Amori che non s'incontrano mai
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GHIACCIO
Il ghiaccio,raucedine
sputata dal tempo
su cui lui stesso scivola indietro
Sotto una lastra di ghiaccio
dei semi che il pettirosso
non può beccare
e prega il sole,lo sciolga
ma questo è lontano
a riscaldare le sue concubine
Il ghiaccio,argento dei poveri
che non possono spenderlo
allora si frugano le mani
e imbrogliano il cuore
a cercare un sorriso
simulando in fretta a pagarlo
A terra nel ghiaccio
si sono tanti occhi
perduti dai volti ruotati alle spalle
calpestati dai piedi
e ogni scarpa di solo andata
a cercare calore
Col tempo si scioglierà
ma a volte dentro di ognuno
rimane una capanna di ghiaccio
a custodie perenne dell'anima
ove ospite qualche sperduto pensiero
o una parola Giuda alla bocca
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Da:Soste Precarie
sputata dal tempo
su cui lui stesso scivola indietro
Sotto una lastra di ghiaccio
dei semi che il pettirosso
non può beccare
e prega il sole,lo sciolga
ma questo è lontano
a riscaldare le sue concubine
Il ghiaccio,argento dei poveri
che non possono spenderlo
allora si frugano le mani
e imbrogliano il cuore
a cercare un sorriso
simulando in fretta a pagarlo
A terra nel ghiaccio
si sono tanti occhi
perduti dai volti ruotati alle spalle
calpestati dai piedi
e ogni scarpa di solo andata
a cercare calore
Col tempo si scioglierà
ma a volte dentro di ognuno
rimane una capanna di ghiaccio
a custodie perenne dell'anima
ove ospite qualche sperduto pensiero
o una parola Giuda alla bocca
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Da:Soste Precarie
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INDIZI FESTOSI
Vetrine
fanno da esche, da specchi
e le luci semaforo verde agli acquisti
Vecchi cappotti tremano
vedono i nuovi a scalzarli
e qualcuno unto alle tasche
simula indossi ai poveri agli angoli
sempre meglio all'oblio in armadi
La neve abituata a tovaglia
scarabocchiata
coi piedi,col vino
stavolta clonata
a chiare lettere appese
a formare un auspicio
Qualche cartone
illustrato a delizie
spacchettato in anticipo
e aquilone a giacigli
contesi da gambe di legno
Salumi ridenti le luci
in dispense senza pareti
e qualche cane randagio le punta
con la lingua sonda ad assaggi
Con la coda mossa ad assensi
le gazze beccano scarti di vizi
s'involano festose allo spreco
I bambini impuntano i piedi
ad aratro alle mamme
al diniego a costosi capricci
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Da:Vite Tremule
fanno da esche, da specchi
e le luci semaforo verde agli acquisti
Vecchi cappotti tremano
vedono i nuovi a scalzarli
e qualcuno unto alle tasche
simula indossi ai poveri agli angoli
sempre meglio all'oblio in armadi
La neve abituata a tovaglia
scarabocchiata
coi piedi,col vino
stavolta clonata
a chiare lettere appese
a formare un auspicio
Qualche cartone
illustrato a delizie
spacchettato in anticipo
e aquilone a giacigli
contesi da gambe di legno
Salumi ridenti le luci
in dispense senza pareti
e qualche cane randagio le punta
con la lingua sonda ad assaggi
Con la coda mossa ad assensi
le gazze beccano scarti di vizi
s'involano festose allo spreco
I bambini impuntano i piedi
ad aratro alle mamme
al diniego a costosi capricci
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Da:Vite Tremule
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IL VENTO RACCONTA
Il vento pascola le nuvole
le folate sono i suoi cani
che le separano,le rincorrono
le macchie di sereno campi coltivati
Sui pensieri,tremano si torcono le antenne
capelli che si liberano dal pettine,
sulle pelate,immobili quelle paraboliche
La volpe annusa odore di galline
alle spalle quello dei fucili
nel dubbio si rintana
la vita è un sorteggio
e a nascondersi rinviare l'estrazione
Sabbia negli occhi
e a schiacciarla col dorso di due dita
qualche lacrima a cui si possono dare mille scuse
anche se il cuore ci legge solo addii
specie per qualche amore
che lo fece battere senza regole
Il vento, collezionista di lamenti
e vecchio despota che se li riconta la sera
e manca sempre uno che l'anima
vecchia rigattiere tiene per se stessa
Il vento ci racconta storie millenarie
in una lingua che non abbiamo mai imparato
e a dargli fiato da lontano, i nostri morti
