ideologicamente però contrario all’indipendenza della Catalogna nonché di passate origini materne castigliane e convinto, peraltro che il separatismo finirebbe con essere funzionale all’Eurocrazia. Perciò sarei contento se il governo centrale potesse eventualmente tagliare la liquidità alle banche catalane, chiudendo le frontiere, ostacolando gli scambi commerciali e dichiarando illegale il processo d’indipendenza. Questa strada potrebbe essere intrapresa per bloccare sul nascere la spinta indipendentista e impaurendo i catalani, cercare di far cadere il governo separatista.
:boxing: Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)