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Da:Sorrisi Pignorati
le folate sono i suoi cani
che le separano,le rincorrono
le macchie di sereno campi coltivati
Sui pensieri,tremano si torcono le antenne
capelli che si liberano dal pettine,
sulle pelate,immobili quelle paraboliche
La volpe annusa odore di galline
alle spalle quello dei fucili
nel dubbio si rintana
la vita è un sorteggio
e a nascondersi rinviare l'estrazione
Sabbia negli occhi
e a schiacciarla col dorso di due dita
qualche lacrima a cui si possono dare mille scuse
anche se il cuore ci legge solo addii
specie per qualche amore
che lo fece battere senza regole
Il vento, collezionista di lamenti
e vecchio despota che se li riconta la sera
e manca sempre uno che l'anima
vecchia rigattiere tiene per se stessa
Il vento ci racconta storie millenarie
in una lingua che non abbiamo mai imparato
e a dargli fiato da lontano, i nostri morti
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Da:Sorrisi Pignorati
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UNA GIORNATA DI GENNAIO
Surplus di pace indotta
tra le mura stanche
di raccontare col silenzio
mentre fuori l'aria addormentata
lontana dall'alitare del vento
e dai rumori taciti spugnosi
sotto una cupola cinerina
intento ad abbassarsi a riposare
a ermetico coperchio di pensieri
In standby gli animali
col canto in cassaforte
e il cibo in dispense da trovare
Funghi di fumi sui camini
ingrassano per dissolversi
e gli odori allerta vana del tempo
che non guarda mai all'indietro
Inquieta una falce di luna
per i suoi intermittenti furtivi affacci
censurati subito da un velo
di nuvole sogghignanti al veto
Qua e là dalle finestre
lampi di luce dai televisori
ormai specchi alla noia
e col dorso a ragnatele alle voci
agonizzanti tra bocche
a tagliole arrugginite
dure all'innesco e al disinnesco
di parole senza senso
--------------------------------------------
Da:Fischi Per fiaschi
tra le mura stanche
di raccontare col silenzio
mentre fuori l'aria addormentata
lontana dall'alitare del vento
e dai rumori taciti spugnosi
sotto una cupola cinerina
intento ad abbassarsi a riposare
a ermetico coperchio di pensieri
In standby gli animali
col canto in cassaforte
e il cibo in dispense da trovare
Funghi di fumi sui camini
ingrassano per dissolversi
e gli odori allerta vana del tempo
che non guarda mai all'indietro
Inquieta una falce di luna
per i suoi intermittenti furtivi affacci
censurati subito da un velo
di nuvole sogghignanti al veto
Qua e là dalle finestre
lampi di luce dai televisori
ormai specchi alla noia
e col dorso a ragnatele alle voci
agonizzanti tra bocche
a tagliole arrugginite
dure all'innesco e al disinnesco
di parole senza senso
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Da:Fischi Per fiaschi
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IL COLLEZIONISTA
In quel vecchio garage isolato
con lamiere orecchie al silenzio
e legno ossa del tarlo
in una campagna ove alberi
croci del tempo in inverno
e velluto da festa in estate
tanti oggetti di tante storie all'oblio
strappati improvviso all'incuria
e vegliati accuditi animati
da redenzioni di infiniti ricordi
di tante vite promiscue legate
alcune come fiori stecchiti
al gelo inaspettato di maggio
e altre migliori,ma sempre con un rammarico
per qualcosa incompiuta
e la fantasia a riportare il mancante
-Un orologio da taschino
ritrova un vecchio cuore tifoso
ormai zoppo, lo incita a correre ma non troppo
fino a traguardo di un appuntamento
che le lancette litigiose mancarono
-Una vecchia auto Francese
preferì fango e polvere all'asfalto
poi la noia la condannò al letargo
ora sveglia con carezze e sussurri
si riprende la strada
-Una macchina da cucire
cucì trame di un sogno
per un amore già volato alle spalle
ora col filo di seta riporta con illusioni
la sua storia al contrario
-----------------------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
con lamiere orecchie al silenzio
e legno ossa del tarlo
in una campagna ove alberi
croci del tempo in inverno
e velluto da festa in estate
tanti oggetti di tante storie all'oblio
strappati improvviso all'incuria
e vegliati accuditi animati
da redenzioni di infiniti ricordi
di tante vite promiscue legate
alcune come fiori stecchiti
al gelo inaspettato di maggio
e altre migliori,ma sempre con un rammarico
per qualcosa incompiuta
e la fantasia a riportare il mancante
-Un orologio da taschino
ritrova un vecchio cuore tifoso
ormai zoppo, lo incita a correre ma non troppo
fino a traguardo di un appuntamento
che le lancette litigiose mancarono
-Una vecchia auto Francese
preferì fango e polvere all'asfalto
poi la noia la condannò al letargo
ora sveglia con carezze e sussurri
si riprende la strada
-Una macchina da cucire
cucì trame di un sogno
per un amore già volato alle spalle
ora col filo di seta riporta con illusioni
la sua storia al contrario
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Da:Sorrisi Pignorati
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INCERTEZZE
La gente si droga
e per smettere beve alcol
poi nel cielo vede gli ufo e lo racconta
e chi non ci crede è pazzo
La vita è noiosa
ha bisogno di mistero,
la realtà una matematica perfetta
e c' è chi somma gioia e dolore
dandogli solo un nome
quello che conviene
Il tempo non passa mai per chi spera
e veloce come fulmine
per chi deve lasciare il podio
La natura indica il percorso
e tutti dispettosi a deragliare,
gli alberi si prestano a simulare
morte e rinascita
sacrificando le foglie
-I fiori a insegnare
quanto sia breve la vanità
-La pioggia a cancellare tracce
ma poi lascia nuove pagine da scrivere
spesso da nuovi autori
o dagli stessi con diverse penne
-Il mare a dire che ogni suo quadro
come pure della terra
è il cielo lunatico a pitturarlo
---------------------------------------------
Da:Pensieri Alternativi
e per smettere beve alcol
poi nel cielo vede gli ufo e lo racconta
e chi non ci crede è pazzo
La vita è noiosa
ha bisogno di mistero,
la realtà una matematica perfetta
e c' è chi somma gioia e dolore
dandogli solo un nome
quello che conviene
Il tempo non passa mai per chi spera
e veloce come fulmine
per chi deve lasciare il podio
La natura indica il percorso
e tutti dispettosi a deragliare,
gli alberi si prestano a simulare
morte e rinascita
sacrificando le foglie
-I fiori a insegnare
quanto sia breve la vanità
-La pioggia a cancellare tracce
ma poi lascia nuove pagine da scrivere
spesso da nuovi autori
o dagli stessi con diverse penne
-Il mare a dire che ogni suo quadro
come pure della terra
è il cielo lunatico a pitturarlo
---------------------------------------------
Da:Pensieri Alternativi
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MARZO PAZZO
Nel cielo
di cemento e confetti
uno scorpione di nuvole nere
coglie di sorpresa la luna e la divora
Il Sole, di spalle
da uno specchio vede la scena
e la copre
col suo fumo di pipa
poi sputa a terra qua e là
si fa un selfie
e lo spedisce a chi ha sete
o a chi nuota disperato nel fiume
Gli alberi allertano fruste
alla fiera dei loro diamanti
atterriti da questo mese pazzo
con mille farse agli imbrogli
Sulle spalle dei vecchi
una bilancia a propendere
tra pietre e fiori gelati
e un taccuino
inutile la segnare la pesa
--------------------------------------
Da:Soste Precarie
di cemento e confetti
uno scorpione di nuvole nere
coglie di sorpresa la luna e la divora
Il Sole, di spalle
da uno specchio vede la scena
e la copre
col suo fumo di pipa
poi sputa a terra qua e là
si fa un selfie
e lo spedisce a chi ha sete
o a chi nuota disperato nel fiume
Gli alberi allertano fruste
alla fiera dei loro diamanti
atterriti da questo mese pazzo
con mille farse agli imbrogli
Sulle spalle dei vecchi
una bilancia a propendere
tra pietre e fiori gelati
e un taccuino
inutile la segnare la pesa
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Da:Soste Precarie
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JOHN CECCELE -IL PILOTA
Piccolo e smunto
occhi frecce al destino
coi paesaggi alle spalle
e quelli inseguiti
giocati a respiri,
appare e scompare
come scintille
e ogni curva un diniego
e un'assenso agli spalti
Al volante del mondo
cavalli spronati
da fulmini e tuoni
e la pioggia non fa in tempo a cadere
e se cade l'asfalto
la rimanda al mittente
L'intento
moltiplicare il traguardo
e il tempo non fa in fretta
a contarsi confuso agli applausi
A ogni giro
ha davanti se stesso e alle spalle,
aureole di sogni
e gli anni lo ricorrono alati
poi confondono il podio
con arrivo e partenza
John Ceccele
finalmente trova se stesso
sorride e con la mano a ventaglio
disegna in aria l'arco al trionfo
e il pubblico in flato
commensale alla gloria
--------------------------------
Da:Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
occhi frecce al destino
coi paesaggi alle spalle
e quelli inseguiti
giocati a respiri,
appare e scompare
come scintille
e ogni curva un diniego
e un'assenso agli spalti
Al volante del mondo
cavalli spronati
da fulmini e tuoni
e la pioggia non fa in tempo a cadere
e se cade l'asfalto
la rimanda al mittente
L'intento
moltiplicare il traguardo
e il tempo non fa in fretta
a contarsi confuso agli applausi
A ogni giro
ha davanti se stesso e alle spalle,
aureole di sogni
e gli anni lo ricorrono alati
poi confondono il podio
con arrivo e partenza
John Ceccele
finalmente trova se stesso
sorride e con la mano a ventaglio
disegna in aria l'arco al trionfo
e il pubblico in flato
commensale alla gloria
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Da:Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
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DOPO AVER VOTATO
Tutti col proprio scettro
varcano una soglia
e perdono i comandi
qualcuno i punti cardinali
chi troppo sfortunato
il proprio nome
All'uscita
un gradino inviso a ogni scala
flebili i saluti
sogghigni i sorrisi
e una mano stanca a pararli
gli occhi giocano a nascondino
ma il sogno è nascondersi per sempre
Sui trampoli promesse
cadono rovinose
qualcuna su un cuscino
dimenticato dalla fretta
o da sensi di colpe
Dantesco andirivieni
ognuno cerca il proprio cerchio
ormai magazzino di parole
e per tornare indietro
dare le spalle alla stella polare
Il baratro nuova ripartenza
problema è trovarlo
e nel limbo ognuno meta di se stesso
salvo guardarsi allo specchio
ove incerti si può stare nel vuoto
di un simbolo dissolto
Passerà del tempo
mai paca la vendetta
a maledirla si perde nell'oblio
a coltivarla è ripetere l'errore
-------------------------------------
Da:Fischi Per Fiaschi
varcano una soglia
e perdono i comandi
qualcuno i punti cardinali
chi troppo sfortunato
il proprio nome
All'uscita
un gradino inviso a ogni scala
flebili i saluti
sogghigni i sorrisi
e una mano stanca a pararli
gli occhi giocano a nascondino
ma il sogno è nascondersi per sempre
Sui trampoli promesse
cadono rovinose
qualcuna su un cuscino
dimenticato dalla fretta
o da sensi di colpe
Dantesco andirivieni
ognuno cerca il proprio cerchio
ormai magazzino di parole
e per tornare indietro
dare le spalle alla stella polare
Il baratro nuova ripartenza
problema è trovarlo
e nel limbo ognuno meta di se stesso
salvo guardarsi allo specchio
ove incerti si può stare nel vuoto
di un simbolo dissolto
Passerà del tempo
mai paca la vendetta
a maledirla si perde nell'oblio
a coltivarla è ripetere l'errore
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Da:Fischi Per Fiaschi
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IN QUESTO MAGGIO
In questo maggio
la tortora canta
ma non incanta
nessuno
chi ha troppo da fare
inseguito dal tempo
chi nell'ozio
mette barriere
ai pensieri
chi ha perso un amore
mai trovato
con la scusa
di non averlo cercato
chi coglie una rosa
e qualcuno si sposa
con la persona sbagliata
-Maggio
ha rubato il copione di marzo
e la grandine pepite al sole
e chi le squaglia
per un anello a rinsaldare
un legame che sia sciolto
dagli sbagli di sempre
e dal futuro che imita un granchio
-I profumi stordimenti e delizie
o una lenza sfuggita di mano
mentre il cuore vanta
l'amo a cimelio
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Da:Fischi Per Fiaschi
la tortora canta
ma non incanta
nessuno
chi ha troppo da fare
inseguito dal tempo
chi nell'ozio
mette barriere
ai pensieri
chi ha perso un amore
mai trovato
con la scusa
di non averlo cercato
chi coglie una rosa
e qualcuno si sposa
con la persona sbagliata
-Maggio
ha rubato il copione di marzo
e la grandine pepite al sole
e chi le squaglia
per un anello a rinsaldare
un legame che sia sciolto
dagli sbagli di sempre
e dal futuro che imita un granchio
-I profumi stordimenti e delizie
o una lenza sfuggita di mano
mentre il cuore vanta
l'amo a cimelio
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Da:Fischi Per Fiaschi